Ad ogni inizio di stagione agonistica assistiamo in Puglia al cambio di casacca dei più promettenti atleti che passano da società del territorio a team lombardi o laziali. La questione economica in uno sport come il nuoto che diventa sempre più d’élite. Il mio articolo sulla @Gazzetta del Mezzogiorno in edicola oggi.
la questione è molto più larga e complessa. in italia ci sono solo 3-4 squadre di club che possono permettersi budget per gli atleti di alto livello o per crescere giovani in questa direzione. stessa cosa per 2-3 squadre militari. noi che lavoriamo nelle restanti 95% delle squadre italiane siamo solo formatori per la gloria e le convocazioni in nazionale di altri tecnici. eppure nel nostro paese abbiamo atleti e tecnici tra i migliori al mondo ma l'elite è aperta solo a pochi. non ci dimentichiamo che di tutti i giovani che fanno questi cambi di regione arrivano in pochi. questo significa che non solo non abbiamo meritocrazia tra i tecnici ma abbiamo uno spreco di talenti impressionante. come ovviare a questo se le piccole società non hanno soldi da investire?
Giornalista Responsabile redazione giornalistica quotidiano on line Swimbiz.it e Collaboratore per la Gazzetta del Mezzogiorno
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