I tassi di interesse sono in discesa . Speriamo che questa situazione porti a migliorare presto l’economia .
Post di Vincenzo Lovino
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Oggi più che un soft-landing potrebbe configurarsi un no-landing: un’inflazione che scende più lenta del previsto accompagnata da una crescita economica resiliente
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Oggi #BCE ha tagliato i tassi di riferimento. Hanno tagliato le stime per PIL e inflazione in #Europa (stabile il PIL mondiale invece). Quindi i tassi di rendimento sono scesi? Le obbligazioni sono salite? No. Il mercato lavora di contromosse. https://rossettidavide.it/ #consulenzafinanziaria #educazionefinanziaria #investimenti
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Nel 2023 l’economia europea ha registrato una crescita minima e una situazione economica debole, con la BCE che ha aumentato i tassi di interesse per contrastare l’inflazione che nonostante un rallentamento è rimasta al di sopra dell’obbiettivo. Lo stimolo economico globale è stato scarso e le tensioni geopolitiche hanno aumentato l’incertezza. Questo rapporto fornisce informazioni sulla stabilità aziendale in Europa per quanto riguarda le insolvenze e il rischio di insolvenza. Contatta i nostri uffici per avere maggiori informazioni 📞 +39 059 342 301 📩 info@aletheiagroup.it 🌐 www.aletheiagroup.it #corporateinsolvencies #europe #creditreform #aletheiagroup
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📊 Prospettive per l'economia italiana 💶 Per il 2024 si prevede un aumento del #Pil dell’1,0%, e dell’1,1% nel 2025,in moderata accelerazione rispetto al 2023. 💼 L’#occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (ULA), segnerà una crescita in linea con quella del Pil (+0,9% nel 2024 e +1,0% nel 2025) a cui si accompagnerà un calo del tasso di disoccupazione (7,1% quest’anno e 7,0% nel 2025). 📉 Per i prossimi mesi ci si attende un graduale ritorno verso tassi di #inflazione vicini ai target della BCE; tale dinamica determinerà, per il 2024 una forte decelerazione del deflatore della spesa delle famiglie residenti (+1,6% dal +5,2% del 2023) a cui seguirà un moderato incremento nel 2025 (+2,0%). 🌎 Lo scenario previsivo rimane caratterizzato dal perdurare di una elevata incertezza del quadro internazionale, determinata dall’evoluzione delle tensioni geo-politiche. #previsioni #istat #economia
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Sia la Federal Reserve che la Banca Centrale Europea devono affrontare condizioni macroeconomiche complesse. La #Fed è alle prese con un mercato del lavoro statunitense molto resistente, che ha limitato la sua capacità di ridurre i tassi di interesse. Il basso tasso di disoccupazione, la costante crescita dei salari e la robusta spesa dei consumatori sostengono le pressioni inflazionistiche. La #BCE si trova ad affrontare pressioni diverse legate alla frammentazione dell'Europa e alle prospettive di crescita più deboli. Se, da un lato, l'inflazione continua a preoccupare, dall'altro la BCE deve far fronte all'elevato tasso di disoccupazione in alcuni Stati membri e alle prospettive di crescita più lente rispetto agli #USA. Per saperne di più, leggi l'approfondimento a cura di Fabio Massellani, Sales Associate di HANetf, pubblicato nel numero di dicembre di RankiaPro Europe #inflation #rates
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#Che_cosa_è_il_rischio_di_stagflazione? Il rischio di stagflazione si verifica quando un'economia affronta contemporaneamente #stagnazione_economica e #inflazione_elevata. È una situazione che combina due dinamiche che di solito non si verificano insieme: #Stagnazione → Crescita economica bassa o nulla, spesso accompagnata da un aumento della disoccupazione. #Inflazione_elevata → Aumento generale dei prezzi, che riduce il potere d’acquisto. #Perché potebbbe essere un problema? Di solito, per contrastare l’inflazione, le banche centrali alzano i tassi d’interesse, frenando l’economia. Ma se l’economia è già in stagnazione, ulteriori strette monetarie potrebbero peggiorare la situazione. #partnerdivita
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Se i mercati finanziari hanno ragione, i tassi di interesse resteranno alti non solo quest’anno, ma forse per sempre. Il ritorno dell’inflazione significa che i tassi ultra-bassi sono ormai storia passata. Secondo alcuni economisti, citati in un articolo dell’agenzia stampa Reuters, i mercati riflettono ora uno scenario in cui anche il tasso d’interesse neutrale, quello che mantiene in equilibrio l’economia nel lungo periodo è in aumento.
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L’Istituto di Francoforte ha però sottolineato che l’inflazione domestica, cioè quella legata ai servizi, rimane alta poiché i salari continuano a crescere a un ritmo elevato 📈 💰 Tuttavia le pressioni sugli stipendi si stanno moderando e i profitti delle aziende stanno parzialmente assorbendo l’impatto di salari più alti. 🎯 La Bce ha infine ribadito che non si “impegna anticipatamente a nessun particolare percorso dei tassi” e che le prossime decisioni dipenderanno dall’evoluzione dei dati macroeconomici dell’Eurozona. Se ti interessa questo tema puoi leggere l’articolo completo qui: https://lnkd.in/d_YatHa6 #bce #finanza #economia #banca #inflazione #inflazionedomestica #inflazioneitalia #salario #macroeconomia #notiziefinanziarie #mercatifinanziari #newsfinance #economy
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la situazione macroeconomica europea è sempre più fluida. leggere Outlook diversi sembrano disegnare Europe diverse! in un'epoca di caos e di poca chiarezza i valori essenziali restano il #coraggio e la #creativitá, doti tipicamente presenti nella nostra cultura. #punkability vuole supportare proprio chi vuole mettere in campo (scusate la terribile espressione) queste qualità. Noi ci siamo.
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Analisi dell'economia USA e dell'Eurozona nel 2024 L’ anno 2024 si è prospettato negli Stati Uniti come una situazione “senza atterraggio” o anche definito “no landing”: caratterizzata nel primo trimestre da un’inflazione più alta rispetto alle aspettative ma anche con una crescita economica più forte. Le cause che hanno portato a determinare lo scenario di “no landing” sono da ricercare nelle attese di variazione PIL e inflazione. Da una parte il FMI ha rivisto fortemente al rialzo le stime di crescita del PIL negli USA di +1,2% nel 2024 e di un +0,1% nel 2025 rispetto ad ottobre 2023 portandole al 2,7% nel 2024 e all’ 1,9% nel 2025 e da altra parte, durante il mese di marzo, l’inflazione Usa è risultata superiore alle attese con un 3,5%. La situazione appare diversa nell’Eurozona, dove l’economia non è stata dinamica come negli USA: la crescita del Pil si è attestata intorno all’ 0,8% e l’inflazione è più bassa ed è rimasta stabile su una percentuale di 2,4%i. La Banca Centrale Europea ha iniziato il suo ciclo di tagli dei tassi a giugno e ora si prevede che effettuerà un secondo taglio dei tassi di 0,25 punti percentuali nella prossima riunione di politica monetaria del 12 settembre. Insomma, in Europa la situazione attuale può ricadere nell’ambito del soft landing, visto che una recessione appare ormai scongiurata.
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