Post di La Ragione

A meno di due mesi dalle prossime elezioni europee, cresce la fetta di elettori italiani interessati a votare in occasione alle consultazioni di giugno, nonostante nel nostro Paese resti ben radicato un sentimento euroscettico. Sono alcune delle evidenze emerse dall’ultimo Eurobarometro, il sondaggio ufficiale del Parlamento, che ha raccolto le opinioni di oltre 26.000 persone nei 27 Stati membri. Elezioni europee: sette elettori italiani su dieci pronto a votare

https://lnkd.in/esfMvfy6 Elezioni Europee, Pacifico: insieme al PD sosteniamo Libertà. (AGENPARL) - Roma, 25 Maggio 2024 (AGENPARL) – sab 25 maggio 2024 Onorevole Marinella Pacifico già Senatrice della Repubblica Comunicato Stampa: Elezioni Europee 25 maggio 2024 L’obiettivo per le europee è di sconfiggere le destre e a questo riguardo i sondaggi sono confortanti. Infatti si è ridotto il divario tra FdI e PD, cristallizzato sui 5 punti percentuali. Ora non resta che convincere tutti gli italiani di recarsi alle urne e dare credito anche alle nuove liste elettorali, espressione di quella rappresentanza democratica del Paese fondamentale, seppure con uno spazio mediatico marginale. In particolare la mia attenzione è caduta su Libertà, la lista organizzata da Cateno De Luca, sindaco di Taormina e la già sottosegretaria all’Economia Laura Castelli. Ai due politici va il merito di aver accolto 19 Associazioni e dato loro spazio su temi imprescindibili per i cittadini italiani. Così mentre nel centro destra volano gli stracci per strappare il consenso all’avversario di coalizione, questa nuova realtà propone di realizzare servizi che Lega, Forza Italia e FdI hanno dimenticato. Il paradosso più eclatante riguarda Salvini, che esulta per il “condonino” su verande e tramezzi ma rende disumana la normativa sulle pensioni con tagli all’assegno di quiescenza e l’allungamento del periodo lavorativo. Tema che Libertà invece mette al centro del proprio programma elettorale e promette di rendere migliore per agevolare le condizioni di vita degli italiani. Quindi, nelle due ultime settimane che ci dividono dalle elezioni europee, sarà interessante analizzare questo e gli altri punti del programma elettorale di Libertà per convincere i cittadini a dare fiducia ai candidati del progetto. Lo dichiara l’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica. #elezionieuropee

🗳️ ELEZIONI EUROPEE: CHI VINCE E CHI PERDE Da queste elezioni europee emergono molti dati interessanti. 1️⃣ L’Italia è l’unico Paese europeo in cui viene premiata la coalizione di Governo con una percentuale di voto per i partiti di maggioranza superiore a quella ottenuta alle precedenti politiche. Un dato più unico che raro, aggiungerei, che premia indiscutibilmente il Presidente del Consiglio e il Governo. I cittadini approvano, a voti altissimi, l’operato del Governo. 2️⃣ Ad essere incoronate sono le tre donne protagoniste della politica degli ultimi mesi: Giorgia Meloni, Elly Schlein e Ilaria Salis. Giorgia Meloni incassa un voto di fiducia amplissimo come leader di un partito di Governo e come Presidente. Mentre i suoi corrispettivi europei, come Macron in Francia o De Croo in Belgio, sono stati costretti alle dimissioni, la sua presidenza è stata fortemente premiata dai cittadini con un voto al partito superiore al dato delle scorse politiche. Elly Schlein è riuscita a ottenere un risultato che va oltre ogni previsione, prosciugando parte dei voti al Movimento 5 Stelle la cui percentuale cala di oltre 8 punti rispetto alle scorse europee del 2019. A Ilaria Salis, neo-eletta, è da attribuire un risultato per Alleanza Verdi e Sinistra che Bonelli e Fratoianni hanno definito “straordinario” e che senza di lei e l’attenzione mediatica sul suo caso - diciamocelo - non avrebbero mai ottenuto. 3️⃣ Forza Italia, a pochi giorni dall’anniversario della morte del suo fondatore e leader, sfiora la soglia del 10%, contro i pronostici di chi dava il partito per spacciato. Il merito? Aver intercettato prima dei competitor il bisogno emergente di una forza “rassicurante”, che accentra poco l’attenzione sul leader e molto su temi avvertiti come primari, con senso di ragionevolezza e una comunicazione pacata e mai sopra le righe ma pur sempre autorevole. 4️⃣ Il Movimento 5 Stelle subisce una sonora sconfitta toccando il dato più basso dal 2014 ad oggi: nel 2014, senza alcuna organizzazione, raggiungeva il 21% arrivando secondo; nel 2019 il 17%; oggi un deludente (ma prevedibile per chi) 9%. “Il vento è cambiato”, esclamavano dopo la vittoria (per un pugno di voti) in Sardegna non curandosi della direzione… 5️⃣ L’astensionismo cresce rispetto alle scorse elezioni così da tanto da entrare nei record: è la prima volta nella storia in cui gli astenuti costituiscono la maggioranza assoluta dei votanti. I giovani? Non pervenuti. 6️⃣ I giovani (universitari fuorisede) votano a sinistra, e il dato non poteva essere più chiaro: il 40,53% per Alleanza Verdi e Sinistra, il 25,64% per il Partito democratico, il 9,76% per Azione, il 7,68% per il Movimento 5 Stelle, il 7,67% per Stati Uniti d’Europa. Seguono Fratelli d’Italia con il 3,58%, Forza Italia con il 2,42 e Lega con lo 0,55%.

Le elezioni europee del 9 giugno, in Italia, lo saranno solo per modo di dire. Ormai il senso del voto è profondamente cambiato. “Parliamo di un voto che ormai ha tutta la connotazione di un test per il prossimo voto nazionale”, dice a True-News Alessandro Faggiano caporedattore di Termometro Politico Faggiano ricorda che “in vista delle Europee si è realizzato un totale cambio di paradigma. Di Europa non si parla più. Partiti e soprattutto leader”, ragiona il sondaggista e analista politico, “si stanno preparando a testare le proprie forze alimentando quel triste spettacolo basato su candidature personali che mai si trasformeranno, nella maggior parte dei casi, in seggi effettivi all’Europarlamento”. Per Faggiano è un “dato politico rilevante” questo cambiamento che “contraddice quanto successo nel 2019, quando si pensava che le elezioni europee avrebbero avuto la possibilità di cambiare l’Unione. Oggigiorno, nonostante le sfide politiche del Vecchio Continente restino notevoli e impellenti, questa percezione è venuta meno”. E ciò, unitamente a un calo della fiducia italiana per le istituzioni comunitarie, non cessa di produrre risultati True News https://lnkd.in/dTYfSxbD

📌 Elezioni Europee: l'ultimo sondaggio #Ipsos prima del voto! 🔎 Condividiamo alcune delle stime di voto pubblicate sulle pagine del Corriere della Sera: una fotografia delle intenzioni attuali degli italiani e delle italiane, che non necessariamente rappresentano il possibile esito finale del voto. ✔️ Fratelli d’Italia viene stimato al 26,5%, con un calo netto di ben due punti rispetto ad aprile. ✔️ Si conferma il buon andamento di Forza Italia (con Noi Moderati) al 9,2%, in crescita dello 0,6%. ✔️ Il Pd è stimato al 22,5%, il risultato più alto dall’insediamento della segretaria Schlein, in crescita di più di un punto nell’ultimo mese. ✔️ Il Movimento 5 Stelle, stimato al 15,4%, ha ancora un piccolo calo: di mezzo punto nell’ultimo mese, ma di due punti nell’ultimo periodo. ✔️ Due partiti sembrano poter superare la soglia del 4%: Alleanza Verdi Sinistra, stimata al 4,6%, e Stati Uniti d’Europa, stimata al 4,1%. ✔️ Leggermente sotto l’asticella Carlo Calenda con Azione, oggi stimata al 3,6%. ✏️ Leggi l'articolo completo a cura di Nando Pagnoncelli, Presidente #Ipsos: https://lnkd.in/dU7XBfnf - #Ipsos #elezionieuropee2024 #sondaggipolitici

Oltre 22 milioni di italiani sono orientati a non votare alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno: un dato significativo rilevato dall’indagine realizzata dalla Fondazione con il Sud in collaborazione con l’Istituto Demopolis, che ha svelato diverse preoccupazioni e disillusioni tra i cittadini italiani. Il fenomeno dell’astensionismo alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno si presenta come un riflesso tangibile di un clima diffuso di delusione e sfiducia nei confronti dei partiti politici. Un significativo 53% degli italiani che non hanno votato negli ultimi anni attribuisce questa scelta proprio a tale senso di disillusione. Le radici di questo fenomeno affondano profondamente nella società italiana, intrecciandosi con questioni complesse come l’autonomia differenziata e le disparità regionali, oltre che con la percezione dell’efficacia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In Italia l’affluenza alle elezioni europee è un problema (e ciò che preoccupa di più è il trend)👇🏻 Nelle elezioni del 2019, infatti, poco più di un italiano su due è andato a votare (54,5%), rispetto all’87% degli aventi diritto di voto nel 1979. E secondo alcuni, il dato potrebbe essere ancora più basso per le elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Ma come mai l’affluenza è scesa così tanto durante gli ultimi anni? Parte del motivo è da ricercare nel fatto che, nonostante una buona considerazione del Parlamento europeo da parte dell'86% degli italiani, ben 7 italiani su 10 ritengono che la loro voce non venga ascoltata all'interno dell'Unione Europea. E questo senso di disillusione è accentuato dal fatto che il dialogo politico entra nella vita quotidiana degli italiani solo 'occasionalmente' (per il 60% degli italiani la politica è poche volte argomento di conversazione). Se andiamo a vedere a livello europeo, va sottolineato invece come le elezioni del 2019 abbiano in realtà avuto un'affluenza generale in controtendenza al passato, visto che è il dato più alto registrato dal 1999 (affluenza al 50,6%), e questo soprattutto grazie all’alta affluenza della parte di popolazione più giovane. In particolare, nel 2019, l’affluenza nei grandi paesi UE è stata: 🇧🇪 Belgio: 88% (obbligo di votare) 🇩🇪 Germania: 61% 🇪🇸 Spagna: 61% 🇮🇹 Italia: 55% 🇫🇷 Francia: 50% Il punto è che votare è importantissimo, perché è solo grazie al voto che: - Si può provare a cambiare il mondo in cui si vive - Si possono affrontare le sfide globali - Si sostiene la democrazia Spesso è difficile andare a votare, perché non ci sono candidati o partiti che ci rappresentano o perché abbiamo nel tempo sviluppato una sorta di disillusione verso la politica. Ma votare è importante, è un diritto che abbiamo acquisito e che dobbiamo esercitare ogni volta che ne abbiamo l'occasione, perché è al centro della capacità di ognuno di noi di dire la propria e di far sentire la propria voce. Tu andrai a votare per le elezioni europee? #UE #italia #elezioni #democrazia #europee

#elezionieuropee ➡️ È ormai iniziata da settimane la campagna elettorale per le prossime elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno negli Stati Membri #UE e nel nostro Paese nei giorni 8 e 9. 🗳️ La legge elettorale è di tipo #proporzionale e sono 76 i parlamentari europei a disposizione dell’Italia Per essere eletti non conta l’ordine in lista, ma il numero di voti presi dal #partito e dalle #preferenze prese dai singoli candidati. 🇮🇹 Tra le liste depositate, quelle dei principali #partiti politici italiani: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Siamo Europei (Calenda), Stati Uniti d’Europa (Renzi e Bonino), Alleanza Verdi e Sinistra. 🗣️ Molti i leader di Partito candidati: Giorgia #Meloni in tutte le circoscrizioni, Antonio #Tajani in tutte le circoscrizioni tranne nelle Isole, Elly #Schlein al Centro e nelle Isole, Carlo #Calenda in tutte le circoscrizioni tranne nel Nord Ovest, e Matteo #Renzi in tutte le circoscrizioni, ma mai come capolista. Solo quest’ultimo ha già fatto sapere che, se eletto, andrà davvero a Strasburgo al Parlamento Europeo 🔗 Per maggiori informazioni su come funziona la #legge #elettorale per le elezioni europee: https://lnkd.in/dMm6T2kJ

🇪🇺Conto alla rovescia iniziato per le prossime Europee 2024. Il popolo è chiamato a votare per l’elezione dei 76 eurodeputati per l’Italia. 🗳️Molti i candidati italiani dei maggiori partiti politici le cui liste sono suddivise in 5 circoscrizioni. Leggi il mio articolo per saperne di più 👇🏻 CentroSud24

L’affluenza alle elezioni europee è la più bassa di sempre in Italia: per la prima volta, è sotto il 50%. Nel 2019 fu del 54,5%. Se si contano solo gli elettori italiani che hanno votato in Italia, la percentuale è del 49,69%, ma se si considera anche il voto degli elettori italiani all’estero, l’affluenza scende al 48,21%. L’affluenza alle Europee in Italia è stata in costante calo negli ultimi anni, mentre un tempo eravamo tra i Paesi a votare di più: alle elezioni del 1979, l’85,7% degli aventi diritto votò per le Europee. Il calo italiano negli ultimi anni è in controtendenza con la media dell’Unione europea: in molti Paesi Ue l’affluenza è aumentata. In questo post trovate anche lo spoglio ufficiale (con dati quasi definitivi) e le prime proiezioni di quanti seggi otterranno i vari partiti al Parlamento europeo.