Noi in Jover lo facciamo, trattiamo le persone come meritano e voi? grazie ad Alessandro Rimassa per questo importantissimo tema
Le persone sono adulti responsabili a casa. Perché al lavoro le trasformiamo in adolescenti da sorvegliare costantemente? Se lo chiedono Joost Minnaar e Pim De Morree nel libro Corporate Rebels, e me lo chiedo spesso anch'io quando vedo aziende che rifiutano o rinnegano il lavoro da remoto. La verità è una sola: le persone che non hanno voglia di lavorare continueranno a farlo poco e male, sia a casa che in ufficio. Le persone che hanno voglia lo faranno ancora meglio, perché sapranno che ti fidi di loro. Perché il lavoro da remoto è uno specchio. Uno specchio che rivela: 👉 Una leadership matura. Sei capace di guidare il tuo team senza osservarlo costantemente? Ti fidi delle decisioni che prendono le tue persone? 👉 La chiarezza con cui guidi un’azienda. Quanto sono chiari gli obiettivi che hai stabilito? Quanto funziona bene la comunicazione tra i team? 👉 La forza della tua Company Culture. Hai davvero bisogno di un paio di tavolini da ping-pong per dire al mondo in cosa crede la tua azienda? Sei capace di proiettare fiducia e motivazione anche attraverso uno schermo? La questione non è da dove lavoriamo, ma quanto ci fidiamo delle persone con cui lavoriamo. Per questo, proprio come ha annunciato Spotify con una campagna a dir poco geniale (link nel primo commento), anche Radical HR continuerà nel 2025 a essere un’azienda remote-first. Composta da adulti capaci di lavorare in autonomia, per obiettivi. E la tua azienda? Ti tratta ancora come se avessi 15 anni? 👇