Leggeremo con interesse la delibera di giunta sul tema della riduzione #listediattesa anticipata dall’assessore Bertolaso. Nelle anticipazioni pero’ non trovo spazio per le soluzioni più strategiche che non possono sicuramente continuare a percorrere la strada dell’aumento dell’offerta di prestazioni. Continuo a non trovare spunti di lavoro sulla ricerca della appropriatezza prescrittiva da perseguire attraverso la definizione di processi e percorsi di presa in carico con la medicina del territorio che sono fondamentali per verificare le prestazioni non urgenti. Altre regioni lo stanno facendo. Strada necessaria anche se faticosa come ricordavo nel mio articolo. 👇 https://lnkd.in/ddcG32mE https://lnkd.in/dzCSRJCU
Post di Mario Alparone
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Articolo interessante con la testimonianza di chi lavora dentro il sistema delle prenotazioni del SSN, afflitto da liste d’attesa a volte bibliche. Estratto dal finale: Le persone capiscono che l’eventuale disservizio non dipende da voi o, invece, vi ritengono direttamente responsabili? «La maggior parte capisce la nostra posizione. Sa chi se la prende di meno?». Chi? «I malati cronici la cui unica replica, quando arriva, è relativa al sistema sanitario nel suo complesso. “È tutto finito, non esiste più nulla della sanità pubblica” ribattono, il più delle volte». All’interno alcuni elementi di interesse: l’organizzazione interna del CUP pare adeguata. I sistemi informatici a supporto degli operatori performanti. Il problema è molto semplice: specie su alcune specialità non c’è offerta. Ed è un problema che ha radici lontane e difetti di risorse assegnate ma anche di programmazione. Bene che il tema sia entrato con forza nel pubblico dibattito, ma occorre essere onesti: nessuno, neanche un governo, ha la bacchetta magica. #Salute #Sanità
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Il Ministro della Salute , il piano di Schillaci con la nascita della piattaforma di monitoraggio e interoperabilità Cup. In merito a maggiori risorse un obiettivo concordare con il Mef un incremento cuneo fiscale al 28% , un doppio cuneo fiscale per ogni figlio minore . Le direzioni generali di Asp e Aziende ospedaliere, devono concordare la corresponsione di un buono pasto per ogni turno di guardia medica notturna , festiva e pomeridiana ( in continuazione orario diurno) e nell'abbattimento liste d'attesa . Cuneo fiscale al 28 anche per personale infermieristico ed amministrativo. Potenziare gli sportelli Cup le cui postazioni, devono essere facilmente accessibili dall'utenza
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Il CUP regionale esiste già ma non funziona per nascondere le inefficienze… e le ASL, invece di fornire le agende aperte, usano la scusa di dover progettare ciò che invece già c’è. E i cittadini soffrono e subiscono. Il CUP regionale, ossia una federazione di dieci CUP aziendali, esiste già e funzionerebbe se le ASL tenessero le agende aperte, sia del pubblico che del privato convenzionato, e istituissero le agende dedicate per malati oncologici, cronici e rari. E tutto questo non c’è, nonostante una delibera della Giunta regionale del 2019 ne prevedeva la piena funzionalità entro fine 2021, perché le ASL nascondono in questo modo le difficoltà, per disorganizzazione, nell’erogare le prestazioni. Tutto ciò si deduce interpretando le informazioni tecniche fornite dall’ARESS, da Innova Puglia e dai gestori dei singoli CUP aziendali, Exprivia, GPI e Engineering ingegneria informatica. Ma a questo punto è emersa una novità strabiliante. A seguito delle audizioni avviate dalla Commissione, i DG si sono riuniti il 21 maggio scorso (un giorno dopo la prima riunione della Commissione), per prendere atto di questa mancanza e incaricare il responsabile dell’area tecnica del Policlinico di Bari per la predisposizione di un progetto in grado, nel giro di 180 giorni, di far partire il CUP federato: insomma, si progetta ciò che è già stata progettato ed è pienamente funzionante. Un’iniziativa per prendere e perdere tempo, con una tempistica di 6 mesi, utili - in buona sostanza - ad attendere il nuovo sistema informatico in via di appalto, senza muovere un dito. E mentre tutto ciò accade, frutto di illogica e irrazionale gestione della pubblica amministrazione, i cittadini subiscono, grazie all’occultamento dei dati e quindi all’emersione di profili di disorganizzazione da correggere, la mancata erogazione delle prestazioni sanitarie nei tempi massimi previsti.
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Subito il CUP unico regionale… perché dopo anni scopriamo di possedere i sistemi informatici adeguati per farlo. C’è infatti uno strumento chiamato “orchestratore”, per far passare tutto (e dico tutto) dal CUP, così da ridurre i gravi disagi nelle prenotazioni e capire dove sono i problemi. Perché non si fa? Per le inadempienze delle ASL nel fornire i dati utili. E intanto i cittadini soffrono. La nuova battaglia. Come si sospettava, i sistemi informativi attuali delle ASL, degli incaricati di pubblico servizio e per agende dedicate, sono in grado di supportare da anni il CUP unico regionale, una sorta di federazione di CUP, attraverso un modulo chiamato ‘orchestratore’. È quanto riferito con chiarezza e nettezza dai tecnici auditi oggi in Commissione e in particolare di quelli di Exprivia, gestori di 7 CUP su 10. Il motivo della mancata partenza, nonostante le promesse sempre rimandate, è riferibile alla scarsa organizzazione delle singole ASL nel fornire le agende, che dovrebbero essere fornite con proiezione nel tempo senza limiti e senza la pratica illegale delle agende chiuse. E quando si parla di agende ci si riferisce anche a quelle dedicate per oncologici, cronici e malati rari, e a quella degli incaricati di pubblico servizio (privato convenzionato), poiché nessuna prestazione riconosciuta deve sfuggire al monitoraggio di efficienza, di appropriatezza e di legalità, garantiti dal sistema unificato. Il motivo di tale inadempimento delle ASL non è difficile da capire, risiede nel tenere nascosto il grado notevole d’inefficienza, terribile se solo si pensi alle molteplici possibilità che si avrebbero, se attivato, nel cogliere parte dei problemi, così da disporre le più opportune soluzioni. È chiaro che, senza le informazioni sulle prestazioni erogabili da parte delle ASL, in tutti i tipi di regime, il pur efficiente sistema informativo non è in grado di proteggere le prenotazioni dei cittadini, nei limiti massimi dei tempi d’attesa, generando l’impossibilità di conoscere e quindi di correggere le falle del sistema, facilmente traducibile nel dolore delle persone. Per questo faremo di tutto per esigere l’attivazione immediata del CUP unico, costringendo le ASL a collaborare. Per questo lunedì prossimo sentiremo Innova Puglia, gestore del modulo ‘orchestratore’, così da provare ad avviare da subito il CUP unico regionale. Qui i dettagli 👉 https://bit.ly/4asvENO
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𝗜𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗱𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝘂𝗶 𝗣𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗣𝗿𝗲𝗹𝗶𝗲𝘃𝗼 𝗶𝗻 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮! Come struttura sanitaria privata, non possiamo tacere di fronte a una decisione che consideriamo ingiustificata, dannosa e profondamente lesiva per il benessere dei cittadini lombardi. Con la 𝗗𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗻. 𝗫𝗜𝗜/𝟯𝟳𝟮𝟬 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗱𝘂𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟯𝟬 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟰 𝗱𝗮𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗔𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶𝗼 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗣𝗲𝗿𝗶𝗻𝗶, la Regione Lombardia ha imposto un blocco per l’apertura di nuovi punti prelievo privati (non accreditati) a partire dal 2025. Questa misura, presentata come parte di una riorganizzazione sanitaria, in realtà penalizza un settore privato che, negli anni, ha dimostrato di essere un pilastro fondamentale per il sostegno al servizio sanitario pubblico. 𝗖𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗯𝘂𝗱𝗴𝗲𝘁 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼, 𝗲̀ 𝗰𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲. 𝗡𝗼𝗶, 𝗲 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶, 𝗼𝗳𝗳𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲, 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼, 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮, 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝘂𝗻’𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶. 𝗔 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶! 𝗕𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗹𝗶𝗲𝘃𝗼 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮: • Ridurre le possibilità di prevenzione e diagnosi tempestive • Restringere la scelta degli utenti, che si troveranno costretti a fare i conti con liste di attesa più lunghe e un accesso più difficile alle cure • Ostacolare chi, come noi, contribuisce in modo concreto al benessere collettivo In un sistema già sotto pressione, ostacolare il settore privato significa aggravare ulteriormente il carico su quello pubblico e creare disagi inutili a chi ha più bisogno. Inoltre, questa misura 𝗹𝗲𝗱𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮, andando contro le normative europee che promuovono la liberalizzazione delle attività economiche, ostacolando quindi lo sviluppo e favorendo un sistema chiuso e inefficace. 𝗖𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼: 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶? 𝗔 𝗰𝗵𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮? Chi firma simili provvedimenti ha la responsabilità morale e istituzionale di tutelare il benessere delle persone e non di limitarlo attraverso scelte incomprensibili. Siamo indignati. E chiediamo risposte. Il diritto alla salute è fondamentale e non può essere ostacolato da politiche che creano disagi anziché soluzioni. #regionelombardia #sanità #salute
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Intervista di Ticino Economico al Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento della sanità e della Socialità Raffaele De Rosa. Direttore De Rosa, la prima questione è ovviamente legata ai premi di cassa malati che fanno sempre discutere in questo periodo dell’anno. Ancora una volta il Ticino è il Cantone più colpito dall’aumento. A suo giudizio quali potrebbero essere le soluzioni da mettere in atto per almeno limitare questa crescita? L’aumento della franchigia minima è tra queste? L’ultima ulteriore stangata con l’aumento di oltre il 10% dei premi di cassa malati dimostra che il sistema è al collasso. Tutti gli attori devono assumersi una maggiore responsabilità per contribuire a frenare questa spirale. È un dato di fatto però che le regole sono decise a livello nazionale ed è su questo piano che sono urgenti misure incisive per affrontare l’emergenza legata ai costi della sanità, in continuo aumento. Come Cantone abbiamo portato all’attenzione della Consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider alcuni temi su cui riteniamo fondamentale agire. Continua la lettura: https://lnkd.in/eK_iHkMe Iscriviti alla nostra newsletter di Ticino Digital Business con contenuti selezionati e articoli di attualità del nostro territorio: https://lnkd.in/ec-gb_gm
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L'intervista di Ticino Economico sui continui aumenti dei premi il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa che chiede uno sforzo da parte di tutti gli attori in campo. E a Berna una maggiore consapevolezza della situazione ticinese. Iscriviti alla newsletter di Ticino Digital Business con contenuti selezionati e articoli di attualità del nostro territorio: https://lnkd.in/ec-gb_gm #intervista #ticinodigitalbusiness
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#listeattesa #governo #decretolegge Arriva il via libera del #Consigliodeiministri al #decreto #legge e al #disegnodilegge per l'abbattimento delle #listediattesa. Da un #Cup unico regionale o infraregionale, il monitoraggio sulle liste d'attesa affidato all'Agenas, un ispettorato generale di controllo sull'#assistenza sanitaria fino all'introduzione di #visite ed #esami il sabato e la domenica. Sono le #misure principali contenute nel decreto legge https://lnkd.in/di4gM8pX
Liste d’attesa, via libera del Cdm a decreto legge e ddl. Ecco cosa prevedono | Sanità33
sanita33.it
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🔬 “Nuovi tariffari e LEA: una sfida di sostenibilità per le Regioni”. ⚖️ Dopo un’attesa di quasi otto anni il Ministero della Salute italiano ha recentemente introdotto una versione aggiornata dei #tariffari per le #prestazioni di #specialistica #ambulatoriale e per l’#assistenza #protesica, al fine di garantire che i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) riflettano l’evoluzione #tecnologica e le nuove necessità #cliniche. 💰 Il costo complessivo della nuova #proposta #tariffaria è stimato in 502,3 milioni di euro per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e 47,6 milioni di euro per l’assistenza protesica, portando il totale a 549,9 milioni di euro. Tuttavia, i #fondi stanziati a livello nazionale non sembrano essere sufficienti per coprire integralmente queste #spese e le #Regioni temono di dover intervenire con risorse proprie. 🇮🇹 Per evitare che si creino #disparità di #accesso sul territorio, è essenziale che venga fornito un #supporto #finanziario adeguato e che vengano attuate politiche di #monitoraggio e valutazione dell’#impattoeconomico di questi aggiornamenti. Solo così sarà possibile assicurare che i #LEA, da strumento di #equità, non si trasformino in un ulteriore motivo di divisione tra #Nord e #Sud. Per saperne di più leggi l’approfondimento della ricercatrice I-Com Maria Vittoria Di Sangro 👉 https://lnkd.in/dzkiACWB
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❗️I/LE CITTADINE della Lombardia SI SONO ATTIVATI ... ... creando uno SPAZIO DI INCIDENZA (cit. #GiorgioGaber) attraverso gli Sportelli della Salute https://lnkd.in/dzJrh7-A, nati nei mesi scorsi per decisione di cittadini Volontari e Volontarie, per FAR RISPETTARE i TEMPI di PRIORITÀ delle visite/esami medici, come PREVISTO dalle NORMATIVE e LEGGI già vigenti, e ... la (si spera) BUONA NOTIZIA ODIERNA è che ... Regione Lombardia ha stanziato 61 milioni di euro per abbattere le liste d'attesa ... quasi un miracolo in questi tempi difficili per il #SSN Speriamo non si tratti di un #proclama fine a se stesso e che lo stanziamento, se così sarà, venga erogato con ATTENTO MONITORAGGIO e VERIFICA di tempi, modi e metodi, affinché le Persone (soprattutto coloro che hanno cessato di farlo, i/le più fragili) possano riprendersi il diritto di curarsi, nella speranza che anche il personale medico-sanitario possa essere messo nelle condizioni di svolgere, con buona serenità e sicurezza, il proprio lavoro (una missione per molti e molte!) di cura. ❗️IMPORTANTE [...] Nel caso in cui le prestazioni non possano essere prenotate ed effettuate nei tempi previsti, la struttura si deve attivare per individuare altri enti, siano essi pubblici o privati, del territorio inserendo il cittadino in lista d'attesa. Ancora, se ciò non fosse possibile nelle tempistiche richieste, la stessa struttura dovrà erogare la prestazione in libera professione con oneri a proprio carico a esclusione del ticket. [...] Quanto sopra riportato (estrapolato dall'articolo di #MilanoToday) è il motivo per cui sono nati gli Sportelli della Salute in Lombardia: far rispettare quanto già previsto dalle attuali normative! #CittadinanzaAttiva #BastaSprechi #SalvareIlSSNsipuòfare!
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Healthcare Affairs Manager presso Boehringer Ingelheim
11 mesiQualcosa si inizia a vedere anche nella direzione da lei auspicata… governo della domanda attraverso un approccio di health population management, medicina di iniziativa attivando team multidisciplinari che collaborano sfruttando la telemedicina seguendo un modello di gestione del cambiamento… se son rose fioriranno