"In base al bacino di pazienti di ogni medico prescrittore si calcoleranno le ricette potenzialmente attese e nel caso di superamento di questo “tetto” di prescrizioni si accenderà una “spia rossa” che consentirà a ogni Regione di intervenire in una determinata area raggiungendo anche il singolo camice bianco per capire le ragioni delle troppe ricette e rimettendo così in linea i gruppi di medici o i dottori che prescrivono in modo anomalo". Molto interessante. Da un lato i rapporti con i medici ospedalieri diventeranno tesi lì dove per qualche motivo il paziente esca da una struttura senza impegnativa già predisposta. Dall'altro gli MMG dovranno fare attenzione ad indicare le impegnative "suggerite" (termine tra l'altro che fa presupporre una certa discrezionalità del MMG nel dar seguito o meno alla richiesta). In ogni caso è necessario. Il 20% di esami o visite inappropriate è un numero enorme. Che mina pesantemente quella sensazione di utilità, necessaria ad alimentare il lavoro e gli sforzi quotidiani in Sanità.
Cosa impedisce al legislatore di intervenire sui nodi cruciali :a)vietare il finanziamento della sanità privata b) vietare l’extra monei ai medici c) sburocratizzare i mmg; intervenire sul meccanismo della medicina difensiva…
L'art. 45 dell'accordo collettivo per i mmg e prima ancora il dpr 270/2000 (art. 15 bis) già indicano l'obbligo di appropriatezza. Mi risulta, tra l'altro, che i comitati di cui all'art. 16 dei contratti collettivi non abbiano indicazioni precise su come giudicare i mmg e stiano andando in ordine sparso. La giurisprudenza della Corte dei Conti si è pronunciata in almeno 45 sentenze in proposito affermando che la media è solo un indice. Voglio vedere un giudice che sindaca sulla necessità di un esame clinico di fronte ad un dubbio diagnostico. Sull'indecente prassi di dimettere senza ricetta i pazienti stendo un pietoso velo.
In base al bacino di pazienti di ogni medico prescrittore si calcoleranno le ricette potenzialmente attese e nel caso di superamento di questo “tetto” di prescrizioni si accenderà una “spia rossa” che consentirà a ogni Regione di intervenire in una determinata area raggiungendo anche il singolo camice bianco per capire le ragioni delle troppe ricette e rimettendo così in linea i gruppi di medici o i dottori che prescrivono in modo anomalo.
Finalmente caro Marco Luciano si muove qualche cosa sul tema fondamentale per la riduzione delle liste di attesa; ovvero l’ appropriatezza. Lo attendevano ed auspicavamo. Attendiamo di leggere il testo ma speravo anche di trovare qualche spunto sui percorsi di presa in carico basati sui PDTA per cronici che sono fondamentali per assicurare appropriatezza prescrittiva. Diversamente come si possono assiurare i controlli ? La compliance va verificata così
Io partirei dal potenziamento dei servizi e delle dotazioni organiche della sanità pubblica. E dopo si pensa all'appropiatezza prescrittiva. Altrimenti, forse, si rischiano paletti prescrittivi usati per arginare i limiti di accesso alla sanità pubblica. Dopodiché, credo nel valore della formazione continua dei medici di medicina generale chiamati ad agire secondo scienza e coscienza. Temo poi che i limiti alle prescrizioni fissati per legge possano portare a una medicina difensiva al contrario: all'autolimitazione dei medici rispetto come freno alle ricette. Insomma: mi sembra tutto molto delicato; tanti aspetti da mettere in equilibrio.
Premetto che il mio medico di base non mi prescrive alcun esame se non a fronte di una patologia o di una richiesta di uno specialista. Questa trovata è solo per distruggere la prevenzione. Una settimana fa sono dovuto andare al pronto soccorso del CTO. Referto di uscita: distorsione ginocchio e stiramento del legamento collaterale mediale. Richiesta su ricetta rossa di ecografia al ginocchio. La prima disponibilità nella città di Milano LUGLIO 2025, quindi tra 15 mesi!! Perché questo governo nazionale e quello lombardo non hanno il coraggio di dichiarare che il loro obiettivo è annientare il SSN? Buona serata.
Beh, se non sistemano PRIMA l’aspetto medico legale, sarà un problema. Viste le decisioni e leggi dell’ultimo periodo…sarà un problema. Evviva!
E l’elefante nella stanza rappresentato dalla mancata aderenza terapeutica non interessa a nessuno. Il maggior spreco di risorse deriva dalla mancata aderenza del paziente. Sono dati ufficiali e iper conosciuti ma nessuno fa niente per cambiare questo stato di cose. Si preferisce curare un paziente con un ictus o un infarto piuttosto che prevenirlo monitorando la sua aderenza.
Healthcare e Life Science - Marketing/Market Access/Sales
11 mesiNon è assolutamente necessario. Ci manca solo la valutazione del medico sulla base di quante prescrizioni fa (meno è meglio). Mi chiedo se qualcuno abbia mai sentito parlare di prevenzione primaria: monitorare costantemente il paziente per avere un quadro clinico e dei dato su cui basare le eventuali prescrizioni. In questo caso stiamo semplicemente dicendo ai medici: prescrivete meno altrimenti accendiamo la spia rossa. Così la prescrizione rimane discrezionale e avremo ben presto semplicemente il problema opposto.