Allergie da pollini: esposizione in ambito occupazionale . Le allergie rappresentano patologie che hanno raggiunto una diffusione epidemica al punto che il 30-40% della popolazione mondiale soffre almeno di una forma di allergia. I pollini sono tra i primi agenti allergizzanti di origine biologica a essere stati identificati, sono modulati dalle variabili ambientali e in particolare dal cambiamento climatico. I pollini sono in grado di interagire con i contaminanti di natura chimica e le esposizioni in ambienti a maggiore urbanizzazione possono determinare esiti più gravi delle patologie allergiche. Le metodologie tradizionali, innovative, la formazione, l’informazione e la comunicazione consentono di effettuare una gestione integrata e multidisciplinare del rischio da allergie. Per la news: https://lnkd.in/dNJv3fvK
Post di INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
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🏥 🌏 SALUTE E INVESTIMENTO: l’economia a sostegno del cambiamento ⚠️Negli ultimi anni, il mondo ha vissuto una profonda trasformazione nella percezione delle malattie infettive e del loro impatto sulla salute pubblica. Tra gli interventi di cambiamento operati in ambito di ricerca e prevenzione sono da sottolineare assolutamente i seguenti: ✅ Nuove tecniche di sorveglianza epidemiologica e condivisione tempestiva dei dati per prevenire la diffusione delle malattie infettive. ✅ Sperimentazione di tecniche innovative come l’utilizzo di indici economici, promettenti nell’ambito dell’epidemiologia. ✅ Raccolta e condivisione dei dati epidemiologici in formato elaborabile 📣È importante sottolineare che questa nuova sensibilità acquisita può fungere da catalizzatore per promuovere politiche sanitarie più solide e una maggiore consapevolezza pubblica, preparandoci meglio per affrontare le sfide future nel campo della salute globale.
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Malattie a trasmissione alimentare: dalla diagnosi alle azioni di sanità pubblica “Secondo le stime globali dell’OMS, ogni anno una persona su dieci si ammala per aver mangiato del cibo contaminato da #batteri, #virus, #parassiti o sostanze chimiche, oltre 200 malattie sono causate dal consumo di cibo contaminato e il 40% delle malattie di origine alimentare colpisce bambini sotto i 5 anni. Le malattie a trasmissione alimentare costituiscono, quindi, una sfida importante per la salute pubblica e sono un chiaro esempio dell’importanza di un approccio integrato “One Health. Il controllo di malattie come la #listeriosi o di focolai di infezioni da #salmonella non può essere efficace se non attraverso un lavoro coordinato tra professionisti di #sanità umana, sanità animale, sicurezza alimentare e ambientale. Elemento fondamentale è poi la #prevenzione individuale attraverso la conoscenza e l’applicazione di alcune regole di base nella manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti come il lavaggio delle mani, la cottura adeguata, le adeguate temperature di conservazione che permettono di evitare di ammalarci e tenere al sicuro i nostri cari dalle malattie di origine alimentare.” Così il dr. Francesco Vairo, responsabile del #SERESMI, durante il corso “Malattie a trasmissione alimentare: dalla diagnosi alle azioni di sanità pubblica”, tenutosi oggi allo #Spallanzani. “Per una gestione ottimale delle malattie trasmesse attraverso gli alimenti – ha aggiunto - è necessario un approccio congiunto multidisciplinare che coinvolga diversi ambiti tra cui la medicina clinica, l’epidemiologia, la medicina di laboratorio, la medicina veterinaria, la microbiologia e la chimica degli alimenti, la sicurezza e il controllo del cibo, la comunicazione e la gestione del rischio”. Il corso è stato aperto dai saluti del Direttore generale dell'INMI Spallanzani, dott. Angelo Aliquò, e del Commissario Straordinario dell' ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE LAZIO E TOSCANA M. ALEANDRI, Stefano Palomba, e dalla relazione introduttiva da parte dell'Area Promozione della Salute e Prevenzione della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. #SpallanzaniPerTe
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Penso alle tante volte che durante le mie missioni, soprattutto in alcuni Paesi dell’Africa, ho incontrato persone contagiate dal Tracoma. Uomini, donne, giovani, anziani, bambini. Il Tracoma è una malattia considerata fra quelle neglette, ovvero dimenticate. Eppure è davvero poco “dimenticata” dalle centinaia di migliaia di persone che ne sono ancora affette. Scarsità di acqua pulita, poca igiene (anche perché non si conoscono le buone pratiche) sono alcuni dei fattori determinanti nella diffusione di questa malattia così contagiosa. Talmente tanto contagiosa che, se penso che può essere trasmessa dalla madre che abbraccia i suoi figli, mi sembra impossibile che nel terzo millennio, all’inizio di una nuova rivoluzione tecnologia come quella dell’Intelligenza Artificiale, non siamo ancora in grado di sconfiggerla. Noi di CBM Italia da sempre siamo impegnati in questa battaglia, alle volte felici dei risultati raggiunti. Alle volte frustrati perché pur essendo considerata una malattia “dimenticata” è ancora così tanto presente nella vita soprattutto delle persone più fragili aumentando in tal modo la loro condizione di vita già precaria. Eppure questo non ci fa perdere né la speranza, né la passione e né l’impegno. Ancor più oggi, in cui si celebra la “Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette”, ci sentiamo chiamati a continuare nel nostro lavoro. E così penso al nome con cui abbiamo chiamato un nostro recente progetto: “Acqua, Igiene, Speranza” proprio rivolto alla prevenzione e cura del Tracoma in Africa. In queste tre parole si racchiude il nostro impegno nella prevenzione del Tracoma. In queste tre parole si propone il nostro approccio, semplice ma concreto. In queste tre parole ci sta tanto presente ma anche tanto futuro. Appunto nell’impegno e nella speranza che sia migliore, “dimenticandoci” davvero del Tracoma. #Giornatamondialedellemalattietropicalineglette #tracoma #acqua #igiene #speranza
🌍 Oggi è la Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette, un gruppo di patologie infettive diffuse soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Come dice il nome stesso, si tratta di patologie trascurate e dimenticate, che non ricevono abbastanza attenzione, anche se riguardano oltre 1 miliardo di persone nel mondo. Il tracoma è una di queste malattie e noi di CBM siamo impegnati nella sua prevenzione e cura attraverso: costruzione di pozzi per avere acqua pulita e salubre, distribuzione di antibiotici, operazioni chirurgiche, promozione di corrette abitudini igienico-sanitarie. 📖 Leggi l’approfondimento: 🔗 https://lnkd.in/dhwNsm8V
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Allergie tutto l’anno: colpa del cambiamento climatico Nei Paesi occidentali e industrializzati circa un quinto della popolazione soffre di allergie: dati allarmanti e in aumento. Si stima, infatti, che entro il 2030 ad essere colpito da ritinite allergica sarà 1 italiano su 3. Le cause sono da ricercare nel cambiamento climatico: l’innalzamento delle temperature influisce sulla stagione di pollinazione, oggi più lunga, l’inquinamento dell’ambiente e dell’atmosfera danneggia la mucosa respiratoria. Ne parla su One Health Rosalba Marino, allergologa di SYNLAB Italia specializzata nella cura immunoterapica delle patologie allergiche, già docente di allergologia alla scuola di formazione di medicina generale della Regione Veneto e membro della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica e dell’Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali Ospedalieri «I segnali tipici sono quelli nasali, quindi prurito, starnuti, sensazione di naso chiuso e naso che cola, ma possono presentarsi anche congiuntivite, nel 30% dei casi anche asma, respiro sibilante, difficoltà a respirare, tosse secca e forte sensazione di oppressione al petto. Negli anni abbiamo assistito ad un notevole aumento della patologia allergica, tant’è che parliamo oggi di “epidemia di allergie”. Sono aumentate molto anche le allergie alimentari, colpendo oggi il 10% della popolazione, e le forme respiratorie. Negli anni ‘70 le patologie allergiche colpivano solo il 5%, percentuale che è andata via via aumentando fino all’attuale 15%. Si stima che entro il 2030 le persone che soffriranno di allergie respiratorie saranno almeno il 40% dell’intera popolazione»
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Nel 2023 i casi di listeriosi hanno raggiunto in Europa il numero più alto dal 2007 e il trend dei contagi relativi al periodo 2019-2023 ha mostrato un incremento statisticamente significativo sia a livello europeo che a livello nazionale
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Il cambiamento climatico sta allungando anche la “𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞”, che in Italia 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐞 𝟏𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢. Secondo gli esperti tale fenomeno porterà a un 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐚𝐥 𝟓% 𝐧𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢. Concretamente, l’innalzamento delle temperature causa una fioritura anticipata di piante quali betulla, parietaria, graminacee, cipresso e olivo e un prolungamento nel tempo. Questo causa la presenza degli allergeni nell’aria per un periodo più lungo rispetto al passato. Ė dunque sempre più importante arrivare a una 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞, per poterne curare e monitorare gli effetti. Come si diagnosticano le allergie? Come prevenirle e curarle? Ne abbiamo parlato nel dettaglio in un approfondimento pubblicato sul sito di Modoetia. Qui il link: https://lnkd.in/dhEabgJP A chi rivolgersi? Al 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐚𝐦𝐛𝐮𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐌𝐨𝐝𝐨𝐞𝐭𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐧𝐳𝐚, sono disponibili i seguenti professionisti: Dott. Mario Previdi Dott. Roberto Cogo #modoetia #salute #monza #brianza #milano #allergie #allergologia #prevenzione #cambiamentoclimatico
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Secondo i più recenti studi dell'Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (WAidid), le malattie allergiche colpiscono il 35% della popolazione, con una prevalenza significativa delle allergie respiratorie. Queste rappresentano la forma più diffusa di allergia sia in Europa che nel resto del mondo. Ma cosa causa queste reazioni allergiche e come possiamo prevenirle? Trova le risposte nell'articolo della redazione del Fondo di assistenza sanitaria integrativa di emanazione Federmanager. Scopri le strategie di prevenzione e approfondisci le cause delle allergie respiratorie per proteggere te stesso e i tuoi cari. Leggi l'articolo completo qui https://lnkd.in/dXVrbKMX #SaluteRespiratoria #PrevenzioneAllergie
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Il tema delle malattie a trasmissione vettoriale è di estrema attualità ed importanza soprattutto alla luce della globalizzazione che ha permesso di introdurre nelle nostre regioni nuove specie di vettori (zanzare) provenienti da paesi tropicali che si sono poi adattati anche alle nostre condizioni climatiche .
Malattie da #vettori, ALDO GRASSELLI: aumentano costi per mancanza di #prevenzione efficace Il primo caso autoctono di #WestNileVirus in Italia, verificatosi la scorsa settimana a Modena, evidenzia l’urgenza di investire in misure preventive contro le malattie trasmesse da vettori, in particolare zanzare. https://lnkd.in/d6cR_nMP
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L’antibiotico resistenza è invisibile, le vittime no! Lo Spallanzani aderisce alla Settimana Mondiale di Sensibilizzazione sulla Resistenza Antimicrobica - World AMR Awareness Week, una campagna globale promossa dalla OMS per migliorare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica. Il tema del 2024 è “Educare. Sostenere. Agire ora.” La resistenza ai farmaci antimicrobici è un rilevante problema di sanità pubblica, prioritario a livello mondiale. Ha un impatto significativo sulla salute umana e animale, sulla produzione alimentare e sull'ambiente. Si parla di antibiotico resistenza quando i batteri si adattano e si moltiplicano in modo da non rispondere più ai farmaci che dovrebbero combatterli. Questo significa che le infezioni diventano più difficili, se non impossibili, da trattare. Il quadro epidemiologico italiano continua ad essere drammatico e molto più preoccupante rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. Secondo il bollettino emanato in questi giorni dal Centro Europeo per il controllo delle malattie, in Italia si stimano pìù di 12.000 morti ogni anno per infezioni da microrganismi resistenti, un terzo di quelle osservate nell’intera Unione Europea. Il nostro Paese è allo stesso tempo tra i primi posti anche in termini di consumo di antibiotici, con una evidente tendenza all’aumento osservata nell’ultimo anno. Cosa può fare la singola persona? • Assumere antibiotici solo se e quando prescritti da un medico; • non utilizzare mai gli antibiotici avanzati o di altri; • seguire con attenzione le indicazioni relativamente alle dosi, frequenza di assunzione e durata; • ridurre la frequenza delle infezioni praticando l’igiene delle mani e le vaccinazioni consigliate. Dr.ssa Stefania Cicalini, Direttore UOC Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso Qui il suo intervento completo https://lnkd.in/dagwZXnz #SpallanzaniPerTe
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La resistenza antimicrobica (#AMR) è una crisi socioeconomica e sanitaria globale urgente. Ha un impatto significativo sulla salute umana e animale, sulla produzione alimentare e sull'ambiente. Gli esperti internazionali di salute pubblica ritengono pertanto sia necessario un approccio #OneHealth, ossia uno sforzo congiunto, sinergico e multidisciplinare che coinvolga più attori istituzionali e non – dalla medicina umana e veterinaria al settore agroalimentare e ambientale, dalla ricerca e comunicazione all'economia – intervenendo a livello locale, nazionale e globale con lo scopo comune di realizzare tre obiettivi prioritari: 1) Prevenire e ridurre le #infezioni, soprattutto quelle correlate all'assistenza sanitaria 2) Promuovere e garantire un uso prudente degli #antibiotici 3) Ridurre al minimo l'incidenza e la diffusione dell'#antibioticoresistenza nonché i rischi per la salute umana ed animale ad essa correlati
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