🧠 Il burnout è una condizione sempre più diffusa, tanto da colpire il 58% dei lavoratori in tutto il mondo secondo uno studio del World Economic Forum. La vita lavorativa finisce dunque per innescare un conflitto con la vita privata tale per cui i ritmi e la portata emotiva risultano sovrastanti. 💻 Gli anni di pandemia hanno lasciato in eredità un equilibrio precario tra la pratica dello smartworking e la tendenza ad essere sempre reperibili, a prescindere da impegni e orari. La linea tra la vita professionale e personale è diventata così sempre più sottile. Il semplice concetto di "infelicità" lascia spazio a problematiche strutturali, la cui presenza nel nostro quotidiano è a tutti gli effetti da prevenire. Un rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro del 2021 ha sottolineato che il lavoro eccessivo può portare a problemi di salute fisica e mentale, contribuendo a un aumento dei livelli di stress, ansia e depressione. 🧘🏻È dunque necessario saper riconoscere il limite oltre cui non andare: il tempo dedicato a famiglia, amici e se stessi non rientra tra le casistiche sacrificabili. Molto spesso però, capita di essere talmente assorbiti dalla maratona del burnout da non accorgersi delle conseguenze che la nostra corsa irrefrenabile può avere sulla vita che trascuriamo. #burnout #smartworking #lavoro #ufficio #famiglia
CNC Media
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Ogni giorno raccontiamo storie che vanno oltre le apparenze (proprio come la storia del nostro logo)
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CNC Media è una community giornalistica italiana con 2 milioni di lettori, dedicata a sensibilizzare e informare le nuove generazioni su tematiche di formazione, sostenibilità e di innovazione. La sua icona distintiva è una papera gialla, ispirata alle installazioni artistiche di Florentijn Hofman, simbolo di inclusione nel dibattito pubblico. La missione di CNC Media è creare un dialogo tra le nuove generazioni e le aziende, attraverso la produzione e diffusione di contenuti multimediali e social, come video, caroselli e podcast. Le attività di CNC includono anche eventi come il "Tour della sostenibilità", che racconta l'Agenda ONU 2030 attraverso un viaggio in varie città italiane, coinvolgendo migliaia di partecipanti e ottenendo milioni di impression. CNC Media è stata riconosciuta da Forbes Italia nella categoria Media per il suo impatto e la sua capacità di connettere i giovani con importanti tematiche globali, rendendola una delle più grandi community virtuali d’informazione giovanile in Italia.
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- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Milano
- Tipo
- Società privata non quotata
- Data di fondazione
- 2016
- Settori di competenza
- notizie, informazione, media, giornalismo, breaking news, divulgazione, educazione, formazione, comunicazione e new media
Località
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Principale
Via Privata Bastia 7
Milano, 20141, IT
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Aggiornamenti
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Come cambierà la produzione di #energia nei prossimi 10 anni? I Paesi abbandoneranno i #combustibili fossili 🛢️⛽ in favore di energia più pulita? Sì. O meglio: forse, se rispettassero quanto hanno dichiarato. Il report annuale “World energy outlook” dell’@international energy agency (IEA) fotografa uno scenario promettente per quanto riguarda l’uso di energia pulita nei prossimi 10 anni. Secondo il grafico riportato nel report dell’#IEA, l’#energia solare nei prossimi 10 anni passerà da 2,1 a 10,7 mila TWh (Terawat/ora) 📈, mentre l’#eolico da 2,6 mila a 7,5. Decrescono, seppur di pochi punti, #carbone (da 10,8 mila a 7 mila) e #gas naturale (da 6,7 mila a 6,6). Cresceranno il #nucleare (da 2,8 mila a 3,7) e l’#idroelettrico (da 4,7 mila a 5,2). 📉 La transizione verso l’#energia Green, si sta compiendo piuttosto velocemente, ma presenta forti discrepanze tra i vari Paesi. La stima lascia tuttavia trasparire il fatto che nel 2030 le fonti energetiche⚡ a basse emissioni di CO2, potrebbero produrre più della metà dell’energia elettrica mondiale. Nel 2024 si sono infatti tenute le #elezioni nei Paesi che rappresentano la metà della domanda mondiale di energia elettrica 💡, ma le circostanze riguardanti questa tematica sono ancora tutte da vedere, anche alla luce dei recenti sviluppi: Cop29 ed elezione di Donald Trump in primis. Negli ultimi anni il fabbisogno energetico mondiale è cresciuto vertiginosamente rispetto ai decenni scorsi, anche a causa dello sviluppo delle #economie emergenti. Entro la fine del decennio, è possibile che il continuo sviluppo dell’energia pulita, possa mettere in ombra l’utilizzo di carbone, petrolio e gas naturale; questo fatto non implicherà conseguenze negative per l’economia globale 💸. Nel 2023 non è stato così: nonostante il massiccio impiego di #energia pulita, ben due terzi dell’economia globale sono stati soddisfatti tramite l’uso di combustibili fossili, innalzando le emissioni di CO2.
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Nella vita di tutti ci sono alcuni punti di svolta fondamentali, che hanno un grande peso sulle nostre esistenze 🛣️ Quando si avvicina la fine della scuola dell’obbligo, un giovane ha davanti un primo grande bivio: continuare a studiare o iniziare a lavorare? Entrambe le opzioni sono valide e meritano rispetto, ma è una scelta difficilissima per un ragazzo o una ragazza di 16 anni o poco più E se questa non bastasse, dopo questa ne sorgono altre: che lavoro fare? Oppure: cosa studiare? Un giovane che si ritrova a porre le basi per la sua vita, quindi, si ritrova spaesato e in difficoltà, in bilico tra le pressioni sociali e il rischio di prendere decisioni semplicistiche Per questa ragione - come è normale - spesso si cerca un consiglio, anche se magari non lo si chiede esplicitamente. Familiari, insegnanti, amici, ma ci si fa influenzare anche da ciò che vediamo sui social, magari abbagliati da un mondo che sembra sempre troppo dorato. Per quanto riguarda la scelta del percorso scolastico/universitario, da un sondaggio è emerso che per quasi due giovani su cinque (il 39,4%) i genitori e la famiglia hanno influenzato la scelta; seguono gli insegnanti (21,7%), le amicizie (14,1%) e all’ultimo posto i personaggi pubblici o i social (3%) Le famiglie, dunque, portano un grande peso sulle spalle, un peso che spesso però vogliono avere. Le famiglie agiscono in buona fede, ma a volte inconsapevolmente proiettano sui figli ansie e paure, cercando di proteggerli indicando loro percorsi ritenuti più sicuri È giusto dare consigli e volere il meglio per le persone amate, ma quante volte ci sono idee e sogni tarpati in nome di ciò che è più sicuro? Quante volte viene scelto un lavoro perché c’è un’attività già avviata e sicura, anche se magari si sognava di fare altro? Quante volte si sceglie l’università perché “quelle” facoltà sono ritenute le uniche valide, anche se magari le si trova noiose? Serve equilibrio, attenzione, coraggio e voglia di rischiare. Tanto “del doman non c’è certezza”, quindi chi vivrà vedrà E se anche voi non trovate la vostra strada, disegnatela da soli. Ne abbiamo parlato nel nostro libro, trovate il link in bio! In collaborazione con Giulio Xhaet
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Esiste una classifica dei paesi più caritatevoli del mondo, ma per trovare l’Italia bisogna scendere parecchio 📈 Il #WorldGivingIndex 2024, pubblicato dalla #CharitiesAidFoundation, una delle principali organizzazioni di beneficenza nel mondo, evidenzia un incremento significativo della generosità a livello mondiale 🫱🏻🫲🏼 Nel 2023, il 73% della popolazione adulta ha compiuto atti di #solidarietà di vario genere per aiutare il prossimo, un dato che rappresenta un ritorno ai livelli di generosità osservati durante la pandemia Il rapporto si basa su tre parametri fondamentali: ✅ Aiutare uno sconosciuto, che si riferisce all’atto di offrire assistenza a persone in situazioni di bisogno; ✅ Donare denaro, che riguarda i contributi finanziari a cause benefiche o organizzazioni non profit; ✅ Fare volontariato, ovvero il tempo e le competenze dedicati a favore di organizzazioni o comunità Nel 2024, l'#Indonesia🇮🇩 si conferma al primo posto🥇 per il settimo anno consecutivo, con il 90% dei cittadini che ha donato denaro e il 65% che ha svolto attività di volontariato. Seguono 🥈 #Kenya🇰🇪 e 🥉 #Singapore🇸🇬, quest'ultima in forte ascesa grazie a recenti iniziative governative a sostegno della filantropia Chiudono invece la classifica la #Cambogia🇰🇭, al 140esimo posto, il #Giappone🇯🇵, al 141esimo e la #Polonia🇵🇱, al 142esimo, con solo il 23% di persone che aiuta uno sconosciuto, il 15% che dona denaro e il 7% che fa volontariato E l'#Italia🇮🇹? Purtroppo, il nostro Paese non figura tra i primi dieci e neanche tra i primi cento. Siamo infatti 101esimi, un gradino sotto i nostri amati-odiati cugini francesi. Nel nostro Paese, secondo il rapporto, il 54% degli adulti aiuta uno sconosciuto, il 35% dona soldi a organizzazioni o cause benefiche e solo il 19% fa volontariato
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Il 60% delle coppie si sono conosciute online Secondo un’indagine dell'università di #Stanford, sono sempre di più le #coppie che si conoscono tramite la rete, ed il trend, dall’inizio del millennio ad oggi, è stato in costante crescita📈, surclassando in modo evidente i cosiddetti “metodi tradizionali” La ricerca prende in esame un arco temporale lunghissimo, che parte dal 1930, quando la rete ancora non esisteva, ed ancora la maggior parte delle coppie erano introdotte dalla #famiglia👨👨👧👧 o si conoscevano a #scuola 📚 Nel 2000 il modo più gettonato di conoscere il proprio partner era rappresentato dalla propria cerchia di #amici 🫂, medaglia d’argento🥈 per il posto di lavoro, poi in ordine: bar e ristoranti, la propria famiglia, a scuola e all’#università 👨🏻🎓👩🏽🎓 e nel #vicinato. Alla penultima posizione, in #chiesa, mentre la rete occupava l’ultima posizione con solo il 4,34% Sono bastati dieci anni per (quasi) triplicare questo dato, nel 2010 la percentuale è salita all’11,29%, nel 2015 al 33,11%, fino ad arrivare al 60,67% dell’anno corrente. Un #trend che in poco più di 20 anni è cresciuto di ben 56,33 punti percentuali Al secondo posto🥈 le coppie hanno dichiarato di essersi conosciute tramite amici, al terzo posto solo l’8% ha dichiarato di essersi conosciuti sul posto di #lavoro, il 4,91% al bar o al ristorante, poi famiglia, scuola, chiesa, vicinato, e solo lo 0,74% all’università Questo #Culturalturn ha portato anche ad una rivalutazione di giudizio su coloro che fruiscono delle app d’incontri: se infatti pre-pandemia, chi le usava era stigmatizzato, e confidava il fatto di essere su una di queste piattaforme solo a pochi intimi, durante e dopo la pandemia l’uso di queste app ha assunto una dimensione di normalità
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Dopo la vittoria di Trump le azioni di Tesla hanno registrato un +16% 📈 L’investimento di quasi 100 milioni di dollari da parte di #ElonMusk a sostegno della campagna di #TheDonald ha avuto immediatamente l'effetto sperato su Tesla: alla notizia della vittoria, questa mattina, le azioni della società hanno segnato un rialzo del 16% 🚀 Un simile aumento riflette la #fiducia degli #investitori nel ruolo che Tesla potrebbe giocare sotto l’amministrazione #Trump. Ma l’azienda appartenente all’impero di Musk che potrebbe ottenere più benefici dal futuro governo repubblicano è probabilmente SpaceX, il colosso in cui il patron di Tesla sta scommettendo molto 🤑 SpaceX, infatti, potrebbe consolidarsi ulteriormente, favorendo un #monopolio di fatto nei lanci di satelliti e nei contratti governativi. La stretta collaborazione con il Governo, dunque, non solo rafforzerebbe la sua supremazia, ma aprirebbe a nuove opportunità di finanziamento e progetti esclusivi, facendo di SpaceX un partner fondamentale nelle future #strategiespaziali degli Stati Uniti 💵 A risentire positivamente della vittoria repubblicana, però, non è stata solo Tesla, ma l’intero #mercatoazionario. Anche #Bitcoin, ad esempio, ha beneficiato di questo clima di ottimismo, raggiungendo nuovi massimi storici 🌍 Se, da un lato, in #Europa la popolazione si divide tra chi grida alla vittoria e chi allo scandalo, dall’altro le Borse del Vecchio Continente hanno accolto positivamente il successo del #Tycoon, segnando quasi dovunque un incremento Pillole di Economia
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Ma perché laurearsi in anticipo è diventato un merito? Due notizie molto simili a distanza di pochi giorni: due ragazze ventenni, entrambe pugliesi, si sono laureate in anticipo in #ingegneria ed una ha concluso anche il percorso di studi al conservatorio Le ragazze – sicuramente bravissime, questo non è di sicuro in dubbio – hanno iniziato la scuola prima del tempo (una ha fatto la cosiddetta #primina, l’altra dice di averla cominciata addirittura a 4 anni) e si sono laureate prima del tempo. Fortunate loro che potranno continuare a studiare o affacciarsi al mondo del lavoro prima degli altri, ma perché questo deve essere raccontato come un merito? Da anni i media tradizionali italiani hanno abbracciato questo modo di raccontare questo tipo di informazioni: modelli a cui chiunque dovrebbe puntare, elementi straordinari che suscitano un po’ di naturale invidia per i loro traguardi raggiunti anzitempo ed a pieni voti Ma perché? All’università si va per imparare, questo è certo, ma non è corretto ridurre questi anni al solo studio. L’università è crescita, perché impariamo a relazionarci con altre persone ed a prendere delle decisioni che poi hanno delle conseguenze. L’università è passione, e come tale è giusto inseguirla ognuno con i suoi tempi. L’università è relazione, perché spesso si stringono legami che durano tutta una vita. E si, l’università può essere anche divertimento, fatta di notti insonne a chiacchierare o feste quando finiscono gli esami. In un mondo complicato e caotico come quello del giorno d’oggi, forse, non è il caso di smetterla di soffiare sul fuoco di invidie e ansie?
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L’Italia è il paese europeo in cui avviare una startup costa di più Da un report del 2021 del Centro Studi di Unimpresa - Unione Nazionale di Imprese, un’associazione di imprese italiane, nel nostro Paese avviare un’impresa può costare fino a 4155€, tra #speselegali, #adempimentiamministrativi e #onerifiscali Gli altri Paesi della classifica: 🇳🇱 2.207 euro nei #PaesiBassi 🇦🇹 2.109 euro in #Austria 🇧🇪 2.046 euro in #Belgio 🇨🇾 1.886 euro a #Cipro 🇫🇮 679 euro in #Finlandia 🇪🇸 627 euro in #Spagna 🇲🇹 528 euro a #Malta 🇩🇪 446 euro in #Germania 🇵🇱 328 euro in #Polonia 🇭🇺 312 in #Ungheria 🇫🇷 270 euro in #Francia 🇱🇻 244 euro in #Lettonia 🇵🇹 227 euro in #Portogallo 🇸🇪 219 euro in #Svezia 🇸🇰 177 euro in #Slovacchia 🇬🇷 174 euro in #Grecia 🇪🇪 149 euro in #Estonia 🇨🇿 134 euro in #RepubblicaCeca 🇩🇰 93 euro in #Danimarca 🇱🇹 76 euro in #Lituania 🇮🇪 72 euro in #Irlanda 🇧🇬 63 euro in #Bulgaria 🇷🇴 32 euro in #Romania 🇭🇷 22 euro in #Croazia 🇸🇮 0 euro in #Slovenia “È un record di cui non possiamo vantarci, è uno dei tanti spread che rendono l’Italia assai meno competitiva nel contesto dell’Unione europea” ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora Un aiuto è arrivato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il #PNRR). Il Governo Meloni, tramite il Ministero del Made in Italy, ha introdotto il “Green transition fund” ed il “Digital transition fund” per un totale di 550 milioni di euro a sostegno dei giovani Segnali promettenti, certamente, ma forse non sufficienti La Relazione annuale di luglio 2024 sullo stato di attuazione delle policy in favore delle startup e PMI innovative, presentata in Parlamento, ha rilevato una contrazione delle startup nel nostro Paese. Infatti, dopo un aumento registrato nel 2022 (14264 imprese, segnando un +1,4% sul 2021), da gennaio a settembre del 2023 le startup regolarmente iscritte al registro delle imprese sono calate del 3,6% rispetto al 2022, arretrando per la prima volta dal 2018
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In 8 ore sulla zona di Valencia, in Spagna, si è riversata la quantità di pioggia che solitamente scende in 1 anno, causando la morte di 72 persone (dato in drammatico aggiornamento) e un numero non precisato di dispersi e sfollati. La #Dana (Depresion Aislada en Niveles Altos, “depressione isolata nei livelli alti”) o #gocciafredda è un fenomeno meteorologico che si verifica quando una massa d’aria fredda in quota si isola dal flusso principale, formando una depressione chiusa. Questa configurazione genera un forte contrasto con l’aria calda e umida presente alle basse quote, innescando #temporali intensi e #piogge abbondanti In parole povere: quando dell’aria molto fredda che si sposta ad alte quote verso l’Europa, incontra l’aria calda e umida del Mediterraneo, allora si generano forti temporale. È un fenomeno che dovrebbe essere tipico della zona, ma come avviene in tutto il mondo è sempre più frequente e sempre più #violento La ragione? Il riscaldamento del Mar Mediterraneo dovuto al #cambiamentoclimatico Più il mare si scalda, più riscalda l’aria. E più è calda l’aria del Mediterraneo che si scontra con quella fredda ad alte quote, più il temporale sarà devastante Ed eccoci a oggi: strade allagate, fiumi che esondano, distruzione e morte “Voglio esprimere la mia desolazione e la mia preoccupazione per questa tragedia che ancora si sta consumando” ha commentato Filippo VI di Borbone, sovrano di Spagna Allerta anche nel resto della Spagna, con incidenti che hanno già colpito l’Andalusia, la Castiglia-La Mancia e la zona di Cadice
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Siamo sicuri che gli italiani siano tutti “bamboccioni” che non vogliono andarsene da casa dei genitori? 📊I dati Eurostat per il 2023 fotografano una situazione ormai nota e immutabile: l’#Italia🇮🇹 è tra i paesi europei in cui si abbandona il #tettofamiliare più tardi, a 30 anni (come in #Bulgaria🇧🇬) ❌Peggio di noi solo #Spagna🇪🇸 (30,4), #Grecia🇬🇷 (30,6), #Slovacchia🇸🇰 (31) e #Croazia🇭🇷 (31,8) 🔝 Al contrario, nei Paesi Nordici si va via di casa prima dei 22 anni Ma come si raggiunge questo traguardo col costo degli #affitti in costante crescita? Come si fa ad andar via di casa con gli #stipendi fermi da più di vent’anni e gli stage sottopagati (o proprio non retribuiti)? Come si inizia a vivere in un mondo del lavoro che anziché abbracciare ed attirare i giovani li respinge? I tempi sono cambiati, il mondo è cambiato, l’economia è cambiata Oggi per un bilocale a #Milano – città dove teoricamente gli stipendi sono più alti – servono in media 1350 euro, con un reddito medio netto per i giovani di 1050 euro al mese A questo aggiungeteci il denaro necessario per la spesa, per un eventuale mezzo di trasporto, e magari per vedere qualche amico o il proprio partner (perché sì, non ci dispiacerebbe poter avere una vita privata) Il conto non è così difficile da fare, e allora ecco la risposta: vivere fuori casa, da soli, è praticamente impossibile E allora, spesso, si rimane a casa per necessità, non per volontà Servono incentivi e aiuti, e serve cambiare l’approccio al lavoro, che non può più essere quello degli anni ’60 o ’80. E serve farlo ora