Post di Paolo Rossi Castelli

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Fondatore di PRC-Comunicare la Scienza Sagl

Circa il 90% delle startup non riesce a sopravvivere per più di 5 anni. Dunque, chi decide di aprire una nuova, piccola azienda innovativa (e facilmente “scalabile”, cioè destinata - almeno nei desideri... - a crescere velocemente e a essere poi venduta a gruppi più grandi: questa, tecnicamente, è una startup) sa già in partenza che l’impresa è particolarmente a rischio. Eppure nel Canton Ticino continuano a nascere iniziative in questo settore (attualmente sono attive circa 2-300 startup), anche perché il terreno è reso fertile da diversi programmi pubblici di supporto (USI Startup Centre, Startup Garage SUPSI, Boldbrain Startup Challenge, Tiventures SA) e dalla presenza di numerosi investitori privati.  Questo cammino, già complesso di per sé, appare ancora più difficile per le donne, come è emerso giovedì 28 marzo durante la Giornata cantonale delle startup, organizzata al PalaCinema Locarno SA dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, con la Fondazione AGIRE | Tecnopolo Ticino. Una serie di pregiudizi e di altri tipi di problemi rendono quanto mai arduo per le imprenditrici ottenere finanziamenti adeguati. Ma qualcosa si sta muovendo. E anche la forte partecipazione di pubblico alla Giornata di Locarno dimostra attenzione e interesse per questo mondo.

Startup: per le donne è più difficile il cammino (scarsi finanziamenti e pregiudizi)

Startup: per le donne è più difficile il cammino (scarsi finanziamenti e pregiudizi)

ticinoscienza.ch

Valeria Camia

Journalist and Social Science Researcher

10 mesi

Già parlarne, di queste disuguaglianze, è importante. Grazie Paolo Rossi Castelli

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