F di Lucio FONTANA «Non ho intenzione di fare un dipinto: voglio aprire uno spazio, creare una nuova dimensione dell’arte, entrare in rapporto con il cosmo che si espande all’infinito oltre la limitata superficie del dipinto» dichiarava Lucio Fontana nel 1946, quando formula i principi dello spazialismo, liberando l’arte dalle contingenze della materia, dello spazio e del tempo. La sua ricerca porta Fontana a inserire il vuoto, la lacuna, nella materia compatta che costituisce le sue opere, utilizzando così la tela come uno schermo le cui perforazioni si aprono verso un'esperienza trascendentale e cosmogonica. Con il suo gesto semplice e simbolico, Lucio Fontana immortala un momento fugace, sancendo il progetto radicale dell’artista la cui aura è ancora molto presente nell'arte contemporanea. Le opere di questa importante figura dell'arte italiana, provenienti dalla Collezione Pinault, sono state esposte per la prima volta nel 2006 alla mostra “Where are we going?” a Palazzo Grassi, Venezia, e a Punta della Dogana, nel 2009 e 2023, per le grandi collettive “Mapping the Studio” e “Icônes”. Ripercorrete ogni giorno l’universo della Pinault Collection a Venezia dalla A alla Z!
Post di Palazzo Grassi - Punta della Dogana - Pinault Collection
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Il progetto espositivo «Etruschi del Novecento» al Mart è la mostra della presenza degli Etruschi nella contemporaneità: non si tratta di un dialogo fra antico e moderno, ma della loro simultaneità nella dimensione dell'anticlassico.
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- ARTE PER IL SABATO - "The Fourteen Stations" (XII Stazione) di Francesco Clemente (1981-1982) Tra gli artisti italiani della Transavanguardia più conosciuti, Clemente ha vissuto tra Italia, India e Stati Uniti, incorporando nelle sue opere molti elementi di queste culture. Con il suo approccio eclettico ed intimista, che fonde tradizione e innovazione, mescolando simbolismo personale e riferimenti multiculturali in un linguaggio pittorico libero e soggettivo, Clemente incarna pienamente la poetica della Transavanguardia. L’uso di tecniche diverse, come l’acquerello, la pittura a olio, l’affresco e persino la scultura, ha contribuito a creare un corpus artistico ricco e variegato. La serie “The Fourteen Stations” è una reinterpretazione della Via Crucis in chiave personale e contemporanea. I colori sono vibranti. Le figure rappresentate appaiono frammentate o distorte, come se fossero immerse in uno stato di transizione o introspezione. Qui vi propongo la XII^ Stazione che, nella tradizione cristiana, rappresenta la morte di Cristo sulla Croce. Nell’opera questa scena viene però trasformata. La croce non è raffigura, ma viene trasmesso il senso di sofferenza e trasformazione attraverso un linguaggio simbolico e visivo. La figura principale può essere letta come un autoritratto dell’artista o come una rappresentazione archetipica dell’umanità, che porta il peso dell’esperienza umana. Il corpo, reso in modo essenziale, sembra sospeso in uno spazio indefinito, evocando un senso di trascendenza. Il fondo stellato allude a una dimensione più ampia, non confinata al racconto cristiano, ma aperta a una riflessione spirituale universale. E così le Stazioni di Clemente si pongono come potente meditazione visiva sul peso dell'esperienza umana e sulla trascendenza universale, dove il sacro si dissolve nell'intimo e il simbolo diventa infinito. #art #arte #transavanguardia #francescoclemente
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Quando il Pubblico e il Privato - entrambi con la maiuscola - collaborano per promuovere un ponte tra antico e contemporaneo, tra ciò che è e c'è già e ciò che può arrivare di nuovo, mostrando quanto l'arte visiva sia fondamentale, nascono cortocircuiti virtuosi. Possiamo vedere, proprio attraverso le opere di artist*, quanto il passato abbia una sua forza peculiare e "parli" continuamente andando fin dentro il futuro; e come le nostre radici siano profonde e quindi sia fondamentale non solo e non tanto onorarle con la dovuta attenzione, ma, con linguaggio e sentimenti rinnovati, riportarne in luce il lascito, che è traccia di appartenenza comune e di un’identità artistica, culturale ed emotiva in cui possiamo riconoscerci un po’ tutti, cercando di ravvedere ciò che unisce e non solo i distinguo. Ad esempio, qui, #elisabettabenassi per le #termedidiocleziano e il supporto del #museonazionaleromano e della #AssociazioneMecenatiRomanHeritage >>> https://lnkd.in/dCqrtfnd #artecontemporanea #contemporaryart
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Un capolavoro senza tempo: la Cappella degli Scrovegni di Padova Nel cuore di Padova, tra la quiete del centro storico, sorge un gioiello che racchiude l’essenza dell’arte medievale: la Cappella degli Scrovegni. Conosciuta come la “Cappella Azzurra” per il suo splendido cielo stellato, questo luogo è un viaggio nel tempo, un dialogo tra sacro e umano, tra luce e colore. Oggi, siamo orgogliosi di presentarvi un volume unico, dedicato interamente a questo capolavoro. Un’opera che non si limita a raccontare la storia della cappella, ma vi porta a toccare con mano la genialità di Giotto, il maestro che ha trasformato queste pareti in un racconto visivo senza precedenti. Un’esperienza visiva e tattile Il nostro volume è più di un libro: è un’esperienza. Stampato con le più avanzate tecniche tipografiche, ogni pagina cattura la profondità dei colori, la delicatezza delle pennellate, la perfezione prospettica che ha rivoluzionato la pittura occidentale. Le immagini ad alta risoluzione svelano dettagli che l’occhio umano potrebbe non cogliere nemmeno dal vivo, come le sfumature dorate e le espressioni vivide dei volti. La narrazione di Giotto: un viaggio emozionante Entrare nella Cappella degli Scrovegni significa immergersi in una storia straordinaria, che inizia con le scene della vita di Gioacchino e Anna e culmina nel Giudizio Universale. Questo volume racconta non solo la struttura narrativa degli affreschi, ma anche i simbolismi nascosti, le influenze culturali e il contesto storico che hanno dato vita a quest’opera. Un tributo all’arte e alla storia La Cappella degli Scrovegni è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea la sua importanza universale. Il nostro libro è il tributo perfetto per chiunque desideri avvicinarsi a questo capolavoro o approfondirne la conoscenza. Edizione limitata, esclusiva, irripetibile Questo volume è stato pensato per i veri amanti dell’arte e della bellezza. La tiratura limitata, la rilegatura di pregio e la scelta di materiali di altissima qualità rendono ogni copia un oggetto da collezione. Non un semplice libro, ma un pezzo unico che arricchirà ogni biblioteca o salotto. https://lnkd.in/d2GQjTmW
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Marisa Settembrini e Patrizia Quadrelli in una scenica installazione fiorentina al Plus Florence, fra geometrie, moto e poesia. “Tutto si muove e ondeggia…”. E noi siamo qui con quel tutto. Partendo dagli scritti di Lucrezio sulle leggi della natura e sulla natura delle cose, sappiamo che il moto è principio che caratterizza ogni tipo di materia, da quella relativa allo spazio cosmico a quello dell’animo umano. In uno spazio al Plus Florence di Firenze ove alberga già il progetto “Scenari”, è ospitata la mostra “SPAZIO FORME E COLORI” con le installazioni delle artiste PATRIZIA QUADRELLI e MARISA SETTEMBRINI. L'esposizione da me curata è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali. Ecco quanto scrivo nel merito dell’installazione fiorentina delle artiste Settembrini e Quadrelli: “Continua il lavoro installativo delle artiste Patrizia Quadrelli e Marisa Settembrini, che avviene per cicli e affonda e ruota attorno alle geometrie del mondo, uno scandaglio che oggi afferra e mostra la simbologia della pioggia, innestando così il loro discorso creativo sui grandi temi ambientali capaci di sconvolgere i paesaggi del mondo. Sono ancora chiare le “novelle frammentazioni”, tracce innervate nelle propaggini dello spazialismo di Lucio Fontana e ancor più sulle disseminazioni di Pino Pinelli. Forme geometriche, costruzioni, accumulazioni, estensioni, inserzioni, un linguaggio analitico eppure complesso che osserviamo nel nostro quotidiano. Mi sovvengono due affermazioni di Giovanni Keplero (XVII sec.) che dicono: “Dove vi è natura, lì vi è geometria”, e ancora “La geometria è l'archetipo della bellezza del mondo”. Affermazioni chiare ed esplicite. Come sintomatica è l’affermazione di Paul Klee: “Tutta l’arte è un ricordo all’origine, è nell’oscurità, i suoi frammenti vivono sempre nell’artista.” Ecco l'articolo a mia firma Prof. Carlo Franza uscito su IL GIORNALE phttps://lnkd.in/exT2HzHN.
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Chi trovate nel volume I VERI ARTISTI CONTEMPORANEI 24 con 12 pagine? Una è Linda Nuzzi. I Veri Artisti Contemporanei 24 è disponibile su tutte le librerie online e ordinabile in qualsiasi buona libreria tradizionale. "L'espressione artistica di Linda Nuzzi si distingue per la profonda capacità di esplorare e rappresentare tematiche complesse attraverso l'uso di tecniche innovative e di un linguaggio visivo ricco di semiotica. Infatti, le opere di Nuzzi manifestano una sensibilità attenta alle dimensioni naturali, ai paesaggi urbani che la circondano e agli stati emotivi, dimostrando una versatilità non comune. Una delle caratteristiche distintive del lavoro di Nuzzi è l'utilizzo di tecniche e supporti diversi. Grazie a questa sperimentazione continua di materiali e di tecniche, l’artista riesce a risaltare dettagli e a vestire il suo linguaggio visuale di un pathos accattivante e suggestivo. Le opere di Nuzzi creano dimensioni quasi tridimensionali, arricchite da emozioni e atmosfere particolari. Anche la filosofia gioca un ruolo importante nella divulgazione visuale dell’artista. Una filosofia che sottende la superficie di un borgo, di una scena onirica, ai confini con il surrealismo, o di un paesaggio sferzato dal vento. La ricerca di un equilibrio tra la rappresentazione della realtà e l'indagine dell'interiorità umana è [...] CONTINUA NEL LIBRO... #libri #editoria #arte #artista #artisti #cultura #recensione #mostra #visuale #visioni #scrivere https://lnkd.in/dNHcBrWt
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La mia Rubrica D'Arte: Eccezionale veramente! L'arte contemporanea nelle carceri....
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L'estro di tre grandi maestri ha creato questo superbo capolavoro della storia dell'arte. Clicca sul link per saperne di più. #storia #arte #cultura #architetture #medioevo #articolo
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La cultura è portatrice di ben-essere e ricchezza…
📅 Fino al 19 gennaio Palazzo Bonaparte a Roma ospita la prima e più completa mostra in Italia sul grande artista Fernando Botero. 🖼️ Immancabili le serie dedicate ai temi più cari all’artista: l’America Latina, il circo, la corrida, accanto alle rivisitazioni di classici dell’arte mondiale, come le Menine di Velàzquez, la Fornarina di Raffaello o il dittico di Montefeltro di Piero della Francesca. ❤️ Con Generali Valore Cultura diamo spazio all’arte in tutte le sue forme. Per i nostri clienti biglietti a prezzi agevolati: richiedi il voucher sconto in agenzia o sull’app MyGenerali. https://lnkd.in/dMijs_cd
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L'arte contemporanea è un viaggio tra gli stencil? Buona lettura.
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