Post di Ali Lavoro

Negli ultimi giorni stiamo leggendo articoli dove si nominano direttori privi di abilitazioni e dove allenatori parlano da veri e propri direttori sportivi. Invitiamo la S.S. Turris Calcio ad assumere un Direttore Sportivo iscritto all’Elenco Speciale della FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio, perché la persona delegata alla direzione sportiva, come da loro comunicato stampa, non è in possesso della relativa abilitazione imposta dal Manuale delle Licenze Nazionali. Il regolamento dell’Elenco Speciale prevede che questo ruolo lo può ricoprire anche chi ha cariche di rappresentanza della società ma in ogni caso non deve essere un pretesto per coprire chi abusivamente e di fatto opera come direttore sportivo. Pertanto si invitano i presidenti dei club professionistici a consultare l’Elenco Speciale della #FIGC quando bisogna scegliere il direttore ed il segretario sportivo. Se si vuole far crescere il movimento calcistico italiano bisogna partire dal pieno rispetto delle regole che agevolano la competenza e la meritocrazia. #Adicosp vigilerà in tal senso e non esiterà un secondo a segnalare agli organi competenti.

⏰ Domani il consueto appuntamento con Diritto e Sport! 🏀 In apertura l'analisi delle novità previste dal nuovo accordo quadro per il basket dilettantistico 🏐 Il nuovo regolamento affiliazioni e tesseramenti nella pallavolo, che già fa discutere 💷 Arrivano le risorse per Sport e periferie edizione 2024 📰 Ci trovate in edicola su ItaliaOggi!

𝑳𝒂 '𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂' 𝒅𝒆𝒊 𝒗𝒊𝒗𝒂𝒊 𝒓𝒊𝒖𝒔𝒄𝒊𝒓𝒂̀ 𝒂 𝒔𝒂𝒍𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒍𝒄𝒊𝒐 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒍𝒆 𝒆 𝒍𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒊𝒆 𝑨 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒊 𝒄𝒍𝒖𝒃? Arriva una bella notizia dal calcio femminile. 𝐌𝐨𝐫𝐞𝐧𝐚 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐟𝐢𝐜𝐨, attaccante del Napoli Femminile classe 2008, è la prima sedicenne a firmare in Italia un contratto da professionista. Un evento storico. La giovane calciatrice, uno dei talenti della formazione Primavera, si è legata alla squadra partenopea per un anno e mezzo con opzione per un ulteriore anno. Secondo noi una decisione del tutto condivisibile quella presa, con lungimiranza e coraggio - per conto del Napoli e nonostante la fase difficile che il club azzurro sta attraversando - dal suo giovane ma già affermato direttore generale Marco Zwingauer. Il fatto è che la sostenibilità finanziaria e tecnica della Serie A guidata da Federica Cappelletti passa anche e soprattutto, secondo il nostro parere, attraverso il ruolo cruciale che dovrà essere attribuito ai 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢. 𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐮𝐧 '𝐦𝐮𝐬𝐭' 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨. Un investimento non più eludibile che consentirà di ovviare alle possibili perdite di bilancio grazie all’inserimento in Prima Squadra e all’immissione sul mercato delle giocatrici costruite in casa propria. 👉🏾 La riorganizzazione delle strutture operative e logistiche di un club dovrà avvenire seguendo 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐥𝐞𝐯𝐞. 👉🏾 La creazione di vivai dai quali la prima squadra possa costantemente attingere può diventare una delle principali fonti di 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 delle società, in un momento in cui la crisi che colpisce quasi tutti i settori economici italiani potrebbe gravemente penalizzare gli investimento nel calcio e in particolare nel calcio femminile. 👉🏾 Nel contempo si rende necessaria un’azione di ‘scouting’ a tappeto - su tutto il territorio italiano - sia da parte delle società professionistiche sia anche da parte degli osservatori delle Nazionali Giovanili (in particolare la Under 16 di Marco Dessì e la Under 17 di Jacopo Leandri) dalle quali pescherà, in un prossimo futuro, la Nazionale di Andrea Soncin. 👉🏾 𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 (che pullulano di potenziali talenti) dovrà rappresentare un 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐨 𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐧𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐀 𝐞, 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐜𝐚𝐭𝐚, 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞 di cui la massima categoria nazionale è solo la punta dell’iceberg.

𝗟𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲, 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗲 𝗿𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮. 𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟲𝟬% 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟮. 𝗜𝗹 ‘𝗳𝗼𝗰𝘂𝘀’ 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗶𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗔 𝗙𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, Federica Cappelletti. Il convegno “𝑇𝑟𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑒 𝑟𝑖𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑜: 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖𝑜 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜”, organizzato dall’Università di Firenze, ha visto la partecipazione partecipato della presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti.  👉🏾 Prospettive finanziarie, ricavi e sostenibilità di sistema, questi i temi analizzati nel corso della tavola rotonda, iniziata con un focus sul calcio femminile. La sintesi dell'intervento di Federica Cappelletti. ✅ “L’introduzione del professionismo ha rappresentato una svolta storica, un atto di coraggio del presidente Gravina e della FIGC che - anche grazie agli aiuti previsti dall’emendamento Nannicini - è diventata la prima e finora unica federazione italiana ad attuare questo passaggio”. ✅ “Riconoscendo diritti e tutele alle giocatrici del massimo campionato abbiamo raggiunto un grande obiettivo, riducendo così il gap con il calcio maschile. La nostra prossima conquista deve essere la sostenibilità”. Un traguardo ambizioso da centrare sotto l’egida della Federcalcio, che attraverso la Divisione continuerà a guidare lo sviluppo del movimento almeno per i prossimi tre anni. ✅ “Dal 1° luglio del 2022 c’è stato un aumento dei costi per i club di oltre il 60%, solo in parte compensati dai fondi federali e dall’incremento del 50% dei ricavi commerciali e di quelli legati ai diritti televisivi, cresciuti nell’ultimo anno di quasi il 40%”. ✅ "L’esempio della Spagna campione del mondo deve far guardare al futuro con ottimismo, perché “anche loro hanno raggiunto la sostenibilità di sistema sette anni dopo l’introduzione del professionismo. Il calcio femminile in Italia è cresciuto in maniera importante: dal 2019 al 2023 c'è stato un incremento delle tesserate del 125% e siamo nelle top 15 federazioni che hanno avuto una crescita da questo punto di vista”. 👉🏿 "𝑪𝑨𝑳𝑪𝑰𝑶𝑷𝑹𝑬𝑺𝑺" - 𝗜𝗹 '𝗺𝗮𝗴𝗮𝘇𝗶𝗻𝗲' 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 - "𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻...𝗿𝗼𝘀𝗮".  ⏩ https://lnkd.in/dSihKAQ6

Il calcio non è solo passione, ma rappresenta anche un importante industria, come evidenziato nella quattordicesima edizione del “Report Calcio” della FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il contributo complessivo al PIL nazionale raggiunge i 11,3 miliardi di euro, con oltre 130.000 unità lavorative attivate ogni anno e un gettito fiscale di 3,3 miliardi di euro. I DATI PRINCIPALI ⚽ Il calcio professionistico maschile, tra Serie A, B e C, è il settore più rilevante, contribuendo con oltre cinque miliardi di euro al PIL. 📉 Il settore ha subito una perdita di 8,5 miliardi di euro negli ultimi 16 anni, con un impatto significativo dovuto al Covid-19, che ha generato un deficit di 3,6 miliardi di euro. L’ultima stagione ha mostrato segni di ripresa, con un aumento del 24%, raggiungendo i 4,3 miliardi di euro. 🗝 Indotto turistico: la spesa turistica legata agli eventi calcistici ha contribuito con 975 milioni di euro al PIL, generando oltre 21.000 posti di lavoro. La maggior parte della spesa è stata destinata ad alloggio, cibo, trasporti e merchandising, con un impatto economico notevole per le città ospitanti.   PER APPROFONDIRE: https://lnkd.in/d4CjtSyV ✍ Alessandro Mariani 📷 Getty Images #Calcio #Economia #Sport 

Come ben sapete i "Criteri infrastrutturali" dettati dalla FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio per gli #stadi in cui vanno giocate le partite dei diversi campionati sono piuttosto stringenti. Per lo stadio Sinigaglia sono molti gli aspetti da rivedere, ma uno in particolare risulta davvero un problema. Ne parliamo sul nostro portale. Vedi nel primo commento.

L'inclusione del successo in un sistema non meritocratico nel calcio giovanile solleva questioni importanti riguardo all'equità e allo sviluppo dei giovani giocatori. Spesso, i sistemi di selezione e progressione nel calcio giovanile possono essere influenzati da fattori non meritocratici, come le connessioni personali o il favoritismo, anziché essere basati esclusivamente sul merito e sulle capacità dei giocatori.Il successo nel calcio giovanile dovrebbe essere determinato dalle abilità e dall'impegno dei giocatori, non da altri fattori esterni. Un sistema meritocratico promuove la sana competizione e offre a tutti i giovani giocatori l'opportunità di progredire in base ai propri meriti e al duro lavoro. L'inclusione del successo in un sistema non meritocratico può portare a conseguenze negative per i giovani giocatori. Potrebbe scoraggiare coloro che non hanno accesso alle stesse opportunità o risorse, minando la loro fiducia e la loro passione per il gioco. Inoltre, può compromettere l'integrità del sistema nel suo insieme, minando la credibilità delle selezioni e delle promozioni. Affrontare questa sfida richiede un impegno a promuovere l'equità e la trasparenza nel calcio giovanile. Gli allenatori, i dirigenti e le organizzazioni devono adottare politiche e procedure che garantiscano un processo di selezione e progressione equo e basato sul merito. Questo potrebbe includere l'implementazione di criteri di valutazione obiettivi e trasparenti, l'offerta di opportunità di sviluppo per tutti i giocatori e l'eliminazione di qualsiasi forma di favoritismo o discriminazione.In conclusione, l'inclusione del successo nel calcio giovanile deve essere guidata dai principi della meritocrazia e dell'equità. Solo attraverso un impegno collettivo per promuovere un sistema giusto e trasparente possiamo garantire che tutti i giovani giocatori abbiano la possibilità di prosperare e di raggiungere il loro pieno potenziale nel gioco del calcio.

Questa mattina ho avuto il piacere di intervenire alla Commissione VII del Senato ("Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport"), in una serie di audizioni sul tema "Prospettive di riforma del calcio italiano". In particolare, ho analizzato alcune implicazioni derivanti dalla Riforma dello Sport, che ha lasciato un segno particolarmente evidente sul calcio. Le mie riflessioni si sono concentrate sui giovani calciatori italiani, su quanto sia importante coltivare e far emergere i talenti e su quanto sia difficile farlo in un contesto in cui sotto al livello apicale, il campionato Primavera 1, dove peraltro molti dei giocatori sono stranieri, la competitività si riduce, si disperde e non consente di avere una solida e ampia base da cui attingere per lo sviluppo del movimento, sia in ottica di prime squadre di club che di Nazionale Italiana. La soluzione delle seconde squadre non è economicamente alla portata di tutte le società, per questo andrebbero ulteriormente valorizzate le formazioni Primavera, attraverso una gestione organica e centralizzata, una "Lega Italiana Primavera". Un sistema unico migliorerebbe l'integrazione di tutte le componenti e garantirebbe ai nostri ragazzi un ampio confronto e maggiori possibilità di crescita. Il calcio sta cambiando, se vogliamo restare al passo dobbiamo avere il coraggio di operare i cambiamenti necessari per i calciatori del futuro. Il mio commento integrale nell'articolo di ANSA 👇 https://lnkd.in/d-uePAMD

La FIGC, presieduta da Gabriele Gravina, sta mettendo a punto il piano di sostenibilità economica da presentare al governo che contiene tutte le modifiche al sistema calcio italiano grazie alle tanto volute riforme da parte delle Federcalcio. Come riporta l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, all’interno del prospetto da presentare al governo, la FIGC sta valutando un piano che preveda meno squadre iscritte ai vari campionati professionistici, più controlli da parte degli organi competenti in materia regolamentare ed economica e, infine, un numero di retrocessioni ridotte per impattare il meno possibile sui conti delle piccole società. Senza dimenticare Coppa Italia e vivai.

La FIGC pubblica il Bilancio Integrato 2022, rapporto che rappresenta l’evoluzione del Bilancio Sociale e illustra i principali programmi strategici della Federazione. Documento che evidenzia ancora di più il percorso di Trasparenza intrapreso dalla FIGC, giunto al dodicesimo anno consecutivo di rendicontazione e reporting. Tra i temi trattati lo sviluppo del calcio giovanile e del calcio femminile, l’impiantistica e i grandi eventi sportivi, ma anche la dimensione sociale, con un’ampia panoramica sui programmi di inclusione, sulla lotta al razzismo e al match fixing e sulla crescita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Tutti dati e numeri che fotografano lo stato di salute del calcio italiano, che si conferma un asset strategico del Sistema Paese. Il documento è arricchito dalla prima Strategia di Sostenibilità sviluppata dalla FIGC: 69 obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili che il calcio italiano intende raggiungere entro il 2030 su 11 diverse policy comprese nell’ambito dei diritti umani e della tutela ambientale. https://lnkd.in/dbzJngby