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La "Icon of the Seas", la nave da crociera più grande del mondo, è recentemente salpata per la prima volta dal porto di Miami. Proprietà del gruppo Royal Caribbean, questa gigantesca imbarcazione misura 365 metri di lunghezza, si estende per 20 ponti e può ospitare fino a 7.600 passeggeri. Costruita in 900 giorni in un cantiere navale finlandese, la nave è registrata alle Bahamas e vanta sette piscine, sei scivoli d'acqua, oltre 40 ristoranti, bar e saloni. I costi di costruzione sono incredibili: si parla di $2 miliardi. E non è solo la grandezza della nave che attirato l’attenzione. Gli ambientalisti hanno infatti sollevato preoccupazioni riguardo alle sue emissioni di metano, sottolineando il problema ambientale crescente legato alle navi da crociera. La Icon of the Seas è infatti alimentata da gas naturale liquefatto (GNL), che sebbene bruci in modo più pulito rispetto al combustibili tradizionale, esiste il rischio che la dispersione accidentale di gas aumenti le emissioni di metano, un potente gas serra. Bryan Comer dell'ICCT (Consiglio internazionale per il trasporto pulito) ha affermato che il GNL può emettere oltre il 120% in più di gas serra rispetto al gasolio marino. D'altra parte, Royal Caribbean difende la propria scelta, sostenendo che la "Icon of the Seas" possiede un'efficienza energetica del 24% superiore agli standard richiesti dall'Organizzazione Marittima Internazionale. Ma quanto vale il mercato del turismo su Navi da crociera? Secondo la Cruise Lines International Association è uno dei settori del turismo che sta crescendo più velocemente, e nel 2021 ha contribuito all'economia globale per il valore impressionante di ben $75 miliardi. Fonte: La Stampa #crociera #navi #economia #turismo

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