Spesso ancora oggi la genitorialità per madri e coppie non è una reale scelta. In primis, a causa di una cultura Paese fortemente stereotipata che fa ricadere prevalentemente sulle madri il lavoro di cura e per la mancanza di servizi a supporto della gestione dei figli, mettendo spesso le donne di fronte a un bivio: lavoro o famiglia?
Su 100 nazioni indagate ogni 5 anni attraverso la #WorldValuesSurvey, l’Italia è l’unica in cui più della metà dei rispondenti (54,1%) è d’accordo col dire che i bambini in età prescolare soffrono se la mamma lavora. La media UE è del 30%.
Questa visione si riflette nello sbilanciamento dei carichi di cura.
Il 75,4% delle richieste di dimissioni avanzate nel 2022 in Italia è stato presentato da lavoratrici e il primo motivo addotto è la difficoltà di conciliazione a causa della mancanza di servizi per la cura dei figli.
Quali soluzioni per armonizzare #occupazionefemminile e #genitorialità?
Per rispondere a questa domanda siamo partiti, come sempre, dall’analisi del dato di realtà e proprio questi numeri che ho citato sono alcune delle evidenze messe a sistema nello studio di #FondazioneGiGroup e Gi Group Holding in collaborazione con Valore D “Donne, Lavoro e Sfide Demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità” presentato martedì scorso.
Il rapporto combina l’analisi della letteratura scientifica, uno sguardo comparato su 6 Paesi europei e l’ascolto della voce delle imprese con un focus su multinazionali e PMI.
Cosa ne viene fuori? Tutti possono agire, istituzioni, aziende, sindacati, donne e uomini. Mi limito a citare alcuni risultati relativi all’analisi fatta sulle aziende.
📌 1 PMI su 3 (30%) ha ancora una visione problematica della maternità a causa delle complessità organizzative che comporta, mentre tra le grandi aziende, dotate di maggiori risorse, prevale una visione più positiva.
Ma il mondo dell’impresa ha un ruolo di primo piano da giocare, e in questo senso:
📌 il 29,8% delle PMI e il 26% delle grandi aziende si è impegnata a estendere la durata del congedo di paternità
📌 il 31,1% delle PMI e il 32,9% delle grandi aziende intende implementare nidi aziendali o convenzioni con asili nido sul territorio
Per una risposta concreta a quello che è uno dei principali fattori di insostenibilità del mercato del lavoro e del sistema Paese è importante lavorare su 3 pilastri, in un’ottica di sistema che coinvolga tutti gli attori:
👉 valorizzare i giovani, sostenendone l’accesso al mercato del lavoro e l’autonomia economica
👉 eliminare gli stereotipi culturali
👉 potenziare i servizi per l’infanzia, i congedi e le soluzioni di conciliazione vita lavoro (le best practices ci sono, basti vedere i casi di Germania e Svezia dove l’azione combinata di questi due strumenti migliora di molto il work-life balance delle famiglie).
Per approfondire: https://lnkd.in/dWd3VSd4
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