Post di Kreizy

♻️ In che modo ci prendiamo la responsabilità del nostro impatto sul territorio? In Rosanna Taglio abbiamo contato 7 azioni che, un passo dopo l’altro, mirano alla sostenibilità ambientale e sociale del nostro lavoro. Un ideale di produzione industriale capace di intrecciare, in maniera armonica, i suoi bisogni a quelli del territorio e delle persone che lo abitano. Come? 1 - Riduciamo il consumo di energia 2 - Innoviamo i nostri strumenti di lavoro 3 - Diamo nuova vita agli scarti 4 - Riusiamo gli imballi 5 - Accorciamo le filiere 6 - Sosteniamo il sociale 7 - Pensiamo ai nostri collaboratori . . . #rosannataglio #fashionlover #fashionindustry #fashionwork #madeinmarche #fashionlovers #madeinitaly #tagliotessuti #tagliotessile #taglioservice #moda #aziendeitaliane #sostenibilità #filierasostenibile #innovazioneindustriale #efficienzaoperativa #responsabilitàsociale

Riciclare gli scarti della confezione, creando una filiera che richiede la collaborazione di diversi attori: i brand, le aziende produttrici, i riciclatori. E' l'oggetto della sperimentazione di Circular Fashion Partnership, promossa da Global Fashion Agenda con la collaborazione di GIZ. Gli ostacoli sono numerosi: innanzitutto quello di creare un'alternativa a un mercato informale che ritira questi materiali e li destina alle fornaci per la produzioni di mattoni, con danni all'ambiente e alle persone che ci lavorano. E poi creare un mercato per le materie riciclate, che alla fine è l'unica soluzione per dare una spinta decisiva alla circolarità.

Trasformare gli scarti tessili in prodotti circolari! Questi block notes rappresentano un esempio concreto di cosa intendiamo per rigenerazione: la stella polare per le nostre politiche di sostenibilità. Sono frutto di una collaborazione con Nazena, una giovane ma già riconosciuta, start up vicentina che lavora nel settore tessile in ottica di economia circolare: da scarti industriali e vestiti usati a prodotti ecosostenibili e imballaggi durevoli. In particolare, le pagine interne sono realizzate con carta riciclata certificata FSC, mentre la copertina è stata creata, recuperando e trasformando gli scarti tessili derivanti dalle nostre produzioni, attraverso un'operazione di sfilacciatura e aggiunta di colle naturali. Non si tratta esclusivamente di riciclare, ma di valorizzare un prodotto o materiale che ha già esaurito la sua funzione primaria, riportandolo in gioco con un nuovo aspetto, nuove funzionalità e un maggiore valore aggiunto. Il processo di upcycling brevettato da Nazena consente di recuperare fino al 100% delle fibre presenti negli scarti tessili, come ad esempio il cotone, senza l'utilizzo di sostanze chimiche inquinanti. Ogni block notes permette di recuperare 90 grammi di materiale tessile dalla discarica, contribuendo a risparmiare 0,34 grammi di emissioni di CO₂.

La moda sostenibile non è solo un trend, ma una necessità in un mondo che si muove verso la responsabilità ambientale. Ci impegniamo quotidianamente a supportare pratiche di gestione responsabile dei rifiuti tessili, ma come affrontiamo il dilemma dello smaltimento? Contrariamente alla credenza comune, i rifiuti tessili non dovrebbero finire nell'indifferenziato. Per evitare che capi dimenticati o usurati raggiungano le discariche, è possibile depositare i tessuti non più desiderati nei centri di raccolta specifici per il riciclo tessile. Qui, gli indumenti vengono selezionati per il riutilizzo, il riciclo o la trasformazione in nuovi materiali. #Euroveneta #ClassificazioneRifiuti #ModaSostenibile #Categoria4

Sapete qual è la stima di rifiuti tessili prodotti ogni anno entro il 2030? Circa 92 milioni di tonnellate. Un dato preoccupante, da approfondire: il post industrial textile waste (gli scarti che derivano dalle varie fasi della produzione, compresa quella della confezione) gioca un ruolo importante in questa grande massa di materiali. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea, circa il 25% del tessuto rimane sul tavolo di taglio. Sono cifre destinate a scendere con le tecniche di progettazione zero waste ma ci vorrà del tempo per avere un impatto significativo. ⏳ In alcune parti del Mondo, intanto, si sta cercando di arginare la cosa con programmi che in CDC_Studio apprezziamo davvero. È il caso della Cambogia, dove sta approdando il progetto Circular Fashion Partnership, già sperimentato in Bangladesh. Ad oggi il progetto è portato avanti da 13 brand internazionali che hanno nel Paese la propria catena di fornitura, da 23 produttori, poi 2 fornitori di servizi e infine 2 aziende di riciclaggio. ♻️ Il progetto prevede la formazione dei produttori su pratiche di gestione sostenibile dei rifiuti, compresa la separazione dei rifiuti post-produzione secondo giuste regole di riciclaggio ed il monitoraggio digitale degli stessi rifiuti, che permette anche di tracciarli, per capire anche cosa è disponibile dove. I materiali raccolti e selezionati sono anche oggetto di sperimentazione per valutarne un possibile utilizzo in ambito moda, con l’obiettivo di costruire una filiera completa per la gestione degli scarti - musica per le nostre orecchie! Progetti come questo evidenziano come l’urgenza di cambiare rotta si stia diffondendo nel mondo del fashion. Noi continuiamo a tenere le antenne dritte, vogliamo intercettare tutte quelle aziende pronte a collaborare con noi per valorizzare l’invenduto e lo scarto e dar loro nuova vita. Siete pronti? Per scriverci: 📧 info@cdc-studio.it Cristina Di Carlo #cdcstudio #riciclo #upcycling #circulareconomy #ricercaesviluppo #startup #cambogia #textilewaste

Ti sei mai chiesto che impatto può avere il 𝐅𝐚𝐬𝐭 𝐅𝐚𝐬𝐡𝐢𝐨𝐧 sul settore dei rifiuti?👚👖👗 Negli ultimi anni, il campo della moda ha generato una vera e propria emergenza rifiuti, conseguentemente al Fast Fashion ⚠🌍 Secondo i dati ISPRA 2022, il prodotto tessile a fine vita rappresenta il 5.7% dei rifiuti indifferenziati di cui il 30% arriva dalla raccolta urbana. Il recupero degli scarti tessili è difficoltoso per la varietà di materiali da smontare, con presenza di bottoni o cerniere 👚👖👗 Come soluzione al problema, l'UE ha promosso un modello di economia circolare rivolto al tessile, adoperando principi di riutilizzo economicamente vantaggiosi. Ad esempio, in Italia sono nati centri di raccolta, in Campania e a Prato, dove i capi vengono selezionati e poi rivenduti. Ciò che non è adatto al riuso, circa il 30-35%, viene inviato a operatori specializzati per il riciclo ♻ Da qui, deriva il concetto di "𝐄𝐧𝐝 𝐨𝐟 𝐖𝐚𝐬𝐭𝐞", quel processo che porta un rifiuto a cessare di essere tale. Infatti, il MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica), dalla fine del 2023, ha stabilito i criteri di conformità per la cessazione della qualifica del rifiuto, gli scopi specifici di utilizzabilità e gli obblighi documentali per le aziende. A livello europeo, invece si parla di 𝐄𝐏𝐑 (𝐄𝐱𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐝 𝐏𝐫𝐨𝐝𝐮𝐜𝐞𝐫 𝐑𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲), una normativa obbligatoria (2002) che richiede alle aziende una maggiore attenzione allo smaltimento dei rifiuti e all’intero ciclo di vita dei propri prodotti 🔃 Oggi, vengono quindi richiesti ai produttori tessili contributi finanziari il cui livello si basa sulla circolarità dei propri prodotti tessili 🏭 Ne consegue che tutti quei brand che si sono affacciati timidamente alla ricerca dei tessuti sostenibili, oggi sono costretti a intervenire, invertendo il senso di marcia. Scopri di più 👉🏼 https://lnkd.in/dtTmtVvB #difespa #difemagazine #economiacircolare #fastfashion #endofwaste #epr #recuperoscartitessili #industriadellamoda #tessutisostenibili #ecodesign #riciclo #impattoambientale #sostenibilità

🦋 𝗧𝗪𝗠 𝗱𝗲𝗯𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗣𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗨𝗼𝗺𝗼 – 𝗟𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗶𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶𝗹𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶 Siamo entusiasti di presentarci ufficialmente a Pitti Uomo! TWM (Textile Waste Management) è la nuova società consortile dedicata alla gestione dei rifiuti tessili, creata da Safe - Hub Consorzi per le Economie Circolari ed ENVALUE CONSULTING, con il consorzio Retex.Green come principale partner. Un progetto innovativo finalizzato a supportare i produttori del settore tessile-abbigliamento nella costruzione di un'Economia Circolare efficiente, verificata e controllata. Con l’imminente entrata in vigore del regolamento EPR (Responsabilità Estesa del Produttore), il settore tessile si prepara a nuove sfide ambientali ed industriali. SAFE, con la sua esperienza ventennale nella gestione delle filiere di pneumatici, batterie e rifiuti elettronici, ed Envalue Consulting, con il suo team interdisciplinare di esperti, hanno trasferito su TWM la loro capacità operativa e il loro know-how. Cosa offre TWM: ✅Rete capillare: trasportatori, punti di stoccaggio e impianti di trattamento per gestire la raccolta e il recupero dei rifiuti tessili in tutta Italia. ✅Efficienza e trasparenza: un sistema organizzato e rigorosamente controllato per garantire il massimo riutilizzo e riciclo dei materiali. ✅Supporto completo: assistenza tecnica, operativa e organizzativa per creare soluzioni circolari su misura, sia open loop che closed loop. ✅Sperimentazione: progetti pilota per innovare continuamente le nostre soluzioni di riciclo delle fibre secondarie. 🌍 Oltre gli adempimenti di legge A livello globale, la produzione tessile e lo smaltimento improprio dei rifiuti tessili hanno impatti ambientali e sociali inaccettabili. Per eliminare questi impatti, il settore tessile-abbigliamento sta adottando un modello di Economia Circolare che va oltre il semplice recupero dei rifiuti e mira a creare filiere integrate e simbiotiche. La vera circolarità include progettazione ecocompatibile, riutilizzo, riciclo, riparazione, innovazione tecnologica e nuove proposte di valore: elementi che integrati tra loro formano un unico ecosistema. Le imprese che adottano questo modello basano sulla circolarità la loro visione, strategia e operatività. Perché il nuovo scenario circolare sia pienamente realizzato, è necessario che i produttori tessili assumano un ruolo organizzativo nelle filiere di recupero, collaborando con stakeholder pubblici e privati. Passa a trovarci a Pitti Uomo o visita il nostro sito https://twm.green/ #TWM #PittiUomo #ModaSostenibile #GestioneRifiutiTessili #EconomiaCircolare

🌿  Innovazione e Sostenibilità nel Settore Tessile: Il Ruolo Centrale di Safe e TWM Durante l'evento Pink&Green che si è tenuto a Bari qualche giorno fa, abbiamo avuto l'opportunità di esplorare iniziative rivoluzionarie nel settore tessile, uno dei più impattanti sull'ambiente. Un esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione è rappresentato da TWM (Textile Waste Management) società consortile per la gestione dei rifiuti tessili, nata sotto l'egida di Safe. 🛠  𝗧𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗣𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: Twm, costituita da Safe ed ENVALUE CONSULTING , ha come principale cliente il Consorzio Retex.Green e garantisce non solo la tracciabilità dei materiali, proteggendo la proprietà intellettuale contro la contraffazione, ma anche una gestione dei rifiuti tessili che rispetta rigorosamente i requisiti di legge e i più elevati standard etici. ♻  𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗖𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲: Safe dimostra come l'economia circolare sia una pratica realizzabile e vantaggiosa. Ogni fase del processo produttivo e di smaltimento dei materiali è pensata per ridurre l'impatto ambientale, migliorare la competitività e tutelare la reputazione dei marchi coinvolti. 🌱  𝗨𝗻 𝗠𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼: Come ha sottolineato Laura Greppi, Corporate ESG & Sustainability Manager di Pattern Group , TWM pone i suoi aderenti in una posizione avanzata nello sviluppo e nella logistica della gestione degli scarti tessili. Questo approccio integrato rappresenta un modello di riferimento per l'intero settore, invitando tutte le aziende a seguire questo percorso verso una maggiore sostenibilità. ➡  𝗜𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼: Attraverso iniziative come quella di TWM, possiamo costruire un futuro più sostenibile e responsabile nel settore tessile. Un passo avanti per le nostre aziende, un grande passo per il nostro pianeta. #Sostenibilità #EconomiaCircolare #ModaSostenibile #Innovazione #Safe #TWM #PinkAndGreen #Ambiente #Tessile #ESG https://lnkd.in/deSEsjcz

le belle iniziative femminili per #EconomiaCircolare nel #fashion e per Safe - Hub Consorzi per le Economie Circolari la nuova sfida di TWM il consorzio e la filiera per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti tessili che tanto impattano nell'ambiente

🗓 Oggi #18marzo si celebra la 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐜𝐢𝐜𝐥𝐨, istituita nel 2018 dalla #GlobalRecyclingFundation. Un’iniziativa, il Global Recycling Day, che ricorda a governi e istituzioni l’urgenza di un approccio comune e congiunto e sensibilizza i singoli cittadini. Perché anche i piccoli gesti quotidiani fanno la differenza, a partire da una corretta differenziazione dei #rifiuti. ♻ ♻ ♻ Basti pensare che grazie al #riciclo, definito la 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐚, risparmiamo più di 700 milioni di tonnellate di emissioni di #CO2, destinate a raggiungere il miliardo di tonnellate entro il 2030. Per celebrare questa preziosa Giornata dedicata al riciclo, ecco un elenco di preziosi suggerimenti per una corretta #raccolta #differenziata e alcuni tipici #errori da non fare: 📦 #carta e #cartone vanno gettati negli appositi contenitori, ma attenzione ai tovaglioli di carta e ai fazzoletti di carta sporchi di avanzi di #cibo, che vanno invece nella raccolta dell’umido 🍾 #bottiglie e #barattoli di #vetro vanno gettati nel vetro, ma #bicchieri, specchi, piatti di ceramica vanno nell’indifferenziata 🖋 biro, pennarelli e #giocattoli devono essere gettati nell’indifferenziata anche se sono di #plastica 🏷 gli #scontrini vanno nell’indifferenziata e 𝐧𝐨𝐧 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐚 🍶 le regole per la raccolta differenziata dei contenitori in #TetraPak variano da un Comune all’altro 🍪 le confezioni e gli involucri dei #biscotti e del #caffè spesso vengono realizzati con materiali non riciclabili e vanno quindi gettati nell’indifferenziata. Se la confezione presenta un triangolo con 𝐜𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝟎𝟕, significa che non è riciclabile 📰 la carta stagnola va gettata, a seconda dei Comuni, nella plastica, nel vetro o in un sacco apposito per la raccolta dell’alluminio Infine ricordatevi di un’altra preziosa risorsa, il #riciclocreativo! #GlobalRecyclingDay | #RECYCLINGHEROES