Hot deals VS Qualità: la dicotomia dei consumi italiani --- Durante l'evento "Linkontro 2024" tenutosi lo scorso maggio in Sardegna, è stata presentata l'indagine “Un viaggio nei consumatori del nostro tempo”, che illustra le sfide affrontate dalla società italiana negli ultimi anni e i cambiamenti nelle priorità di consumo. La doverosa premessa - prima di parlare di consumi - è per le previsioni demografiche relative al nostro paese: si prevede che le famiglie con figli diminuiranno del 11% nei prossimi dieci anni, mentre le famiglie senza figli aumenteranno del 17%. In termini invece di scelte di consumo, si evidenza come queste si presentino sempre più polarizzate: alcuni italiani puntano al risparmio, aumentando gli acquisti nei discount (+1,9% 2024 vs 2021) e riducendo la varietà dei prodotti, mentre altri preferiscono prodotti di qualità e salutari, dedicando quote più consistenti del proprio budget familiare (+20% 2024 vs 2029). Questa polarizzazione riflette diverse percezioni del futuro e bisogni economici: in estrema sintesi e semplificando, le famiglie con figli - preoccupate per il futuro - tendono a ottimizzare da un lato i budget e dall'altro a preferire cibi consolatori a basso costo, mentre quelle senza figli privilegiano alimenti a maggiore tasso di qualità e capaci di garantire benessere fisico. Qualche dettaglio in questo articolo: https://lnkd.in/dQjY8Dsk
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Come reagisce il consumatore di fronte a profili di incertezza? Durante l'evento Linkontro 2024 è stata presentata un'indagine che - tra le molte preziose informazioni - racconta un processo di polarizzazione nei consumi italiani, in particolare nell'area food&beverage: da una parte, chi ha l'esigenza di ottimizzare i budget, premiando gli acquisti in discount e indulgendo su prodotti consolatori a costo contenuto; dall'altra, chi ha capacità di spesa più elevata si orienta su prodotti healthy, qualitativi e ad alto valore oggettivo.
Hot deals VS Qualità: la dicotomia dei consumi italiani --- Durante l'evento "Linkontro 2024" tenutosi lo scorso maggio in Sardegna, è stata presentata l'indagine “Un viaggio nei consumatori del nostro tempo”, che illustra le sfide affrontate dalla società italiana negli ultimi anni e i cambiamenti nelle priorità di consumo. La doverosa premessa - prima di parlare di consumi - è per le previsioni demografiche relative al nostro paese: si prevede che le famiglie con figli diminuiranno del 11% nei prossimi dieci anni, mentre le famiglie senza figli aumenteranno del 17%. In termini invece di scelte di consumo, si evidenza come queste si presentino sempre più polarizzate: alcuni italiani puntano al risparmio, aumentando gli acquisti nei discount (+1,9% 2024 vs 2021) e riducendo la varietà dei prodotti, mentre altri preferiscono prodotti di qualità e salutari, dedicando quote più consistenti del proprio budget familiare (+20% 2024 vs 2029). Questa polarizzazione riflette diverse percezioni del futuro e bisogni economici: in estrema sintesi e semplificando, le famiglie con figli - preoccupate per il futuro - tendono a ottimizzare da un lato i budget e dall'altro a preferire cibi consolatori a basso costo, mentre quelle senza figli privilegiano alimenti a maggiore tasso di qualità e capaci di garantire benessere fisico. Qualche dettaglio in questo articolo: https://lnkd.in/dQjY8Dsk
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Gli acquisti di seconda mano sono ormai un trend. Un comportamento consolidato nelle abitudini di consumo degli italiani, che emerge dall’ Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito , giunto alla sua decima edizione. Se nel 2014 l’usato era ancora vissuto con pregiudizio dagli italiani che la praticavano in caso di necessità, nel 2023 si è affermato definitivamente come comportamento di acquisto consolidato per il 61% di chi la pratica .
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In un contesto di continua evoluzione dei comportamenti di acquisto e delle esigenze dei consumatori, il nostro settore deve affrontare sfide e opportunità senza precedenti. Moderna 2020, nel panorama della distribuzione nel Sud Italia, è impegnata a rispondere a queste dinamiche emergenti. L'articolo che con piacere condivido evidenzia la trasformazione dei modelli di consumo, l'importanza di un approccio innovativo e flessibile e propone un’analisi approfondita dei nuovi profili dei consumatori, delle famiglie e delle loro preferenze. La nostra missione è creare soluzioni che non solo soddisfino le necessità attuali dei consumatori, ma che anticipino anche quelle future permettendoci di sviluppare offerte personalizzate capaci di rispondere alle loro esigenze e di contribuire alla crescita sostenibile del mercato. Questo ci consente di sviluppare offerte personalizzate che rispondano alle loro esigenze e che contribuiscano a una crescita sostenibile del mercato.
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Tre cose delle Gen Z che ai boomers* non vanno proprio giù! Ok è un po’ provocatorio lo ammetto, ma oggi va così. Buon weekend! 1️⃣ Bevono pochi alcolici (e mangiano sempre meno carne). 2️⃣ Non fanno la patente. 3️⃣ Sono pronti a mollare un lavoro fisso che non li soddisfa. *qui uso boomers nella sua accezione più negativa, per il loro atteggiamento ancorato al passato, e non per il solo anno di nascita ===================== (1) In generale, si beve tutti meno. I Gen Z sui consumi di vino pesano per il 6,5%, mentre gli over 65 per il 30%. Rispetto al consumo di birra - cresciuto negli ultimi 12 anni - anche qui è merito degli over 65 (+103% contro il -4% degli under 24) [Istat 2023] Sulle cause, vi lascio leggere questo: https://lnkd.in/dKYRbHew È vegetariano il 7,2% degli italiani, sommati a 2,3% di chi si dichiara vegano, fanno complessivamente il 9,5%, erano il 6,6% nel 2023 [Eurispes 2024] Le adesioni maggiori arrivano dalle fasce 18-24 (vegetariani) e 25-34 (vegani). [Eurispes 2023] (2) In Italia guardando i dati Aci/Istat, nel 2011 le automobili intestate agli under 25 erano più di un milione, mentre nel 2021 circa 590 mila (-43%). In America nel 1997 avevano la patente il 43% dei sedicenni, nel 2020 solo il 25%. Dimezzata anche in UK negli ultimi venti anni. (3) Oltre quattro giovani laureati su dieci interrompono un contratto a tempo indeterminato entro i tre anni dalla firma. Sono pronti a cambiare quando il lavoro non corrisponde più alle loro esigenze non solo di carriera ma anche di vita. [Fonte: rapporto di Mheo, Milan higher education observatory - l’osservatorio coordinato dall’Università Statale sull’istruzione terziaria]
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𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐨𝐨𝐩, 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟓 La "winter edition" del #RapportoCoop2024 ha indagato le previsioni dei consumi per il 2025. Emerge un sentiment diviso e contrastato in cui regna tanto la preoccupazione quanto la curiosità. In generale, a esprimere aspettative in qualche modo positive per il nuovo anno è solo il 52% dei consumatori. Non sorprende, quindi, che l'attesa sia per un aumento dei consumi domestici a discapito del #fuoricasa, appannaggio delle fette più abbienti della popolazione. (via Distribuzione Moderna News) Leggi qui l'articolo completo --> https://lnkd.in/eUWxf68D
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𝐂𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐢 L’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) e NIQ Italia hanno presentato alla fiera SIMEI di Milano un'analisi sui consumi di vino nel nostro Paese che evidenzia un’evoluzione significativa, caratterizzata da una forte polarizzazione basata su fattori come reddito ed età. 𝘓𝘦 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘰𝘷𝘦𝘳 55 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪 𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘪𝘯𝘢𝘯𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘎𝘋𝘖 Le famiglie over 55 senza figli a carico rappresentano il 59% della spesa totale di vino nella grande distribuzione, con una spesa enologica annua pari a 1,83 miliardi di euro. Al contrario, le famiglie con figli e quelle under 55 senza figli a carico coprono rispettivamente solo il 24% e il 18% della spesa totale. 𝘉𝘰𝘭𝘭𝘪𝘤𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘮𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘢 Fuori casa, il consumo di spumanti (63,4%) ha superato quello dei vini fermi (61%), segnando un cambiamento importante nelle preferenze dei consumatori italiani. L'aperitivo si conferma come il momento principale di consumo di alcolici, non solo tra i giovani GenZ e Millennials, ma anche tra i 45-54enni. L’analisi evidenzia inoltre come la scelta di cocktail venga spesso influenzata dalla loro "fotogenicità" per i social media. “Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nei consumi di vino che richiede un cambio di paradigma", ha dichiarato Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio Uiv. "Nei prossimi vent'anni, ci saranno 400 milioni di nuovi giovani consumatori a livello globale. Il settore dovrà trovare nuovi modi per dialogare con loro, rendendo il vino parte integrante delle loro esperienze". Leggi il comunicato stampa completo: https://lnkd.in/dsnXP5GQ #simei #osservatoriouiv #unioneitalianavini #consumi #vino
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Lo studio dell'Ufficio studi di Confcommercio rileva un ritorno dei consumi in Italia ai livelli pre-Covid e delinea come è cambiata la spesa delle famiglie negli ultimi 30 anni
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Il vero tema è capire chi beve e come tra le diverse fasce di età. E qua entra in gioco il legame sempre più labile tra giovani e vino. I consumatori sono, infatti, sbilanciati sulle fasce più mature, con quasi il 30% di over 65, mentre la cosiddetta Gen Z (fino a 24 anni) sui consumi di vino pesa solo il 6,5%. Se, poi, si guarda ai consumi quotidiani l’incidenza della Gen X scende ancora al 4,4%. https://lnkd.in/dUkaV_zS
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La second hand è un comportamento sempre più consolidato nelle abitudini di consumo degli italiani, che la praticano con orgoglio e consapevolezza in quanto scelta sostenibile e di circolarità, oltre che di tendenza. #bvadoxa #economia #napoliattualità #newsnapoli #notizienapoli #osservatoriosecondhand #secondhand #subito
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I CONSUMI NEGLI ULTIMI 30 ANNI: meno spese alimentari, sempre più ICT. Dal 1995 ad oggi sono i consumi connessi al tempo libero che continuano ad aumentare a scapito di quelli di prodotti tradizionali. Con la parziale eccezione delle spese che vanno nella filiera turistica, come viaggi e vacanze e pasti e consumazioni fuori casa, in recupero negli ultimi anni con continui record di presenze, ma ancora leggermente inferiori ai livelli pre-pandemici. Questo quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sui consumi delle famiglie negli ultimi 30 anni: nel 2024 spesa sopra i livelli pre-pandemia, ma ancora lontana dal picco del 2007. Il report stima inoltre un deciso aumento di spesa per i prodotti tecnologici (telefonini e pc), per i servizi culturali e ricreativi, mentre sono in calo i consumi dedicati all'alimentare. Leggi la nota intera su 👉 https://lnkd.in/ddSqvAWq Confcommercio-Imprese per l’Italia #consumi #ufficiostudi #confcommercio
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