Per #MPS e il governo #Meloni, il vero matrimonio che s’ha da fare è quello tra il Monte dei Paschi di Siena e Piazzetta Cuccia. Leggi l'articolo per saperne di più: https://loom.ly/7tvBXxs
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Monte dei Paschi di Siena ha ricevuto dallo Stato 5,4 miliardi di euro per evitare di fallire, è tenuto a riportare in bilanci alcuni paragrafi nei quali dare conto di che cosa sta facendo per rispettare gli impegni presi con la Commissione Europea in cambio degli aiuti che il Tesoro ha garantito a suo tempo, diventandone il maggiore azionista. Dagli ultimi resoconti disponibili, si possono desumere alcune informazioni utili per inquadrare la scalata a Mediobanca lanciata ieri. Ce le racconta Luca Piana
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MPS-Monte dei Paschi di Siena da “preda ambita”, così come la definì il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel 2023, a predatrice di Mediobanca, con la strada, a quanto pare obbligata, dell’ennesimo aumento di capitale. L’annuncio della banca senese, ancora Monte di Stato - sebbene in misura decisamente inferiore dopo il terzo atto lanciato dal governo Meloni - ha spiazzato tutti, scioccando Piazza Affari e, immancabilmente, la stessa politica italiana. L’opposizione è già scattata sull’attenti, chiamando a rapporto il Tesoro. Tesoro maggiore azionista di Siena con una quota pari all’11,7% circa che, a sentire le parole dell’AD di MPS Luigi Lovaglio, ha dato la sua benedizione alle eventuali nozze con Mediobanca. Altro che “M&A noiosi”, come ha commentato Lovaglio, riferendosi probabilmente alle altre operazioni di risiko bancario che stanno ulteriormente gonfiando il valore delle azioni delle banche italiane in Borsa: come l’OPA annunciata agli inizi di novembre da Banco BPM sulla controllata Anima Holding, ora diventata motivo di ansia per chi ci scommette, BAMI in primis, a causa di alcuni dubbi manifestati dalla BCE sul Danish Compromise; l’OPS presentata pochi giorni dopo sul Banco da UniCredit, con il CEO Andrea Orcel che fino a ieri, da Davos, ha continuato a perorare la sua causa. E forse anche altro che la mossa di Banca Ifis, che ha messo nel mirino la banca fondata e gestita da Corrado Passera, Illimity con una OPAS. Per non parlare di quell’altro dossier M&A tra le due banche italiane tornato alla ribalta in questi ultimi giorni.
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MPS-Monte dei Paschi di Siena: la strada per conquistare Mediobanca prevede l'n-esimo aumento di capitale. Quanti in tutto dal 2008? La storia della banca, dai Tremonti bond ai Monti bond, fino alla ricapitalizzazione precauzionale del 2017
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L’importante è che quest’operazione, che ha anche un enorme valore politico, avvenga nella più totale trasparenza perché anche i contribuenti italiani sono coinvolti direttamente attraverso il Tesoro, per questo l’augurio è che si riesca a trovare un equilibrio tra gli interessi della Banca, dei cittadini e di Siena. Sicuramente se l’azione andrà in porto però, è difficile pensare ad una regia lontana da Milano, ma vanno fatti i conti con la realtà e incassare quel che di buono può arrivare.
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Le azioni di banca Monte Paschi Siena sono " la cartina di tornasole" ( prova decisiva ed irrefutabile) dell'incoerenza tra il prezzo di un equity ed il valore patrimoniale di una banca. Così come l'indice Tier 1 posto in bilancio. Valori "macedonia" senza aver minimamente idea del reale valore di ogni singolo frutto che la compone. Detto ciò, fossi in Giorgetti, penserei seriamente a collocare sul Mercato un'altra quota di MPS. Anzi, credo proprio che lo farà concretamente qualora l'azione superi il prezzo di 7,00 Euro. Comunque prima dell'insediamento del nuovo CDA con i nuovi ingressi in governance che non promettono nulla di buono visto il pregresso. Saranno 3 lunghi anni difficilissimi. DTA da spesare, Litigation Claim da coprire, Patrimonio Immobiliare da alienare e probabilmente da rettificare il valore di bilancio dei cespiti. UTP ED NPL sono un altro capitolo. I Ricavi? !
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Questo 2024 ha visto una ripresa storica di Monte dei Paschi di Siena, che aveva resistito male e inutilmente alle grandi privatizzazioni degli anni ‘90: 1,5 miliardi di euro di fatturato negli ultimi 9 mesi, un aumento in borsa del +3% , e una riduzione annunciata della presenza del Tesoro nell’azionariato della MPS. Un passo importante, frutto dell’ottimo lavoro dell’Amministratore Delegato Luigi Lovaglio, un vecchio amico, cui vanno il mio saluto e congratulazioni. Lo Stato deve limitarsi a scrivere regole per l’economia e le imprese, ma non può gestirle: quando lo fa, il risultato è solitamente disastroso. . . . #mps #banche #competitività
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Importante ed interessante articolo !! Complimenti
Presidente presso Centro Studi MB2 - Animatrice del Circolo Culturale La Caduta- Esperta di Relazioni pubbliche e Internazionali - Imprenditrice e opinionista - S.N. Associazione Repubblicani.eu
MARFORIUS e il pasticciaccio del Monte dei Paschi di Siena…. #nuovogiornalenazionale l'articolo 47 della Costituzione, primo comma: "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito". Dettato al quale dovrebbe ispirarsi il governo e l'azione di tutti i politici, purtroppo appare fantascienza..
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Si avvicinano le nozze per Banca Monte dei Paschi di Siena. È lo stesso ministro Giancarlo Giorgetti a svelarlo. Ma ci vorrà ancora un po’ di tempo e – al contrario dell’ultimo tentativo di vendita – questa volta servirà un premio per portarsi a casa «la più bella del reame». Dopo la cessione di una seconda tranche a marzo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (oggi rimasto titolare del 25%), le speculazioni sul risiko bancario con al centro #Siena hanno ripreso slancio. E ieri ancora di più, dopo che il titolare dell’Economia, ha detto: «La scarpetta è pronta, il 2024 credo debba essere l’anno buono» rispondendo alla domanda se quest’anno possa essere quello giusto per trovare un partner alla banca senese, considerata «Cenerentola» tra le banche. Un po’ a torto, visto che sotto la gestione Lovaglio l’istituto l’anno scorso è tornato all’utile, anche grazie al margine di interesse (oltre 2 miliardi contro la perdita di 178 milioni del 2022) e quest’anno tornerà a distribuire un dividendo dopo tredici anni (315 milioni). In base agli accordi con Bruxelles, lo sposo va trovato entro Natale e se si farà avanti dovrà tenere a mente un’altra risposta, quella che il board di Mps ha dato a un socio che chiedeva, in vista dell’assemblea, quale fosse «il giusto prezzo» per comprare l’istituto: «Uno dei parametri da tenere in considerazione per determinare il valore del gruppo è il corso di Borsa (cioè 5 miliardi circa, ndr), a cui applicare eventualmente un premio di controllo». Possono inoltre essere applicate diverse metodologie valutative, fra cui ad esempio i metodi di attualizzazione dei flussi di cassa futuri o l’applicazione ai parametri del gruppo di multipli di mercato o di multipli relativi a transazioni precedenti». E sempre rispondendo ai soci, il cda ha sottolineato – a maggior appeal – anche la riduzione del petitum dei rischi legali, pari a 3,7 miliardi. Mentre la «dote» per le eventuali nozze è di non poco conto: Lovaglio ha infatti ha ricordato che il Monte dei Paschi dispone di 2,2 miliardi di euro di capitale in eccesso A giugno scadrà il lock-up per la cessione di un’ulteriore quota da parte del Mef e si vedrà chi si farà avanti. Per l’intero sistema bancario, dopo la sbornia del margine di interesse, si aprirà il tema del taglio dei tassi da parte della Bce e dell’abbassamento del cost of equity per tenere alte le valutazioni. Ora gli istituti di credito hanno dimostrato di essere profittevoli, e di conseguenza di dare ricche cedole. Cosa succederà nei prossimi mesi dopo l’abbuffata del margine di interesse? Le banche dovranno alzare le loro valutazioni. In che modo? Abbassando il cost of equity, dimostrando quindi che sono solide e sicure, cosa che in parte si è già avverata con il rialzo dei dividendi. E con l’Euribor fermo al 3,9% da prima di Natale e la difficoltà nell’alzare le stime per il futuro, abbassare il cost of equity sarà l’unico strumento a disposizione. #credito #banche #finanza #mps #risiko
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Il mercato sembra aver già bocciato l’operazione (Mediobanca +6% ed MPS -8%). In effetti sembra un’operazione poco economico/finanziaria e invece molto (forse troppo) politica. E quando la politica cerca di condizionare il mercato non è mai una buona idea... Riporto per completezza i pareri di alcuni "analisti" che si sono già espressi (nel primo commento altre "opinioni"): MILANO (MF-NW)--Analisti scettici sull'ops di B.Mps su Mediobanca. (…) OPERAZIONE SOLLEVA VARI DUBBI (EQUITA SIM) "Con una mossa a sorpresa, B.Mps ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica totalitaria per l'acquisizione di Mediobanca", sottolineano gli analisti di Equita Sim. "A nostro avviso, l'operazione solleva diversi dubbi. Il premio riconosciuto risulta modesto, considerando anche la probabile riduzione dell'appeal speculativo sul titolo B.Mps. Riteniamo difficile identificare sinergie, mentre emerge il rischio di potenziali dissinergie. Inoltre, intravediamo difficoltà nel mantenimento e nell'apporto di nuove professionalità all'interno del gruppo risultante, con il rischio di una diluizione delle specificità distintive di Mediobanca", commentano gli analisti. Su Mediobanca la raccomandazione è buy, su B.Mps hold. Anche gli analisti di Kbw si dicono sorpresi dell'ops annunciata da Mps su Mediobanca e ritengono che "il potenziale di sinergie sia limitato, anche includendo l'accelerazione dell'utilizzo delle Dta per Mps. Con Mps che scambia a P/E inferiori rispetto a Mediobanca la nostra prima impressione è che questa offerta abbia limitate possibilità di successo".
UNA BREAKING NEWS AL GIORNO... Questa mattina ci svegliamo con l'offerta di Monte dei Paschi di Siena per Mediobanca. Da ex Cenerentola del settore bancario che non voleva più nessuno, la nuova Mps inaugura il suo nuovo assetto privato con una OPS (offerta tutta in azioni) da 13,3 miliardi di euro su quella che è stata da sempre la grande regista della finanza italiana. Dietro ogni operazione rilevante c'era -e c'è - lei. Per me che ho iniziato a lavorare quando ci si appostava molto spesso sotto Mediobanca ("che tanto una notizia la trovi"), l'idea di una Piazzetta Cuccia addirittura delistata dalla Borsa suona come un paradosso, ma business is business e soprattutto tempi (e azionisti) sono cambiati. Ora, ad esempio, Mps e Mediobanca ne condividono due molto attivi e molto aggressivi: Delfin (la cassaforte della famiglia Del Vecchio) e Francesco Gaetano Caltagirone. E qualsiasi cosa succeda in questa partita si riverberà su altri grandi dossier italiani: Generali, Unicredit-Banco Bpm, Banco Bpm-Anima. 🎙️ Che idea vi siete fatti? (Qui la notizia e altre nel notiziario di LinkedIn Notizie: https://lnkd.in/gMUF7mJm) Qui il comunicato: https://lnkd.in/gSbhzeZP 📷 Getty
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Monte dei Paschi di Siena sfida il panorama finanziario con un’OPS da 13,3 miliardi su Mediobanca: un passo strategico verso la nascita del terzo polo bancario italiano, tra ambizioni di crescita e una rivoluzione nel settore bancario nazional
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