Freud, "La negazione" (1925)
Segnalo la nuova, agile traduzione del breve saggio scritto da Freud nell'estate del 1925, curata da Davide Radice e da oggi disponibile anche in formato cartaceo.
Radice ci accompagna in una rilettura del testo, attenta alla parola originaria e alle sue sfumature, restituendoci attraverso un lavoro filologico contenuto nelle interessanti note a piè pagina, gli ambiti semantici di volta in volta (sotto)intesi da Freud, in particolare giuridico, militare, finanziario.
Il testo è seguito da una silloge dei passi freudiani in cui viene toccato e affrontato il tema della negazione, da "Studi sull'isteria" (1892-95) a "Costruzioni nell'analisi" (1937).
Se, come scrive Moreno Manghi nella sua prefazione, "[t]ale è l'autorità delle OSF che ogni nuova traduzione di Freud sembra destinata all'indifferenza, al disinteresse, all'ignoranza e all'oblio", allora il lavoro di Radice si offre come ottima opportunità di andare al di là di questa indifferenza, sollecitando nuovamente la riflessione sul testo freudiano.
Davide Radice ha già tradotto, di Freud, "Die endliche und die unendliche Analyse" (con il titolo "Analisi finta e infinita") e "Die Frage der Leienanalyse" (con il titolo "La questione dell'analisi laica"). Cura un sito (https://lnkd.in/dwyQHTcW) dedicato alle riflessioni sulla psicoanalisi, i suoi testi e le loro traduzioni.
https://lnkd.in/d2CaPmJR
Psichiatra Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Psicoterapia, Antropologo Culturale
5 mesiBanalmente, per una Nazione presa tra la Chiesa Cattolica dell'epoca ed il Fascismo?