Nessun incremento ai fondi del 5 per mille, salta il rifinanziamento del Fondo di contrasto alla povertà educativa e nessuna soluzione adeguata alle nuove norme su controlli e spending rewiew per gli enti privati. Ecco le principali misure previste nella Legge di bilancio 2025. L'articolo online oggi è di Chiara Meoli https://lnkd.in/dPfutK54
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su welforum.it - Osservatorio nazionale sulle politiche sociali preziosa analisi sull'andamento della spesa sociale e, nello specifico, dell'ultima Legge di bilancio cresce la vulnerabilità socio-economica, ma si riducono o addirittura azzerano le risorse specificamente destinate al suo contrasto
Un’analisi della spesa sociale nella legge di bilancio 2025-27 - Welforum.it
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𝐃𝐚 𝐅𝐢𝐥𝐨𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐮 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢 ⚖️ La legge di bilancio per il 2025 segna il ritorno – sotto nuove forme – dei 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, in attuazione della nuova governance economica europea. Le autonomie territoriali sono chiamate a conseguire un 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 (saldo W2 non negativo) e ad accantonare risorse nei propri bilanci per limitare la capacità di spesa, che saranno riutilizzabili nell’esercizio successivo per investimenti o per la riduzione del disavanzo. 💶 Sul 𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞, a fronte di un incremento del fondo di solidarietà comunale e del contributo per garantire le funzioni fondamentali di province e città metropolitane, il provvedimento contiene una significativa riduzione di risorse destinate ad investimenti di regioni, province e comuni. Degni di nota i due nuovi fondi istituiti appositamente per i comuni: – Il 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐢 sottoposti a provvedimento di allontanamento familiare; – Il 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚, che i comuni riceveranno per erogare contributi alle famiglie che non riescono a far fronte alla retta di refezione scolastica della scuola elementare. 👥 Per quanto riguarda il 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, dopo la cancellazione del limite al turn over per gli enti locali, va segnalato lo stanziamento delle risorse per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego 2025-2027 e 2028-2030, che si traduce in un incremento dell’1,8%, 3,6% e del 5,4% rispettivamente per il 2025, 2026 e 2027, in aggiunta alle risorse già previste per far fronte al rinnovo del contratto 2022-2024. 👉 Queste e tante altre novità sono analizzate con il consueto taglio operativo nel primo 𝐐𝐮𝐚𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐅𝐢𝐥𝐨𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, completamente dedicato all’argomento, disponibile sul Portale https://lnkd.in/da5AN3Eg. La seconda parte uscirà lunedì 13 gennaio! Per info abbonamenti: 📩 commerciale@idea-pa.it 📞 0541-1414149 👉 Martedì prossimo 14/01/2025 ore 15-17 👨💻 𝐖𝐞𝐛𝐢𝐧𝐚𝐫 𝐆𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐋𝐞 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 Iscriviti: https://lnkd.in/dafK6imj #filodiretto #ideapa #leggedibilancio #vincolifinanzapubblica #investimentipubblici #entilocali
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https://lnkd.in/dVEcTrEx L’aumento delle povertà è un’ipoteca anche per il futuro, visto che con stipendi ridotti e senza supporti strutturali, si rinuncia alle cure e non si fa alcun investimento nella previdenza integrativa. Lo osservano, non da oggi, le Acli Bresciane, sulla base delle analisi dei redditi e dei riscontri che emergono dal confronto con le persone.
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📌 𝟱 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲, 𝘁𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗲, 𝗽𝗼𝘃𝗲𝗿𝘁à 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮: 𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 Dopo le mancanze nella Legge di Bilancio, il Decreto Milleproroghe potrebbe introdurre rilevanti emendamenti: ▶️ 𝗔𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟱 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲: sono stati proposti emendamenti per elevare la spesa a 553 milioni di euro annui dal 2025. ▶️ 𝗘𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗲𝘅 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟮: si punta a sospendere fino al 2026 le restrizioni sulle spese per beni e servizi per gli enti che ricevono contributi pubblici significativi. ▶️ 𝗥𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘃𝗲𝗿𝘁à 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗶𝗹𝗲: presentati emendamenti per prorogare fino al 2026 il credito d'imposta alle fondazioni di origine bancaria, garantendo il finanziamento di progetti educativi per i minori. Per saperne di più leggi l'articolo di Sara De Carli su VITA ⤵️ #TerzoSettore #5permille #PovertàEducativa #Milleproroghe
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LE POLITICHE PER IL SOSTEGNO AI BASSI REDDITI: come bruciare la foresta per fare un uovo al tegamino. Il tratto comune delle poliche redistributive dei governi che si sono alternati alla guida del paese negli ultimi 15 anni è l'ampliamento degli interventi a sostegno dei bassi redditi per importi aggiuntivi spesa pubblica che hanno superato i 700 mld di euro. I risultati ottenuti in termini crescita del reddito e dei posti di lavoro sono stati deludenti ed in molti casi , leggi l'andamento dei redditi da lavoro, il basso tasso di occupazione e la scarsa qualità dei rapporti di lavoro, sono peggiorati rispetto alle medie dei paesi sviluppati. L'uso improduttivo delle risorse disponibili diventa parte stessa del problema e la sostenibilità futura delle prestazioni sociali dipende dalla capacità di utilizzare le risorse per aumentare la produttività e il tasso di impiego delle persone in età di lavoro. Un cambio di fase che fatica ad essere assunto dalla classe dirigente.
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Questa #LeggediBilancio, purtroppo, delude le aspettative del mondo del #Terzosettore ed è insoddisfacente sotto diversi punti di vista. Rimane, in particolare, la nostra forte preoccupazione rispetto all’ (ex) articolo 112: se è vero che non sono più previsti i #revisori del #Mef negli organi di controllo degli enti che ricevono contributi pubblici, nessuna modifica è intervenuta sulle limitazioni alle spese effettuate dagli stessi enti. Questa norma verrebbe applicata anche al #nonprofit ed è del tutto inaccettabile, oltre che incomprensibile. Le spese realizzate dal Terzo settore sono investimenti in attività sociali che producono coesione e offrono servizi alle persone, soprattutto le più fragili, anche laddove manca lo Stato: parliamo ad esempio di ambulanze, strumenti didattici, attrezzature sportive. Imporre un tetto a questi investimenti, di fatto ferisce e indebolisce tutto il Paese e frena lo sviluppo di un’#economiasociale. Chiediamo che si ripari all’errore: c’è ancora margine per farlo. Aggiungiamo inoltre che molte misure che riteniamo fondamentali non sono state inserite in #Manovra, a partire dall’aumento del tetto al #5permille, doveroso per rispettare la volontà dei contribuenti e su cui lo stesso #Governo si era speso nelle scorse settimane, e dal rifinanziamento del Fondo per il contrasto alla povertà educativa: è molto grave, a nostro avviso, che non si voglia investire in uno strumento così importante per contrastare e prevenire quel disagio giovanile che è una vera e propria emergenza nazionale. Anche le #donazioni al Terzo settore, infine, sono state travolte dal taglio alle #detrazioni fiscali: un’altra penalizzazione incomprensibile, in una Manovra che sembra dimenticare i soggetti della #solidarietà. Poche le eccezioni positive nel testo, tra cui l’aumento delle risorse per il #ServizioCivile Universale. ▶️ https://lnkd.in/du_vMVMb
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𝗟𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗲 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲: 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝗱𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗼? 1️⃣ Controlli e spending review per gli Enti del Terzo Settore; 2️⃣ Istituzione del fondo “Dote per la famiglia”, aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e accesso al fondo di garanzia PMI anche per gli ETS; 3️⃣ Istituzione di un fondo dedicato al supporto e alla valorizzazione del ruolo sociale, educativo e civile svolto dagli oratori. Sono solo alcune delle novità introdotte dalla #LeggediBilancio2025 in materia di #TerzoSettore. 👉 👉 Scopri di più: https://bit.ly/40noWqG #StudioCLU #ConsulenzaAziendale #GestioneContabile #CommercialistiToscana #ConsulenzaFiscale #ConsulenzaTerzoSettore #SostegnoNonProfit
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I sussidi a contrasto della povertà in Italia sono stati dimezzati o anche di più. Intanto agli imprenditori che evadono viene offerto, con il concordato biennale preventivo, il diritto legale di pagare solo una quota ridotta delle tasse dovute. Ai titolari delle concessioni balneari viene offerta una difesa a oltranza dei privilegi acquisiti, ben oltre il senso comune e non solo oltre la legge europea. Ai concessionari auto viene offerto l’uso integralmente in incentivi all’acquisto di vetture nuove del miliardo di euro destinato alla ristrutturazione dello stesso settore auto (misura lasciata in eredità dal governo Mario Draghi-Daniele Franco); così i fondi pubblici andranno tutti a case produttrici estere e ai proprietari italiani dei saloni di rivendita, invece che a imprese produttrici della filiera perché investano e diventino più competitive. A chi invece non è in grado di comprare beni e servizi essenziali, viene offerto un taglio netto degli aiuti. Non solo il centrodestra, ma anche il centrosinistra (durante il governo M5S-partito democratico) si è reso responsabile di scelte socialmente molto regressive. Talvolta incredibilmente regressive. Come dimenticare gli oltre 100 miliardi di euro offerti in gran parte ai ceti benestanti attraverso il Superbonus al 110%? Non credo che tutto questo - a destra come a sinistra - avvenga per chissà quale disegno sinistro. Piuttosto, per l’assenza di un disegno. In parte per inerzia. In parte perché a volte le misure si sommano spinte da qualche specifica urgenza o azione di lobby. E i poveri, notoriamente, non sono una lobby.
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Queste considerazioni invitano a riflettere sulla necessità di una riforma strutturale che metta al centro l'interesse comune e il benessere di tutti i cittadini, specialmente quelli più bisognosi, attraverso una distribuzione più equa delle risorse e una maggiore attenzione alle politiche sociali.
I sussidi a contrasto della povertà in Italia sono stati dimezzati o anche di più. Intanto agli imprenditori che evadono viene offerto, con il concordato biennale preventivo, il diritto legale di pagare solo una quota ridotta delle tasse dovute. Ai titolari delle concessioni balneari viene offerta una difesa a oltranza dei privilegi acquisiti, ben oltre il senso comune e non solo oltre la legge europea. Ai concessionari auto viene offerto l’uso integralmente in incentivi all’acquisto di vetture nuove del miliardo di euro destinato alla ristrutturazione dello stesso settore auto (misura lasciata in eredità dal governo Mario Draghi-Daniele Franco); così i fondi pubblici andranno tutti a case produttrici estere e ai proprietari italiani dei saloni di rivendita, invece che a imprese produttrici della filiera perché investano e diventino più competitive. A chi invece non è in grado di comprare beni e servizi essenziali, viene offerto un taglio netto degli aiuti. Non solo il centrodestra, ma anche il centrosinistra (durante il governo M5S-partito democratico) si è reso responsabile di scelte socialmente molto regressive. Talvolta incredibilmente regressive. Come dimenticare gli oltre 100 miliardi di euro offerti in gran parte ai ceti benestanti attraverso il Superbonus al 110%? Non credo che tutto questo - a destra come a sinistra - avvenga per chissà quale disegno sinistro. Piuttosto, per l’assenza di un disegno. In parte per inerzia. In parte perché a volte le misure si sommano spinte da qualche specifica urgenza o azione di lobby. E i poveri, notoriamente, non sono una lobby.
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Ogni anno la fondazione Moressa pubblica questo rapporto in cui sostiene che l'immigrazione è fondamentale per la tenuta economica dell'Italia poiché per lo Stato il saldo dare/avere è positivo. I numeri però raccontano un'altra storia. Secondo uno studio di Itinerari previdenziali che analizza le singole voci, a fronte di circa 17 miliardi di euro di entrate, il costo per lo Stato tra prestazioni e assistenza sociale è di circa 32 miliardi di euro.
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