La vendemmia 2024 è alle porte Le vigne del Consorzio in tutto il loro splendore sono pronte a regalarci i loro frutti. ____ #ConsorzioRomaDoc #RomaDoc #Lazio #wine #roma #Vino
Post di Consorzio Roma Doc
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Nella nostra vigna è iniziata la vendemmia, un momento cruciale in cui raccogliamo i frutti di un anno di intenso lavoro. È in questo passaggio che si definisce la qualità del vino. #tognirebaioli #biodynamicwine #naturalwine #italianwine #vallecamonica
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Uno splendido ritratto della nostra azienda e un'attenta degustazione dei nostri Lugana, Chiaretto e Groppello metodo classico: grazie, Romeo Giovanna! #lugana #wine https://lnkd.in/dgD6p_yx
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Château Roc de Cazade si estende su 115 ettari a St. Léger de Vignaque, nel cuore della regione vinicola di Bordeaux. La proprietà appartiene alla famiglia Lambert dal 1945 e nel 1960 la figlia Gilberte sposò René Cazade. Da un’iniziale attività agricola con allevamento di bestiame e produzione marginale di vino, si è rapidamente orientata verso la viticoltura grazie alla passione per la vinificazione di René. I vitigni di Roc de Cazade rimangono tradizionali nella denominazione per i rossi Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon e per i bianchi Sauvignon, Sémillon e Muscadelle. Alcuni appezzamenti hanno più di 40 anni e sono stati piantati dalla prima generazione di viticoltori della famiglia. Le viti sono piantate nei terreni argilloso-calcarei della regione di Entre-Deux Mers che danno loro un’espressione aromatica incomparabile. La loro filosofia li porta a produrre grandi vini che rispettano il terroir bordolese, accessibili a tutti i consumatori grazie ad una politica di prezzo ragionevole. 🟡 𝐂𝐇𝐀̂𝐓𝐄𝐀𝐔 𝐑𝐎𝐂 𝐃𝐄 𝐂𝐀𝐙𝐀𝐃𝐄 𝐁𝐋𝐀𝐍𝐂 🟡 🌱 È composto dai tre vitigni bordolesi: Sauvignon 75%, Sémillon 15% e Muscadelle 10%. Viene realizzato in vasche di acciaio inox con regolazione della temperatura. Vinificazione in tini di acciaio inox termocontrollati a 18 gradi, macerazione sulle bucce, affinamento sulle fecce con remuage. Vino con grande finezza, aromatico con note di agrumi, caratteristica del Sauvignon. Al palato è persistente e lungo grazie all’affinamento sui lieviti. Colore trasparente e brillante dovuto alla sua giovane età. Aperitivi, frutti di mare, carni bianche e formaggi a pasta dura saranno l’ideale per gustare questo Bordeaux bianco ineguagliabile per la sua aromaticità e la sua finezza.
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Salame a grana GROSSA o fine? 🤔 Le nobili origini (Longobarde) del salame a grana grossa piu famoso dell’oltrepo’ Pavese SALAME di VARZI DOP I Longobardi avevano appreso dai Tartari come consumare carni animali tritate, senza cuocerle, sperimentando così i primi procedimenti per la produzione di insaccati. Per il suo consumo il salame non necessitava di fuochi per la cottura, poteva essere facilmente porzionato, e si presentava gustoso e morbido alla masticazione, a differenza della dura #carne secca o salata. In seguito l’affinamento dei salumi divenne prerogativa dei monasteri e delle abbazie, diffuse in gran parte dell’Oltrepò Pavese a partire dal XII secolo Proprio ai monaci si deve la ricerca della combinazione dei vari ingredienti che costituiscono oggi il salame Gli allevamenti annoverano razze migliorate: suini delle razze Large White e Landrace; suini figli di verri della razza Duroc; suini figli di verri di altre razze o di verri ibridi La materia prima da destinare alla produzione del Salame di Varzi è ricavata esclusivamente dalla #macellazione di maiali pesanti, ed è costituita da parte magra e parte grassa La parte magra è ricavata da tutte le carni del maiale, con esclusione di testa e zampe La parte grassa è ricavata dal grasso di #guanciale, dalla testata di #spalla, dalla #pancetta, dal #culatello e dal #lardello Il futuro del consorzio del salame di Varzi e’ fuori dai confini italiani per far conoscere il prodotto di altissima qualità e profumo al taglio #Salame #Varzi #DOP #mercato #tradizione
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Domanda uguale per tutti e risposta di norma diversa per ognuno: come andrà (come è andata per chi ha concluso) la vendemmia quest’anno? Cosa possiamo attenderci? Le risposte arriveranno tra un pochino quelle quantitative e quelle qualitative. Noi amiamo conoscere soprattutto quelle qualitative. E voi? #vino #vendemmia #imprese
La vendemmia 2024 è iniziata nelle principali regioni italiane dei vini spumanti, dalla Franciacorta al Prosecco. Le prime osservazioni dai vigneti evidenziano condizioni climatiche particolari e sfide specifiche per ciascun territorio, ma con prospettive qualitative promettenti. Analizziamo nel dettaglio cosa aspettarci da questa annata nei principali distretti spumantistici italiani.🍾 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐜𝐨𝐫𝐭𝐚 La raccolta delle uve è iniziata nella settimana di Ferragosto. Dopo un luglio caldo e secco, i produttori prevedono un'annata promettente, con uve in buono stato sanitario e una produzione nella media. Qualità e aspettative alte per le bollicine lombarde. 𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞𝐩𝐨̀ 𝐏𝐚𝐯𝐞𝐬𝐞 La raccolta è cominciata con una diminuzione del 30% delle uve rispetto alla media a causa del maltempo. Tuttavia, la qualità delle uve, soprattutto per i bianchi e le basi spumante, si preannuncia eccellente, portando speranza ai produttori. 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨𝐃𝐨𝐜 In Trentino, la vendemmia per il TrentoDoc è partita con le uve di Chardonnay a bassa quota. Nonostante un'annata complessa, si prevedono spumanti di alta qualità, anche se la resa sarà inferiore rispetto al 2023. La competenza dei viticoltori è stata cruciale per questa vendemmia. 𝐏𝐫𝐨𝐬𝐞𝐜𝐜𝐨 La vendemmia per il Prosecco Doc inizierà presto, con le varietà complementari come Pinot Nero e Chardonnay già in raccolta. La raccolta della Glera, vitigno principale del Prosecco, partirà nella prima settimana di settembre, con previsioni di quantità e qualità nella media storica. 𝐏𝐢𝐞𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞 La raccolta dell'Asti e del Moscato inizierà ai primi di settembre, con buone condizioni climatiche per un'ottima espressione aromatica. Nell'Alta Langa, il Pinot Nero verrà raccolto tra fine agosto e inizio settembre, con quantità stimate nella media e uve sane nonostante le difficoltà dell'annata. Seguici per scoprire tutte le novità e approfondimenti dal mondo del vino.🥂 Source: www.winenews.it *** The 2024 harvest has started across Italy’s key sparkling wine regions, from Franciacorta to Prosecco. Initial vineyard reports reveal distinct climatic conditions and specific challenges for each region, yet the quality outlook remains promising. Explore in detail what to anticipate from this year’s vintage in Italy’s top sparkling wine districts. 🍾 👉🏻 Swipe through the carousel for detailed insights, and stay tuned for the latest updates and news from the world of wine. #TheGlassElite #vendemmia2024 #harvest2024 #spumanti #sparklingwine #prosecco #franciacorta #trentodoc #moscato #WineTrends #FineWine #WineCollectors #WineNews #Sommelier #Wine #italianwine
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Sui "Quaderni di winenewsit" ecco che arriva un approfondimento sulla primissima annata del nostro #Kheirè, il primo vino da uve Grillo prodotto in tenuta e oggi disponibile esclusivamente nella nostra Library aziendale, dove conserviamo le vecchie annate, per monitorarne l'evoluzione, e per tenere traccia di un percorso iniziato oltre 20 anni fa. Scoprite i dettagli della prima vendemmia del nostro vino bianco di punta, creata all'epoca da Tonino Guzzo e Michele Sala. #vinipernatura #Grillo #vinivintage
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#PinotNero: un intreccio di passione e dedizione lunga quasi 40 anni. Il Pinot Nero è più di un vino per noi; è il simbolo del nostro impegno e della nostra storia. Non è stata la prima varietà coltivata, ma la prima che abbiamo piantato nei nostri vigneti di Nervesa della Battaglia. Da allora, abbiamo affinato la nostra esperienza in tre espressioni uniche: ◾ Pinot Nero IGT Veneto: vinificato in acciaio per una purezza cristallina e una discreta eleganza. ◾ Pinot Nero Roccolo: un’interpretazione complessa che racchiude l’anima del terroir del #Montello. ◾ #Marquise: #metodoclassico, 100% Pinot Nero, con un affinamento di almeno 60 mesi sui lieviti, per un'esperienza di finezza e profondità uniche. Il Pinot Nero è una sfida che abbracciamo ogni giorno. La sua complessità ci ha insegnato che perseveranza e innovazione sono le chiavi per ottenere risultati straordinari. Per scoprine di più: https://lnkd.in/dQsq29Cq #PinotNero #Montello #wineexperience #tasting
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"Appartenere a un luogo significa portare con sé una parte della sua anima." – Ansel Adams Negli ultimi anni, il mondo del vino sta assistendo a una vera e propria rinascita delle varietà autoctone, quelle uve che, per secoli, hanno definito i sapori unici di specifici territori. Pensiamo ai vitigni internazionali (universali?) come Chardonnay e Pinot Noir: uve conosciute ovunque e capaci di adattarsi ai terroir più disparati. Ma cosa sappiamo delle uve autoctone, quelle radicate profondamente nel terreno dove sono nate? Varietà autoctone come il Catarratto siciliano, il Rkatsiteli della Georgia o il Terrantez do Pico delle Azzorre raccontano la storia di luoghi, di climi e di culture diverse. Sono uve che portano avanti la tradizione e si adattano meglio ai cambiamenti climatici. Emilia Marinig di Querciabella spiega: “Le uve autoctone sono profondamente legate alla terra e al clima con cui si sono evolute nei secoli. Lavorare con le varietà autoctone ci permette di raccontare una storia unica, radicata nella storia della nostra regione.” A parte pochi fortunati casi isolati, nonostante i loro vantaggi, queste varietà sono meno conosciute dai consumatori e richiedono una “narrazione” più approfondita. Molti enologi vedono in queste uve un’opportunità per distinguersi, come Roberto Magnisi della Cantine Florio in Sicilia: “Lavorare con le uve autoctone è un esercizio di bellezza irresistibile, un legame indelebile tra la vite e la terra.” Io nel frattempo mi godo il mio bicchiere di Tazzelenghe #Wine #Autoctoni #Indigenous #RareGrapes #Differentiation
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Quando l'uva diventa protagonista, nasce una campagna che fa parlare di sé… In un panorama di campagne social sulla vendemmia spesso omogenee, spicca l'originalità di San Marzano Wines. La loro strategia? Semplice quanto efficace: umanizzare l’uva, rendendola protagonista assoluta. Attraverso la personificazione, l'azienda ha saputo trasformare un processo agricolo tradizionale in un racconto visivamente accattivante, giocando sull’assurdo con uve che si rilassano in una vasca da bagno o posano in una cabina per fototessere, come se si stessero preparando al giorno più importante dell’anno. Questa scelta non solo cattura l'attenzione, ma crea un legame emotivo con il pubblico, differenziandosi da altre campagne. Il messaggio è chiaro: l’uva non è solo una materia prima, ma una protagonista viva e dinamica, simbolo del territorio e della cura artigianale. Un esempio di come storytelling, ironia e una strategia visiva distintiva possano elevare la percezione del brand, conferendogli unicità e memorabilità in un settore competitivo come quello del vino. https://lnkd.in/dVN-2ayc #winemarketing #winecommunication #socialstrategy
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