L’intelligenza artificiale e la necessità di regole giuridiche
Di Luca Albertoni direttore di Cc-Ti - Camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dei servizi del Canton Ticino
È noto che ogni evoluzione solleva inevitabilmente questioni giuridiche e anche etiche che richiedono l’elaborazione di nuove regole.
Negli ultimi mesi l’attenzione si è focalizzata sull’IA, sebbene questa non sia di per sé nuova nel nostro uso quotidiano. L’IA presenta però molte sfide sul piano giuridico. Ad esempio si pone la questione della responsabilità.
Chi risponde per le azioni compiute da un sistema di IA, in caso di errori o danni? I programmatori, i fornitori della tecnologia o gli utilizzatori finali? Basti pensare, ad esempio, alla determinazione della responsabilità in caso di incidenti stradali causati da veicoli autonomi.
Un altro tema scottante è quello legato alla Privacy e alla protezione dei dati.
L’IA spesso richiede grandi quantità di dati personali per istruire e migliorare i suoi algoritmi. Le regole sulla privacy e la protezione dei dati devono poter garantire che le informazioni personali siano utilizzate in conformità con le leggi vigenti e che vengano adottate adeguate misure di sicurezza per prevenire violazioni e abusi. In tema di abusi, non si possono ignorare i rischi di discriminazione.
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"Diventa più complesso dire chi possiede i diritti di proprietà intellettuale su una creazione sviluppata da un algoritmo"
Gli algoritmi dell’IA possono essere influenzati inserendo dati che portano a decisioni discriminatorie. Tale rischio va prevenuto a livello di progettazione, di implementazione e di utilizzo dell’IA. L’IA solleva anche molte domande a proposito della proprietà intellettuale.
Con l’enorme faiclità di redazione di testi, di creazione di foto, ma anche di modifica dell’esistente, diventa più complesso determinare chi possiede i diritti di proprietà intellettuale su una creazione sviluppata da un algoritmo.
Il diritto d’autore sembra al momento l’elemento più debole, che necessita di una modifica, rispettivamente di un’armonizzazione delle regole esistenti. In molti Paesi i tribunali si sono già chinati sulla questione di sapere se una creazione con l’IA è assimilabile a un’opera umana, dando però risposte diverse.
Sono solo alcune delle tematiche che andranno affrontate nei prossimi mesi e anni. Regole giuridiche per contenere i rischi associati all’IA sono assolutamente necessarie, ma al contempo è importante evitare norme che tarpino le ali all’innovazione, motore fondamentale di ogni sistema economico. Una ricerca dell’equilibrio che si preannuncia affascinante ma difficile.