Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED, ieri è stato audito dalla #CommissioneAffariSociali della #CameradeiDeputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie. Il Presidente ha sottolineato l’imprescindibilità di una definizione chiara di atto #medico, che affidi in modo esclusivo ai medici attività quali il consenso informato, l’anamnesi, la diagnosi e la terapia: «Occorre prendere atto come, in un sistema sanitario in profondo cambiamento – si legge nel documento presentato alla Commissione -, sia necessario definire con precisione i confini di ciascuna professione sanitaria. Non è un caso che i percorsi formativi necessari a svolgere una determinata professione #sanitaria siano profondamente diversi tra loro. L’anarchia delle competenze può mettere a rischio la #sicurezza delle #cure». Analizzando poi le cause della carenza di professionisti, che affondano le radici nella lunga stagione dei tagli in sanità e nell’assenza di una vera politica per il personale sanitario, è stata evidenziata la necessità impellente di rendere nuovamente attrattivo il lavoro negli ospedali pubblici, risolvendo in tempi rapidi alcune delle criticità che risultano alla base del malcontento dei medici ospedalieri e, dunque, della loro fuga dal SSN. La Federazione CIMO-FESMED ha dunque richiesto lo sblocco del tetto sulla spesa per il personale sanitario, una seria rivisitazione del fabbisogno di personale, la depenalizzazione dell’atto medico, maggiore sicurezza nei presìdi sanitari, la corretta applicazione dei contratti di lavoro, il miglioramento dei rapporti tra direzioni ospedaliere e dipendenti e della formazione aziendale e una #riforma della formazione specialistica che preveda gli #ospedali di formazione e l’assunzione diretta degli #specializzandi. VIDEO DELL'INTERVENTO AL LINK: https://lnkd.in/dHky22NB Documento integrale presentato alla Commissione Affari Sociali disponibile al LINK: https://lnkd.in/dJEbCFwN
Post di FEDERAZIONE CIMO-FESMED
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Condivido completamente il contributo fornito dal Presidente di Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali Fabrizio d’Alba alla audizione al Senato della X Commissione che finalmente indirizza in maniera corretta il tema della gestione delle #listediattesa sottolineando, in primis, l'importanza di verificare l'appropriatezza prescrittiva. Come diciamo da tempo sbagliato agire sul lato dell'incremento dell'offerta senza aver prima verificato se la domanda sia appropriata. Se no si sprecano fondi e soprattutto tempo prezioso dei professionisti: 👇 Art. 1 (Disposizioni in materia di prescrizione ed erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale) Di grande importanza è la previsione, di cui al comma 1, in merito alla obbligatoria indicazione nella prescrizione da parte del medico oltre che la classe di priorità, il sospetto e/o il quesito diagnostico. Auspicando che le attività di definizione dei quesiti o sospetti diagnostici siano completate nei tempi previsti dalla norma si ritiene che dovrebbe essere fin da ora prevista una successiva attività di verifica delle prescrizioni effettuate finalizzata alla valutazione dell’appropriatezza prescrittiva
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𝗦𝗔𝗡𝗜𝗧𝗔̀ 𝗙𝗥𝗔𝗡𝗖𝗘𝗦𝗘: 𝗣𝗜𝗨̀ 𝗔𝗨𝗧𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 𝗔 𝗜𝗡𝗙𝗘𝗥𝗠𝗜𝗘𝗥𝗜, 𝗙𝗜𝗦𝗜𝗢𝗧𝗘𝗥𝗔𝗣𝗜𝗦𝗧𝗜 𝗘 𝗢𝗧𝗧𝗜𝗖𝗜 🇫🇷 Un articolo di Le Figaro riporta la 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗲𝗿𝗶, 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗮 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶. Questi decreti arrivano dopo un lungo dibattito sulla carenza di servizi di continuità assistenziale. 𝗡𝗲𝗹 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼, per le professioni individuate, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶? 1️⃣ 𝗣𝗲𝗿 𝗶 𝗙𝗜𝗦𝗜𝗢𝗧𝗘𝗥𝗔𝗣𝗜𝗦𝗧𝗜: 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 diretto ai fisioterapisti 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗱𝘂𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲. Questa sperimentazione avrà una durata di cinque anni e coinvolgerà 16 dipartimenti; 2️⃣ 𝗣𝗲𝗿 𝗴𝗹𝗶 𝗜𝗡𝗙𝗘𝗥𝗠𝗜𝗘𝗥𝗜: è stata istituita la 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 "𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶", 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗮̀ 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Questo nuovo ruolo mira a migliorare la gestione delle cure a lungo termine e la prevenzione; 3️⃣ 𝗣𝗲𝗿 𝗴𝗹𝗶 𝗢𝗧𝗧𝗜𝗖𝗜: possibilità di 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗼𝗳𝘁𝗮𝗹𝗺𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼, purché ottengano il consenso scritto del prescrittore originale. Sento spesso tanti amici che si lamentano, giustamente, di non avere il tempo necessario per garantire ai propri pazienti l'attenzione che meritano. Quando gli ascolto non mi sembra sia solo un problema di carenza di medici. Il problema spesso riguarda 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼 ed il fatto che, avendo il SSN concentrato su questa professione tante funzioni (dalla prevenzione al 𝘧𝘰𝘭𝘭𝘰𝘸 𝘶𝘱), 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘀𝘂 𝗰𝗵𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼. 👩⚕️ Concludendo, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶 ci 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗳𝗮𝗿 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 (o meglio, dovrebbero far riflettere i miei amici medici) sul fatto che se si potesse contare su altre professioni sanitarie adeguatamente formate e affiancate quanto 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗹'𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗲 e quanto 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗺𝗺𝗼 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼? #sanità #innovazioneinclusiva #lifesciences #kpmg #bettertogether #healthcare
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“È ormai del tutto condiviso e consolidato il principio secondo cui non ci può essere efficacia ed efficienza senza una presa in carico proattiva, sia del cittadino sano che del paziente. Ciò vuol dire, da un lato individuare i bisogni inespressi, ma dall'altro evitare e ridurre la moltiplicazione di prestazioni inappropriate. Questo obiettivo può essere perseguito da un sistema in grado di reclutare, informare, coinvolgere, educare, e monitorare la persona nei suoi diversi stadi di vita e tenendo conto della sua storia clinica. La presa in carico della persona con cronicità garantisce che il paziente conosca per tempo il proprio piano assistenziale individuale (PAI), unico per tutte le patologie e i setting assistenziali, in cui sono chiarite tutte le attività sanitarie programmate per un arco temporale coerente alla sua stabilità (ad es. 12 mesi), gli stili di vita che è opportuno assuma, gli esiti intermedi rilevanti. Su queste tappe previste il paziente viene accompagnato proattivamente dal SSN, senza che debba più passare da front office di accesso, essendo le prestazioni prescritte prenotate in automatico. La presa in carico, oltre a semplificare drasticamente la vita del cittadino e paziente, permette al SSN di risparmiare molte energie di front office, di omogenizzare i consumi e di agire proattivamente su corretti stili di vita e aderenza. La presa in carico non è solo un problema tecnologico ampiamente risolvibile all'interno degli attuali sistemi digitali, ma deve essere affrontata con la raccolta, elaborazione e messa a disposizione di professionisti e pazienti di informazioni, con interventi organizzativi e un cambiamento nella cultura dei servizi.”
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Roma, 10 gennaio - Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando "una crisi del personale sanitario senza precedenti", con la perdita di oltre 28 miliardi di euro in 11 anni, più della metà dei quali nel quadriennio 2020-2023. Questo il dato diffuso ieri dalla Fondazione Gimbe, al termine della audizione davanti...Continua a leggere #audizione #cameradeideputati #cartabellotta #commissioneaffarisociali #crisi #definanziamento #fenomenogettonisti #Gimbe #indagineconoscitiva #personalesanitario #riordinoprofessionisanitarie
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Su Quotidiano Sanità la mia risposta alle dichiarazioni del Direttore di Agenas Domenico Mantoan, che di recente in Senato ha parlato di dare più competenze alle Professioni Sanitarie. Non posso che sostenere pienamente il suo pensiero. Le criticità del sistema sanitario sono sotto gli occhi di tutti e richiedono interventi mirati per valorizzare le competenze e le autonomie dei Professionisti Sanitari. È ora di superare ostacoli ormai obsoleti, come il vincolo di esclusività, e di mettere la nostra opera intellettuale a disposizione dei cittadini. Per smaltire le liste d'attesa e per un SSN più efficiente, bisogna partire da qui. Articolo completo: https://lnkd.in/dBv2WXJu
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Intervento del Presidente di Federsanità al Senato che sulle liste d’attesa ha sollecitato di agire sull’appropriatezza prescrittiva per arginare la crescita della domanda. Obiettivo generale: migliorare l'appropriatezza prescrittiva per evitare un aumento ingiustificato della domanda di prestazioni sanitarie. Proposta di DDL. Contenuti principali dagli articoli del DDL. Art. 1 - Prescrizioni specialistiche. 📍Importante l'obbligo di indicare classe di priorità e quesito diagnostico. 📍Necessità di includere IRCCS e Policlinici Universitari tra le strutture pubbliche. 📍Importanza di accordi contrattuali chiari sulla tipologia e quantità delle prestazioni. Art. 2 - Sistema nazionale governo liste d'attesa. 📍Richiesta di includere rappresentanti delle Federazioni delle Aziende del SSN nella Cabina di regia. Art. 4 - Specialisti ambulatoriali. 📍Necessità di specificare la copertura dei costi non solo per il personale ma anche per altri fattori produttivi. Art. 6 - Reclutamento personale. 📍Apprezzamento per la riduzione dei "gettonisti". 📍Suggerimento di rendere temporaneo l'uso dei contratti di collaborazione coordinata. Art. 10 - Misure premiali. 📍Proposta di modificare il DPCM 502/1995 per includere la riduzione delle liste d'attesa tra gli obiettivi dei Direttori Generali. Art. 12 - Scuola Nazionale dell'Amministrazione Sanitaria. 📍Istituzione della scuola di formazione per affrontare le “nuove sfide” che il cambiamento porta con sé. 📍Richiesta di chiarimenti sulla formazione per includere tutte le classi di professionisti del settore sanitario. L'intervento sottolinea l'importanza di un approccio sistematico al miglioramento dell'efficienza del sistema sanitario, con particolare attenzione alla riduzione delle liste d'attesa e alla formazione continua del personale.
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💥𝐃𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢. Il Consiglio Nazionale Anaao Assomed nel documento finale impone un obiettivo imprescindibile per la categoria: rivedere lo stato giuridico per accentuare fortemente il carattere "speciale" della dirigenza medica e sanitaria del Ssn. 💥Una 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 , rafforzata nella sua autonomia rappresenta il superamento di uno status di dipendente pubblico che ha mostrato la sua assoluta inadeguatezza 💡per aprire la strada a una riforma del sistema di reclutamento, con riduzione dei tempi e del numero delle prove concorsuali, e un aumento dei livelli retributivi che valorizzi il lavoro ordinario, specie quello disagiato notturno e festivo. 🏥Lavorare in ospedale non deve essere una sofferenza per chi garantisce i LEA con conoscenze e competenze che, spesso, fanno la differenza tra vita e morte, tra malattia e salute. 👷🏻♂️👷♀️Il Consiglio Nazionale richiama l’impegno della categoria su altri importanti temi: 🔹𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥’𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 insieme ad altre forze sindacali, sociali e politiche 🔹perplessità sui provvedimenti anti 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 🔹ritardo dell’avvio delle 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 di lavoro e sollecitare della 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 prevista da quello vigente 🔹𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭à 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, del medico e dirigente sanitario, in grado di ripensare modelli di organizzazione del lavoro, rapporto pubblico-privato, relazione ospedale-territorio, ruolo dei fondi sanitari, fonti di finanziamento. 🔹condizioni di 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐡𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚𝐭𝐞 👉Leggi il documento integrale 👉https://lnkd.in/db73pk6e
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Interessante documento finale da parte di Anaoo Assomed che condivido per opportuna conoscenza
💥𝐃𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢. Il Consiglio Nazionale Anaao Assomed nel documento finale impone un obiettivo imprescindibile per la categoria: rivedere lo stato giuridico per accentuare fortemente il carattere "speciale" della dirigenza medica e sanitaria del Ssn. 💥Una 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 , rafforzata nella sua autonomia rappresenta il superamento di uno status di dipendente pubblico che ha mostrato la sua assoluta inadeguatezza 💡per aprire la strada a una riforma del sistema di reclutamento, con riduzione dei tempi e del numero delle prove concorsuali, e un aumento dei livelli retributivi che valorizzi il lavoro ordinario, specie quello disagiato notturno e festivo. 🏥Lavorare in ospedale non deve essere una sofferenza per chi garantisce i LEA con conoscenze e competenze che, spesso, fanno la differenza tra vita e morte, tra malattia e salute. 👷🏻♂️👷♀️Il Consiglio Nazionale richiama l’impegno della categoria su altri importanti temi: 🔹𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥’𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 insieme ad altre forze sindacali, sociali e politiche 🔹perplessità sui provvedimenti anti 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 🔹ritardo dell’avvio delle 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 di lavoro e sollecitare della 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 prevista da quello vigente 🔹𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭à 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, del medico e dirigente sanitario, in grado di ripensare modelli di organizzazione del lavoro, rapporto pubblico-privato, relazione ospedale-territorio, ruolo dei fondi sanitari, fonti di finanziamento. 🔹condizioni di 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐡𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚𝐭𝐞 👉Leggi il documento integrale 👉https://lnkd.in/db73pk6e
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Ottimo articolo di Gilberto Gentili sul tema delle liste d'attesa. Condivido tutte le argomentazioni presentate. Aggiungerei tra le misure da adottare una maggiore e decisa valorizzazione del ruolo delle professioni sanitarie. Sono necessari nuovi modelli organizzativi, in cui il ruolo di infermieri e tecnici preveda responsabilità nell’erogazione di quei servizi in cui la competenza medico-clinica non è strettamente necessaria. Ovviamente associando maggiore responsabilità ad un'adeguata valorizzazione economica #tempiattesa; #taskshifting
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🏥 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐒𝐍: 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐍𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢, 𝐌𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 📉📈 Secondo l'ultimo rapporto del Ministero della Salute, il personale sanitario nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è aumentato di quasi 30.000 unità negli ultimi cinque anni, raggiungendo un totale di 709.029 professionisti. Tuttavia, il dato positivo nasconde una preoccupante diminuzione dei medici, con 4.590 camici bianchi in meno rispetto al 2017. D'altra parte, cresce la presenza di medici nelle case di cura convenzionate (+2.481) e non convenzionate (+1.564). Questi ati riflettono uno scenario complesso. Da un lato, l'aumento di personale infermieristico e tecnico è un segnale positivo per la capacità assistenziale anche se va certamente valutato alla luce dell'invecchiamento della popolazione che si presenta sempre più comorbida. Dall'altro, il calo dei medici, soprattutto nelle strutture pubbliche e sul territorio, sottolinea una crescente difficoltà nell’attrarre e trattenere i camici bianchi, sempre più attratti dal settore privato. 📖 Leggi di più nel rapporto del Ministero della Salute al link: https://lnkd.in/d4b_dRCs #Sanità #Medici #Infermieri #Ssn #PersonaleSanitario #CuraDeiPazienti #RapportoMinisteroSalute
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