Utilizzo dei Pfas: - per conferire proprietà antiaderenti alle superfici interne delle pentole; - detergenti, lucidanti per pavimenti e vernici al lattice, emulsionanti, tensioattivi o agenti umettanti; - alla fine del processo di produzione per trattare tessuti, rivestimenti, tappeti e pelle per conferire resistenza all'acqua, all'olio, al suolo e alle macchie; - negli articoli medicali per impianti/protesi mediche; - per prodotti come teli e camici chirurgici in tessuto non-tessuto per renderli impermeabili ad acqua e olio e resistenti alle macchie; - nella placcatura di metalli; - nella lavorazione del petrolio e nella produzione mineraria; - nella produzione di carte e imballaggi oleorepellenti e idrorepellenti (OECD/UNEP, 2013); - nella produzione di tessuti, pelle, tappeti, abbigliamento e tappezzeria (ad es. Gore-Text®); - nel settore aeronautico, aerospaziale e della difesa; - per la produzione dei vari componenti meccanici; - nel settore automobilistico, per migliorare i sistemi di erogazione del carburante e per prevenire infiltrazioni di benzina; - nella produzione di cavi e cablaggi, grazie alla bassa infiammabilità; - nell’edilizia, per rivestire materiali che diventino resistenti agli incendi o agli agenti atmosferici (come tessuti di vetro, piastrelle, lastre di pietra, cemento o metalli); - come additivi nelle pitture; - nel settore elettronico, grazie alle proprietà dielettriche e idrorepellenti; - nel settore energetico, per coprire collettori solari e migliorare la loro resistenza agli agenti atmosferici; - nei prodotti antincendio, come schiume ed equipaggiamenti. (Fonte: Istituto Mario Negri) Quando una legge “no PFAS”? #italia #rischi #ambiente #responsabilità #pfas #inquinamento #danni
Post di Pietro Cantù Rajnoldi
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Siamo #TerzoMondo. La #Costituzione è #CartaStraccia. È #SemprePiú #Stato questa #Mafia. Bisogna #RiFare nell'#Immediato #Tutto lo #Stato. #Giustizia, #OrganiDiControllo, #ForzeDellOrdine e la #Legge, devono restare #Inviolabili ed #Indipendenti da #Qualsiasi #Cittadino d'#Italia. La #Costituzione sarà il #Solo #Garante #Reggente del #Tutto. #Nessuno dovrà #Mai #Godere di #Immunità e #Prescrizione al cospetto della #Giustizia. Il #Politico deve divenire un #Semplice #FunzionarioaDiStato #Eletto in maniera #Nominale dal 51% de #GliAventiDirittoAlVoto. L' #AI #Gestirà le #CasseDiStato in #Totale #Trasparenza per #Qualsivoglia #Cittadino #Italiano. #MicheleCavaliere
Gli inquinanti eterni sono presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati da Greenpeace Italia in tutto il Paese nell’ambito dell’indagine indipendente ‘Acque Senza Veleni’ sui Pfas, sostanze poli e perfluoroalchiliche. Si tratta di composti chimici di sintesi che non esistono in natura, perché prodotti esclusivamente dalle attività umane. Molti Pfas agiscono come interferenti endocrini e possono provocare danni a tiroide, fegato, sistema immunitario e alla fertilità. Ma nelle acque potabili sono stati trovati anche quelli classificati come cancerogeni o possibili cancerogeni, la cui presenza è già considerata inaccettabile in molti Paesi. Perché gli studi scientifici più autorevoli dicono che, in questi casi, non c’è una soglia di sicurezza. Greenpeace ha fatto analizzare da un laboratorio indipendente 260 campioni raccolti tra settembre e ottobre 2024, in 235 comuni di tutte le regioni e province autonome (quasi tutti presso fontane pubbliche). La prima mappa italiana della contaminazione nelle acque potabili mostra una presenza diffusa di queste sostanze pericolose: le 58 molecole Pfas ricercate sono state riscontrare in 206 campioni. Secondo Greenpeace, dunque, milioni di persone in tutta la Penisola hanno ricevuto nelle loro case acqua contaminata da alcuni Pfas. 📖 Leggi l'articolo completo di Luisiana Gaita su Il Fatto Quotidiano
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Gli inquinanti eterni sono presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati da Greenpeace Italia in tutto il Paese nell’ambito dell’indagine indipendente ‘Acque Senza Veleni’ sui Pfas, sostanze poli e perfluoroalchiliche. Si tratta di composti chimici di sintesi che non esistono in natura, perché prodotti esclusivamente dalle attività umane. Molti Pfas agiscono come interferenti endocrini e possono provocare danni a tiroide, fegato, sistema immunitario e alla fertilità. Ma nelle acque potabili sono stati trovati anche quelli classificati come cancerogeni o possibili cancerogeni, la cui presenza è già considerata inaccettabile in molti Paesi. Perché gli studi scientifici più autorevoli dicono che, in questi casi, non c’è una soglia di sicurezza. Greenpeace ha fatto analizzare da un laboratorio indipendente 260 campioni raccolti tra settembre e ottobre 2024, in 235 comuni di tutte le regioni e province autonome (quasi tutti presso fontane pubbliche). La prima mappa italiana della contaminazione nelle acque potabili mostra una presenza diffusa di queste sostanze pericolose: le 58 molecole Pfas ricercate sono state riscontrare in 206 campioni. Secondo Greenpeace, dunque, milioni di persone in tutta la Penisola hanno ricevuto nelle loro case acqua contaminata da alcuni Pfas. 📖 Leggi l'articolo completo di Luisiana Gaita su Il Fatto Quotidiano
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Info Rischio PFAS e Ambiente-Salute Mai sentito parlare di PFAS? Sono un ampio gruppo di sostanze chimiche sintetiche usate da molte industrie per le loro proprietà oleo e idrorepellenti. Sempre più studi, però, stanno riscontrando tracce più o meno consistenti di PFAS nell'ambiente. Queste sostanze, infatti, hanno due problemi principali. Il primo è che sono dette anche “forever chemicals” perché non si degradano e rimangono nell’ambiente per anni. Mentre il secondo è che stanno emergendo sempre più prove del legame probabile tra queste sostanze e problemi alla salute. PFAS inquinanti eterni: la situazione è drammatica e tragica per tutti. Ne siamo consapevoli? Qui alcuni spunti per riflettere e cambiare: https://lnkd.in/gD4TNA2C https://lnkd.in/gSv2-M8B https://lnkd.in/gEW36UBy https://lnkd.in/gx5ERBYP Il 70% dei campioni analizzati sono stati raccolti in quattro regioni del Nord Italia: Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto, con le ultime tre considerate tra le aree più problematiche (il Veneto ospita una cosiddetta "zona rossa" situata tra le province di Padova, Verona e Vicenza). I risultati rivelano che anche in aree non fortemente industrializzate è stata rilevata la presenza di Pfas. Caso emblematico è la Val di Susa, in Piemonte, dove le sostanze sintetiche sono state rinvenute in una fonte d’acqua situata a 1200 metri di altitudine. #italia #pfas #danniambientali #salute #ambiente #contenziosi #giustizia #società #inquinamento
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[ITA] Il Problema dei PFAS: un’emergenza ambientale da affrontare I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono un gruppo di composti chimici artificiali ampiamente utilizzati in una varietà di prodotti industriali e di consumo per le loro proprietà idrorepellenti e resistenti al calore. Tuttavia, la loro estrema persistenza nell'ambiente e la capacità di accumularsi negli organismi viventi li rendono una seria minaccia per gli ecosistemi. Le aree maggiormente colpite sono quelle prossime agli impianti industriali che utilizzano o smaltiscono PFAS, ma la loro diffusione nell'acqua potabile e nel suolo sta diventando una preoccupazione globale. Molti paesi stanno prendendo misure per ridurre l'uso dei PFAS e migliorare la gestione dei rifiuti tossici. In Europa, l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA) sta valutando l’introduzione di regolamentazioni più severe, inclusa una proposta di messa al bando di alcuni PFAS non essenziali. Sul fronte tecnologico, sono in fase di sviluppo nuove tecniche di bonifica del suolo e dell’acqua, come l’utilizzo di filtri avanzati e tecnologie a ossidazione avanzata. Tuttavia, la sfida è complessa: queste sostanze chimiche sono estremamente difficili da rimuovere completamente e richiedono soluzioni innovative e sostenibili nel lungo termine. Fondazione Capellino chiede con forza che le istituzioni affrontino con urgenza il problema dei PFAS. È necessario un impegno concreto e immediato da parte dei governi per regolamentare l’uso di questi composti e per implementare soluzioni efficaci per la bonifica delle aree già contaminate. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, aziende e ricerca scientifica possiamo proteggere le nostre risorse naturali e garantire un futuro più sostenibile per le generazioni a venire. Nell’immagine: un esempio di bioaccumulo dei PFAS, di Yanishevsky - Own work, CC BY-SA 4.0, Wikimedia Commons #fondazionecapellino #reintegrationeconomy #pfas #sostenibilità #ambiente #inquinamento #bioaccumulo #almonature
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🏭 Conosci i PFAS e il loro ruolo nella nostra vita quotidiana? 🌍 Questi composti chimici sono presenti in molti degli oggetti che usiamo ogni giorno, da utensili da cucina a indumenti, ma la loro pervasività solleva questioni urgenti per la salute e l'ambiente. I PFAS (sostanze per e poli fluoro-alchiliche) sono noti per la loro resistenza alla degradazione ambientale, trovandosi in acqua, suolo e organismi viventi. A causa dei loro effetti nocivi sulla salute, l'UE considera il bando di circa 10.000 di queste sostanze entro il 2026, proposta supportata da studi e sostenuta da cinque paesi membri. La transizione da PFAS richiederà lo sviluppo di alternative sicure, un processo complesso evidenziato dalla consultazione dell'ECHA del 2023, che ha rivelato difficoltà nel trovare sostituti adeguati in settori critici. Conosci un'azienda che sta agendo contro i PFAS? Un esempio interessante di tali sforzi collaborativi è stato il convegno "Special Focus on PFAS" organizzato da Erica srl a Bergamo durante il WME 2024. Questo evento ha riunito produttori, associazioni, autorità e ricercatori per discutere le sfide e le opportunità legate alla riduzione dell'uso dei PFAS. La conferenza è culminata in un dibattito stimolante, centrato sulla questione: "È possibile un mondo senza PFAS?" Erica Srl si occupa di gestione rifiuti, ricerca e sviluppo, studio di tecnologie e divulgazione nell’ambito degli inquinanti emergenti da diversi anni. Mentre la lotta contro i PFAS si intensifica, è cruciale rimanere informati e coinvolti. Ti consiglio di seguire questi 2 canali: LinkedIn 👉 https://lnkd.in/eudN2cp2 PFAS Inquinanti Emergenti Youtube 👉 https://lnkd.in/exfqSaQK Hai mai sentito parlare di PFAS? Conosci tutti questi inquinanti?
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Uno studio di Greenpeace Italia ha portato alla luce dati allarmanti sulla contaminazione da PFAS delle acque potabili. 🚰 I #PFAS sono composti chimici altamente fluorurati caratterizzati da una struttura chimica molto stabile che li rende particolarmente resistenti ai processi naturali di #degradazione, a causa della loro elevata persistenza ambientale, tanto da essere nominati “forever chemicals”. Tali composti sono #pericolosi per l’ambiente e per la salute umana. 🌳👨🏻 Dai dati forniti da Greenpeace in #Puglia su 13 campionamenti, effettuati nelle principali della regione, ben 7 sono risultati positivi alla presenza di PFAS. Fortunatamente, laddove rilevati, le concentrazioni degli inquinanti sono al di sotto del valore limite (che a partire dal gennaio 2026, con l’attuazione in Italia della direttiva europea 2020/2184, sarà di 100 ng/l). Molti Stati europei hanno però adottato limiti più bassi.
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Gli USA adottano la #tolleranzazero per due delle molecole del gruppo dei #Pfas (il #Pfoa, cancerogeno per l’uomo e il #Pfos, possibile cancerogeno) stanziando qualcosa come 9 miliardi di dollari per far fronte alle situazioni di inquinamento delle acque potabili (oltre a 12 miliardi stanziati per il miglioramento dell'acqua potabile in generale). I Pfas sono conosciute come “forever chemicals”, ovvero composti chimici praticamente eterni, un'altra nostra bella creazione molto pericolosa sia per noi che per le generazioni future, considerando il fatto che c'è ancora rilascio di dette molecole nell'ambiente (sono presenti ad eempio negli imballaggi per gli alimenti anche se a breve dovrebbe essere vietato l'uso). Da noi, nel 2020, l’Europa ha adottato una direttiva (attuata in Italia nel 2023) che entrerà in vigore solo nel 2026: il limite per la presenza di Pfas nell’acqua sarà di cento nanogrammi per litro per la somma di venti Pfas e cinquecento nanogrammi per tutti i Pfas. E da noi ? In Italia il ministero della Salute ha fissato come valore massimo nelle acque destinate al consumo umano cinquecento nanogrammi per litro per i Pfoa e trecento per i Pfos nonostante l'inquinamento da queste sostanze sia elevatissimo in alcune Regioni italiane, #Veneto in primis. #greenpeace #Epa #Pfas
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✏️Di recente, l’opinione pubblica sta analizzando sempre più una minaccia in tema di acqua potabile che nel tempo è forse stata erroneamente trascurata, ovvero i PFAS; il rapporto 2023 di Greenpeace sulle concentrazioni di PFAS in Lombardia ha infatti riacceso i riflettori su questo inquinante, presente in circa il 20% delle falde acquifere della Regione in base ai campioni testati. Un dato che si va aggiungere alla già delicata situazione del Veneto, dove si registrano tra le più alte concentrazioni di PFAS nel mondo. Ma cosa sono i PFAS? Ne abbiamo parlato nel nostro approfondimento! 👇 #acqua #ambiente #acquapotabile #salute #pfas
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