Oltre 400 persone stamattina al Teatro Sociale di Como/AsLiCo per l'evento “Fatti”… per il bene, organizzato da Cometa. Un evento incentrato sul tema della persona, dei suoi desideri, delle sue aspirazioni e sul come sia possibile costruire un “bene comune” in modo concreto e solidale, dando vita a quelle “comunità intermedie” fatte di persone che hanno a cuore la risposta ai bisogni che incontrano, mossi da una passione per l’uomo nella sua unicità e interezza. Momento centrale dell'evento è stato il dialogo tra il Presidente della CEI CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Cardinale Matteo Maria Zuppi, e il nostro Presidente Mario Calderini, moderato da Stefanelli Barbara, vicedirettore del Corriere della Sera. Il Cardinale Zuppi ha sottolineato l’importanza dell’essere visti, del camminare insieme a qualcuno: “Quando nessuno ti guarda, t’inventi qualsiasi cosa per essere guardato e ti rovini la vita. Quando, invece, trovi qualcuno che ti guarda, trovi te stesso. La bellezza è che io e noi sono comunione. Troviamo l’io attraverso il noi. La bellezza è salvifica. Come diceva il Cardinale Biffi: chi fa il bello è comunque cristiano. Questa mattina la bellezza l’abbiamo vista e sentita ed è molto umana, fatta anche di rughe e ammaccature. È la bellezza di Dio”. Il professor Calderini, invece, ha parlato del rapporto con Cometa e delle sfide che le organizzazioni di questo tipo saranno chiamate ad affrontare nel futuro prossimo. “La nostra collaborazione con Cometa, iniziata ormai quasi dieci anni fa con TIRESIA Polimi, il Centro di Ricerca della POLIMI School of Management, prosegue oggi con Triadi, spin-off del Politecnico di Milano, che ne preserva l’approccio basato sulla ricerca. I risultati ottenuti in questi anni danno conto della forza trasformativa che nel tempo Cometa ha saputo esercitare, rispondendo ai bisogni sociali emergenti con modelli innovativi. Il lavoro di misurazione dell’impatto generato da Cometa dal 2019 ad oggi rappresenta il punto di arrivo di questo percorso, e, al contempo, il primo passo nell’affrontare una sfida cruciale a cui le organizzazioni come Cometa saranno chiamate a rispondere nei prossimi anni: superare l’approccio alla misurazione d’impatto basato su singoli progetti, integrando strumenti in grado di valutare e gestire il valore addizionale generato dall’intera organizzazione per il territorio e le comunità, in modo sistematico e continuativo. Un passaggio fondamentale per realtà native d’impatto come Cometa”. Il convegno è stato l’occasione per presentare il nostro studio sull’impatto sociale generato da Cometa attraverso il lavoro svolto negli anni a favore delle persone e del territorio. © Foto Andrea Barbieri
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