Quale eredità può lasciare un’azienda ai suoi membri e a tutta la società? É una domanda sulla quale Sice riflette da tempo e che oggi, in occasione della Festa dei Lavoratori, sembra esser ancora più importante. Nelle parole di Arturo Caprio, “quello che possiamo fare come essere umani è lasciare un segno” che è tanto più significativo e duraturo quanto più si affina la capacità di cooperare, mettendo insieme forze e capacità individuali. La storia di Sice sembra proprio confermare questa visione, come viene raccontato attraverso un video che ha attinto agli archivi fotografici aziendali per dare forma a una ricca successione di immagini che copre più di 60 anni. Ad aprire il video è il ritmo incalzante e ottimista dello swing, che ricerca le radici della fondazione nell’opera e nel lascito delle generazioni che già alla fine della prima metà del secolo scorso avviano diverse attività imprenditoriali. Il rock si associa invece alle fotografie che seguono la nascita di Sice Previt nel 1961, in un periodo di forte sperimentazione tra edilizia classica, prefabbricazione e ristrutturazioni. Il sound del soul introduce agli anni Ottanta e a momenti non facili per l’impresa familiare, i quali però si risolvono in un rinnovamento che porta gradualmente alla svolta significativa degli anni ‘90, accompagnata musicalmente da una transizione al pop. Alle soglie del nuovo secolo, sull'onda delle molteplici trasformazioni sociali, Sice Previt diventa infatti anche fabbrica di arredi d'alta gamma, facendosi conoscere in tutto il mondo per l’unicità delle lavorazioni che svolge, sempre più richieste nel mercato dei negozi di alta moda. La continuazione della storia è ancora da scrivere, e a farlo contribuisce ogni giorno il #lavoro di tutti! Guarda il video, a cura di @jacopomandelli, sul nostro canale youtube per rendere omaggio a questo giorno speciale. 👉🏻https://lnkd.in/dHySrAHU Buon primo maggio a tutti/e! #siceprevit #storiaaziendale #fotografia #archivifotografici #heritageaziendale #ereditàaziendale #primomaggio
Post di SICE PREVIT SPA
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Torniamo a parlare di #Archetipi. In questo carosello esploriamo il secondo gruppo, caratterizzato dal bisogno fondamentale del #Cambiamento. Scopri come i brand Mago, Ribelle e Eroe esercitano il cambiamento nelle loro strategie di #marketing e continua a seguirci per non perdere gli approfondimenti sulle ultime due categorie. ⤵
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📅 Oggi ricorre il 23º anniversario dell'11 settembre 2001. Un giorno che ha cambiato il mondo, le vite e il modo in cui ci connettiamo come umanità. È un momento per riflettere su quanto siano preziose le persone che ci circondano e quanto sia importante costruire, sia nei legami che nei progetti. Quella tragedia ci ha ricordato che, in un attimo, tutto può cambiare. Oggi, nel mio piccolo, voglio ricordare quanto sia essenziale costruire e creare con intenzione, con un occhio al futuro. Che si tratti di una connessione umana o di un business, ciò che facciamo oggi influenza domani. In un'epoca in cui il digitale è diventato uno dei più potenti strumenti di connessione, costruire un sito web, una piattaforma, una community non è solo business, ma anche un modo per creare valore e lasciare un impatto positivo. Ricordiamoci di costruire con scopo, in onore di chi ha perso la possibilità di farlo. #NeverForget #11Settembre #CostruirePerIlFuturo #ConnessioniCheContano
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di Nicola Di Molfetta Ci sono molti modi per celebrare un anniversario. I professionisti che dieci anni fa diedero vita a Fivelex hanno deciso di fare le cose in grande nel corso di questo 2024. Non parliamo di feste o eventi. La frivolezza non è propriamente nelle corde dei promotori di questo progetto. Piuttosto, invece, hanno deciso di fissare alcune mile stone che in qualche modo raccontano quello che lo studio è stato e, soprattutto quello che punta a diventare nel prossimo futuro. Prima cosa, il nome. Fivelex, dallo scorso maggio, è diventato FIVERS Studio Legale e Tributario. Il cambio non è stato solo estetico. Un brand che si rispetti riassume un’idea. E questa nuova declinazione del cinque originario (riferito al numero dei primi soci fondatori, nel 2014) racconta la volontà di mettere al centro le persone che realizzano questo progetto. Fivers, infatti, si potrebbe tradurre con “quelli di…”, mettendo in evidenza che il gruppo, ormai, raduna professionisti che condividono molte cose: la competenza tecnica, una certa visione della professione, un certo approccio al mercato, il rispetto di determinati valori. Leggi l'articolo completo >> https://lnkd.in/dZAK_vDb #Legalcommunityit #nuovisoci #nuovonome #nuovasede
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Anno nuovo, vita nuova! Noi iniziamo dal nome. Il nome #Yamamoto è la conferma della nostra identità e lo specchio dei #valori che ci hanno portato fin qui e che ci guideranno nella costruzione del nostro futuro. #choiceofchampions #daiilmegliodite #miglioreversionedite #nutraceutica #sportnutrition #sportperformance
Importantissima #novità che riguarda la nostra azienda: a rimarcare un decisivo momento di trasformazione e crescita della nostra Società. a partire dal 1° gennaio 2025 la nostra denominazione sociale cambia e diventa YAMAMOTO S.p.A.! È uno storico cambio di denominazione e d'immagine, volto a identificare nell’iconico nome del nostro #Brand tutta l'essenza dei risultati raggiunti nel #passato e nel #presente e delle enormi potenzialità sul #futuro. Racchiudiamo tutte le nostre attività sotto il solo nome #Yamamoto, dando un forte segnale di #continuità con quanto fatto finora e volgendo lo sguardo verso il domani con lo scopo di valorizzare l'enorme lavoro strategico che stiamo portando avanti tutti #insieme. #choiceofchampions
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Come farsi qualche domanda in merito e trovare anche molti punti di riflessione.
Executive & Social Recruiter | HR Manager | Community Manager | Giornalista | Editore | TedX Speaker | Accetto nuovi collegamenti solo se accompagnati da due righe di presentazione
GLI SPONSOR MANDANO IN TILT IL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO. Tanto si parla di etica, sostenibilità, attenzione alle Persone, ai territori... Ma quando si tratta di prendere una posizione sembra che genitori, figli, cittadini, utenti abbiano sempre "altro a cui pensare". Saremo tutti collegati anche oggi ad ascoltare i monologhi di Stefano Massini, le esternazioni di Morgan, il conformismo anticonformista di Achille Lauro e decine di artisti per più di 10 ore di scaletta. Ma solo a me "stona" vedere il palco dei sindacati, della musica di tutti, del futuro dei giovani (e non solo), il palco da cui si lanciano proclami e propagande per un mondo del lavoro più giusto, democratico e dignitoso, pagato da sponsor con grandissimi conflitti d'interessi e con gravissimi comportamenti etici e sociali? O forse ci voltiamo dall'altra parte solo perchè stiamo parlando della nostra Banca, che abbiamo scelto e della cui scelta siamo responsabili. O perchè il cagnolone a sei zampe oggi ridipinto di verde, è il vero simbolo del futuro In questo articolo per Senza Filtro racconto gli ultimi episodi di cui sono protagoniste le due aziende sponsor del Concertone dei Sindacati e pongo una domanda che mi piacerebbe avesse un'eco importante: "Domani mattina, quei sindacati, saranno capaci di difendere ancora i lavoratori di quelle aziende, saranno capaci di prendere una posizione di fronte agli evidenti conflitti d'interesse, contro coloro che hanno profumatamente pagato il loro palco?" https://lnkd.in/dh2DwNbT
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Oggi vi raccontiamo da dove nasce il nome maiba. #capslockday #MadeOfWater #maiba #erogatoriacqua #depuratoriacqua #erogatoreacqua #acquapotabile #acqua #depuratoreacqua #depuratoredomestico
Se vi siete chiesti perchè oggi leggete ovunque post "urlanti" scritti in maiuscolo, ecco la risposta: oggi è il #capslockday giornata internazionale del maiuscolo! A noi però piace andare un po' controcorrente e anche in questa occasione il nostro nome rimarrà scritto in minuscolo. È una questione di stile, ma anche di famiglia. maiba è molto più di un marchio, è un nome che richiama la nostra storia e il nostro impegno verso un futuro migliore. Sono le iniziali di Massimo, Isabella e Barbara, figlɜ dellɜ fondatorɜ dell'azienda. Una scelta fatta per sottolineare l'importanza dei valori, come la cura, la dedizione e il rispetto, che sono insiti nel nostro dna aziendale e che si riflettono quotidianamente nel nostro lavoro. Per noi, la scelta delle minuscole rappresenta l'eleganza della semplicità e il valore delle relazioni umane. Oggi più che mai, celebriamo la nostra identità unica, con orgoglio e passione.
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Ispirazione sotto l'ombrellone 🏖️⛱️ Le metafore in chiave animata aiutano a comprendere, memorizzare e mantenere l'attenzione. Tre elementi fondamentali nella comunicazione di oggi. Come il caso di #cosmicaffairs, servizio per amministratori condominiali, che gioca con il nome del brand per dare ancora più unicità e percezione del suo brand.
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Interessante riflessione su comunicazione, marketing e autenticità
Ieri sera sono andato a sentire Max Pezzali allo stadio Dall’Ara di Bologna. Quindi? Quindi mi ha fatto pensare ad una serie di cose interessanti per chi si occupa di #marketing. 1. #Autenticità. Max è oggettivamente un cantante mediocre, ma è esageratamente autentico. Non fa finta di essere quello che non è, e non ha timore di portare sul palco le sue passioni un po’ nerd quali fumetti, videogiochi e super eroi. Ogni tanto da l’impressione di essere sul palco per caso e da come si atteggia e dalle (poche) cose che dice, si comprende bene quanto persino lui sia un po’ a disagio. Questo crea un feeling inedito con il pubblico che io personalmente non ho mai visto in maniera così nitida in nessun concerto a cui abbia assistito nella mia vita. Quando canta #Grazie #Mille si capisce che per lui in quelle parole c’è un grazie vero verso quelli che lo hanno sostenuto e ‘fatto campare’ negli ultimi 30 anni. È il grazie di chi davvero ha iniziato con un deca (cit.) in tasca e non è davvero mai cambiato da quel tempo. 2. #Differenziazione #Relazione e #narrazione. Mentre tutti gli altri cantanti parlano di amore, Max da sempre parla di due di picche. Mentre gli altri parlano di party mirabolanti (specie i rapper) Max parla di serate che vanno storte e di party a cui o per una sfiga o un’altra, non ci arrivi mai. Max è riuscito a rendere lo sfigato (che poi sono io e voi che leggete, ossia le persone normali con la loro storia normale) cool. Questo crea una identificazione vera, con l’io più profondo di ognuno di noi. Nessun sogno. Solo realtà. O forse un grande incubo (cit.). E questo fa sì che si crei una relazione con lui e i suoi testi che in pochi sono riusciti a creare. O almeno che in pochi sono riusciti a fare per il 90% della propria produzione musicale. 3. #Nostalgia. Mamma quanto è potente la nostalgia. Ieri c’erano circa 30.000 nostalgici. Se avessimo potuto visualizzare i pensieri degli spettatori avremmo visto tutto l’arsenale anni 80-90 dal fifty top, ai Roy Rogers, dal Camogli in autogrill, alle birre con compagnie di 40 ragazzi. Il momento storico rende il pubblico incredibilmente ricettivo sul versante nostalgia. In qualunque settore e contesto. 4. #Targeting. Il mantra nel marketing è target chiaro. Poi vai al concerto di Max e pensi ‘ma che ca***’. Le più disparate classi sociali, i più diversi life style, le più diversi genti possibili in un unico luogo. Max non ha un pubblico. Ne ha almeno 1.000. 5. #Semplicita e #profittabilita. I punti 1,2, : e 4 sopra rendono possibile un prodotto (show) semplice: cinque persone nellla band, tre videowall, luci normali, zero ospiti. Unico effetto speciale: le camice brutte di Max ovviamente aperte come si portava negli anni 90 con sotto la maglietta ufficiale del suo tuor (una sorta di auto-product placement). Nessuna roba spettacolare. Ergo show memorabile ma experience normale a costo contenuto con marginalità credo interessante.
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LE VOCI DI ARTIGRAFICHE 📣📣 Il pensiero di chi ogni giorno vive l'azienda dall'interno SIMONE BAGNI Technical Department Sono entrato giovanissimo in Artigrafiche Reggiane e tra poco saranno 24 anni che lavoro in questa azienda. Dopo un percorso di crescita interna, oggi sono responsabile del reparto progettazione, occupandomi con il mio team di trasformare in soluzioni le richieste che arrivano dai clienti. Partendo da un’idea spesso creiamo da zero nuovi prodotti, con un impegno creativo che valorizza e rende speciale il nostro lavoro. Una seconda importante fase di ogni progetto che seguiamo è quella di industrializzazione, in cui definiamo gli schemi di posizionamento sul foglio e quelli di incollatura per realizzare i campioni da presentare. Infine, ordiniamo le attrezzature di taglio, con a corredo eventuali rilievi e cliché necessari per eseguire le nobilitazioni richieste dai clienti. In pratica, quello che facciamo è partire da un’idea per arrivare a proporre e realizzare il prodotto finito. In questi 20 anni ho assistito a profonde trasformazioni del nostro settore, e più in generale del mercato; in particolare mi riferisco all’accorciamento dei tempi di richiesta. Quando ho cominciato, dal brief alla messa in macchina di un progetto si poteva lavorare per gradi con più “calma”, mentre oggi la prima richiesta è di rapidità nei tempi di esecuzione, con la produzione immediata di grandi quantitativi. Il lockdown è stato da questo punto di vista una sorta di spartiacque, in cui i clienti stessi si sono dovuti confrontare con una nuova realtà e noi li abbiamo assecondati con la prontezza e la reattività che ci contraddistinguono. Negli ultimi anni inoltre è esploso il tema sostenibilità, e la nostra continua ricerca e sviluppo di nuove soluzioni cartotecniche con le stesse funzionalità di quelle in plastica ci ha fatto trovare pronti per le richieste dei clienti, grazie al fatto che l’attenzione all’ambiente già in precedenza faceva parte della cultura aziendale di Artigrafiche. Per finire posso dire che lavorare qui è per me una grande soddisfazione: l’azienda non ci fa mai mancare il riconoscimento per l’impegno speso nel nostro lavoro, un aspetto che può sembrare banale e che invece è fortemente motivante. L’ambiente? Beh, ho sempre considerato l’ufficio come seconda casa, grazie anche alla fortuna di avere avuto in questi anni colleghi con cui è stato facile consolidare i rapporti personali e in cui trovare supporto lavorativo ed emotivo. www.artigrafiche.it #artigrafichereggiane #artigrafiche #agrgroup #christianpepe #manutenzione #packaging #sostenibilità #innovazione #cartotecnica #levocidiartigrafiche
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𝐋𝐀 𝐒𝐂𝐈𝐔𝐑𝐀 𝐞 𝐋𝐀 𝐁𝐄𝐍𝐄𝐅𝐈𝐂𝐈𝐄𝐍𝐙𝐀: 𝐈𝐋 𝐁𝐄𝐍𝐄 𝐕𝐀 𝐅𝐀𝐓𝐓𝐎 𝐁𝐄𝐍𝐄! Conosco alcune Sciure. Sono mie amiche sul serio. Una di loro sta organizzando un torneo di Burraco a casa sua settimana prossima, solo donne, alcune Sciure. Lei prepara un buffet da post lavoro che mischia creme prodotte dal Bimby a lasagne fatte a mano da lei secondo la ricetta della prozia, bottiglie che amo di vino di produzione di famiglia e brocche di acqua naturale, cioccolatini di Gay - Odin e torta della nonna nella tortiera dell'IKEA. Ci sarà qualche fiore ma sopratutto pappagalli centrotavola di Tiger, contornati da putti di RICHARD GINORI S.R.L.. E poi ci saranno pronti i tavoli per il Burraco e una lavagnetta, quella dei figli, con il gessetto per scrivere i punti e decretare il vincitore (pronti a leggerci il mio nome?!). Qualche argento, molte urla di tante femmine tutte in un salotto, tovaglioli di carta ma non 2 veli. Insomma sarà bellissimo. Sarà una cosa pensata, voluta, non buttata lì e tanto meno ostentatrice. Per partecipare bisognava iscriversi facendo una donazione a Dynamo Camp. Quando parliamo di beneficenza a Milano non manca mai la Sciura. Dalle serate di gala (non si chiama CENA, termine bandito dalla Sciura: prima colazione, colazione e pranzo la sera!) alle aste, ai grandi eventi come il Convivio Milano in arrivo che sto attendendo tantissimo (ancor più vorrei attendere un posto alla serata (non si chiama CENA!!) di inaugurazione ma non sono ancora cosi ben inserita nel giro), 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐥𝐮𝐬𝐬𝐨 è 𝐝𝐚𝐫𝐞 – 𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞. 𝐈𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐯𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐁𝐞𝐧𝐞. Credo profondamente in questa frase. Per due motivi: 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘪 𝘧𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩è 𝘴𝘪 è 𝘨𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 è 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 e si desidera in qualche modo restituire. Basta poco, ma così si crea un meraviglioso circolo virtuoso. E poi perchè fare 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘢𝘳𝘭𝘰, per apparire, senza passione e attenzione al contesto, alle persone, ai bisogni reali, ed anche all'estetica, non porterà sul lungo periodo risultati né a chi lo fa né a chi lo riceve. Penso fortemente che 𝐮𝐧 𝐥𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐨 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 siano i primi che dovrebbero prendere coscienza di quello che loro per primi hanno ricevuto, dagli altri, dalla vita, dai collaboratori, dal loro duro lavoro, dalla fortuna, da Dio, dal caso. 𝐄 𝐩𝐨𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐢𝐮𝐫𝐚 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐞𝐨 𝐝𝐢 𝐁𝐮𝐫𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚. Tempo, conoscenze e supporto diventano un modo per restituire valore alla comunità e creare un impatto che duri. Ecco come un leader che si possa definire tale dovrebbe imparare in tema di beneficienza e gratuità dalla mia mitica Sciura ⭐️ Leggi di più sul mio blog! https://lnkd.in/dgxVtmVx
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Global Store Planning and Facility Director | Founder of RE_Design Studio Milan
11 mesiLa qualità ed il valore di persone e competenze si può costruire solo con il tempo. Il tempo ed una buona scuola ti portano dove magari non immagineresti di arrivare mai. Buon 1 Maggio Sice Previt Team e buon meritato riposo (ma solo oggi ……😜💪🏻) ❤️