Post di Girolamo Ciancimino

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Esperto in Orientamento & Career Guidance - Coordinamento di progetti facility, inserimenti lavorativi, gestione impianto ambientale, R.A.E.E. & Rifiuti Speciali presso Orso Blu Impresa Sociale

Il gesto di Leo, il quindicenne di Senigallia, rappresenta una profonda ferita per la società e una sconfitta collettiva. Prima di tutto è il fallimento del sistema educativo, che non è riuscito a creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo, dove ogni studente si senta valorizzato e protetto. Segnala una carenza di valori fondamentali come il rispetto, l'empatia e la solidarietà, che dovrebbero essere trasmessi fin dalla tenera età. Evidenzia la necessità di maggiori risorse e strumenti per prevenire e contrastare il bullismo, sia all'interno delle scuole ma anche nella società in generale. Dimostra l'incapacità della società di proteggere i più vulnerabili, lasciandoli soli ad affrontare situazioni di sofferenza e isolamento. Assenza di modelli positivi I media veicolano spesso modelli di successo e bellezza che possono essere difficili da raggiungere per molti giovani, generando frustrazione e insicurezza. La pressione a conformarsi a determinati standard può portare gli adolescenti a sentirsi inadeguati e a sviluppare problemi di autostima. Gli adulti, in quanto figure di riferimento, dovrebbero essere in grado di offrire modelli positivi ai giovani, ma spesso non riescono a farlo, a causa delle proprie difficoltà e complessità. Riflettiamo Il suicidio di un adolescente a causa del bullismo è una tragedia che ci interpella tutti. È necessario un cambiamento culturale profondo, che metta al centro il benessere dei giovani e promuova valori di rispetto, inclusione e solidarietà. Ognuno di noi può fare la propria parte per costruire una società più giusta e umana. Se un giovane che conosciamo, ma anche un adulto, mostra anche il più piccolo segno di disagio è fondamentale chiedere aiuto. Esistono numerose risorse disponibili, tra cui linee di ascolto e professionisti della salute mentale. Parlate e non esitate a cercare supporto. Non vorremmo mai dover parlare di questi accadimenti.

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