Post di Italian Climate Network

"Non vorremmo scadere nel retorico, tuttavia pensiamo davvero che il pronunciamento atteso nei prossimi mesi da parte della Corte di Cassazione stabilirà un precedente storico per il diritto italiano. Con Greenpeace Italia, infatti, abbiamo deciso di “chiedere” alla Suprema Corte se nel nostro Paese è possibile o meno effettuare una causa climatica, nella fattispecie la nostra “Giusta Causa” contro Eni. Abbiamo deciso di compiere questo passaggio alla luce delle tante obiezioni di non procedibilità avanzate dalle controparti, per l'appunto Eni e i suoi rilevanti azionisti pubblici Ministero dell'Economia e delle Finanze e CDP Cassa Depositi e Prestiti. Sarebbe paradossale che in un Paese dell'Unione europea, che continua a sbandierare degli obiettivi climatici almeno sulla carta ambiziosi, si finisca per non poter istruire una climate litigation. Tanto per comprendere la rilevanza di queste cause, le Nazioni Unite a tutto dicembre 2022 ne avevano mappate ben 2.180 in 65 paesi. Inoltre, in base a uno studio reso pubblico lo scorso giugno dal Grantham Research Institute on Climate Change & the Environment della The London School of Economics and Political Science (LSE), si può senza dubbio affermare che sono in costante crescita le cause contro aziende private, perché con le loro attività contribuiscono a fiaccare la salute del pianeta. L'ente inglese certifica che dal 2015 sono state avviate circa 230 cause legali contro società fossili e associazioni di categoria, di cui più di due terzi dal 2020. Tra i casi più eclatanti, quello vinto in primo grado dagli ambientalisti nel 2021 in Olanda contro la più potente multinazionale fossile europea, la Shell, e quello recente che ha visto le Klima Seniorinnen “trionfare” presso la corte Europea dei Diritti Umani contro il governo elvetico. Proprio in Olanda e Svizzera siamo stati di recente per intervistare alcune delle protagoniste di queste storie che hanno avuto una grande eco internazionale. Nella seconda parte dell'anno potrete ascoltare le loro interviste in una nuova serie di podcast proprio sulle climate litigation. con determinazione, il Collettivo di ReCommon"

Se interessa la sostanza #strategica della #transizione #energetica e la sua compatibilità (per Italia ed Europa) con la politica #ambientale e la #sicurezza . IAI (in collaborazione con Environmental Defense Fund Europe, ha prodotto un paper di grande interesse, verrà discusso mercoledì 24 Gennaio nel #webinar. che trovate qui sotto

Numero speciale sul #PNACC, Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Le firme della RGA hanno passato in rassegna tutti gli aspetti: #clima, #energia, #biodiversità, #danno #ambientale, #comunicazione, #governance. Un grande numero.

UNO SGUARDO COLLETTIVO TRANS-GENERAZIONALE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE PER UN ADATTAMENTO PARTECIPATIVO ALL’ACCELERAZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO La terza edizione del Symposium on Social Transition and Climate Change, intitolata “Uno sguardo collettivo trans-generazionale allo sviluppo sostenibile per un adattamento partecipativo all’accelerazione del cambiamento climatico”, rappresenta una prosecuzione delle riflessioni e delle iniziative delle due edizioni precedenti svolte nel 2022 e 2023 a Gaeta e Teramo. L’evento ha luogo il 23 e 24 maggio 2024 presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, e ha come obiettivo indagare l’intersezione tra partecipazione sociale, consapevolezza intergenerazionale e strategie di adattamento al cambiamento climatico, enfatizzando il ruolo cruciale della cooperazione transdisciplinare in tale contesto. MORE https://lnkd.in/dExnDbrv

QUALCHE SANO DEBUNKING SULL'EOLICO OFFSHORE GALLEGGIANTE Qualche giorno fa Ksenia Balanda , la General Manager della partnership fra BlueFloat Energy e Renantis in Italia è intervenuta alla festa dell' Innovazione organizzata da Il Foglio Quotidiano . Ksenia ha fatto un sano debunking su alcuni dei falsi miti che riguardano i parchi eolici offshore galleggianti in Italia. L'identificazione dei falsi miti è il frutto di un lavoro a quattro mani fatto con la Floating Offshore Wind Community di The European House-Ambrosetti. Ecco qualche debunking. 👉 Manca il potenziale per l'eolico offshore in Italia. Non è vero, l'Italia ha una posizione centrale nel Mediterraneo e vento abbondante. 👉 Manca la filiera produttiva. Falso anche questo: abbiamo l'acciaio, la cantieristica, i porti, gli ingegneri ecc. ecc. La filiera c'è esiste e basta solo collegarla. L'eolico offshore è il fil rouge che collega gli elementi. 👉 Non si sviluppano le economie locali... Ogni impianto offshore crea fra i 1200 e 1400 posti di lavoro durante la costruzione e circa 400 posti durante l'esercizio dell'impianto. Vedete voi... 👉 L'eolico galleggiante danneggia le coste e l'ecosistema. Falso anche questo. E' la tecnologia che produce energia meno invasiva per l'ambiente. Anzi ai confini dei parchi eolici si creano le nursery ittiche dove è possibile pescare. Poi sapete una cosa; la cozza IGP di Ravenna si raccoglie nelle palificazioni delle piattaforme al largo che estraggono il gas. Pensiamoci ! e soprattutto basta con la sindrome B.A.N.A.N.A. Build Absolutely Nothing Near Anything ! PS il video dura 6 minuti #green #eolicomarinogalleggiante #rinnovabili #energia #industria cc Luca Del Pozzo Fulvio Mamone Capria Daniele Caruso, PMP® Ferdinando Samonà jacopo giliberto Sara Deganello Roberto Saba

𝙇𝑨𝙉𝑻𝙀𝑹𝙉𝑨 𝑮𝙍𝑬𝙀𝑵 la nuova rubrica di CASA GAS FREE Per la prima puntata della nostra nuova rubrica, abbiamo intervistato l'ing. Roberto Viazzo affrontando temi importanti: - la casa passiva - i protocolli di certificazione - la bilancia energetica e tanto altro, in circa 10 minuti, densi di consigli tecnici ed esperienze reali nel settore. Buona visione: https://lnkd.in/dRVjuJts

È uscita l'ultima puntata dell'approfondimento sullo stato dell'ambiente in Piemonte realizzato insieme a Riccardo Bessone per il Master in Giornalismo "Giorgio Bocca" dell'Università degli Studi di Torino 🍃 questa volta parliamo di demografia e lavoro!

Un'ora di dialogo con un panel di esperti qualificati su cinque temi decisivi per la costruzione di un nuovo modello d'Europa. Il video per rivedere come è andata stefano arduini Marco De Ponte giuseppe guerini Davide Sabbadin Arianna Saulini ActionAid Italia CECOP European Environmental Bureau Save the Children Italia

Accordo, nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sul #diritto del #mare, relativo alla conservazione e all’uso sostenibile della #biodiversità #marina delle #zone non soggette a #giurisdizione #nazionale. L'obiettivo dell' accordo è garantire la conservazione e l'uso sostenibile della #biodiversità #marina delle zone non soggette a giurisdizione nazionale, nell'immediato e a lungo termine, attraverso l'attuazione efficace delle disposizioni pertinenti della Convenzione e l'ulteriore cooperazione e coordinamento a livello internazionale.

🌍 Fermarsi nel mezzo di una #transizione necessaria non ha senso alcuno. Chi si pianterebbe mai in piena corrente a metà del guado??? Ecco infatti come risponde la nostra capitana dei #GreenHeroes, Annalisa Corrado su Materia Rinnovabile - Renewable Matter: 👉 "Propongo più e non meno #GreenDeal, una redistribuzione del prezzo per dare maggior valore e ricavo ai prodotti agricoli, l’imposizione dei criteri ambientali anche a chi #esporta in Europa, e una riforma vera della #PAC, la politica agricola comunitaria, perché assomigli molto di più alla strategia #FarmtoFork. La PAC continua a dare l'80% delle risorse a pochissime grandi aziende, a danno dei piccoli produttori, che per di più presidiano le pratiche più sostenibili."