Post di Il Fatto Alimentare

Due mesi fa un cinghiale positivo alla peste suina era stato trovato a 65 km da Langhirano, località dove stagionano il #prosciuttodiParma, alcuni giorni fa è stata trovata la carcassa di un cinghiale, morto per avere contratto il virus della #pestesuinaafricana (PSA). Adesso la distanza si è accorciata e un altro cinghiale è stato trovato a 10 km dalla cittadina. È facile prevedere che tra qualche settimana possa essere trovata un'altra carcassa praticamente alle porte dei capannoni di stagionatura. Certo, non ci sono problemi per la salute umana, ma siamo di fronte a un problema serio che mette in pericolo l’intera filiera, che potrebbe veder crollare le esportazioni oltre a un danno di immagine incalcolabile. Presto potrebbero essere estese le zone soggette a restrizione sulla base dei cinghiali trovati positivi nei pressi di Langhirano. Se, come alcuni addetti ai lavori sostengono, l’area degli stabilimenti di stagionatura dei prosciutti di Parma verrà inclusa, potrebbe scattare il blocco delle importazioni di tutti i salumi, non solo del prosciutto di Parma, da parte di Stati Uniti, Canada, Germania, Francia… Per rendersi conto della gravità della situazione, basta vedere cosa è successo alla seduta della Commissione unica nazionale suina dell’11 aprile. “Il listino dei maiali vivi da macellare segna “Non quotato” – spiega Elio Martinelli presidente di Assosuini – questo è successo perché, alla luce dell’arrivo della peste suina nei pressi di Langhirano e nella prospettiva di uno stop alle esportazioni, i macellatori hanno chiesto un forte ribasso dei prezzi di acquisto e gli allevatori hanno deciso di non accettare”. Di fronte a questo disastro annunciato, non ci sono dichiarazioni da parte del Consorzio del prosciutto di Parma. L'articolo di Roberto La Pira su #ilfattoalimentare https://lnkd.in/eewaTVat

luciano giudice

ESPERIENZA DA OLTRE 30 ANNI NELLA SELEZIONE DELLA QUALITÀ

11 mesi

La regola sarebbe la cattura da parte di un nucleo specializzato della forestale che applichi metodi di sedazione che adotti analisi preventiva e conseguente abbattimento degli animali malati da parte del nucleo veterinario. Partendo da un area che verrà allargata in base al riconoscimento degli animali infetti . 4 mesi fa giravano voci che interveniva anche L’ ESERCITO SE LO STATO NON FARÀ NIENTE METTERÀ A REPENTAGLIO NON SOLO LE AZIENDE DEL SETTORE MA ANCHE TUTTE LE FAMIGLIE DEGLI ADDETTI NEL COMPARTO

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