🔴 💰 Il #ddlBilancio mette sul piatto 50 milioni l'anno tra 2025 e 2030 per aggiornare i #LEA, ovvero le prestazioni a cui ogni assistito del SSN ha diritto. ⏰Eppure i #LEA hanno le lancette inchiodate ad anni fa (2001), perché non entrano in vigore le tariffe dei LEA del 2017 che avrebbero permesso di ammodernare l'elenco di protesi, ausili e prestazioni del SSN. ⚠️ Non c'è certezza che entrino in vigore nemmeno il 1 gennaio 2025 (che è dietro l'angolo) per ritardi ed incertezze sulle risorse. 🗣️ "Approvare i nuovi tariffari è necessario ma non basta, senza un meccanismo di #verifica: introdurre nuovi Lea come ad esempio la #PMA - procreazione medicalmente assistita, richiederà un sistema di monitoraggio aggiornato che verifichi anche la loro effettiva #erogazione in tutto il paese, l’#adeguamento infrastrutturale dei centri in tutte le #regioni" 👀Questo e molto altro nell'articolo curato da Barbara Gobbi de Il Sole 24 Ore e i commenti di Tonino Aceti che porta a conoscenza conoscenze e riflessioni dell'osservatorio Salutequità 👇🏽 https://lnkd.in/djdb_aBu
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Il ddl Bilancio mette sul piatto 50 milioni l'anno tra 2025 e 2030 per aggiornare i LEA, ovvero le prestazioni a cui ogni assistito del SSN ha diritto. Eppure i LEA hanno le lancette inchiodate ad anni fa (2001), perché non entrano in vigore le tariffe dei LEA del 2017 che avrebbero permesso di ammodernare l'elenco di protesi, ausili e prestazioni del SSN. Non c'è certezza che entrino in vigore nemmeno il 1 gennaio 2025 per ritardi ed incertezze sulle risorse. Approvare i nuovi tariffari è necessario ma non basta, senza un meccanismo di verifica: introdurre nuovi Lea come ad esempio la #PMA - procreazione medicalmente assistita, richiederà un sistema di monitoraggio aggiornato che verifichi anche la loro effettiva #erogazione in tutto il paese, l’#adeguamento infrastrutturale dei centri in tutte le #regioni"
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Il Dott. Luca Marino, nostro Amministratore Unico, analizza un argomento centrale per il futuro della sanità: l’aggiornamento dei tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, approvato dopo oltre sette anni di attesa dalla Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di un passo significativo che va ad aggiornare due nomenclatori tariffari #Lea fermi a più di 25 anni fa. Tuttavia, come evidenzia il Dott. Marino, restano aperte importanti sfide, tra cui l’adeguatezza delle tariffe e la necessità di garantire un aggiornamento continuo del #tariffario e del #nomenclatore per sostenere le innovazioni tecnologiche e mantenere l’equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. Vi invitiamo a leggere il suo post per approfondire i dettagli e le implicazioni di questo aggiornamento tanto atteso quanto complesso. #Sanità #LEA #Tariffari #SSN
Dopo oltre sette anni di attesa, arriva finalmente l’ok della Conferenza Stato-Regioni sull’accordo che consente di aggiornare i due tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica che danno sostanza ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) varati con Dpcm nel 2017 dall'allora ministra della Salute Beatrice Lorenzin. I tariffari entreranno in vigore il prossimo 30 dicembre. Ricordiamo che i due nuovi nomenclatori tariffari #Lea per specialistica e protesica, erano fermi alle versioni aggiornate nel 1996 e nel 1999. Un’altra buona notizia è la dotazione in più garantita dal Ddl Bilancio che per il momento è quantificata in 50 milioni di euro l’anno tra il 2025 e il 20230. Ma sebbene sia da apprezzare l'entrata in vigore di una norma attesa da quasi vent'anni non si può non registrare che le tariffe non sono soddisfacenti e se le tariffe minime nazionali non sono adeguate il sistema rischia pesare troppo sui bilanci regionali, creando disparità di accesso alle cure sui territori. Occorre prevedere un processo di aggiornamento continuo del tariffario e del #nomenclatore sia per garantire adeguate risorse sia per poter accogliere tutte le innovazioni tecnologiche disponibili. Inoltre, chiediamo al Governo di incrementare le dotazioni finanziarie per rendere le tariffe adeguate allo scenario che stiamo vivendo ed evitare il collasso del sistema, con effetti disastrosi sull’erogazione delle prestazioni di diagnostica ambulatoriale e sulla prevenzione. Il fondo di 50 milioni stanziato per coprire il fabbisogno dei Lea è infatti insufficiente e si rischia di mettere a repentaglio la tenuta del servizio sanitario nazionale. #tariffario #Stato #Regioni #DdlBilancio #Ssn
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Dopo oltre sette anni di attesa, arriva finalmente l’ok della Conferenza Stato-Regioni sull’accordo che consente di aggiornare i due tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica che danno sostanza ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) varati con Dpcm nel 2017 dall'allora ministra della Salute Beatrice Lorenzin. I tariffari entreranno in vigore il prossimo 30 dicembre. Ricordiamo che i due nuovi nomenclatori tariffari #Lea per specialistica e protesica, erano fermi alle versioni aggiornate nel 1996 e nel 1999. Un’altra buona notizia è la dotazione in più garantita dal Ddl Bilancio che per il momento è quantificata in 50 milioni di euro l’anno tra il 2025 e il 20230. Ma sebbene sia da apprezzare l'entrata in vigore di una norma attesa da quasi vent'anni non si può non registrare che le tariffe non sono soddisfacenti e se le tariffe minime nazionali non sono adeguate il sistema rischia pesare troppo sui bilanci regionali, creando disparità di accesso alle cure sui territori. Occorre prevedere un processo di aggiornamento continuo del tariffario e del #nomenclatore sia per garantire adeguate risorse sia per poter accogliere tutte le innovazioni tecnologiche disponibili. Inoltre, chiediamo al Governo di incrementare le dotazioni finanziarie per rendere le tariffe adeguate allo scenario che stiamo vivendo ed evitare il collasso del sistema, con effetti disastrosi sull’erogazione delle prestazioni di diagnostica ambulatoriale e sulla prevenzione. Il fondo di 50 milioni stanziato per coprire il fabbisogno dei Lea è infatti insufficiente e si rischia di mettere a repentaglio la tenuta del servizio sanitario nazionale. #tariffario #Stato #Regioni #DdlBilancio #Ssn
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L'approvazione delle tariffe sicuramente è un traguardo importante ma non l'unico. Ora sarà possibile portare avanti la proposta elaborata dall'Associazione Ausili di #ConfindustriaDispositiviMedici insieme ai principali shareholders del settore per ridare dignità alla Persona con disabilità, alla sua famiglia, inserendola nella società di cui è parte integrante. Il settore degli Ausili è piccolo in termini di spesa sanitaria ma estremamente ampio ed importante in termini di coinvolgimento e impatto sociale. Nella valutazione e scelta dell'ausilio si devono tenere in considerazione molteplici aspetti: la situazione clinica (presente e futura) della persona con disabilità ma anche le sue aspirazioni, il suo contesto scolastico, lavorativo e familiare. L'ausilio tecnologico per essere efficace ed appropriato richiede un processo di fornitura e di servizio altrettanto adeguati; solo così è possibile garantire efficacia ed efficienza della spesa sanitaria.
Il presidente Nicola Barni sull’aggiornamento dei LEA e la loro entrata in vigore il prossimo 30 dicembre, il commento su Quotidiano Sanità. "Sebbene l'adozione dei nuovi LEA rappresenti un traguardo importante, c'è ancora molto lavoro da fare sull'aggiornamento del nomenclatore e sulle tariffe". Gli ausili per disabilità gravi e complesse e gli apparecchi acustici dovrebbero essere inseriti in un elenco assimilabile all'elenco 1 dei "su misura" perché altamente adattabili, per garantire la personalizzazione sulla base delle specifiche esigenze del paziente. Le tariffe minime nazionali, inoltre, devono essere adeguate per creare omogeneità tra le diverse regioni e riflettere i costi reali delle prestazioni. "Sul fronte delle tariffe la dotazione di 550 milioni in manovra rappresenta sicuramente uno slancio importante per ripartire, ma se le tariffe minime nazionali non sono adeguate il sistema rischia di implodere andando a pesare troppo sui bilanci regionali e creando iniquità di accesso alle cure sul territorio". Auspichiamo che il Ministero della Salute adotti un decreto che recepisca queste necessità. È indispensabile l'avvio di un nuovo processo di aggiornamento delle tecnologie per la salute, che sia in linea con l'evoluzione dell'innovazione dei #dispositivimedici e capace di rispondere al fabbisogno di salute delle persone. Leggi la notizia: https://lnkd.in/dz9tjEvn #noicisiamo #innovazioneperlavita
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Il presidente Nicola Barni sull’aggiornamento dei LEA e la loro entrata in vigore il prossimo 30 dicembre, il commento su Quotidiano Sanità. "Sebbene l'adozione dei nuovi LEA rappresenti un traguardo importante, c'è ancora molto lavoro da fare sull'aggiornamento del nomenclatore e sulle tariffe". Gli ausili per disabilità gravi e complesse e gli apparecchi acustici dovrebbero essere inseriti in un elenco assimilabile all'elenco 1 dei "su misura" perché altamente adattabili, per garantire la personalizzazione sulla base delle specifiche esigenze del paziente. Le tariffe minime nazionali, inoltre, devono essere adeguate per creare omogeneità tra le diverse regioni e riflettere i costi reali delle prestazioni. "Sul fronte delle tariffe la dotazione di 550 milioni in manovra rappresenta sicuramente uno slancio importante per ripartire, ma se le tariffe minime nazionali non sono adeguate il sistema rischia di implodere andando a pesare troppo sui bilanci regionali e creando iniquità di accesso alle cure sul territorio". Auspichiamo che il Ministero della Salute adotti un decreto che recepisca queste necessità. È indispensabile l'avvio di un nuovo processo di aggiornamento delle tecnologie per la salute, che sia in linea con l'evoluzione dell'innovazione dei #dispositivimedici e capace di rispondere al fabbisogno di salute delle persone. Leggi la notizia: https://lnkd.in/dz9tjEvn #noicisiamo #innovazioneperlavita
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(MAL)EDUCAZIONE CIVICA Le liste di attesa nella sanità si potrebbero ridurre del 20% senza sforzo né costi aggiuntivi, semplicemente se gli utenti si comportassero educatamente (o fossero costretti a farlo). Chi prenota una prestazione e non si presenta si fermi un attimo a considerare come reagirebbe se l'idraulico non si presentasse dopo che lo si è aspettato a casa oppure, arrivato dal dentista si sentisse dire: "oh, scusi, mi sono dimenticato di avvisare che il suo appuntamento è cancellato". Siamo bravissimi a pretendere una sanità migliore, ma molto scadenti nel collaborare ad averla e l'inefficienza dei burocrati che mettono anni a produrre decreti attuativi impedisce , per ora, di mettere in atto misure che costringano i maleducati a mettersi a posto. L'esazione della "sanzione" potrebbe essere semplice, basterebbe subordinare l'erogazione della prima prestazione successiva da parte del SSN al pagamento del ticket per la prestazione cancellata, ma anche così non ci sarebbe da essere contenti, perché resterebbe la perdita di capacità del sistema sanitario. Ammesso, poi, che la propensione a condonare perfino le condotte illecite non si manifesti anche in questo campo. L'educazione civica all'uso dei servizi comuni sarebbe la via migliore, ma ha tempi lunghi. Articolo di Paolo Russo La Stampa 5-1-2025
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Dopo una settimana di stop a Nuoro riprendono le prestazioni sanitarie in convezione sia quelle prenotate tramite cup che quelli in radiologia tradizionale. Lo annuncia il direttore dello studio professionale Dottor Sebastiano Coinu: «Ciò in attesa della definizione del procedimento amministrativo dell’ARES che effettuerà le ripartizioni di budget fra le strutture convenzionate, confidando che sia confermato per il C.I.D. almeno il budget degli anni precedenti. Ove ciò non accadesse, si rischierebbe di lavorare senza certezza di essere rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale». Intanto l'assessore regionale Bartolazzi rassicura e dice: «Non c'è nessun rischio di mancata copertura delle prestazioni da parte del sistema sanitario regionale per i cittadini sardi che si affidano al privato convenzionato. Gli allarmismi appaiono incomprensibili alla luce delle ultime disposizioni normative regionali che danno il via libera all' incremento dell'acquisto delle prestazioni di assistenza ospedaliera ed ambulatoriale da soggetti privati accreditati nell'ottica di garantire a tutti, in tutta l'isola, prestazioni omogenee in tempi accettabili». «Ricordo che la legge regionale n.13, recentissimamente approvata, autorizza un incremento di spesa di 1 milione e 600 mila euro (più 1%) per l'anno 2024, di quasi 5 milioni per il 2025 (più 3%) e di 6 milioni e 600 mila euro (più 4%) a carico del Fondo sanitario regionale proprio per garantire l'estensione massima delle prestazioni convenzionate erogabili nell'isola, sia in regime ospedaliero che ambulatoriale. Non solo - prosegue l'assessore - viene aumentato lo stanziamento della programmazione triennale destinato alla salute mentale, con 18 milioni e 500 mila euro stanziati per il 2024 contro i precedenti 16 milioni e mezzo, di cui 2 milioni e 500 mila euro destinati ai centri convenzionati per i disturbi dello spettro autistico. Per le annualità 2025-26 il totale assegnato è di 21 milioni di euro annuale, anche qui con un incremento consistente di circa 5 milioni all'anno». «Tutte le cifre stanziate al momento – conclude Bartolazzi - rientrano all'interno dei margini di manovra consentiti dall'attuale deliberazione dei tetti di spesa per il triennio 2024-26 ancora sottoposte al vincolo della spending review, ma in via transitoria. Dopo la sentenza a luglio della Corte Costituzionale che riconosce un ampio margine di manovra potenziale alla Sardegna, stiamo lavorando per incrementare le risorse garantendo contestualmente l'equilibrio economico-finanziario dei conti regionali». https://www.cronachenuoresi. - Clicca e leggi la notizia
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Ancora una richiesta di incremento dell'offerta per ridurre le #listedisattesa. E' dal 2021 che in varie forme ed a più riprese in Lombardia si insiste su questa strada. Ma se il tema continua ad esistere vorrà dire che forse la strategia non è quella giusta ?? Io continuo a pensare che vada fatta una azione strutturata e convinta sulla appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali coinvolgendo in maniera integrata MMG, Ospedalieri ed Infermieri di Famiglia per promuovere e riprendere la strada dei percorsi di presa in carico sui cronici che rappresentano il 70-75% della spesa e trasformare le P (oggi il 70% delle richieste) da programmate a prese in carico. Strada abbandonata completamente dalla prima riforma della 23/2015. Speriamo di vedere nella DGR di prossima applicazione questi spunti. Bene aver ricordato come avevo fatto diversi mesi fa nel mio post l'obbligo di effettuare in Libera una prestazione che non si riesce ad effettuare nei tempi previsti. Bisogna cambiare logica da una medicina di reazione ad una di programmazione e di iniziativa. Dal governo dell'offerta a quello della domanda.. se no le risorse non basteranno mai cosi https://lnkd.in/dJSGqF7k https://lnkd.in/dc3V2YhC
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Interessante articolo sulle liste d'attesa . In merito , il Ministero della Salute , deve verificare se Asp e Aziende ospedaliere hanno attivato degli open day ambulatoriali dal Lunedì alla Domenica , dalle 09 alle 21 fino ad abbattimento lista . Il Ministero della salute , dovrebbe verificare se tutte le Direzioni strategiche di Asp ed Aziende ospedaliere , hanno attivato open day ambulatoriali con prolungamenti dal lunedi alla domenica dalle 09 alle 21 Il Ministro della Salute , con il Ministro del Mef devono concordare che per medici , infermieri ed amministrativi in sanità , cuneo fiscale al 28% anche per i dipendenti con oltre cinquanta mila euro, per medici e infermieri Un doppio cuneo fiscale per ogni figlio nato e minore a carico in aggiunta all'assegno universale Corresponsione buono pasto per ogni turno di guardia notturno, festiva e pomeridiana e nell'abbattimento liste d'attesa . Orario di lavoro 7.12 con un buono pasto al giorno Corresponsione buono pasto ed anche orario formativo di 7.12 con un buono pasto al giorno In merito ai medici in formazione ( specializzandi) , il Ministro dell'Università, il Ministro della Salute e il Ministro Mef devono verificare, se anche, per i medici in formazione specialistica si può introdurre il cuneo fiscale al 14% Un eventuale doppio cuneo fiscale , per ogni figlio minore a carico Si invita in merito, Forza Italia ad attivarsi per impegnare Giorgetti ad incrementare cuneo fiscale anche per i medici , infermieri ed amministrativi con reddito fino a cinquanta mila euro, per incrementare il peso
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Pronti, via....sospensione del TAR Non voglio entrare qui in questo post nel merito, pro o contro le nuove tariffe e nomenclatore dei nuovi LEA, pero' cosi' e' il caos.... Si aspettava dopo 28 anni il nuovo nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999. Una considerazione generale: Per salvare il SSN c'e' innanzitutto da ripensarlo proprio a partire da questi meccanismi farraginosi , se ci si mette così tanti anni per aggiornare i LEA, se e' cosi' complesso introdurre le modifiche nei sistemi ASL (mesi di lavoro a organici per lo più non dedicati), se per lo più i sistemi informatici sanitari sono tutti diversi e parlano lingue diverse, e se basta un ricorso (non entro nel merito non e' il motivo del post) per dover far retrocedere di colpo il tutto, ma solo ad interim in attesa di.... C'e' un Senso di precarieta' diffuso per chi lavora nel SSN a livello locale, e a livello di specialistica ambulatoriale si passa il tempo a spiegare ai pazienti come far rifare le impegnative , e perché quei codici non vanno bene per la prestazione voluta , oltre alle note altre problematiche croniche
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