IT Reportage per InsideOver LEONESSE | Le donne che lottano nella "Terra dei Fuochi" del Nord Si è sempre detto che i bresciani hanno “l’industria nel sangue”, il problema è che da metafora questo concetto si è trasformato in realtà: adesso nel corpo dei bresciani si rilevano le tracce dell’inquinamento industriale. Secondo il rapporto Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), nella provincia bresciana si registrano eccessi nei tumori del 20/25% in più rispetto alla media nazionale. Questa terra è talmente massacrata da esser stata soprannominata L’altra Terra dei Fuochi, anche se in realtà la situazione è peggiore rispetto alla regione campana. Nonostante il silenzio istituzionale durato per decenni, oggi ci sono alcuni segnali di attenzione sociale: ad esempio la nascita di una grande comunità che, partendo dal basso, si muove per contrastare le varie negligenze in materia di criticità ambientali che colpiscono duramente il territorio. Di questo fenomeno è importante sottolineare la nascita di numerosi piccoli comitati ambientalisti, composti da sole donne (Le Mamme del Chiese, Le Mamme di Castenedolo...), con lo scopo di dare un taglio femminile alla loro battaglia sociale. EN Reportage for InsideOver LEONESSE | The women who fight in the "land of fires" of the north It has always been said that the people of Brescia have "industry in their blood", the problem is that this concept has transformed from a metaphor into reality: actually, traces of industrial pollution can be found in the bodies of the people of Brescia. According to the Sentieri report (National Epidemiological Study of Territories and Settlements Exposed to Risk from Pollution), in the province of Brescia there are excesses in tumors of 20/25% more than the national average. This land is so massacred that it has been denominated The Other Land of Fires, even though in reality the situation is worse than in the Campania region. Despite the institutional silence that lasted for decades, today there are some signs of social attention: for example the birth of a large community which, starting from the bottom, moves to contrast the various negligences regarding critical environmental issues that hit the territory hardly. Of this phenomenon, it is important to underline the birth of numerous small environmental committees, made up of themselves women (Le Mamme del Chiese, Le Mamme di Castenedolo...), with the aim of giving a feminine edge to their social battle.
Post di Matteo Gibellini
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ROMA CITTÀ RIFUGIO! I diritti umani devono essere sempre il faro della nostra azione politica. Bene, quindi, l'approvazione questa mattina in Assemblea capitolina della mozione per 'Roma città rifugio' per attivare, nel minor tempo possibile, un piano pilota di accoglienza temporanea e supporto per i difensori e le difensore dei diritti umani minacciati. È fondamentale supportare e sostenere concretamente chi, anche a rischio della propria vita, si batte ogni giorno per una giustizia condivisa ed è ancora più importante che questo sostegno arrivi in maniera diretta dalle istituzioni, poiché troppo spesso è delegato unicamente al costante e fondamentale impegno di associazioni, Ong e organizzazioni della società civile. Nel dettaglio, la mozione approvata oggi impegna il Sindaco e la giunta capitolina a porre in essere un piano pilota di accoglienza temporanea e supporto per difensori e le difensore dei diritti umani minacciati, per un periodo dai 6 ai 12 mesi, mettendo a disposizione immobili anche tra quelli confiscati alle mafie. Dove potranno essere previsti (insieme alle associazioni) anche servizi di supporto medico-psicologico e corsi di formazione volti alla maturazione di nuove competenze ed abilità dei difensori/difensore concernenti il loro lavoro. Si potranno, inoltre, prevedere programmi di ampliamento della rete di sostegno e networking, volti all'accrescimento della notorietà internazionale dei difensori e delle difensore dei diritti umani, per sancire nuove partnerships e ottenere nuovi finanziamenti o possibilità di scambi ed esperienze all'estero e l'avvio di campagne di informazione e sensibilizzazione. L'auspicio è che Roma diventi una città non solo più accogliente, ma una vera ‘Città Rifugio, in cui i portatori e le portatrici di grandi ideali possano trovare protezione e un terreno fertile su cui innestare nuove possibilità e reti per società più giuste e inclusive.
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Per rivedere la puntata di oggi di Geo dove parliamo di foreste equatoriali e donne leader indigene, a circa 1 ora e 5: https://lnkd.in/dgT2HRXf.
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Intelligenza artificiale volontariato evoluto e resilienza civile. Perché serve potenziare il sistema di protezione civile? E come? Come combattere il fenomeno delle micro discariche? l’abbandono dei rifiuti nelle spiagge? come potenziare l’economia circolare e ancora come ridurre i rifiuti? Ma soprattutto cosa significa resilienza in un mondo dove le turbolenze generate dall’impronta ecologica dell’uomo sono sempre più esasperate? Ne parliamo oggi ad Alba Insieme con il meraviglioso Gruppo di Aica, nell’ambito del premio internazionale per la comunicazione ambientale. https://lnkd.in/dXG7VkEc
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#ILCORRIEREDEICOMUNI, la nuova rubrica che vuole dar voce ai territori. Oggi in edicola c'è Città della Pieve. Otto pagine in cui andiamo "A Spasso tra arte, Vip e Tradizioni"
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La trasformazione di questa via a Riesi, nel cuore della Sicilia parte dal conflitto e passa attraverso LURT, un laboratorio di progettazione partecipata.
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50, 35, 23, 19, 17, 9. 3, 8, 6, 1 IL GRANDE FIUME DEL FESTIVAL E I SUOI AFFLUENTI Dieci numeri, non per giocarne qualcuno al lotto, ma perché dietro a ognuno c'è una storia che pulsa. Al Festival le dieci storie confluiranno, come dieci affluenti, nel grande fiume della storia italiana dei diritti civili, prima di tutto quello alla cultura e alla comunicazione, visto lo stato comatoso in cui li sta riducendo il regime che ci governa. Il riferimento al fiume Fiora e ai suoi affluenti non è casuale. Vediamoli i dieci affluenti: 50 anni di Stampa Alternativa; 35 anni di libri Millelire di Stampa Alternativa, divenuti Millelirepersempre; 23 anni di Festival Internazionale di Letteratura Resistente; 19 anni di Associazione Strade Bianche; 17 anni di Bianciardini e di Nuovi Bianciardini; 8 anni di Strade Bianche di Stampa Alternativa; 3 anni di Piccolissimi; 8 mesi di Fa Pensiero APS; 6 mesi di Pannellini; 1 mese di Biblioblò; La sintesi sarà ben rappresentata dal programma dei quattro giorni (da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2024), all'insegna del recupero di MEMORIA VIVA, quella che racconta le vite, in primo luogo dei senza voce, e che riaccende i riflettori sulle zone d'ombra e le rimozioni. La memoria che prende forma e diventa MATERIA, ovvero nuovi libri e nuove collane che si richiamano alle dieci storie per rendere, insieme ai numerosi eventi, ancor più impetuoso il grande fiume. #Pitigliano #FestivaldiLetteratura #settembre2024
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Interessante articolo per capire come alcuni Assessori del Comune di Torino gestiscono il coinvolgimento dei cittadini…. #forzaitalia #torino
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Parlare male del mare può valere una querela. Il sindaco di Rimini fa giurisprudenza tra mucillagine e inquinamento: il sottile discrimine tra diritto di critica e diffamazione. Grazie al Corriere della Sera per questa intervista. #diffamazione #mare #estate https://lnkd.in/eMGNCmC4
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Amiche ed Amici buongiorno e buona Domenica. “LA BUONA POLITICA PER SALVARE IL BELLO DALL’INSIDIA DI OGNI MALE CHE ATTANAGLIA LA NOSTRA ISOLA” Quando parliamo di buona politica e di come possa salvare il bello, ci troviamo di fronte a un tema ricco e multidimensionale. La bellezza, intesa come patrimonio culturale, artistico e naturale, è un bene prezioso per ogni comunità. Ma come possiamo assicurarci che venga preservata e valorizzata? Innanzitutto, è fondamentale fare investimenti mirati. È essenziale anche educare le nuove generazioni. Introducendo programmi scolastici che parlino della nostra storia e delle nostre tradizioni artistiche, possiamo instillare nei giovani un profondo senso di apprezzamento per il patrimonio culturale. In questo modo, il bello non diventa solo un ricordo del passato, ma una fonte di ispirazione per il futuro. Credo che nessuno meglio di noi siciliani può esprimere con forza la sublime intensità e la natura della nostra meravigliosa terra di Sicilia. Il bello è ciò che ci circonda rimane, quindi, quel muro di contenimento ai mali che purtroppo ci assillano. Io vorrei mettere in risalto le Bellezze, la Storia, la Cultura ed i Prodotti dell'Isola e con questi portare avanti un dialogo con le Istituzioni ed i cittadini Siciliani per una nuova visione economica e sociale più equilibrata e idonea. Credo che parlare di buona politica per salvare il bello significa riconoscere che il patrimonio culturale e naturale è un elemento essenziale per il benessere della società. Richiede un impegno collettivo—a livello istituzionale, comunitario e individuale—per costruire un futuro che non solo rispetti, ma esprima e celebri la bellezza che ci circonda. È una sfida che vale la pena affrontare, e che parlerà alle generazioni a venire. Che ne pensate? #alfiodicosta #sicilia #sicily #bellezza #bello #cultura #storia #monumenti #arte #paesaggi #mare #natura #politica #buonapolitica
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Per questo quindicesimo numero di Dispensa ci siamo concentrati sulla concretezza di uno sguardo capace di curare il futuro. Le storie presenti nelle pagine che state per sfogliare saranno d’ispirazione per chi vorrà seguire il nostro motto: terra figlia! Terra figlia nasce dall’esigenza di una rivoluzione ecologica del pensiero e dell’azione. La terra non è più, o non solo, considerata come “madre” ormai esaurita da ogni risorsa, ma è da considerarsi come figlia: ha bisogno delle nostre cure e attenzioni, siamo noi a doverla portare nel futuro, con rispetto e protezione, nell’ottica di sviluppo e favorendo l’innovazione. Terra figlia è essere adulti e adulte responsabili del Pianeta che abitiamo, garantirne la sopravvivenza e migliorarne la qualità, proteggere la comunità a cui apparteniamo, lasciare un territorio e una società migliori di quelli che abbiamo trovato. Quando parliamo di crisi climatica, quando chiediamo che l’economia e la produzione di cibo siano sostenibili per il miglioramento delle condizioni di vita, nel rispetto dell’ambiente e del sociale, quando ci preoccupiamo per le generazioni future, quando ci battiamo per il recupero dell’etica, siamo già protagonisti della rivoluzione che vogliamo. Terra figlia è un approccio femminile sul mondo che privilegia il sentire al pensare, protegge e ispira, condivide e pacifica, riproduce e cura, esprime generosità e partecipazione, creatività mentale e manuale. Il femminile come atteggiamento, tiene conto dei bisogni umani di base come la giustizia, il rispetto, gli scambi equi, agisce con senso di responsabilità verso gli altri e verso le generazioni future. La ciclicità come attitudine.
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