Milan-Napoli è stata la prima partita del ciclo di ferro che aspetta la squadra di #AntonioConte nelle prossime 5 giornate e la squadra partenopea ha confermato il suo ottimo momento di forma con la quinta vittoria consecutiva e il settimo clean-sheet ottenuto. Vediamo insieme l'analisi della gara che ha visto trionfare gli azzurri per 2-0 grazie alle reti di #Lukaku e #Kvaratskhelia entrambe nel primo tempo. Il vantaggio è arrivato subito, dopo solo 5 minuti, grazie ad una riaggressione alta del Napoli che ha permesso ad #Anguissa, pescato da un passaggio chiave di RRahmani nell'half-space di destra, di servire in profondità l'attaccante belga che ha preso il tempo a Maignan con un sinistro chirurgico. Interessante e soprattutto determinante la posizione del centrocampista camerunense, che ha occupato per tutta la partita il mezzo spazio di destra ed ha preso in consegna Pavlovic, il difensore meno dotato tecnicamente della compagine meneghina, orientando sempre l'uscita palla dal suo lato. Come si può vedere nella clip, la costruzione del Napoli è sempre partita a 3 da dietro, con #Gilmour che, complice una prima pressione alta del Milan, spesso si abbassava sulla linea difensiva diventando il centrale di difesa in grado di impostare la manovra e provando a pescare tra le linee Kvaratskhelia e Politano che stringevano dentro al campo per lasciare l'ampiezza ai due terzini, come abbiamo spesso visto fare alla squadra di Mister #Conte. In fase di non possesso il Napoli si ricompattava con un 4-5-1 con un blocco medio-basso che spesso diventava un 5-4-1 grazie al prezioso lavoro di Politano che sistematicamente raddoppiava l'esterno alto del Milan (Okafor) dal suo lato, andando sempre a creare un 2vs1 in fase difensiva. Interessante il dato sul PPDA (Passes per defensive action, ossia il numero di passaggi che una squadra consente all’avversario prima di effettuare un’azione difensiva) che per il Napoli è stato di 18.41 (dati understat.com) e che sta a significare che ha lasciato per ampi tratti il pallino del gioco al Milan senza mai subire azioni da gol significative (XG 0.5 Milan), che sono arrivate solo con dei tiri dalla media distanza. La squadra di Mister Conte è attesa ora dalla sfida casalinga contro l'Atalanta che si è issata al terzo posto in classifica con la vittoria sul Monza nel turno infrasettimanale. Mentre il Napoli resta primo in classifica con 4 lunghezze di vantaggio sull'Inter che affronterà domenica 10 Novembre nuovamente a San Siro, in un match che sembra essere la sfida Scudetto di questo primo scorcio di campionato. Voi cosa ne pensate? Rispondete nei commenti. 💻⚽️📹 #matchanalysis #antonioconte #napoli Grazie a Once Sport con il suo Video Analyser
Post di Paolino Sepe
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Il motore del Napoli è il centrocampo assortito di Paolo Condò – la Repubblica – 7 ottobre 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it Il peso diverso della Champions sulle inseguitrici La seconda pausa di campionato congela un paesaggio in lento movimento. Il Napoli si è allontanato dopo aver lasciato balenare col (bravo) Como qualche sospetto di pigrizia: effetto del gol arrivato prima dell’alba — dopo 25 secondi stavi già 1-0, hai voglia a dire che resti umile — ma per una squadra che non gioca in Europa l’ultimo vizio accettabile è esattamente questo. Conte deve averlo spiegato nell’intervallo con i disegnini, perché nella ripresa la piacevole scherma del Como ha graffiato assai meno, assordata dal motore del Napoli: il centrocampo magistralmente assortito. Se Lukaku può fare la differenza con i suoi inneschi, se Neres può produrre numeri impressionanti in minuti modesti — inevitabilmente cresceranno — è perché la tela di Lobotka, i recuperi di Anguissa e gli strappi di McTominay si combinano a meraviglia. Dopo la pausa il Napoli avrà ulteriore ossigeno per alimentare il suo fuoco (Empoli e Lecce), e presentarsi agli scontri diretti (Milan, Atalanta e Inter in successione) guardando tutti dall’alto in basso. Ecco, l’Inter. Risalita al secondo posto grazie alla sventatezza della Juve, a metà novembre giocherà contro il Napoli quattro giorni dopo la sfida di Champions con l’Arsenal. È un dettaglio da non trascurare perché la nuova formula dei tornei europei costa maggiori energie nervose rispetto al passato. L’Inter ha sì battuto il Torino, ma subendo altre due reti e da un’avversaria in dieci, in frangenti che potrebbero risultare istruttivi: il primo immediatamente dopo il gol del 2-0, il secondo nell’azione successiva all’uscita del povero Zapata, il più pericoloso dei rivali. Due evidenti cali di tensione nei momenti in cui tutto sembra sistemato, due mancanze di energia nervosa, perché con sette rotazioni a partita non è il caso di chiamare in causa le gambe. È dall’estate che si immagina un Napoli avvantaggiato dall’astensione europea. Lo scorcio di stagione che ci aspetta dopo la sosta, con cinque gare di campionato (per lui) e due di coppa (da aggiungere alle altre), sarà rivelatore. Non è semplice capire se ci sia un’influenza della Champions anche sul passaggio a vuoto della Juve, strepitosa a Lipsia nel gioco e nello spirito, leziosa e svagata contro il Cagliari. Intendiamoci: la Juve ha dominato. Ma l’ha fatto nuovamente col suo calcio iper-protetto e un po’ onanista, tornando indietro nella ragnatela alla prima maglia sarda che compariva sul tragitto e quasi sorprendendosi della resistenza del Cagliari a un possesso palla asfissiante (74-26) e a una sarabanda di passaggi orizzontali fotografati a fine gara in un mostruoso (...) Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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Analizziamo l'atteggiamento del #Napoli contro #Monza e #Como in vista dell'ottava giornata di Serie A 2024/25, nella quale gli azzurri di Mister #AntonioConte saranno di scena ad Empoli. Nelle precedenti partite vinte dal Napoli, lo spartito di gioco è sempre stato lo stesso: come vediamo nella clip e nei frame delle due partite, la costruzione parte sempre a tre da dietro con l'interscambio continuo tra Anguissa che si abbassa sulla linea difensiva e Di Lorenzo che dà ampiezza a destra. Sistematico il movimento delle due mezze punte che occupano i due mezzi spazi di destra e sinistra nel momento in cui l'ampiezza è data dai due terzini. Da notare un'altra novità nella fase di attacco, con i due terzini che spesso occupano gli half-space di competenza facendo densità in area avversaria quando ad occupare l'ampiezza sono le due mezze punte. Nella fase di non possesso, il Napoli prova sempre a togliere agli avversari le linee centrali di passaggio andando in pressione uomo su uomo solo quando l'avversario prova a costruire nella propria area. Proprio in questa situazione di gioco, nascono il gol di Kvaratskhelia contro il Monza e il rigore guadagnato da Olivera contro il Como. In entrambe le situazioni, la squadra partenopea alza la pressione forte per recuperare più in alto possibile il possesso palla. Importante l'atteggiamento di centrocampisti e difensori con marcature preventive molto aggressive (frame di Buongiorno). Interessante anche il cambio nella fase di non possesso tra il primo e il secondo tempo della gara contro il Como nel quale la squadra azzurra ha sofferto a centrocampo nella prima frazione a causa dell'inferiorità numerica contro il centrocampo a 2 dei lariani sostenuti dalle tre mezze punte, poichè Kvaratskhelia era sulla stessa linea di Lukaku. Nel secondo tempo, mister Conte, ha abbassato il georgiano sulla linea di centrocampo chiudendo le linee centrali e ristabilendo la parità numerica sulla linea mediana. La squadra di Mister Conte è attesa ora dall'Empoli che presenta la seconda miglior difesa del campionato e in casa non ha ancora perso, schierandosi con un 3-4-2-1 speculare a quello del Napoli. Vedremo come si affronteranno le due squadre in una giornata che apre un tour de force che può dire tanto sulla corsa Scudetto e sul ruolo del Napoli in questo Campionato. Voi cosa ne pensate? Rispondete nei commenti. 💻⚽️📹 #matchanalysis #antonioconte #napoli Grazie a Once Sport con il suo Video Analyser
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I 6 gol subiti dal Milan nelle prime 3 partite di campionato (una media di 2 a incontro) hanno TUTTI la stessa cosa in comune: provengono da una rifinitura laterale. Col Torino il primo gol è un cross alto sul secondo palo dove Terracciano viene sovrastato di testa, mentre nel secondo Zapata stacca al centro dell'area piccola del portiere dopo essersi liberato di Thiaw con troppa facilità. Col Parma due gol in fotocopia, cross sul secondo palo rasoterra dove il terzino sx è fuori posizione. Con la Lazio la musica rimane la stessa, con un'altra analogia da segnalare col primo gol subito a Parma: il terzino destro rossonero viene lasciato all'1v2, col compagno di corsia che fa poco o nulla per annullare la sovrapposizione avversaria (a Parma viene lasciato solo Calabria, mentre questa volta è il turno di E. Royal); ciò porta il centrale di destra a correre in aiuto del laterale di difesa svuotando l'area di rigore. Il primo gol della Lazio nasce, nuovamente, da un traversone alle spalle dell'ultima linea all'altezza del secondo palo, con la difesa milanista che sembra completamente incurate della presenza di Castellanos a centro area. Il secondo, invece, è molto simile al gol di Zapata, con Dia, al centro dell'area, che riesce a divincolarsi dalla marcatura di Pavlovic. L'impressione è che su questo genere di situazione (rifinitura laterale) il Milan sembri un po' confuso, tra l'idea di marcare a uomo o di difendere di reparto. Quale che sia la volontà dell'allenatore pare non essere chiarissima e, se l'ho capito io, di certo i prossimi avversari continueranno ad approfittarne se Fonseca non adotterà gli opportuni accorgimenti. Forse, il passaggio al 4.3.3, con gli scivolamenti della mezz'ala sul lato forte in aiuto del laterale di difesa, potrebbe sopperire ai non rientri degli esterni d'attacco. Editor Dynamic di SICS.sport
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Analisi Tattica: Genoa vs Lazio, Una Partita Cruciale per le Aspirazioni Europee https://lnkd.in/dtiv9myw https://lnkd.in/d42J82ui Introduzione: Il Contesto di Una Sfida Cruciale Nel panorama del calcio italiano, la sfida tra Genoa e Lazio di questa domenica pomeriggio rappresentava un crocevia fondamentale per le ambizioni europee dei biancocelesti. Questa partita non solo pesava per le posizioni in classifica, ma serviva anche come preludio alla crucialissima semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. Per la Lazio, era essenziale arrivare carichi e motivati, nonostante la necessità di rimontare due gol di svantaggio. Dall'altro lato, il Genoa, già tranquillo per la salvezza acquisita, cercava di onorare il campionato davanti ai propri tifosi. Il Contesto del Match La Preparazione alla Partita Entrambe le squadre hanno avuto un approccio tattico molto studiato, con la Lazio che ha tentato di imporre il proprio gioco sin dai primi minuti. La difesa organizzata del Genoa, guidata dall'astuto Alberto Gilardino, ha tuttavia saputo tenere a bada le iniziative offensive biancocelesti. Momenti Chiave del Primo Tempo Il primo tempo si è concluso senza reti, con la Lazio che ha sprecato alcune occasioni, tra cui un tiro di Felipe Anderson al 27' che ha sfiorato il palo. Il Genoa ha risposto con tentativi sporadici, ma senza concretizzare, evidenziando una certa difficoltà nel finalizzare le azioni offensive. Svolgimento del Secondo Tempo Il Gol della Lazio Il cambio di passo è arrivato nella seconda metà quando Luis Alberto ha trovato il gol del vantaggio, sfruttando un'incertezza della difesa del Genoa. Questo gol ha non solo sbloccato il risultato, ma ha anche dato nuovo slancio alle ambizioni europee della Lazio. Reazioni e Strategie Dopo il gol, il Genoa ha cercato di reagire, ma la solida prestazione della Lazio ha impedito qualsiasi tentativo di rimonta, confermando la superiorità tattica dei capitolini per il resto della partita. Implicazioni Future e Strategie Verso la Coppa Italia Con questa vittoria, la Lazio può ora concentrarsi con rinnovato ottimismo sulla sfida di ritorno contro la Juventus, dove sarà fondamentale ribaltare il risultato dell'andata per aspirare alla finale della Coppa Italia. Il Cammino del Genoa Per il Genoa, la stagione si avvia verso una tranquilla conclusione, con la squadra che può già pianificare la prossima stagione senza le pressioni della lotta per non retrocedere. Conclusioni e Prospettive Future La partita tra Genoa e Lazio non è stata solo una questione di tre punti, ma un capitolo importante nella narrazione più ampia delle due squadre in questa stagione. Per la Lazio, l...
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🔴 Serie A: I risultati del sabato. Nella ventiduesima giornata di Serie A l'Atalanta torna a vincere contro il Como, il Napoli batte la Juventus nel big match e mantiene il passo scudetto, mentre Empoli-Bologna finisce pari. #seriea #calcio #sport #juventus #napoli #atalanta #como #empoli #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Decima Giornata. Il Napoli esce vincitore dallo scontro diretto contro il Milan a San Siro, l'Inter torna alla vittoria battendo l'Empoli, l'Atalanta ottiene una vittoria sofferta ma fondamentale contro il Monza, la Juventus ottiene un altro pareggio spettacolare contro il Parma, la Lazio continua la sua scalata in classifica battendo il Como. #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Leggi articolo completo su La Milano
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Inter favorita per il tricolore, può perderlo solo lei! Il pareggio a Monza lascia l'amaro in bocca. Lautaro ancora in ripresa, turnover deludente eccetto Carlos Augusto che serve il pallone del pari a Dumfries. Nonostante ciò, i nerazzurri assieme a Milan e Napoli sono tra i più prolifici e totalizzano in queste 4 giornate 9 reti. l'Inter crea, gestisce e scambia la palla con pochi tocchi. Ecco i dati delle ultime 4 giornate: ➖️ possesso palla 62.25% (picco del 68% contro il Genoa) ➖️ 13.5 tiri medi a partita con una precisione del 33.2% (4.5 tiri medi nello specchio) ➖️ expected goals 1.7 contro la media di 2.25 gol a partita Se non Lautaro segna Thuram (in testa alla classifica marcatori a parimerito con Retegui), Çalhanoglu e Barella sono 2 ottimi tiratori e colonne portanti nel gioco di Inzaghi, in difesa la scheggia Dimarco serve ottimi traversoni, mentre resta superlativo il lavoro di Bastoni. Ora agli uomini di Inzaghi spetta il City in Champions e in campionato sarà DERBY! Siamo solo alla quarta giornata, il tecnico di Piacenza ha tutte le carte in regola per vincere il suo secondo tricolore consecutivo. Ne vedremo delle belle.
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🔴 Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Dodicesima Giornata. Nel derby della Mole, la Juventus supera il Torino per 2-0; l'Atalanta vince in rimonta contro l'Udinese, imponendosi 2-1; la Fiorentina conquista la sesta vittoria consecutiva in Serie A con un 3-1 sull'Hellas Verona; il big match di San Siro tra Inter e Napoli, termina con un pareggio 1-1. Queste sono solo alcune delle emozioni che la Dodicesima Giornata di Serie A ci ha regalato. #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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GIOCO IN RODAGGIO POCA VELOCITÀ MOTTA E VLAHOVIC ANCORA LONTANI di Sebastiano Vernazza - La Gazzetta dello Sport - 23 settembre 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it A Bologna l’allenatore aveva Calafiori e Zirkzee, figure che a Torino deve costruire. Il serbo è un 9 classico e va riprogrammato La Juve in campionato non segna più. Due vittorie per 3-0 contro Como e Verona, tre 0-0 consecutivi, contro Roma, Empoli e Napoli. Parliamo della nuova Juventus di Thiago Motta, annunciato e percepito come allenatore giochista, rivoluzionario e offensivista, e forse qui si annida un equivoco. Attaccare sì, ma... Thiago Motta allenava nelle giovanili del Psg quando Enrico Preziosi, nell’autunno del 2019, lo portò al Genoa per sostituire Andreazzoli. Esperienza bruciante. Motta chiedeva un calcio troppo ambizioso e alato per il Grifone, sconfitte in serie - un umiliante 4-0 a casa Inter - ed esonero. Nell’esperienza successiva allo Spezia, meno integralismo e salvezza. Al Bologna, la quadratura del cerchio: attaccare senza perdere di vista la fase difensiva, qualificazione alla Champions. Analogia interessante: nel settembre di un anno fa il Bologna infilò tre 0-0 di fila, contro Verona, Napoli e Monza. Poi il decollo, con risultati positivi, ma sempre abbastanza contenuti nel punteggio, e altri tre 0-0 sparsi a primavera. Il concetto è stato esasperato nell’approccio di Motta alla Juve: zero gol subiti nelle 5 giornate iniziali. Siamo nei dintorni del “primo non prenderle”, ma è una semplificazione sbagliata. In questa Juve si scorgono i principi del calcio mottiano, seppure in controluce: l’aggressività al recupero palla, il possesso e il palleggio, la ricerca delle verticalizzazioni. Tutti elementi che covano e che al momento non hanno prodotto un fatturato offensivo all’altezza delle aspettative. Perché? Avversari blindati. Nelle ultime tre giornate di Serie A, contro Roma, Empoli e Napoli, la Juve si è trovata davanti avversari blindati, votati alla chiusura di ogni spazio e a caccia dell’errore altrui per filare via in ripartenza. Motta e i suoi giocatori hanno avvertito il pericolo e hanno attaccato con prudenza, senza rischiare. Prova ne sia che in Champions League, contro un Psv Eindhoven aperto e giochista, le reti sono fioccate. E qui accettiamo la provocazione: allora Motta è bravo in contropiede? Le squadre di Motta sanno riempire gli spazi che vengono loro concessi e sono abili a crearne di propri, ma in questa fase alla Juve difetta proprio la capacità di produrre ampiezze e profondità da cavalcare. Mancano gli automatismi e la velocità negli scambi tra i giocatori. La trama c’è, però è sviluppata con lentezza o ad andature sostenibili dagli avversari (...) Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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Nella prossima partita di Serie A il Napoli di Mister #AntonioConte affronterà la Fiorentina di #RaffaelePalladino reduce dal pareggio dello Stadium contro la Juventus. Vediamo l'atteggiamento tattico dei Viola nell'ultima partita di campionato. Nella parte iniziale della clip, possiamo notare la fase di costruzione con Adli che si abbassa sulla linea difensiva per formare una linea a 3 e con i due terzini, Dodò e Parisi, interni al campo lasciando l'ampiezza agli esterni. Fondamentale il movimento di Kean che viene spesso indietro a legare il gioco, svuotando lo spazio alle sue spalle che viene attaccato dai centrocampisti e gli esterni (nella clip attaccato da Dodò servito male da Colpani). Il Napoli dovrà stare attento agli inserimenti da dietro dei centrocampisti che spesso hanno fatto male alla retroguardia partenopea, in questo dovrà essere bravo Lobotka ad essere di supporto alla coppia centrale di difesa. In fase di non possesso la squadra gigliata si posiziona con un 4-4-2 con line molto strette a formare un blocco basso concedendo solo le giocate sugli esterni che vengono raddoppiati con scalate sistematiche. Va da se, che una scalata sbagliata può mettere in seria difficoltà i gigliati ed in questo dovranno essere bravi gli azzurri a far saltare le marcature con i propri movimenti. Molto interessante, in chiave Napoli, l'atteggiamento di Comuzzo che ha seguito sempre il centrocampista che si inseriva (Koopmeiners o Locatelli) lasciando spazio alle sue spalle, spazio che spesso nè Dodò nè Ranieri (come in occasione del primo gol di Thuram nella fase centrale della clip) sono riusciti a coprire. Comuzzo probabilmente seguirà i movimenti in zona palla di McTominay e il Napoli dovrà essere bravo ad occupare gli spazi lasciati liberi, in questo un ruolo chiave lo avranno Anguissa, Di Lorenzo e Olivera spesso interni al campo e capaci di smarcarsi in zona gol con i loro movimenti senza palla. Anguissa dovrà essere bravo a buttarsi negli spazi creati dal movimento dello scozzese e dal fatto che Ranieri sarà occupato nella marcatura ad uomo di Lukaku. Voi cosa ne pensate? Rispondete nei commenti. #matchanalysis #antonioconte #napoli #fiorentina Grazie Video Analyser Once Sport
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