Dati alla mano, in Campania, il personale del servizio sanitario è fortemente inferiore alla media nazionale: lo rivela il monitoraggio della Fondazione Gimbe, che evidenzia come su ogni mille abitanti possiamo contare solo su 8,5 unità di personale. Il dato va in netto contrasto con ciò che succede nel resto del Paese che vede la media attestarsi sull'11,6. Un primato di cui faremo volentieri a meno come territorio e che conferma le grandi difficoltà con le quali i nostri operatori sono costretti quotidianamente a fare i conti. Un’organizzazione inesistente, una rete territoriale che non c’è, lasciano allo sbaraglio i pazienti ai quali dovrebbe essere garantita tutela sanitaria. Lo abbiamo visto con l’ospedale di Caserta ad inizio settimana, accessi incontrollati al pronto soccorso che mandano in affanno una struttura che non riesce a fare rete con Asl e medici di base. Purtroppo il caso si ripete al Moscati di Aversa e in tutte le grandi strutture ospedaliere della Campania andando ad offuscare le qualità professionali e umane dei nostri medici lasciati soli nel difficile compito di garantire la salute della collettività. #giuseppetamburro #campania #FondazioneGimbe #personalesanitario #difficoltà #sanità #ProntoSoccorso #Caserta #MoscatiAversa #struttureinaffanno
Post di Giuseppe Tamburro
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I dati riportati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sulla qualità dell’assistenza dell’ospedale "Ruggi d’Aragona" di Salerno mettono in luce una situazione allarmante, con indicatori negativi in numerose aree critiche. #agenas #aziendaospedalierauniversitariasangiovannididioeruggidaragona #mariopolichetti #newssalerno #NotizieSalerno #salernoattualità #salute #sanità #uilfplsalerno #vincenzodamato
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I dati riportati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sulla qualità dell’assistenza dell’ospedale "Ruggi d’Aragona" di Salerno mettono in luce una situazione allarmante, con indicatori negativi in numerose aree critiche. #agenas #aziendaospedalierauniversitariasangiovannididioeruggidaragona #mariopolichetti #newssalerno #NotizieSalerno #salernoattualità #salute #sanità #uilfplsalerno #vincenzodamato
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Secondo un’analisi della Fondazione GIMBE, presentata a #Bari in occasione del Forum Mediterraneo #Sanità, sono notevoli le differenze tra le #Regioni nella rendicontazione dei tempi di attesa sulle #prestazioni #ambulatoriali. Soltanto sei svettano per la trasparenza e completezza delle informazioni. La #Puglia è l’unica Regione 'promossa' nel #Mezzogiorno. Per Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, si tratta del sintomo più grave ed evidente della crisi organizzativa e professionale del #Ssn.
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MEDICI DI FAMIGLIA E CASE COMUNITA' SPOKE. Il medico di base da libero professionista, convenzionato al Sistema Sanitario nazionale e con specifici obblighi, diventerebbe dipendente del SSN, lavorando presso le case di comunità. L idea è migliorare l offerta per i cittadini a livello territoriale. MA SIAMO COSÌ SICURI CHE QUESTA PROPOSTA SIA INTELLIGENTE?? Nell’idea del ministero, i medici di famiglia dovranno essere il primo riferimento dei cittadini rispetto alle richieste di salute. Un modo anche per decomprimere gli ospedali e soprattutto i pronto soccorso. SPOGLIAMO LA CHIESA PER VESTIRE LA SACRESTIA? Vorrei ricordare che il problema è la mancanza di medici. Ecco il perché della mia metafora "religiosa". Entro il 2026 le Case Comunità dovrebbero essere 1350 ma a giugno 24 se ne contano attive 413. I luoghi dove sorgeranno le stesse sicuramente NON saranno nei piccoli paesi di montagna abitati prettamente da anziani ma nelle città! Quindi cosa stiamo facendo??? Dobbiamo leggere le ordinanze di alcuni sindaci, tipo quello di BELCASTRO in provincia di CATANZARO?? "Non ammalatevi", l'ordinanza del sindaco di Belcastro. Il Pronto soccorso dista 45 km e la Guardia medica funziona a singhiozzo. I cittadini non possono contare, a causa delle carenze del servizio sul territorio, su un'assistenza sanitaria adeguata ed il sindaco emette un'ordinanza con cui «vieta» di ammalarsi. https://lnkd.in/duSDPzz5
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Centrali operative territoriali #COT in #Regione #Toscana 🥇 Raggiunto l'obbiettivo del #PNRR di portare in ogni zona distretto della Regione Toscana almeno un COT. Ma perché le COT sono fondamentali per il sistema sanitario? Ecco le principali #funzioni strategiche: -Coordinamento dei servizi: le COT fungono da punto di #raccordo tra i vari servizi sanitari e socio-sanitari sul territorio, migliorando l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza. -Continuità assistenziale: garantiscono una #transizione fluida tra diversi livelli di cura, ad esempio tra ospedale e assistenza domiciliare. -Gestione dei percorsi di cura: #facilitano la gestione di percorsi assistenziali complessi, soprattutto per pazienti cronici o fragili. -Accesso ai servizi: #semplificano l'accesso dei cittadini ai servizi sanitari, fornendo un punto di contatto unico. -Monitoraggio e prevenzione: permettono un #monitoraggio continuo della situazione sanitaria sul territorio, favorendo interventi preventivi. -Ottimizzazione delle risorse: contribuiscono a un utilizzo più efficiente delle #risorse sanitarie disponibili. -Risposta alle emergenze: possono coordinare rapidamente le risposte a situazioni di #emergenza sanitaria.
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Le Centrali Operative Territoriali (COT) si pongono l'obiettivo fondamentale di assicurare continuità, accessibilità e integrazione nell'assistenza #sanitaria, promuovendo così un sistema sanitario più prossimo ai cittadini e orientato a ridurre le disparità esistenti. Ma qual è lo stato attuale delle #COT in Italia? Leggi di più 👉https://hubs.ly/Q02CcQQT0 #EmergencyManagement #PublicSafety #Beta80Group
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Ridurre le liste d’attesa e far tornare la nostra sanità regionale eccellente, questo è il nostro obbiettivo. Si, perché oggi abbiamo ospedali di elevata qualità con personale appassionato e preparato ma non basta. È il sistema nel suo complesso che non funziona, soprattutto a livello territoriale. Vogliamo che il pubblico riprenda le redini del sistema, vogliamo che guidi la programmazione e il controllo, che sia eliminata l’equivalenza tra il pubblico e il privato in una vera logica di sussidiarietà ed integrazione, evitando come avviene oggi che ci si concentri sulle prestazioni più remunerative che non per forza corrispondono ai bisogni di salute delle persone. Queste le motivazioni della grande mobilitazione per la raccolta firme a sostegno del nostro progetto di legge di iniziativa popolare che ho illustrato a Luca Bonzanni per L’eco di Bergamo.
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Nel processo di riorganizzazione delle cure territoriali, la gestione delle non autosufficienze e di altre situazioni di fragilità rende necessari interventi domiciliari integrati o l’assistenza in strutture residenziali: nasce da qui l’impegno di LegacoopNazionale e Fimmg Nazionale che firmano un protocollo di impegno comune per sviluppare la sanità a livello territoriale Alessio Nisi Maurizio Pozzi Simone Gamberini Silvestro Scotti
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La #sanità pubblica è la vera emergenza in Italia. Perdere il Servizio Sanitario Nazionale non significa solo compromettere la #salute delle persone, ma soprattutto mortificarne la dignità e ridurre le loro capacità di realizzare ambizioni e obiettivi. La Fondazione GIMBE propone un “Piano di Rilancio del SSN” in 13 punti e invita a un patto politico e sociale che superi divisioni ideologiche e cambiamenti di governo #SalviamoSSN
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Ogni anno Fondazione GIMBE analizza il nostro #Ssn e i report ci rilanciano la necessità di un intervento serio, efficace e condiviso sulla sanità pubblica. Boom della spesa delle famiglie, 4,5 milioni di persone che rinunciano a curarsi, -18% per la spesa in prevenzione. Il tempo stringe e il pilastro di cure gratis a tutti non sarà più così scontato. Aumentare le risorse in #manovra? Si, ma non bastano se non si mettono in campo le riforme che da anni il Ssn attende e non si capirà che le strutture, dagli ospedali alle Asl, le fanno funzionare gli operatori sanitari.
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