E' online l'ultimo numero di Mecosan https://lnkd.in/du2WfDDR Troverete un mio commento, scritto a 4 mani con Gian Vincenzo Zuccotti, al Position Paper di FIASO sulla 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Questi i punti chiave del nostro contributo: 𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐢𝐧𝐯𝐨𝐥𝐠𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢. L’uso di strumenti di telehealth modifica profondamente l’interazione tra operatori sanitari, pazienti e caregiver, consentendo forme di collaborazione che prevedono un processo di co-creazione di valore in cui ciascun attore e, in particolare, il paziente prendono parte attivamente al processo di cura, generando impatti positivi rispetto a diverse dimensioni, in aggiunta ai risultati clinici. 𝐍𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢. Per le aziende sanitarie questo paradigma di co-creazione di valore richiede una revisione non solo dell’intero percorso assistenziale, ma anche dei processi organizzativi (percorsi, spazi e layout, team multidisciplinari) e dei meccanismi operativi (sistemi di performance management e contabilità necessari per generare e organizzare informazioni, facilitare il controllo di gestione, consentire la rendicontazione della sostenibilità e influenzare il processo decisionale interno). 𝐓𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀. Si tratta di capire quali nuovi strumenti di rendicontazione e accountability possano essere adottati per valorizzare il contributo della digitalizzazione alla sostenibilità del sistema sanitario, anche dopo la spinta propulsiva del PNRR. 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐝 𝐡𝐨𝐜. Tale approccio value-driven consentirà di proporre informazioni utili ai policy maker in relazione a nuovi sistemi di finanziamento per le innovazioni dei modelli di servizio consentiti dalle nuove tecnologie (dalla tariffa per prestazione verso sistemi di bundle payment legati alle nuove frontiere che la digitalizzazione apre). 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞. Il sistema sanitario e le aziende che lo compongono dovranno individuare a breve interventi mirati, da un lato, a colmare possibili disparità nell’accesso alle tecnologie digitali da parte dei pazienti (o dei loro caregiver che per alcuni cluster di pazienti saranno i veri utilizzatori finali della tecnologia), dall’altro i gap di competenze necessarie al personale sanitario per adottare con successo queste innovazioni. Sono aspetti che devono spingere manager e policy maker non solo a considerare la dimensione “tecnologica” della digitalizzazione, ma a valutare anche altri elementi: le persone (dentro –professionisti – e fuori – pazienti – le aziende sanitarie), i fattori organizzativi (governance e meccanismi operativi, e-leadership) e gli elementi culturali (approccio al cambiamento). Buona lettura Università degli Studi di Milano #digital #innovation #health
Condivisibile su ogni aspetto e illuminante
Contributo di Valore!
Gli impatti sui sistemi di budgeting e valutazione delle performance sono forse tra I più sottovalutati. Grazie Marta per aver condiviso queste riflessioni
Independent thinker
8 mesigrazie Marta ! Lo leggerò con piacere e sono già certo che vi troverò spunti interessanti