🤍 Storeis cares: continua il nostro impegno per promuovere l’impatto positivo In Storeis crediamo in un ambiente di lavoro eterogeneo e collaborativo, dove tutti possono esprimere il meglio di sé, indipendentemente da genere, età, nazionalità o ruolo. All’interno del nostro team, composto per la maggior parte da Gen Z e Millennials, promuoviamo la crescita professionale e la formazione continua, oltre che l’inclusione e una retribuzione equa per tutti. Ne sono un esempio le iniziative ad impatto positivo che organizziamo sul territorio coinvolgendo il team, come: 📌 “Conversazioni sul genere", una serie di incontri che abbiamo promosso internamente per affrontare temi legati alla diversità, al genere e all'empowerment 📌 Il Progetto Digital-mente, un percorso di formazione gratuito sul digital marketing ormai alla seconda edizione, che quest'anno coinvolge alcune donne ospiti del Centro Veneto Progetti Donna di Padova Questo impegno è stato riconosciuto anche da Great Place to Work® Italia, che per il secondo anno consecutivo ci ha nominati tra i Best Workplaces™ for Diversity, Equity & Inclusion 2024. Un risultato che ci spinge a fare sempre di più! 👇 Vuoi saperne di più? https://lnkd.in/dzzHYh45 #storeis #storiesofstoreis #award #GPTW4all #diversity #positiveimpact
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Buon venerdì internauti! Ci sono nuove opportunità per voi in #wtw Italia. Abbiamo le idee molto chiare sulle nostre acquisizioni di talenti a 360°. I&D ha un impatto diretto sulla nostra capacità di crescere ed eccellere. Ecco perché ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro inclusivo, in cui ciascuno abbia la possibilità di essere ascoltato, rispettato e apprezzato per la persona che è. Siamo dell'idea che assemblare team eterogenei, in grado di sfruttare le migliori intuizioni e l'impegno di ciascun componente, ci consenta di prendere decisioni migliori, essere più creativi e aiutare meglio i clienti a risolvere problemi complessi. È fondamentale per mantenere il vantaggio sulla concorrenza, oggi e in futuro. Questi i nostri pilastri: ⭐ Creare un canale privilegiato per il talento sottorappresentato ⭐Aumentare in modo significativo il livello di diversità complessiva nella dirigenza (inclusa la presenza femminile) ⭐Promuovere una cultura di inclusione, rispettosa delle differenze e in grado di valorizzare l'unicità di ciascuno ⭐ Le nostre opportunità sono aperte anche a chi appartiene alle categorie protette L 68/99 (incluso Art. 18). #applyhere https://lnkd.in/dgMvqC3t
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Deodato.Gallery, società innovativa attiva nel mercato dell'arte contemporanea con focus sulla street art e pop art, ha ottenuto da Quaser Certificazioni la certificazione per la parità di genere nel contesto lavorativo. Un traguardo importante che testimonia l'impegno concreto dell'azienda nel promuovere una cultura inclusiva e valorizzare le diversità. #amministratoredelegato #bilanciamentovitalavoro #culturaestrategia #culturainclusiva Deodato Salafia #DeodatoGallery #differenzeretributive #discriminazionedigenere #diversità #equità #equitàremunerativapergenere #governance #inclusione #opportunitàdicrescitaeinclusionedelledonne #paritàdigenere #PianoStrategico #pmi #processiHR #QuaserCertificazioni #tuteladellagenitorialitàeconciliazionevitalavoro
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Questa mattina è arrivato il nostro nuovo certificato: GGallery è “conforme ai requisiti della UNI/PdR 125:2022”. Sembra solo un codice, in realtà è un traguardo fondamentale: si tratta della 𝐂𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞. Basata su criteri rigorosi, viene concessa a quelle aziende che implementano politiche efficaci per ridurre le differenze di genere: dalla riduzione degli squilibri salariali alla parità di ruolo, dalla promozione delle pari opportunità di carriera alla tutela della maternità e a ogni altra risoluzione di disuguaglianze uomo-donna nei contesti lavorativi. Rappresenta un impegno concreto verso la promozione di una cultura aziendale che valorizza e sostiene attivamente la parità di genere: un MUST per GGallery!
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Essere umano | Inclusive language designer | Verbal e content design. Curo il linguaggio di brand per rendere ogni comunicazione chiara, inclusiva e identitaria.
🔺🔻Diversità e inclusione sono opportunità. Quando analizzo i dati di aumento di fatturato dei brand attivi sulla D&I esterna, oltre che interna, penso alla parola ‘ampio’, associata al linguaggio, come a una porta aperta su nuove possibilità. In quell’apertura verso persone a cui potremmo essere utili con i nostri prodotti e servizi e che non avevamo preso in considerazione, c’è una lezione di umanità e una di business. Se la lezione umana un po’ la conosciamo, quella di business potrebbe sfuggire a chi pensa alla cultura dell’inclusione come a una moda, piuttosto che a un passaggio evolutivo dell’umanità. ♦Chiedi a Mattel Dal 2015 al 2022 il brand con Barbie è cresciuto del 63% e lo ha fatto lavorando a 35 tonalità diverse di colore della pelle, 97 tipologie di capelli e 9 diverse forme del corpo. ♦Anche Sephora ha imparato la lezione Oltre ad ampliare la gamma di prodotti, il brand ha lavorato sulla cultura dell’inclusione, attraverso formazione specifica in DEI, per dipendenti e consulenti, aumentando le assunzioni di BIPOC (black, indigenous, people of color) all’interno dei suoi punti vendita, e impegnandosi ad acquistare il 15% delle materie prime da fornitori BIPOC. Un lavoro che ha portato il brand a raddoppiare il fatturato. Per comprendere da dove partire per aprire il proprio brand a più persone, ci serve una domanda: ⭕Quando definisci la tua base di clienti, fai riferimento a uno o più obiettivi di inclusione? Pensa ai tuoi prodotti o servizi e chiediti se sono adatti anche per le comunità sottorappresentate: 🔴LGBTQIA+; 🔴persone con disabilità o neurodivergenze; 🔴persone con varie forme del corpo, dei capelli, colore e tipologia della pelle. Alcuni prodotti e servizi potrebbero già essere funzionali anche per queste comunità e il fatto che non acquistino da te dipende dal tuo modo di comunicare. In questo caso dovrai stabilire un budget per intervenire su alcune aree: 🔴linee guida di linguaggio ampio e rispettoso; 🔴linee guida di linguaggio chiaro; 🔴linee guida di comunicazione visuale inclusiva (immagini, video, illustrazioni); 🔴linee guida per i casting (spot pubblicitari e brand entertainment). Quando creiamo un business, lo associamo a degli standard culturali che inevitabilmente escludono le comunità sottorappresentate. È un meccanismo involontario che limita le possibilità di crescita della nostra attività: aprirsi alla diversità, richiede un obiettivo chiaro e degli investimenti il cui ritorno è assicurato. Ti lascio con due domande. ⭕Il tuo prodotto o servizio è destinato a tutte le comunità? ⭕Se è così, lo stai comunicando? #linguaggioinclusivo #diversity #inclusion #verbalidentity — Con #linguaggiumani lavoro sul linguaggio dei brand per renderlo chiaro, inclusivo, identitario e difficile da dimenticare.
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🌸 In occasione della Festa della Donna, voglio condividere un pensiero che mi sta particolarmente a cuore: l'inclusività come motore di successo per tutti noi. È fondamentale comprendere che solo in ambienti di lavoro accoglienti, dove ognuno di noi può sentirsi a proprio agio, possiamo davvero liberare il nostro potenziale. Le persone e le aziende devono abbracciare l'inclusività come un vero mantra, creando spazi dove la diversità è valorizzata e celebrata. Parlando anche di branding, vedo l'inclusività non solo come un valore etico, ma anche come un asset aziendale incredibilmente potente. La bellezza di persone e aziende inclusive si traduce in una narrazione appagante, avvincente e di sicuro successo. Tempo fa sono stata intervistata su questo argomento, e oggi voglio riproporre il video per condividere ulteriormente questa riflessione. Uniamoci per rendere l'inclusività una realtà quotidiana, affinché il mondo del lavoro diventi un luogo dove finalmente TUTTI possano brillare. #FestaDellaDonna #Inclusività #AmbienteDiLavoroAccogliente #Branding #SuccessoAziendale #Diversità #Riflessione #LinkedInVideo 🌟
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NHOOD ha ricevuto la certificazione UNI PdR 125:2022 del Ministero delle Pari Opportunità, istituita come riconoscimento per le aziende che si sono distinte per politiche di parità di genere e inclusione sul posto di lavoro. L’attestazione ha riconosciuto l’impegno di Nhood verso le tematiche di diversità e inclusione nei confronti degli oltre 130 collaboratori (“Nhooders”) che operano in tutta Italia, di cui il 49% rappresentato da donne, incluse le direttrici e vicedirettrici dei centri commerciali gestiti da Nhood lungo tutto il perimetro nazionale: sono 10 su un totale di 26 tra Shopping Center Manager e Deputy Shopping Center Manager, incluse le professioniste che lavorano nei mall Merlata Bloom Milano e ToDream inaugurati nel 2023, e un team completamente al femminile (tra Shopping Center Manager, Deputy Shopping Center Manager e Facility Manager) che lavora presso le Gallerie Sardegna, l’insegna che identifica il network dei centri commerciali gestiti da Nhood nell’Isola (Olbia Mare a Olbia, I Fenicotteri a Santa Gilla/Cagliari, Porte di Sassari a Sassari). La certificazione, rilasciata da UNITER, Organismo di Certificazione Accreditato e Organismo di ispezione dopo una rigorosa misurazione della rappresentanza di genere all’interno di Nhood sull’intero 2023, fa seguito a due altri traguardi raggiunti dall’azienda nell’ultimo anno: il rinnovo dell’accordo integrativo di II livello, firmato da Nhood lo scorso settembre assieme alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - che ha introdotto fra l’altro le intese di contenuto economico come il Premio Progresso e il Premio di Risultato Aziendale, alcune misure atte a garantire un migliore bilanciamento del work-life balance come il Progetto Lavoro Agile e l’introduzione di nuovi permessi per formazione e genitorialità, oltre alle azioni per contrastare molestie e violenze di genere – e il premio BESt Work Life 2023, riconoscimento che premia le aziende che si sono distinte per le politiche di benessere proposte ai propri dipendenti nel corso dell’ultimo anno. Jessica Rendina, HR Manager di Nhood in Italia: “La scelta di annunciare il conseguimento della certificazione per la parità di genere nella settimana in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna assume per noi Nhooders un importante significato perché è una delle tematiche che da sempre ci vede coinvolti in prima linea attraverso azioni concrete e politiche di inclusione e valorizzazione delle diversità. Secondo il Global Gender Gap Report 2023, sono necessari almeno 169 anni per raggiungere la parità economica, 162 anni per la parità politica e 131 anni per le pari opportunità. Come Nhood, intendiamo giocare un ruolo attivo nella riduzione di questo divario, contribuendo a promuovere la diversity in ogni sua forma e rendere il posto di lavoro sempre più inclusivo e aperto a tutti”.
Immobiliare News | Parità di genere, Nhood prima azienda italiana di servizi RE certificata UNITER | MonitorImmobiliare
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Baby boomers, generazione X, Millennials, Gen Z: nelle aziende di oggi convivono fino a quattro generazioni diverse. Con priorità diverse. 🤔 È davvero un problema? Dal mio punto di vista, no, come ho spiegato martedì durante l’evento organizzato da LinkedIn Italia per parlare degli ultimi trend HR. Anzi: è un enorme vantaggio competitivo per le aziende. I motivi? 📈 Multigenerazionalità = Produttività L'unione di esperienze e nuove idee migliora l'efficienza e risolve problemi da diverse prospettive. 🚀 Multigenerazionalità = Innovazione Diversi background e conoscenze stimolano la creazione di prodotti e processi innovativi. 🤝 Multigenerazionalità = Engagement Valorizzare tutte le età aumenta la motivazione e la soddisfazione delle persone. 🧲Multigenerazionalità = Attrazione Un ambiente inclusivo attrae talenti di tutte le età, mostrando impegno verso la diversità. Grazie ancora a Francesco Costanzo per l’invito, al moderatore Rudy Bandiera, e a numerosi e numerosi speaker per aver condiviso i loro insight: Andrea D'Onofrio, Data & AI Lead di Microsoft, Ilaria Cecchini e Laura Basili, co-fondatrici di Women At Business, Gaia Alaimo, fondatrice di School of Work e Duccio Travaglini, founder di Greencome. Come affronti la multigenerazionalità nella tua azienda? Parliamone nei commenti 👇
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\ DEI… what? \ L’84% dei consumatori italiani ritiene importante che i brand si impegnino attivamente in azioni concrete per la promozione della DEI. Diamo dunque un significato a questo acronimo: \ Diversità. \ Equità. \ Inclusione. Sono 3 aspetti determinanti nella decisione di acquisto, in particolar modo quando si parla di un pubblico giovane: per la Gen Z l’impegno sociale del brand è decisivo (77%). Un brand che voglia avere una qualsiasi chance nel mercato deve quindi dimostrare un impegno autentico nella DEI, incorporandola nel DNA e intraprendendo azioni concrete per valorizzare la propria comunità. #DEI #diversità #equità #inclusione #branding
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Essere umano | Inclusive language designer | Verbal e content design. Curo il linguaggio di brand per rendere ogni comunicazione chiara, inclusiva e identitaria.
🔺🔻L’88% delle persone che acquistano, dichiarano di farlo più volentieri da brand che utilizzano una comunicazione inclusiva e manifestano attenzione per la diversità. Integral Ad Science (IAS), piattaforma globale leader nella misurazione e ottimizzazione dei media, ha pubblicato uno studio nel quale rileva la sensibilità da parte delle persone che acquistano, verso il rispetto per la diversità e l’inclusione nella comunicazione di brand. https://lnkd.in/dHGir-Fr L’importanza di questi temi per la maggioranza delle persone (italiane) intervistate, vengono espressi in percentuali che i brand, grandi e piccoli, dovrebbero tenere in considerazione: 🔴il 45% modifica le decisioni di acquisto in base alle iniziative D&I del brand; 🔴il 43% si allontana dalle marche che non hanno attivato iniziative D&I, anche se è cliente abituale; 🔴il 38% dichiara che sarebbe disponibile a boicottare le aziende che non prendono sul serio queste tematiche. Fra le aree di intervento, le persone hanno indicato le più importanti: 🔴donazioni benefiche ad associazioni che curano diversità e inclusione; 🔴linguaggio inclusivo nella comunicazione e nelle campagne pubblicitarie; 🔴rappresentazione di tutti i gruppi sociali all’interno della pubblicità. Un altro report interessante l’ha prodotto People at Work 2023: A Global Workforce View, che indaga - tra le altre cose - la sensibilità verso diversità e inclusione, delle persone dipendenti nelle aziende europee. Puoi scaricarlo qui: https://lnkd.in/dpXHMkNA Il 75% dichiara di essere disponibile a un cambio di azienda in assenza di politiche D&I; l’Italia ha la percentuale più bassa di miglioramento percepito (29%) negli ultimi tre anni, rispetto agli altri paesi presi in considerazione nel report. Il rispetto della diversità e la capacità di inclusione partono dal linguaggio, uno strumento strategico e di valore anche economico, come ci dimostrano le istanze di dipendenti e consumatorǝ, poco disponibili a negoziare su valori che riguardano la rappresentazione di ogni tipologia di persona all'interno dei messaggi di brand. Sarebbe utile farlo sapere ai brand della fashion week appena conclusa, nella quale la mancanza di rappresentazione della diversità è stata la protagonista. #liguaggioinclusivo #diversità #inclusione #languagedesign — #liberǝdiessere è l’hashtag che abbiamo creato per parlare di #violenzadigenere, #gendergap e #discriminazioni, verso le donne e tutte le minoranze. Lo facciamo di mercoledì attraverso il nostro lavoro, puoi seguirlo per trovare tutti i contenuti e usarlo per partecipare alla divulgazione di temi che riguardano il futuro di ogni persona. Chiara Romano Roberta Zantedeschi Mariella Borghi Danilo Spanu Giordana Mastrosanti Piero Bernardi Antonio Nenna
IAS indaga con una ricerca le ragioni per cui il futuro del marketing deve essere inclusivo
https://brand-news.it
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Al primo posto la pugliese Apuliasoft, realtà con sede a Bari attiva nello sviluppo software. Completano il podio Quantyca, impresa brianzola con sede a Monza che si occupa di consulenza IT e la milanese Accuracy, attiva nel settore della consulenza gestionale al management aziendale. Sephora si colloca in ottava posizione. “La Generazione Z si dimostra più entusiasta circa gli aspetti legati al management con una visione positiva sul passaggio d’informazioni e aspettative, sintomo della percezione di un’ottima comunicazione, che passa sia dai responsabili sia dalla direzione aziendale. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti quali licenziamenti e retribuzione su cui risultano più insoddisfatti, soprattutto rispetto alle generazioni più mature (Baby Boomer, Gen X e Millennial). È interessante notare, invece, come per le organizzazioni sia più difficile agganciare la Generazione Z sul “purpose”, il versante più emotivo che determina la motivazione personale e l’orgoglio per il lavoro. Se per le generazioni precedenti l’origine nella scelta di un nuovo impiego era principalmente determinata dall’immagine del brand e dalla sua potenza a livello commerciale, per i giovani non basta: responsabilità sociale, ESG, parità di trattamento e immedesimazione nei valori aziendali sono i nuovi fattori chiave. Spetta ora alle aziende riadattarsi nella direzione di un mercato in cui appaiono coloro che per la prima volta si mostrano più sensibili agli aspetti valoriali ed emotivi” dichiara Beniamino Bedusa, Presidente di Great Place to Work® Italia
Best Workplaces for Gen Z: Sephora c’è - BeautyBiz
https://www.beautybiz.it
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CEO & Co-Founder at Fifth Beat | Executive MBA SDA Bocconi Candidate
2 mesiBravi Regaz