QUANDO LA VACANZA LASCIA UN SEGNO
A fine agosto mi sono ritrovata quasi per caso a visitare il Parco Archeominerario di San Silvestro, a Campiglia Marittima (LI): la classica tappa dell'ultimo minuto, per spezzare il viaggio e prolungare di qualche ora l'idea di essere ancora in vacanza.
Sono stata proiettata in un meraviglioso viaggio nel tempo, in un mondo fatto di fatica, sudore e grande dignità.
Il mio bisnonno e mio nonno sono stati minatori, sull'Amiata. Ho sentito qualche racconto, ma forse non avevo mai colto il senso vero di quelle parole. O forse non ero semplicemente pronta a coglierlo: mi mancava uno sguardo più attento e una consapevolezza maggiore di quello che deve essere stata la loro vita, in quelle condizioni di lavoro.
Scendere in miniera, con l'aria umida e pesante, immaginare di farlo tutti i giorni, in un susseguirsi estenuante di giorni tutti uguali, fatti di buio, rumori assordanti e fatica, tantissima fatica. E la consapevolezza di rischiare quotidianamente la propria vita per vivere.
A metà percorso c'è una baracca, adibita un tempo a mensa e sala comune, dove sono raccolti documenti e fotografie a testimonianza di quel mondo e di quei volti: uno spaccato illuminante ed emozionante, specialmente per chi come me si occupa di sicurezza.
Ci sono anche testimonianze dei cartelli antifortunistici dell'epoca, vere chicche di storia e sociologia del lavoro.
Sarò una sentimentale, ma mi hanno commossa.
Ma soprattutto mi hanno fatto pensare che il lavoro che ho scelto fa parte di me molto più di quanto pensassi.
Gentile Martina, conosco benissimo non solo la miniera, ma anche tutti i siti del parco suddivisi sul territorio della Val di Cornia, essendo in realtà originaria di Campiglia. Confermo che la miniera del Temperino è un luogo che emoziona e che le spiegazioni fanno entrare in un mondo sconosciuto ma che ancestralmente ci appartiene. Immagino che abbia sentito delle volte in legno di ciliego perchè come si dice "canta" o che abbia visto il solco di inserimento della dinamite, e il pozzetto dove solo i bambini minuti potevano scendere.. Si realizza quanto certi mestieri siano ardui, insalubri e rischiosi. Ed anche la vista di un minerale ancora "vivo" nelle viscere della terra che si forma lentamente, con il rispetto dei tempi che sono rischiesti. Se non ha visto l'intero parco, non solo S. Silvestro ma anche il museo di Piombino e l'acropoli e necropoli e le tombe a grotta Baratti e Populonia si crei una occasione. Sono imperdibili!Mi ha fatto tanto piacere leggere il suo post.