Post di Il Secolo XIX

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 Da mesi ormai non si parlano più. I sindacati dei portuali americani (International Longshoremen’s Association) e l’associazione che rappresenta i porti della costa Est degli Stati Uniti sono ai ferri corti. Perché i camalli americani chiedono un aumento della paga del 10% e la controparte lo ritiene irricevibile.La conseguenza, dopo mesi di tensione che ha portato le trattative alla rottura, è che le banchine americane ora sembrano desinate a fermarsi: i sindacati da oggi sono pronti a dettare lo stop di 45 mila lavoratori dei porti della East Coast, da Boston a Houston. Ancora poche ore per trovare un’intesa che sembra molto difficile, poi alle 12 ora americana, su quelle banchine la merce rimarrà ferma. Per gli Stati Uniti si tratta di un avvenimento epocale. Perché economicamente lo sciopero farà perdere più di 2 miliardi di dollari ogni settimana. E le ripercussioni sulla catena logistica saranno pesantissime: navi ferme nei porti e merce impossibilitata a raggiungere il grande mercato degli Stati Uniti L'articolo di Simone Gallotti 👇

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