FEDERAZIONE CIMO-FESMED

FEDERAZIONE CIMO-FESMED

Ospedali e strutture sanitarie

Roma, Lazio 211 follower

Organizzazione sindacale che appresenta medici-dirigenti, medici, veterinari e odontoiatri, in servizio e in quiescenza.

Chi siamo

Organizzazione sindacale che rappresenta, medici-dirigenti medici-chirurghi, medici, veterinari e odontoiatri, in servizio e in quiescenza, qualunque sia la natura del rapporto di cui sono parte ovvero il soggetto, persona fisica o ente, a favore del quale svolgono attività professionale. Fanno parte della Federazione i Sindacati ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP, FESMED. Nella propria azione, la Federazione segue i seguenti principi e finalità: - promozione del servizio sanitario nazionale per la tutela della salute individuale e collettiva, rappresentando unitariamente le Organizzazioni Sindacali aderenti ed i rispettivi iscritti, nelle trattative nazionali, regionali ed aziendali, di gruppo con le rappresentanze dei datori di lavoro. - valorizzazione del medico, come figura centrale nella tutela della salute, sul piano professionale, organizzativo ed economico; - miglioramento delle conoscenze mediche, sociali e giuridiche degli iscritti, anche tramite l’aggiornamento e la formazione iniziale e continua.

Sito Web
https://www.federazionecimofesmed.it
Settore
Ospedali e strutture sanitarie
Dimensioni dell’azienda
5001 - 10.000 dipendenti
Sede principale
Roma, Lazio
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2019
Settori di competenza
LEGALE, TUTELA, RICERCA, SVILUPPO, SERVIZI, MEDICI, VETERINARIA, ODONTOIATRIA e SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Località

Dipendenti presso FEDERAZIONE CIMO-FESMED

Aggiornamenti

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    👉 I risultati dell’indagine condotta dalla FEDERAZIONE CIMO-FESMED sull'applicazione, nelle aziende sanitarie, del contratto dei #medici, che è stato firmato a gennaio 2024, evidenziano importanti ritardi nella conclusione delle trattative decentrate, che impediscono ai medici di beneficiare delle novità previste a livello nazionale. 🎙️ "I ritardi sono dettati dalle difficoltà che il nuovo contratto crea alle direzioni ospedaliere, che non potranno più richiedere ore di lavoro gratuite ai medici e ai dirigenti sanitari né annullare, come accaduto in passato, ore lavorate in eccesso rispetto al dovuto” commenta Quici Guido, Presidente CIMO-FESMED e vicepresidente #CIDA. 📌 Il sistema sanitario sta affrontando diverse sfide, le cui conseguenze si riflettono non solo sulle condizioni dei professionisti del settore, ma anche sulla capacità dei cittadini di accedere alle #cure necessarie. Di fronte a queste difficoltà, cresce la preoccupazione tra i professionisti del #settoresanitario, e molti stanno abbandonando il #ServizioSanitarioNazionale per il #settoreprivato o cercano opportunità all'estero. ✒️ Chiediamo, quindi, che i #contratti stipulati a livello nazionale vengano applicati correttamente in periferia. Auspichiamo inoltre un intervento concreto delle istituzioni per sbloccare il rinnovo del contratto dei #medici dipendenti del settore privato, fermo da 20 anni. Non possiamo permettere che in un Paese come il nostro, con tanti professionisti di talento, non si dia la giusta attenzione a un settore in difficoltà. Federmanager MANAGERITALIA ANP associazione nazionale dirigenti scolastici e alte professionalità della scuola FEDERAZIONE CIMO-FESMED FIDIA - Federazione Italiana Dirigenti Imprese Assicuratrici Itinerari Previdenziali Stefano Cuzzilla Massimo Fiaschi Quici Guido Antonello Giannelli Stefano Di Leo Teresa Lavanga Alberto Castelli Marco Ballarè Valter Quercioli Massimo Bianco 

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  • Una grande manifestazione unitaria a maggio prossimo che vedrà sfilare per le vie di Roma i medici, dipendenti e convenzionati, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, i medici del territorio e gli specializzandi, riuniti sotto lo slogan INVESTIRE SUI MEDICI PER SALVARE IL SSN. Nel frattempo in tutte le Regioni saranno organizzate varie iniziative intersindacali per sensibilizzare i professionisti. Questo il pacchetto promosso da ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED – ALS – GMI - FIMMG – FIMP – SUMAI – SMI - SNAMI – FTM con il sostegno della FNOMCEO e la partecipazione di CITTADINANZATTIVA per dar voce ai diritti dei #medici. Link documento unitario https://lnkd.in/ddAghAKV

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  • «Accogliamo con soddisfazione la decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in materia di flat tax delle prestazioni aggiuntive, che verrà dunque estesa a tutte le tipologie, comprese le guardie notturne» dichiara Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED.  «È, questo, un tema che ha visto il nostro sindacato impegnato in prima linea, denunciando a mezzo stampa l’iniquità della prima interpretazione della norma fornita dalla Conferenza delle Regioni e diffidando, lo scorso 27 novembre, tutte le Aziende sanitarie dall’applicare la defiscalizzazione in modo scorretto – ricorda Quici -. È proprio grazie a queste diffide e all’intervento chiarificatore dell’Agenzia delle Entrate dell’11 dicembre che le Aziende sanitarie già oggi applicano la tassazione agevolata a tutte le prestazioni aggiuntive».  «Siamo grati che la nostra azione sia servita a salvaguardare concretamente il lavoro e la retribuzione dei colleghi, che altrimenti avrebbero dovuto restituire migliaia di euro alle Aziende», conclude Quici.

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  • INVESTIRE SUI MEDICI PER SALVARE IL SSN  INVITO CONFERENZA STAMPA  ROMA, SABATO 25 GENNAIO ORE 10.00   Roma 20 gennaio 2025 – Investire sui medici per salvare il Servizio Sanitario Nazionale. Con questo slogan i medici, dipendenti e convenzionati, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, i medici del territorio, gli specializzandi daranno vita a una mobilitazione unitaria che muoverà i primi passi sabato 25 gennaio a Roma.    L’occasione sarà la riunione dei Direttivi Nazionali delle sigle promotrici ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED – ALS – GMI - FIMMG – FIMP – SUMAI – SMI - SNAMI – FTM per condividere azioni unitarie al fine di dare voce ai diritti dei professionisti. L’iniziativa ha il sostegno della Fnomceo e la partecipazione di Cittadinanzattiva.   Sabato 25 gennaio alle 10.00 al Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna (Via Alibert, 5) è prevista la conferenza stampa dei Segretari Nazionali delle sigle sindacali che illustreranno ai giornalisti il pacchetto di iniziative.

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  • Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED, ieri è stato audito dalla #CommissioneAffariSociali della #CameradeiDeputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie. Il Presidente ha sottolineato l’imprescindibilità di una definizione chiara di atto #medico, che affidi in modo esclusivo ai medici attività quali il consenso informato, l’anamnesi, la diagnosi e la terapia: «Occorre prendere atto come, in un sistema sanitario in profondo cambiamento – si legge nel documento presentato alla Commissione -, sia necessario definire con precisione i confini di ciascuna professione sanitaria. Non è un caso che i percorsi formativi necessari a svolgere una determinata professione #sanitaria siano profondamente diversi tra loro. L’anarchia delle competenze può mettere a rischio la #sicurezza delle #cure». Analizzando poi le cause della carenza di professionisti, che affondano le radici nella lunga stagione dei tagli in sanità e nell’assenza di una vera politica per il personale sanitario, è stata evidenziata la necessità impellente di rendere nuovamente attrattivo il lavoro negli ospedali pubblici, risolvendo in tempi rapidi alcune delle criticità che risultano alla base del malcontento dei medici ospedalieri e, dunque, della loro fuga dal SSN. La Federazione CIMO-FESMED ha dunque richiesto lo sblocco del tetto sulla spesa per il personale sanitario, una seria rivisitazione del fabbisogno di personale, la depenalizzazione dell’atto medico, maggiore sicurezza nei presìdi sanitari, la corretta applicazione dei contratti di lavoro, il miglioramento dei rapporti tra direzioni ospedaliere e dipendenti e della formazione aziendale e una #riforma della formazione specialistica che preveda gli #ospedali di formazione e l’assunzione diretta degli #specializzandi. VIDEO DELL'INTERVENTO AL LINK: https://lnkd.in/dHky22NB Documento integrale presentato alla Commissione Affari Sociali disponibile al LINK: https://lnkd.in/dJEbCFwN

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  • Stato di disagio dei medici dipendenti e delle loro condizioni di lavoro nelle strutture ospedaliere legate alle aggressioni, il rinnovo dei contratti e le dinamiche legate alla colpa grave, questi i temi prioritari da risolvere per Guido Quici presidente della Federazione CIMO-FESMED "bisogna intervenire con urgenza almeno su questi punti" https://lnkd.in/dwBfMRzJ

    Medici pronti allo sciopero, stipendi troppo bassi e condizioni di lavoro pesanti. Ma sono in arrivo 5 miliardi

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    ilmessaggero.it

  • Crisi personale sanitario, Quici:«L’allarme lanciato dalla Fondazione GIMBE in merito ai tagli alla spesa per il personale #sanitario negli ultimi 11 anni si unisce ai numerosi segnali d’avvertimento lanciati di recente dalle principali istituzioni contabili del Paese, dalla #CortedeiConti alla Ragioneria dello #Stato. Segnali che sposano la posizione assunta dai sindacati del settore ormai da anni: senza il personale sanitario, il diritto alla tutela della salute è seriamente a rischio. E senza una vera inversione di marcia volta a valorizzare i professionisti, il Servizio sanitario nazionale è destinato al fallimento» dichiara Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED. «Eppure – aggiunge - tale inversione di tendenza, sebbene ritenuta imprescindibile da tutti gli attori che in qualche misura si occupano di sanità, non è all’orizzonte. La legge di Bilancio prevede solo finanziamenti spot che non consentono di ripescare il #SSN dall’abisso in cui al momento si trova. E per i medici non riserva nulla, se non un vergognoso aumento dell’indennità di specificità medica pari a 17 euro mensili». «Ci si riempie la bocca della necessità di rendere nuovamente attrattivo il lavoro del medico ospedaliero, ma intanto tutti i contratti collettivi dei #medici risultano scaduti: da tre anni quello dei medici dipendenti del SSN, e si attende ancora l’emanazione dell’atto di indirizzo necessario ad avviare le trattative; da un anno e mezzo quello dei medici dipendenti di strutture sanitarie private afferenti all’ARIS; da 20 anni, ed è senz’altro il fatto più vergognoso, quello dei medici dipendenti delle strutture sanitarie private afferenti all’AIOP», continua Quici. «Forse non risulta abbastanza chiaro che senza medici non c’è #salute. E se non si interviene prontamente con interventi efficaci, ben presto le corsie degli ospedali saranno vuote», conclude. #ospedali #pazienti #cure #sanità

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  • «È un eufemismo definire deludenti le misure previste dalla legge di Bilancio per la #sanità. Poche risorse frantumate tra innumerevoli capitoli di spesa che servono solo ad accontentare qualche centro d’interesse, di certo non a rilanciare il Servizio sanitario nazionale né a migliorare l’offerta sanitaria per i cittadini. Esclusi categoricamente, dai benefici immediati delle misure adottate, i medici, se non per un aumento offensivo dell’indennità di specificità medica (circa 17 euro netti al mese), e gli infermieri, che ottengono un irrisorio aumento mensile di circa 7 euro netti. Per il resto, nulla. Nonostante le promesse, le belle parole, gli apprezzamenti: nulla». Così Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed, Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED, e Antonio De Palma, Presidente Nursing Up, commentano il testo della legge di Bilancio arrivato in Aula alla Camera dopo l’esame in Commissione. «Eppure nel suo complesso la legge di Bilancio fa cadere a pioggia risorse importanti su alcuni interventi, dal ponte sullo #StrettodiMessina ad un infinito elenco di #bonus quantomeno discutibili, confermando che non è vero che i soldi non ci sono, ma semplicemente non si vuole spenderli per la sanità #pubblica, preferendo strizzare l’occhio ad alcune categorie di cittadini-elettori cui si riconoscono regalìe di poche decine di euro e che contemporaneamente vengono private dell’accesso alla sanità pubblica, il bene più prezioso che abbiamo». «Ed è stata la stessa Corte Costituzionale – aggiungono - ad aver recentemente sottolineato in una importante sentenza come, “per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica”, debbano “essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il “fondamentale” diritto alla salute di cui all’art. 32 Cost.”». «Non possiamo più continuare a portare esclusivamente sulle nostre spalle il peso della tutela della salute dei #cittadini, senza ottenere in cambio nemmeno quel riconoscimento minimo che il nostro ruolo e la nostra professione richiederebbero. Non possiamo più rinunciare alla nostra vita personale, alla nostra #sicurezza e alle nostre prospettive di crescita senza ricevere nemmeno una parte della valorizzazione che troviamo invece all’estero o in altri settori. Non possiamo più credere alle promesse o accontentarci delle pacche sulle spalle». «Ci prepariamo quindi ad un 2025 denso di battaglie sindacali da combattere su più fronti. Urge portare al centro del dibattito pubblico la questione sanitaria, che non deve essere più un mero ambito di scontro partitico ma diventare il fulcro dell’azione politica e dell’interesse #sociale» concludono Di Silverio, Quici e De Palma.  

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  • L’Agenzia delle Entrate dà ragione alla Federazione CIMO-FESMED, specificando che la tassazione agevolata al 15% delle prestazioni aggiuntive va applicata anche alle guardie notturne.  In un parere reso lo scorso 11 dicembre, infatti, si legge: “L’imposta sostitutiva prevista dall’articolo 7 del decreto legge n. 73 del 2024 trova applicazione sui compensi erogati per tutte le prestazioni aggiuntive (…) ricompresi anche i servizi di guardia notturna. Pertanto (…) qualora tra le prestazioni aggiuntive (…) rientrino i servizi di guardia notturna, l’imposta sostitutiva deve essere applicata anche ai compensi erogati a personale sanitario per lo svolgimento di tali prestazioni”. «Finalmente è stato deciso di applicare la norma, e non di interpretarla arrampicandosi sugli specchi con l’unico obiettivo di vessare ulteriormente i medici, come ha tentato di fare il #Ministero dell’#Economia fornendo un parere alla Conferenza delle Regioni – commenta Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED (a cui aderiscono ANPO, ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED) -. Secondo il MEF, infatti, chi lavora 12 ore di notte dovrebbe guadagnare di meno di chi lavora 6 ore di giorno: senza la #defiscalizzazione, 12 ore di lavoro notturno in prestazione aggiuntiva sarebbero retribuite 364,8 euro, mentre 6 ore di lavoro diurno tassate al 15% consentirebbero di guadagnare tra i 408 e i 510 euro, a seconda della tariffa applicata dalla Regione. È ovvio che in questo modo nessun medico sarebbe disposto ad effettuare prestazioni aggiuntive di #notte, considerando anche il disagio che di per sé lavorare di notte comporta». «Ora, grazie alla risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate, le Aziende sanitarie non hanno più motivo di non applicare la tassazione agevolata in modo corretto. Vigileremo affinché questo avvenga in tutta Italia», conclude Quici.  #medici #guardienotturne

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  • Per la #sanità si spende di più ma si offre meno assistenza sanitaria per i cittadini. È il messaggio principale che emerge dall’analisi del Conto Economico delle Aziende sanitarie del Servizio sanitario nazionale relativo al 2022, che la Federazione CIMO-FESMED (a cui aderiscono le sigle ANPO, ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED) ha confrontato con i dati del 2019. Numerosi i punti chiave che consentono di comprendere le ragioni dello stato in cui oggi versa il #SSN. https://lnkd.in/dmukCnaS

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