INVALIDITA' CIVILE: i cittadini più fragili ancora ostaggio di A.S.L. e Regioni
𝐀𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞
Prof. Orazio Schillaci
𝐀𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢
Dott.ssa Marina Elvira Calderone
𝐀𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐟𝐟𝐚𝐫𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐥𝐞 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐞
On. Roberto Calderoli
𝐀𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞
𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐞
Dott. Massimiliano Fedriga
𝐀𝐢 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐆𝐢𝐮𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢
p.c.
𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐈𝐍𝐏𝐒 𝐈𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞
𝐢𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞
c.a. dott.ssa Maria Sciarrino
𝐀𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐞 𝐕𝐢𝐠𝐢𝐥𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐍𝐏𝐒
c.a. dott. Robertino Ghiselli
MEZZO PEC
Oggetto. 𝐑𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞, 𝐜𝐞𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞, 𝐬𝐨𝐫𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞, 𝐡𝐚𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐩 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀: 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐞𝐥𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐝 𝐨𝐦𝐨𝐠𝐞𝐧𝐞𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞.
A seguito delle numerose sollecitazioni ricevute da cittadini residenti in alcune
Regioni in merito al tardivo riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità,
sordità, handicap e disabilità, le scriventi Organizzazioni Sindacali segnalano l’assoluta
urgenza e necessità di garantire un procedimento celere ed omogeneo sull’intero territorio
nazionale.
Com’è noto, l’art. 18, comma 22 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito, con
modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111, ha consentito alle Regioni di affidare
all’INPS, anche in deroga alla normativa vigente, la gestione dell’intero procedimento
sanitario di accertamento della sussistenza e verifica della permanenza dei diversi stati di
invalidità civile.
Nel tempo, molte Amministrazioni regionali si sono rese disponibili all’affidamento in via
sperimentale all’INPS delle funzioni in argomento, attraverso l’attivazione di protocolli di
intesa a livello provinciale o regionale.
Ciò premesso, ad oggi si rende palese un’evidente divergenza di tempistiche tra le
realtà regionali o provinciali che hanno stipulato protocolli d’intesa con l’INPS e quelle che,
invece, continuano ad affidare alle Aziende Sanitarie Locali l’assolvimento dei compiti in
materia.
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Invero, in base agli ultimi dati disponibili (aggiornati al 30/06/2022) è opportuno segnalare
i ritardi delle Regioni Sardegna e Liguria ove le tempistiche medie di riconoscimento
dell’invalidità (somma dei tempi delle fasi sanitaria e concessoria) superano addirittura i
200 giorni; evidenti criticità si riscontrano anche all’interno di altre Regioni, come
Campania, Sicilia e Friuli-Venezia Giulia: nelle province che hanno demandato all’INPS la
gestione del procedimento, le tempistiche medie complessive si sono ridotte di oltre il 50%
rispetto alle Province che, ancora oggi, continuano ad avvalersi delle Aziende Sanitarie
Locali.
Di converso, si registra un netto miglioramento delle tempistiche procedurali relative alla
Regione Calabria che, a seguito della convenzione stipulata con l’INPS, è passata da una
media di 211 giorni complessivi (dato al 30/06/2021) ad una media di 95 giorni complessivi.
Al solo fine di tutelare i cittadini più fragili - spesso minorenni, anziani o comunque
incapaci di soddisfare le esigenze quotidiane di vita senza l’ausilio dei, seppur esigui,
benefici riconosciuti dalla normativa vigente – i quali subiscono un’indecente e vergognosa
lesione dei diritti di assistenza costituzionalmente garantiti, in aggiunta agli enormi disagi
e gravi difficoltà derivanti dal proprio stato di salute, le scriventi Organizzazioni Sindacali
reputano doverosa l’apertura di un tavolo inter-istituzionale, coinvolgendo tutte le
Istituzioni a vario titolo competenti, finalizzato a garantire un procedimento celere,
efficiente ed omogeneo sull’intero territorio nazionale, anche mediante un allineamento
delle diverse modalità di accertamento adottate dalle singole Regioni e favorendo
l’introduzione di un primo grado di contenzioso di tipo amministrativo.
Certi che la risoluzione delle criticità qui sollevate rappresenti una priorità assoluta
delle Istituzioni richiamate in indirizzo e confidando in un tempestivo riscontro, anche al
fine di mediare i notevoli disagi patiti dai cittadini fragili, porgiamo i nostri cordiali saluti.
𝐅.𝐭𝐨
𝐈𝐥 𝐒𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐅𝐍𝐀-𝐂𝐨𝐧𝐟𝐬𝐚𝐥
𝐂𝐨𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐍𝐞𝐬𝐜𝐢
𝐅.𝐭𝐨
𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 “𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢
𝐟𝐫𝐚𝐠𝐢𝐥𝐢” 𝐒𝐍𝐀𝐋𝐕 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐬𝐚𝐥
𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐥𝐥𝐞𝐠𝐫𝐢𝐧𝐨
𝐅.𝐭𝐨
𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐍.𝐈.𝐂𝐈𝐕.
𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐋𝐚𝐫𝐨𝐜𝐜𝐚