L’intervista di Maurizio Cescon ad Alessandro Mutinelli guida del colosso del vino Italian Wine Brands che festeggia 10 anni a Piazza Affari. «I dazi non fanno mai bene» https://lnkd.in/dX32WfC6
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La fine dell’anno è il periodo in cui, classicamente, si stappano o si regalano i grandi vini, per un brindisi speciale, o per concedersi un “balocco enoico” da custodire in cantina, in attesa di berlo, o come investimento. E, in un quadro che resta complessivamente molto negativo, arrivano piccolissimi segnali positivi per il mercato dei fine wine monitorato da Liv-ex, che vede segnare un piccolo incremento, mese su mese (+0,1%) per la prima volta, da marzo 2024, il suo indice principale, il Liv-Ex 100 (di cui fanno parte, per l’Italia, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2019 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Masseto 2019 e 2020 e l’Ornellaia 2020 di Marchesi Frescobaldi, il Sassicaia 2018, 2019 e 2020 della Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2019 e 2020 di Marchesi Antinori, ed il Redigaffi 2020 di Tua Rita, ndr). Un piccolissimo segnale positivo, dunque, ma in un andamento complessivo negativissimo, visto che la performance dell’indice da inizio anno è del -7%, che “sale” al -9,2% nei 12 mesi, e al -20,6% in due anni. #winenews
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Formati e nomi delle grandi bottiglie di vino: L’uso della bottiglia di vetro per conservare il vino è, ancora oggi, una scelta imprescindibile. Questo perché il vetro è in grado di preservare nel tempo le caratteristiche organolettiche del vino, un aspetto fondamentale per tutti noi appassionati. Acquistare una buona bottiglia, conservarla per anni, e poi aprirla in un’occasione speciale con amici e familiari è un rituale che racchiude l’essenza dell’amore per il vino. Continua a leggere Formati e nomi delle grandi bottiglie di vino #vino #vinoitaliano #bereilvino
Formati e nomi delle grandi bottiglie di vino
bereilvino.it
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Tra la “New York Wine Experience”, evento cult del vino in America, firmato da Wine Spectator, il 17 e il 19 ottobre, e il debutto di Vinitaly.Usa (Vinitaly Official), a Chicago il 20 e il 21 ottobre, con la regia Veronafiere e ITA - Italian Trade Agency, saranno giorni caldi, i prossimi, in Usa, per il vino italiano, che, negli States, è leader ed in crescita nel 2024, come testimoniano i dati Ice New York, riportati da WineNews, e come ribadiscono quelli dell’Osservatorio Uiv Unione Italiana Vini-Vinitaly, secondo il quale “parlano italiano 3 bottiglie importate su 10, per una quota di mercato a valore che ad agosto è cresciuta fino a sfiorare il 34% e che sale al 43% se si guarda al Midwest (che ricomprende 12 Stati). Complice l’allungo nei primi 8 mesi dell’anno, con gli ordini dal Belpaese in crescita del 4% per un corrispettivo di 1,5 miliardi di dollari a fronte di una media complessiva delle importazioni Usa in calo del 3%, con la Francia in ritirata a -8% (a 1,6 miliardi di dollari)”. #winenews
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I #vini #dealcolati presenti sugli scaffali dei #supermercati italiani: pochi e prodotti all’estero, in attesa di quelli prodotti in Italia. Di seguito qualche esempio. #Coop propone con l’etichetta “Zero” un bianco e le bollicine prodotti da una cantina tedesca. #Esselunga propone a scaffale con etichetta “Virgola Zero” un riesling della Mosella prodotto da una cantina tedesca; on line propone con etichetta “Natureo 0.0” un Syrah rosso e un bianco entrambi prodotti da una cantina spagnola. #Conad mette a scaffale lo spumante Festillant prodotto da una cantina francese. #Aldi vende “Zerosecco” una bollicina prodotta in Germania; #MD propone uno spumante dealcolato. #Carrefour ha fatto un test, sembrerebbe poco convincente, proponendo uno spumante no alcol. Il quadro è incompleto e per saperne di più converrà attendere #Vinitaly.
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Vino Italiano - L’Italia nel 2024 ha superato il miliardo di bottiglie di spumanti prodotte e commercializzate. Esattamente 1,015 miliardi (+ 8% sul 2023). Il dato spinge i vini bianchi allo storico sorpasso sui vini rossi sui mercati esteri. Gli ordini per le feste hanno accelerato il successo: nelle prossime tre settimane saranno stappate 251 milioni di bottiglie all’estero (+9% sul 2023) e 104 milioni in Italia (+2%). Successo tanto più gratificante considerando il sensibile calo del mercato dello champagne, che chiuderà a -8% En USA la “tendenza Spritz” si è tradotta in 2,8 miliardi di cocktail a base di spumante italiano (in particolare Prosecco e altri Charmat), per un totale di circa 340 milioni di bottiglie dedicate al mix. Un fattore determinante per l’export di quest’anno, che si profila in una crescita stimata a volume del 9%, merito in particolare l’ennesimo exploit del Prosecco #vino #vini #vinoitaliano #viniitaliani #italianwines #italianwine #prosecco #winebusiness #wineindustry #Prosecco #veneto #Charmat #Spritz #champagne #vinorosso #vinobianco
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🍷 Siamo stati al mercato dei Vini dei Vignaioli indipendenti 2024 per scoprire 4 produttori che non solo seguono l’intero processo di produzione del loro vino, ma lo fanno anche in un modo un po’ particolare! ✍️ Assaggeresti questi vini? Scrivilo in un commento! 🎤 Giulia Romualdi
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VINITALY 2024: 4.300 espositori e 1.200 compratori da tutto il mondo. Offerta spropositata rispetto alla domanda. 4300 aziende che producono vino di qualità ma solo poche centinaia spiccano per visibilità e fatturato. E quindi? Cosa porta un buyer o un ristoratore a scegliere tra 4300 produttori QUEL vino? Di QUELLA cantina? Niente. Perché se proporzioniamo a 100 produttori appena lo 0,70% sceglierebbe il vino di QUELLA cantina. A mani basse comprerebbero il prodotto della cantina rinomata, col nome riconoscibile e la vendita facile. Spesso e volentieri non è il prodotto in sé ma è come si propone, la qualità degli investimenti comunicativi. Attenzione bene: ho detto la qualità, non la quantità. QUEL vino, di QUELLA cantina, ha il suo piccolo mercato di nicchia, valido, sì senz'altro, produrrà utile e lavoro. Ma arriverà lì dove può, dove vuole. Contratterà sui pagamenti, sul prezzo, sulle quantità, su una rete commerciale. Di fatto INVESTIRA', molto probabilmente su troppe cose, magari contemporaneamente. E sulle carte vini dei ristoranti e sugli scaffali delle enoteche ci saranno sempre le solite etichette. C'è una soluzione? Sì, c'è sempre una soluzione. M PS: se sostituite la parola "cantina" con la parola "ristorante" il concetto è il medesimo. Saluti.
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La nostra selezione di 20 bottiglie originali e poco conosciute, per sorprendere gli ospiti a tavola Scopri i vini selezionati da Paolo Porfidio dalla guida WineList Italia 2024
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Il brand del produttore è sempre più importante e a detta di studi e di chi vive il mercato tutti i giorni, è proprio ai brand più affermati e che offrono più sicurezze ai consumatori che ci si rivolge. E se trovare un singolo vino che metta tutti d’accordo è sempre più complesso, tra i tanti marchi importanti del vino italiano, ce ne sono alcuni che mettono d’accordo anche la critica italiana. Come emerge dal confronto delle 9 pubblicazioni, tra guide e classifiche, a “copertura nazionale”, edizione 2025, uscite nelle settimane finali del 2024, che comprendono le “classiche” e con maggiore “anzianità di servizio. Così, guardando solo ai massimi riconoscimenti ottenuti dai vini di ogni guida, emerge che è la toscana Fattoria di Petrolo. Con 8 guide su 9 ci sono perle del vino italiano come la trentina Tenuta San Leonardo, la toscana Tenuta San Guido, la siciliana Tasca d'Almerita, passando per Ca' del Bosco, tra i gioielli della Franciacorta e l’altoatesina Kellerei Terlan - Cantina Terlano, icona del territorio e cantina simbolo dei vini bianchi da lungo invecchiamento. #winenews
Vino, brand e qualità: le cantine più premiate (con almeno un vino) dalle guide italiane
winenews.it
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Il Liv-ex Fine Wine 100, benchmark leader del settore per il movimento dei #prezzi di 100 dei vini pregiati più ricercati provenienti da Francia, Italia, Stati Uniti, Australia e Spagna, è sceso per il sesto mese consecutivo a ottobre 2024. Il #calo è stato dell'1,7%, il più sensibile, mese su mese, dall'ottobre 2023. Nell'ultimo anno, l'indice ha registrato solo un leggero aumento mensile, a marzo 2024 (+0,4%). Da un anno all'altro è sceso del 7,0%, ma rimane in crescita del 7,6% considerando gli ultimi cinque anni. Allargando la visuale, il Liv-ex #FineWine 1000 (che tiene conto di mille vini di pregio di tutto il mondo) è sceso dell'1,9%, chiudendo a 377,7. Tutti i sottoindici hanno registrato un calo. Tra questi, il Resto del Mondo 60 ha registrato il calo più marcato (-4,4%). Il Liv-ex Fine Wine #Investables è sceso dello 0,8% ed ora è in calo dello 0,6% nel quinquennio. Tutti i dati nell'articolo, con la sorpresa Château Lafite Rothschild 2021, vino con la peggiore performance della Liv-ex Fine Wine 50 #winemag #winenews #finewines
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