❓ Cambiare allenatore in corsa funziona? Dal 2010 a oggi, 18 squadre di A che ambivano a qualificarsi per la Champions League hanno esonerato il proprio allenatore a stagione in corso. Potrebbe sembrare una cosa comune, dopo i cambi di Napoli, Roma e Milan nelle ultime due stagioni, ma non se guardiamo al passato. Dal 2020 all’esonero di Garcia, nessuna squadra con ambizioni europee aveva cambiato il suo allenatore in corsa. Come mai? Forse perché i risultati non erano poi così malvagi. O forse perché per chiudere il campionato in alto serve un progetto tecnico più solido di qualche punto raccolto qua e là. Cambiare l’allenatore in corsa funziona, se hai ambizioni europee, ma spesso solo ad aumentare la media punti. Di quelle 18 squadre con ambizioni europee che hanno cambiato in corsa, 15 hanno migliorato il proprio rendimento. Dal 2010 a oggi, però, soltanto due squadre sono riuscite a qualificarsi in Champions dopo un esonero in corsa: l’Inter del post-triplete (Con Leonardo) e la seconda Roma di Spalletti (dopo l’esonero di Garcia).
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Ultima spiaggia per il rilancio o per il definitivo fallimento? Tempo di derby, Milano si ferma, il mondo ci guarda. Quali saranno i duelli più accesi in campo nel big match di domenica? Leggi su Calcio e Finanza il mio approfondimento, nell'editoriale settimanale del FPeX - Football Players Exchange ® ⬇
𝐅𝐨𝐧𝐬𝐞𝐜𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐫𝐛𝐲 𝐦𝐢𝐥𝐚𝐧𝐞𝐬𝐞: 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥'𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫 Una prima volta dal sapore particolare. Un esordio che arriva all’incipit di una stagione lunga, piena di impegni nazionali e internazionali ma, comunque, una partita che vale già tanto. In città non si parla d’altro e l’attesa si sente di più ora dopo ora: 𝗣𝗮𝘂𝗹𝗼 𝗙𝗼𝗻𝘀𝗲𝗰𝗮 𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗿𝗯𝘆 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗲𝗿𝗶. Fonseca sa l’importanza di questa partita per il risultato, per il club e per i tifosi, scottati dagli ultimi sei precedenti che sono sempre stati favorevoli all’#Inter. In particolare, l’ultimo confronto è entrato nella storia per la matematica consegna della Seconda Stella ai nerazzurri, garantita dal successo per 2-1 in casa del #Milan. Dunque, necessità di invertire la rotta per il club di Red Bird e il FPeX - Football Players Exchange ® di #CSA delinea le possibili carte che l’allenatore portoghese può giocarsi nella stracittadina di domenica sera, valevole per la quinta giornata di Serie A. Quali sono i #duelli più attesi al "Giuseppe Meazza"? Scoprilo qui ⬇ Per approfondire ➡ https://lnkd.in/dFic7cdC Accedi alla 𝗯𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 e inizia a giocare come un vero trader su 400+ calciatori dei top club europei ➡ https://lnkd.in/deaYr7D7
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Per la rubrica immaginaria "Calcio da Dietro vi legge nel pensiero", una risposta a un quesito importante. Cambia la formula della UEFA Champions Leaguee dell'UEFA Europa League, si passa al girone unico, ma non si sa bene come si fa a passare il turno. Quanti punti ci vogliono, come si fa a stare tranquilli? Bene, cercando in rete abbiamo scoperto che gli amici di #FootballMeetsData hanno simulato 10,000 iterazioni della nuova Champions, per scoprire proprio questo. La risposta è che per stare (quasi) sicuri ci vogliono 16 punti, ossia 5 vittorie e un pari, oppure 4 vittorie e 4 pareggi. Con 15 punti non c'è la certezza di passare, visto che spesso e volentieri ci saranno diverse squadre appaiate con questo score, che si può ottenere con due diverse combinazioni di risultati (5v 3p, oppure 4v 3n 1p). Quindi se volete farvi i calcoli per le grandi o per la vostra squadra del cuore basta vedere se il sorteggio le mette davanti 5 squadre battibili. Se la risposta è sì, si può provare l'assalto all'ottavo posto che vale gli ottavi di finale. E per il 24° posto che consente di star dentro fino a febbraio e ai playoff dei sedicesimi? Il modello dice che chi arriva 24° nella maggior parte dei casi lo fa con 9 punti, che significa che spesso e volentieri ce ne andranno 10 per stare sicuri e rischiare fregature a pari punti. Questo è quanto, almeno per la statistica.
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Forse è stato l’unico caso nella storia, dopo il Brasile campione del mondo nel 1970, di vittoria specchiata e meritata fino a sembrare dovuta. Non ricordo una sola squadra dominare un torneo come la Spagna neo-quadricampione d’Europa ha fatto con l’Europeo conclusosi ieri sera. Ha chiuso a punteggio pieno il girone preliminare vincendo poi tutte le gare a eliminazione diretta entro i 90’ regolamentari salvo una volta ai supplementari. Contemporaneamente ha espresso il miglior giocatore del torneo, il prodigioso 17enne Yamal, che ha scalzato nientemeno che Pelé dalla vetta dei più giovani a vincere con una maglia nazionale. Davvero una prestazione d’altri tempi. E cosa insegna tutto ciò a noi fallimentari italiani? Alcune cose. Prima: forse ridurre il numero di stranieri in serie A gioverebbe. Dico forse però, perché gli inglesi, meritevoli finalisti per la seconda volta di fila, sono messi esattamente come noi. Seconda: la scusa che le nazionali giocano troppo poco per rodarsi è appunto una scusa, perché la Spagna gioca tanto quanto noi. Terza: al netto della fortuna - ingrediente essenziale in ogni successo - la differenza la fanno le motivazioni. Ho come il sospetto che ai nostri campioni strapagati dai club, della nazionale importi poco. Molto di più importava ai predecessori diretti, che con Mancini vinsero l’Europeo stabilendo pure il record mondiale di risultati utili consecutivi. Cosa è cambiato in soli tre anni? Le motivazioni. Punto. Non il talento, che malgrado la vulgata dica il contrario è ottimo e abbondante. Altrimenti non saremmo stati gli unici a strappare alle furie rosse una sconfitta risicatissima per 0-1, per giunta su autogol. Proprio perché i nostri sono pochi ma buoni, ho una modesta proposta - no, non sono ironico. Parlo sul serio: chi può, Spalletti o altro, consideri di convocare uno, due, dieci, venti o quanti ne vuole di serie B. Scommettiamo che gli spuntano le ali ai piedi? Ricordiamoci: non esistono intelligenti e scemi o vincenti e perdenti. Esistono soltanto motivati e no. Non solo nel calcio.
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Riparte il campionato di Serie A e come di consueto apre il programma la squadra campione in carica https://lnkd.in/dfKjpawQ https://lnkd.in/dx3T4YCx Introduzione Nel dinamico mondo del calcio, dove ogni parola può influenzare il mercato e le aspettative dei tifosi, Beppe Marotta si distingue come una figura di riferimento. L'intervento di Marotta prima del fischio d'inizio della partita ha sollevato numerose questioni e offerto spunti importanti sulle strategie dell'Inter. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le sue dichiarazioni, fornendo un'analisi approfondita della situazione attuale e delle prospettive future della squadra. Scopriremo come Marotta, con la sua esperienza e visione, stia guidando l'Inter in un contesto di mercato complesso e competitivo. L'Intervento di Marotta: Una Visione Chiara e Determinata La Strategia di Mercato: Tra Esplorazione e Stabilità Beppe Marotta ha sottolineato come l'Inter abbia condotto un'indagine esplorativa su Gudmundsson, ma senza sviluppi significativi. Questo approccio dimostra la volontà del club di sondare il mercato senza compromettere la stabilità della rosa attuale. Marotta ha chiarito che l'organico dell'Inter è ben strutturato e in grado di fornire le garanzie necessarie per affrontare la stagione. Questa affermazione riflette una filosofia di mercato basata sulla prudenza e sulla ricerca di profili che possano realmente aggiungere valore, piuttosto che effettuare acquisti per il solo scopo di compiacere il pubblico. Il Profilo Ideale in Difesa: Gioventù e Qualità Uno dei punti chiave dell'intervento di Marotta riguarda la ricerca di un difensore con caratteristiche simili a Bisseck, ovvero giovane, talentuoso e con un grande potenziale. Marotta ha elogiato il lavoro di Ausilio e Baccin, i quali sono noti per la loro abilità nel scovare giovani promesse. Questo indica una strategia a lungo termine, mirata non solo a rafforzare la squadra attuale, ma anche a costruire una base solida per il futuro. Le Rivali: Cantieri Aperti e Incertezze Marotta ha fatto un'interessante analisi delle rivali dell'Inter, definendo Juventus e Napoli come squadre ancora in fase di costruzione, mentre ha considerato il Milan come la squadra attualmente più accreditata. Questa valutazione mostra come l'Inter sia concentrata principalmente su sé stessa, consapevole delle proprie capacità e della necessità di mantenere alta la concentrazione. Tuttavia, Marotta non ha mancato di sottolineare che il campionato è ancora lungo e molte cose possono cambiare, lasciando aperta ogni possibilità. Il Ruolo di Marotta nel Progetto Inter La Guida Strategica del Club Beppe Marotta, con la sua vasta esperienza, non è...
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Quanto incassano i club della ricchissima Premier League? E quanta differenza c’è tra la Serie A e le altre migliori leghe europee in termini economici? Nelle scorse settimane tutte le società dei cinque principali campionati d’Europa hanno depositato i propri bilanci per quanto riguarda la stagione 2022/23: Calcio e Finanza ha così fatto il punto sui conti delle 98 società che nella scorsa annata hanno partecipato alle massime divisioni continentali. Il quadro che ne emerge conferma il dominio della Premier League in termini di ricavi, anche se allo stesso modo le società inglesi sono anche quelle che spendono di più e che hanno i bilanci maggiormente in rosso. Partendo dunque dal fatturato, i club d’oltremanica nella stagione 2022/23 hanno registrato ricavi aggregati pari a 8,1 miliardi di euro, poco più di una volta e mezza rispetto ai 4,9 miliardi della Liga spagnola (su cui però pesano oltre 600 milioni derivanti dall’accordo con CVC) e ai 4,4 miliardi della Bundesliga tedesca. Un divario imponente: basti considerare ad esempio che i ricavi di Liga e Bundesliga valgono, se sommati, circa 9,3 miliardi rispetto agli 8,1 miliardi della sola Premier. Più indietro, invece, troviamo la Serie A con 3,5 miliardi e la Ligue 1 con soli 2,9 miliardi.
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🎯 Quale squadra di Serie A ha la tendenza a creare occasioni da tiro? Uno sguardo al grafico mostra dati sorprendenti sulla capacità delle squadre di Serie A di trasformare il gioco offensivo in azioni pericolose. L'indicatore chiave utilizzato è lo SCA (Shot-Creating Actions) normalizzato per 100 tocchi, insieme al numero di tocchi effettuati nella trequarti offensiva. 📊 Highlights principali: 🥇 Cagliari domina con 4,5 SCA ogni 100 tocchi, dimostrandosi estremamente efficiente nel capitalizzare il possesso. 🔥 Lecce, Parma, Milan e Lazio seguono da vicino, confermando una spiccata capacità di creare occasioni. ⚙️ Napoli, Inter e Roma bilanciano quantità di tocchi e azioni da tiro. 🤔 Inaspettatamente, big come la Juventus si attestano a soli 3,3 SCA, evidenziando margini di miglioramento nella fase offensiva. 💡 Questo confronto non solo mette in luce le differenze di stile di gioco (efficienza vs possesso), ma fornisce anche spunti interessanti sulle strategie tattiche delle squadre. 👉 Cosa ci dicono questi numeri sul calcio italiano? Si sta evolvendo verso un gioco più diretto o rimane fedele al possesso palla? E quali squadre sorprenderanno nella seconda parte della stagione? 💬 Condividi la tua opinione nei commenti: quale squadra ti ha colpito di più? Quali pensi possano migliorare? #SerieA #Calcio #AnalisiDati #FootballAnalytics #Sport #visualizzazionedati #dataanalytics #tableau #dataanalyst
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🪨 L'Inter è davvero più solida in Europa? 0 gol subiti in 5 partite impressionano, ma da dove nascono? Da un maggiore senso di controllo e da fattori esterni che in Serie A non si sono ancora visti. In Europa la forza degli avversari pesa, e l'Inter non si è fatta problemi a compattarsi verso la propria porta quando doveva difendere il risultato. Lo ha fatto ieri, a Manchester e ancor di più contro l'Arsenal. L'Inter difende più in basso, quindi, in Champions League. Concede più passaggi agli avversari in costruzione. Quando deve difendere l'area, tende a essere più attenta sui cross. Protegge meglio la profondità e si fa imbucare di meno. È merito suo, quindi? In parte, sì. In Champions l'Inter sta concedendo più occasioni, ma meno pulite. Zero gol sono pochi, considerando che gli xG concessi sono più o meno quelli del campionato. Ma il rendimento europeo di Sommer e le difficoltà avversarie nel concretizzare occasioni meno pulite hanno finora aiutato l’Inter a subire meno gol del previsto.
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È possibile valutare se un calciatore si adatta bene a un nuovo campionato? Assolutamente sì! Grazie ai dati sulle performance dei giocatori di pari ruolo in entrambi i campionati, è possibile riproporzionare le sue performance nel nuovo contesto. Un articolo de La Gazzetta dello Sport di oggi spiega questo concetto parlando di Fofana.
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Bellingham e Ancelotti: un dialogo significativo prima della partita che fa eco nel mondo del calcio https://lnkd.in/dJPUrcf7 Nel cuore pulsante del calcio europeo, un dialogo tra Jude Bellingham e Carlo Ancelotti, catturato prima di un incontro cruciale di Champions League, risuona come un simbolo di dedizione e stanchezza. Dopo la vittoria ai rigori contro il Manchester City nei quarti, Bellingham si rivolge al suo allenatore con una domanda disarmante: "Boss, sei stanco?" La risposta di Ancelotti illumina non solo il suo stato d'animo ma anche la sua visione del calcio e del suo ruolo all'interno della squadra dei Blancos. Questo articolo esplora la profondità di quel momento e i suoi riflessi su una stagione straordinaria, sperando in "altre notti come questa". Il Contesto del Dialogo La Preparazione al Match Prepararsi per una partita di Champions League richiede non solo tattiche affinate e condizioni fisiche al top, ma anche una resilienza mentale eccezionale. Ancelotti, un veterano delle arene europee, sa bene come bilanciare la pressione e mantenere il team concentrato e motivato. Il Peso della Responsabilità Carlo Ancelotti, con la sua vasta esperienza, spesso porta sulle spalle il peso delle aspettative elevatissime. La domanda di Bellingham rivela non solo la consapevolezza della stanchezza fisica e mentale del suo allenatore ma anche il rispetto e la preoccupazione per il suo benessere. Analisi della Partita: Vittoria ai Rigori La partita contro il Manchester City è stata un testamento alla tenacia dei Blancos. Analizziamo le scelte tattiche che hanno portato alla vittoria e come Ancelotti ha orchestrato i momenti cruciali, inclusi i cambi e le decisioni durante i rigori. Il Futuro Secondo Bellingham e Ancelotti Prospettive e Aspirazioni Dopo il trionfo, le parole di Bellingham "Spero in altre notti come questa" non solo riflettono un desiderio personale ma anche una visione condivisa con il team e i tifosi. Questa sezione esplora cosa potrebbe riservare il futuro per i Blancos sotto la guida di Ancelotti e con il talento emergente come Bellingham. La Gestione della Squadra La gestione di una squadra come i Blancos richiede una combinazione di competenza tecnica e capacità di motivazione. Ancelotti dimostra un'abilità senza tempo nel bilanciare questi aspetti, creando un ambiente in cui i giocatori possono eccellere. Domande Frequenti Che impatto ha avuto il dialogo su Ancelotti? La domanda ha rivelato la stima e il rispetto reciproco tra giocatore e allenatore, rafforzando il legame nel team. Come ha reagito la squadra alla vittoria? La vittoria ha rafforzato il morale e l'unità della squadra, essenziali per le sfide future in Champions League. Quali sono le prossime sfide per i Blancos? I Blancos devono continuare a competere al top in Liga e in Champions, affrontando squadre di calibro mondiale. Come gestisce Ancelotti la pressione delle grandi partite? Ancelott...
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#SerieA Numero di Tifosi per Squadre stagione 2024/2025 L'inizio della Serie A 2024-2025 è ormai dietro l'angolo – si inizia sabato alle 18.30 con Genoa-Inter e Parma-Fiorentina –, ma la Juventus un primato l'ha già conquistato: quello dei tifosi pronti a sostenerla, risultati quasi 8 milioni (7.975.000 per l'esattezza, in crescita dell'1% rispetto all'anno scorso). Seguono a notevole distanza Inter e Milan, rispettivamente a quota 4.109.000 (+2%) e 3.807.000 (-3%). Completano poi la top 5 il Napoli (2.904.000, -4%) e la Roma (1.799.000, -0,2%). È quanto emerge dall'edizione 2024 della ricerca Sponsor Value a cura di StageUp e Ipsos, basata sul seguito accumulato dai club al termine della passata stagione e i cui risultati sono stati trasmessi alla stampa martedì 13 agosto. Allargando lo sguardo, i tifosi delle venti formazioni del torneo sono complessivamente saliti da 24.480.000 a 25.451.000 (+3,9%), segno di come il calcio continui a rappresentare, «in un mondo di valori deboli, un potente strumento di identificazione collettiva, socialità, appartenenza a un territorio». Lo ha affermato a commento degli esiti del report il presidente di StageUp Giovanni Palazzi, sottolineando come tale incremento sia stato conseguito «nonostante il tifo debba fare i conti con una maggiore mobilità della fede calcistica, una forte mediatizzazione e una internazionalizzazione che porta i fan ad avvicinarsi anche a team esteri». In particolare, a far registrare i balzi maggiori in termini relativi sono stati la Fiorentina nuovamente finalista di Conference League (+14%), l'Atalanta trionfatrice in Europa League (+18%), l'Empoli salvatosi in extremis (+19%) e il Bologna clamorosamente qualificatosi alla Champions (+47%). Fonte : #Corriere
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