Errare humanum est....
“Fede, sei stata bravissima!”
“Non è vero. La presentazione non avrebbe dovuto incepparsi proprio in quel momento”
“Fidati, tu sei riuscita a gestire la cosa nel migliore dei modi. E poi un intoppo può capitare a tutti”
“Non è vero. Dobbiamo mirare all’eccellenza”
Ehh Fede, Fede…. È vero, dobbiamo mirare all’eccellenza. Dobbiamo però ricordarci che la vita è farcita di errori. E con questo dobbiamo convivere.
Lo so, viviamo in un mondo che tende a nascondere gli errori, oppure a considerarli come sentenze inappellabili. E invece sono molto utili. E sbagliare è molto umano.
Chissà, sarà forse colpa dei social dove le vite sono sempre fantastiche e visi e corpi sono senza difetti? Eppure una volta tra le caratteristiche della bellezza esisteva “lo strabismo di venere”, cioè quel piccolo difetto che rende una persona ancora più interessante.
Eh si, gli errori sono molto utili: mio padre, farmacista, mi raccontava delle pillole per il mal di mare che in realtà erano state date ai soldati americani della seconda guerra mondiale come cura per il raffreddore. Poi i medici si erano accorti che i soldati si ammalavano lo stesso, ma coloro che le avevano inghiottite non vomitavamo durante le traversate dell’Atlantico in tempesta.
Lo storytelling attuale parla di grandi successi; di grandi coach, imprenditori o mentori che cambiano il mondo con la sola imposizione delle mani e della voce. E noi a faticare per ogni singolo momento di gratificazione.
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Non è così, Fede! Tutti sbagliano. E a volte si sbaglia in maniera epica.
Nel 1965, Arno Penzias e Robert Woodrow Wilson ai Bell Laboratories costruirono un radiometro che doveva servire per la radioastronomia e gli esperimenti di comunicazione via satellite. Ad un certo punto si accorsero che questo strumento aveva un rumore di fondo che disturbava i loro esperimenti. Pensarono si trattasse di un difetto dell’antenna: si convinsero che dipendeva dai piccioni che sporcavano tale strumento. E invece avevano appena individuato la radiazione cosmica di fondo, la cui esistenza era stata predetta nel 1948. Penzias e Wilson ricevettero il Premio Nobel per la fisica nel 1978 per questo errore.
Lo sai che il farmaco più efficace contro la caduta dei capelli, il minoxidil, è stato inventato per ridurre la pressione arteriosa? E che coloro che lo prendevano avevano come effetto collaterale la ricrescita dei capelli?
Il problema non è sbagliare; piuttosto è importante comprendere gli errori per migliorarsi.
Uno degli errori che ho commesso come Team leader, ad esempio, è preoccuparmi troppo degli errori dei colleghi e invece avrei dovuto concentrarmi sul fatto che fare i conti con il fallimento è fondamentale per crescere e migliorare.
Purtroppo lasciare la libertà di sbagliare è una cosa difficile.
La tentazione è quella di proporre il nostro modello; di immaginare coloro che lavorano con noi come delle copie e, quindi, considerare qualsiasi differenza come un errore. La vita ci dice invece che la ricchezza è nella diversità, nel lavoro come negli altri rapporti umani. Un’azienda che ha un solo punto di vista non riesce ad individuare fette di mercato interessanti e non capisce quando è ora di innovarsi.
....perseverare autem diabolicum
Quindi Fede, non ti preoccupare. Sei stata bravissima! Ma la prossima volta, magari, prova la presentazione prima di entrare in aula.