Buongiorno Collezionisti! Oggi è il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto e la fine della Shoah. Questa ricorrenza, nata grazie alla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1° novembre 2005, celebra il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quella data nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. My Social Collection si unisce al ricordo consigliandovi "Maus", una Graphic Novel che non dovrebbe mancare nella libreria di ogni collezionista di nuvole parlanti. "Maus", dal tedesco “topo”, è un romanzo a fumetti di Art Spiegelman, ambientato durante la Seconda guerra mondiale e, grazie ai racconti del padre dell’autore, sopravvissuto ai campi di concentramento di Majdanek e di Auschwitz, incentrato sull’Olocausto. Pubblicata per la prima volta a puntate, dal 1980 al 1991, sul magazine RAW, e poi raccolta in due albi pubblicati originariamente nel 1986 e nello stesso 1991, quest’opera è stata ampiamente lodata dalla critica e dal pubblico, ricevendo anche attenzioni e commenti a livello universitario e diventando nel 1992 il primo fumetto insignito del prestigioso Premio Pulitzer, nella categoria Special Awards and Citations. «Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare» Primo Levi, da "Se questo è un uomo". MySocialCollection, Share Your Passion, Buy, Sell & Have Fun!
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Consiglio di leggere questo bellissimo articolo del blog La Voce delle Pmi!
"I deportati salentini leccesi nei lager nazifascisti": un viaggio nella memoria storica del Salento. Ippazio Antonio Luceri ha raccolto 8.750 storie di deportazione e resistenza, con un’opera che ci invita a ricordare e a trasmettere i valori di libertà alle nuove generazioni. “Questi nomi sono tasselli di un mosaico che racconta la storia della nostra provincia. Mai più guerre!” Scopri di più leggendo l’articolo sul nostro blog! #resistenza #MemoriaStorica #libertàdimovimento #salento #MemoriaStorica
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Consigli di lettura. "Sulla guerra civile" (Bollati Boringhieri Editore Srl) di Norberto Bobbio e Claudio Pavone propone il dialogo a distanza e poi anche diretto tra due studiosi di discipline diverse che hanno provato ad interrogarsi su ciò che ha significato vivere un'esperienza storica e poi ripensare e confrontarsi con essa. Bobbio e Pavone convergono su alcuni punti, primo tra tutti la convinzione che la Resistenza sia stata la sovrapposizione di tre guerre. Guerra patriottica di liberazione dall’esercito tedesco invasore; guerra civile contro la dittatura fascista; guerra di classe per l’emancipazione sociale. Adottare la categoria interpretativa di guerra civile ha comportato la rottura del senso comune resistenziale cresciuto sulla agiografia dei vincitori, ma ha significato anche togliere terreno all’uso strumentale che della lotta fratricida perdurava nella pubblicistica neofascista degli sconfitti, e disattivare l’alibi attendista di chi allora si era tenuto al riparo dagli eventi, cercando legittimazioni postume della propria ignavia. Sostanzialmente, un cambiamento di paradigma interpretativo, spostando l'attenzione dal 'chi si combatte ' a 'chi ha combattuto ', alle sue idee ed alle sue motivazioni, ideali o meno. Nei due autori, la riflessione sulla Resistenza ha preso corpo e li ha visti impegnati l’uno a scomporre da storico l’evento fondante dell’Italia repubblicana, l’altro ad illuminare da filosofo gli orizzonti concettuali a cui esso è riferibile. Gli scritti, rari ed in parte inediti, qui raccolti documentano molto più della gestazione di una nuova idea della Resistenza. Sono la testimonianza, a due voci, di moralità nella ricerca.
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Cavalieri al giorno d'oggi: ne parla un interessante saggio di Cosmo Intini per #Cinabro di cui parlo sul mio #blog per ilGiornale.
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Si può essere certi che il frastuono mediatico e le polemiche politiche che accompagnano ricorrenze come quelle, per esempio, del 25 aprile c’entrino poco o nulla con l’approfondimento analitico ma, anzi, lo sotterrino sotto una coltre di insinuazioni deformanti ogni qual volta si tenta di cogliere la verità storica in tutta la sua complessità e spogliata da capziosi posizionamenti di parte. È così che lavori storici che dovrebbero propendere per loro stessa natura sul versante dell’imparzialità vanno spesso a rimorchio del contesto politico agitando le pulsioni più meschine del dibattito generale e rispondendo a prevedibili logiche manichee. Revisionare, tramite documenti, ciò che è stato fino a un attimo prima marchiato con i crismi della inconfutabilità, è compito primario di una sana storiografia. Tutto ciò servirebbe a modificare gli intendimenti su alcuni fatti senza, al contempo, sminuirne la tragicità, l’orrore e il ribrezzo. Eugenio Di Rienzo con L’ora delle decisioni irrevocabili. Come L’Italia entrò nella seconda guerra mondiale (volume in uscita nei prossimi giorni per le edizioni Rubbettino) tenta di far chiarezza su aspetti poco esplorati o, nel migliore dei casi, tenuti ambiguamente lontani dal riflettore della verità storica.
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Parte da molto lontano ciò cui oggi assistiamo a livello geopolitico e geoeconomico. Radica, come purtroppo gia’ esperimentato, nelle sue tragiche e diaboliche conseguenze, in quel mix anche di esoterico di cui resta emblema un quadro, “l’isola dei morti” di Arnold Böcklin. Esso rappresenta il simbolo di un incrocio non scevro di conseguenze nefaste che se infiammo’ il mondo nel passato, rischia di infiammarlo anzi lo sta infiammando ora : di fatto siamo impegnati in una terza guerra mondiale che ha uno dei suoi epicentri proprio in Europa. È la realta’ per cui appare più che evidente, come istanze «di estrema destra» e «di estrema sinistra» risultino accomunate da idee anche esoteriche sulla vita ( e la morte)… Vale la pena leggere questa riflessione piuttosto acuta di Silvano Danesi su NGN. Il dipinto in questione si badi bene fu amato da Hitler e da Lenin….e riguarda e riporta al culto arianesimo e all’idee di una supremazia ariana. Un quadro che si vede alle spalle dell’accordo Molotov-Ribbentrop…. Ma poi Lenin lo prese per se, quando la Russia fu protagonista nella sconfitta del Nazismo e lo restitui’ alla Germania molto più tardi, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Scorrendo l’articolo lo si vede in foto. Il tema per certi aspetti è più che scottante perché traccia una linea continua mai interrotta e che porta anche al Cosmismo e al Transumanesimo oggi pieno di adepti, e si accompagna all’idea, folle, di un super uomo, la razza eletta. In fondo fa rabbrividire, come il quadro che peralto porta in se qualcosa di magico che attrae e nel contempo respinge delinea senza ombra di dubbio una “ linea continua” che solca il tempo e resta attiva e opera indefessa a livello culturale, politico, geopolitico e geoeconomico…. Aggiungo una mia nota: la parola Iran ha una precisa radice etimologica..
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🔴 Monza: commemorazione dell'80° anniversario dell'Eccidio del Cibeno con la posa di nuove Pietre d'Inciampo. Il 2 dicembre, Monza ha ricordato le vittime dell'Eccidio del Cibeno con una cerimonia commemorativa e l'installazione di quattro Pietre d'Inciampo in onore dei cittadini deportati e uccisi nei campi nazisti. #commemorazione #vittime #cibeno #pietre #monza #lombardia #eventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Vietato dimenticare! Sei voci per tenere viva la memoria della Shoah Il 27 gennaio 2025 ricorrono 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, un evento storico che ci invita, oggi più che mai, a riflettere. Ma perché è così importante ricordare? Viviamo in un’epoca di crescenti disuguaglianze sociali, populismi dilaganti e tensioni internazionali. I testimoni diretti della Shoah sono sempre meno, e con loro rischia di svanire la memoria di un orrore che non deve essere dimenticato. Inoltre, il conflitto in Medio Oriente sta alimentando sentimenti di odio e divisione, rendendo ancora più urgente il bisogno di riflettere su ciò che è accaduto. Per questo, noi di Smart Marketing vogliamo fare la nostra parte. Quest’anno abbiamo selezionato sei contributi speciali per ricordare e riflettere: 1️⃣ Cinema e memoria: io parlo di Schindler’s List, il film che molti considerano il capolavoro definitivo sulla Shoah. 2️⃣ Propaganda e verità: Ivan Zorico ci guida in un viaggio attraverso la comunicazione nei regimi, mostrando come la verità sia sempre la prima vittima. 3️⃣ Il cinema italiano e la Shoah: Domenico Palattella esplora i film italiani che hanno raccontato la tragedia, mantenendo viva la memoria. 4️⃣ Ideologie e stati alterati di coscienza: Armando De Vincentiis riflette sulle similitudini tra nazismo, ideologia e manipolazione mentale. 5️⃣ La magia de "La vita è bella": Simona De Bartolomeo ci racconta il capolavoro italiano di Roberto Benigni, vincitore di 3 Oscar. 6️⃣ Musica e Shoah: Maddalena D'Amicis costruisce una playlist emozionante per raccontare il legame tra note e memoria. 👉 Scopri tutti i dettagli e approfondisci questi temi nel nostro articolo completo sul sito: https://lnkd.in/dijTAtHM Ricordare è un dovere, comprendere è una necessità. E tu, cosa fai per non dimenticare? Condividi il tuo pensiero nei commenti. #GiornatadellaMemoria #Shoah #PerNonDimenticare #MemoriaStorica #Auschwitz
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🐭 💦 L'esperimento dei topi di Curt Richter ci insegna il potere della speranza. E tu, hai mai sperimentato quanto la speranza possa cambiare il corso delle cose? Raccontami la tua storia nei commenti! #Speranza #CondividiLaTuaStoria"
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Scopri "La luce che manca" di Nino Haratischwili: un viaggio tra amicizie infrangibili e tradimenti sconvolgenti, ambientato nel caos della Georgia post-sovietica. #bookblogger #bookinfluencer #bookstagram #booktok #haratischwilinino #maranifranco #narrativa #recensioni #recensioniletterarie #recensioniletterarieit
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