Prosegue il percorso formativo per Presidenti dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali della #Lombardia e operatrici/operatori del sistema #zerosei cui partecipo come formatrice per conto di AnciLab, in collaborazione con Regione Lombardia e con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Si tratta della più importante declinazione territoriale del *sistema integrato di educazione e istruzione da zero a sei anni* , avviato nel nostro Paese nel 2017. Stanno certamente maturando processi, linguaggi, comunità di pratiche. Stanno maturando i professionisti dello #zerosei. Ma ci siamo detti che tanta formazione è ancora necessaria per la diffusione di una cultura dell'infanzia che le comunità locali, amministratori compresi, le famiglie e anche il mondo del lavoro stentano a riconoscere. Credo che la debolezza di questa condivisione sia uno dei motivi principali che hanno spinto e spingono le scelte strategiche del nostro Paese a prendere semplicemente atto del calo demografico, anziché ad attivarsi per facilitare la scelta di fare figli. Che poi sarebbe anche gioia, no?
Post di Loredana Poli
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Il tema delle transizioni è centrale nella definizione della strategia delle diverse istituzioni che si occupano di progettare i servizi per i cittadini. La cerniera tra scuola e territorio, tra ospedale e domicilio, tra formazione e mondo del lavoro chiama a se’ una progettazione che guarda oltre al perimetro organizzativo e sempre di più ai network e ai vantaggi collettivi. Ne abbiamo parlato oggi al modulo sul valore pubblico di #EMMAP SDA Bocconi Bocconi grazie ai contributi di Eleonora Perobelli e Giovanni Fosti
Il bando "Passaggi", promosso da Fondazione CR Firenze, ha finanziato azioni sperimentali per favorire il passaggio degli alunni con disabilità intellettiva dalla scuola superiore alla vita fuori dalla scuola. Il 31 ottobre un convegno farà il punto sui primi esiti, in attesa che in primavera partano i nuovi progetti finanziati con il secondo bando. Leggi l'articolo di Sara De Carli 👉 https://lnkd.in/d4_-jafa
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L’introduzione di conoscenze di base sulla sicurezza sul lavoro nell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, l’attenzione allo sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti e in quelli di istruzione e formazione professionale, il riconoscimento e la promozione della mototerapia, il contrasto al bracconaggio ittico, la valorizzazione dei “cammini d’Italia”.
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Si terrà il 25.06.2024 presso la Biblioteca Classense (Via Alfredo Baccarini 3, Ravenna) e il 26.06.2024 presso la Sala dei Carracci, Palazzo Magnani (Via Zamboni 20, Bologna) il convegno: “Design, Education and Accessibility”. Negli ultimi decenni il tema dell’accessibilità è stato il motore di una profonda rivoluzione che ha modificato radicalmente la società, portando un cambio di paradigma nella concezione dell’essere umano e dei rapporti con gli altri attraverso discipline e ambiti diversi. Proprio per questi motivi, l’accessibilità è il cuore di una delle aree di azione della Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2020-2030. La cultura è uno dei molti contesti in cui si declina l’accessibilità, ma tra tutti è forse uno dei più cruciali, per la centralità che riveste nella crescita della persona e della società. Ciononostante, il livello di istruzione superiore delle persone con disabilità continua ad essere largamente inferiore rispetto alle altre persone. Il progetto In-VisIBLe (Inclusive and Innovative learning tool for Visually Impaired and Blind people), co-finanziato dal programma europeo Erasmus + e coordinato dall’Università di Bologna – Prof.ssa Micaela Antonucci del Dipartimento di Archietettura e Prof.ssa Valeria Friso del Dipartimento di Scienze dell’Educazione – si propone di rispondere a questa urgente e crescente esigenza di inclusione, promuovendo l’accesso delle persone con bisogni speciali ai contenuti dei corsi universitari e di istruzione superiore, attraverso l’implementazione e l’uso di strumenti innovativi all’interno dei moduli didattici.
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L’edizione 2024-25 delle Scuole di #Sussidiarietà si è svolta in cinque città (Trento, Novara, Macerata, Comuni della Marca Senone e Siracusa), registrando un'ampia partecipazione di amministratori pubblici, esperti del #TerzoSettore, operatori non profit, professionisti e studenti. Il tema centrale è stato la pratica dell’ #amministrazionecondivisa, un approccio che promuove una collaborazione attiva tra enti pubblici e privati per progettare e realizzare interventi al servizio delle comunità. Fra i temi approfonditi: La nuova normativa sui contratti pubblici e i cambiamenti che ne derivano. Leggi regionali e regolamenti comunali per migliorare i rapporti tra PA ed enti del Terzo Settore. Co-programmazione e co-progettazione, fra strumenti e modalità operative. Scelte gestionali disponibili agli enti locali in uno scenario in evoluzione. Un percorso formativo che ha offerto strumenti concreti per affrontare le sfide di un’amministrazione moderna, valorizzando il ruolo del Terzo Settore come partner strategico. Hanno collaborato con noi: Scuola di Specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza dell’Università di Macerata; Comune di Macerata; Unione dei Comuni Le terre della Marca Senone; Anci Piemonte; CST Novara VCO; Fondazione Franco Demarchi; Dipartimento di Politiche Sociali della Provincia autonoma di Trento; Caritas diocesana di Siracusa; Libera Associazione Forense Sicilia. Clicca qui per leggere il resoconto finale delle Scuole di Sussidiarietà 2024-25: https://lnkd.in/djQcYgNf
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“OEPAC Bilancio della sperimentazione” è il titolo dell’evento che Confcooperative Federsolidarietà Lazio, AGCI Lazio Imprese sociali Lazio e Legacoopsociali Lazio, insieme al Forum Terzo Settore Lazio, hanno organizzato ieri a Roma per fare il punto sul servizio educativo per il diritto allo studio, all’autonomia e all’inclusione scolastica di Roma Capitale. Nei primi due anni di sperimentazione del sistema dell’accreditamento, che consente alle famiglie di scegliere tra le imprese che erogano il servizio, il modello ha dimostrato elevate competenze nel fronteggiare con grande flessibilità una materia delicata e ad elevata complessità gestionale, che richiede da parte delle imprese cooperative capacità di garantire continuo monitoraggio, coordinamento e adattamento alle richieste delle famiglie con esigenze diverse e crescenti. I numeri parlano chiaro, infatti: da una richiesta di attivazione per circa 7.800 studenti nel 2022 si è passati agli attuali circa 9.200. Si tratta spesso di minori con disabilità e fragilità di varia natura o bisogni educativi speciali le cui esigenze meritano di essere soddisfatte attivando nuove modalità di implementazione del servizio. Continua a leggere qui: https://lnkd.in/drcfRn-X
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Riformare la scuola? Sì, ma con obiettivi chiari... non con nostalgia e confini anacronistici E così, secondo le nuove indicazioni, si torna a parlare di "essenzialità dei contenuti". Bene, ma qualcuno può gentilmente spiegare al Ministro che la scuola primaria non lavora per accumulare nozioni come fossero figurine, ma per obiettivi formativi? La storia, ad esempio: gli Egizi, così affascinanti, si potranno ancora insegnare, o sono “troppo lontani” dall’Italia per rispettare questo nuovo approccio? Quali sono i confini geografici e temporali entro i quali possiamo muoverci? Possiamo studiare i Fenici perché commerciavano sulle nostre coste, ma dobbiamo saltare i Babilonesi perché troppo lontani dal Mediterraneo? Ironia a parte, lavorare per obiettivi significa garantire che ogni bambino, con il suo vissuto e le sue potenzialità, possa apprendere in modo personalizzato, in classi sempre più eterogenee. Non è una questione di “meno è meglio” o di “contenuti essenziali”, ma di costruire strumenti che permettano ai ragazzi di essere cittadini consapevoli. Ma come sempre, eccoci davanti all'ennesima riforma che non riforma nulla. L'errore di fondo è sempre lo stesso: il bambino non è mai al centro. Rimane sullo sfondo, ostaggio di adulti nostalgici del loro passato, che immaginano la scuola di oggi come una copia sbiadita di quella in cui sono cresciuti loro. Nostalgia e rigidità non costruiranno mai il futuro. Riusciremo, un giorno, a mettere i bambini e i loro bisogni al centro del sistema educativo? Ai posteri l’ardua sentenza. Sperando che almeno loro non debbano ristudiare tutto da capo.
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Oggi con Gi Edu saremo al VII Convegno Nazionale di ANP. Felici di poter dare il nostro contributo alla più importante community di Dirigenti scolastici su come migliorare i percorsi di orientamento, oggi sempre più strategici alla luce di un mercato del lavoro complesso e variegato. Stiamo arrivando! #GiEdu #ConvegnoANP2024 #educazioneefficace
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Al convegno di studio della Fism si è parlato delle scuole dell’infanzia, a partire dal calo demografico e dall’aumento di alunni fragili e con disabilità. Il futuro è insostenibile, ma la politica è latitante
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Intervento sulle prospettive zerosei alla 76^ Assemblea Nazionale di #Aninsei #Confindustria Scuola. Ho parlato di #outdooreducation, di servizi educativi sostenibili che promuovono benessere e salute ma soprattutto di #orientamento sin dalla scuola dell’infanzia. Nell’organizzazione del coordinamento nazionale delle scuole paritarie per il #CentroNazionalediOrientamento e per la #ReteOfficineFuturo occorre costruire una nuova cultura di orientamento che parta necessariamente dalla scuola dell’infanzia. Valorizziamo i talenti!
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