qui di seguito una lettera di una nostra collega che spiega la situazione del comparto cinema/spettacolo/cultura
Care e Cari,
vi giriamo l'intervento fatto il 21/09 dalla collega Cinzia Liberati (delegata dei lavoratori Troupe, facente parte della delegazione sindacale di Uilcom-UIL) in occasione della manifestazione "Gli Stati Generali del Cinema".
Lo condividiamo perchè lo consideriamo a pieno titolo una risposta, anche se indiretta, all'appello che abbiamo lanciato nella scorsa newsletter. Ecco riportato il testo dell'intervento:
fosse urgente richiedere un intervento a questo Governo, ai Ministeri competenti e alle istituzioni. Abbiamo partecipato ai Nastri d’argento salendo su quel palco, e poi a Venezia con una lettera aperta all’indirizzo della premier Meloni, dell’ex Ministro Sangiuliano e della Sottosegretaria Borgonzoni cercando anche di sensibilizzare
l’opinione pubblica su queste tematiche, ma soprattutto ci siamo posti anche in un’ottica di interlocuzione con tutti gli altri Soggetti della filiera , le associazioni imprenditoriali, i sindacati, le associazioni degli attori, degli autori (registi e sceneggiatori) nella convinzione che fosse necessario prendere posizione e fare uno sforzo comune.
Certamente il sistema Tax Credit riguarda in primis gli imprenditori , ma i lavoratori hanno capito da subito che erano chiamati ad assumersi una responsabilità e una presa di posizione non solo come operatori del mondo dello Spettacolo , ma soprattutto come cittadini che non possono acconsentire che si tolga la voce al cinema indipendente, alla piccola e media impresa che sono garanzia di pluralità e di libertà di espressione che fino ad oggi hanno dato la possibilità ai nostri giovani talenti di esprimersi e sperimentare nuovi linguaggi.
La difesa dei posti di lavoro su cui avrebbe una drammatica ripercussione l’ annientamento delle piccole e medie produzioni indipendenti sicuramente ci sta a cuore, perché si tratta della nostra vita, ma si coniuga con una battaglia di civiltà più complessiva.
Noi siamo senza rinnovo del contratto troupe da oltre 20 anni (l’ultimo contratto risale al secolo scorso, al 1999) e per noi è di vitale importanza riuscire ad ottenere un contratto dove la qualità della vita sia veramente centrale, attraverso un nuovo impianto che riguarda orari di lavoro, rilevazione oraria, la sicurezza, il lavoro notturno, il lavoro in condizioni climatiche e ambientali a volte estreme.
Ci è stato rimproverato in questo periodo di aver un po’ tralasciato le tematiche contrattuali , in fondo il Tax Credit riguarda i vostri datori di lavori...di che v’impicciate ? Ebbene noi abbiamo ben presente la necessità fondamentale di un nuovo contratto, ma non per questo possiamo far finta di non vedere cosa sta accadendo nel nostro Paese.
Una cultura che si assoggetta ad una narrazione egemonica perde ogni vitalità , è esattamente il contrario di ciò che la Cultura deve promuovere, la negazione dello spirito dell’arte
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