Dopo una settimana di stop a Nuoro riprendono le prestazioni sanitarie in convezione sia quelle prenotate tramite cup che quelli in radiologia tradizionale. Lo annuncia il direttore dello studio professionale Dottor Sebastiano Coinu: «Ciò in attesa della definizione del procedimento amministrativo dell’ARES che effettuerà le ripartizioni di budget fra le strutture convenzionate, confidando che sia confermato per il C.I.D. almeno il budget degli anni precedenti. Ove ciò non accadesse, si rischierebbe di lavorare senza certezza di essere rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale». Intanto l'assessore regionale Bartolazzi rassicura e dice: «Non c'è nessun rischio di mancata copertura delle prestazioni da parte del sistema sanitario regionale per i cittadini sardi che si affidano al privato convenzionato. Gli allarmismi appaiono incomprensibili alla luce delle ultime disposizioni normative regionali che danno il via libera all' incremento dell'acquisto delle prestazioni di assistenza ospedaliera ed ambulatoriale da soggetti privati accreditati nell'ottica di garantire a tutti, in tutta l'isola, prestazioni omogenee in tempi accettabili». «Ricordo che la legge regionale n.13, recentissimamente approvata, autorizza un incremento di spesa di 1 milione e 600 mila euro (più 1%) per l'anno 2024, di quasi 5 milioni per il 2025 (più 3%) e di 6 milioni e 600 mila euro (più 4%) a carico del Fondo sanitario regionale proprio per garantire l'estensione massima delle prestazioni convenzionate erogabili nell'isola, sia in regime ospedaliero che ambulatoriale. Non solo - prosegue l'assessore - viene aumentato lo stanziamento della programmazione triennale destinato alla salute mentale, con 18 milioni e 500 mila euro stanziati per il 2024 contro i precedenti 16 milioni e mezzo, di cui 2 milioni e 500 mila euro destinati ai centri convenzionati per i disturbi dello spettro autistico. Per le annualità 2025-26 il totale assegnato è di 21 milioni di euro annuale, anche qui con un incremento consistente di circa 5 milioni all'anno». «Tutte le cifre stanziate al momento – conclude Bartolazzi - rientrano all'interno dei margini di manovra consentiti dall'attuale deliberazione dei tetti di spesa per il triennio 2024-26 ancora sottoposte al vincolo della spending review, ma in via transitoria. Dopo la sentenza a luglio della Corte Costituzionale che riconosce un ampio margine di manovra potenziale alla Sardegna, stiamo lavorando per incrementare le risorse garantendo contestualmente l'equilibrio economico-finanziario dei conti regionali». https://www.cronachenuoresi. - Clicca e leggi la notizia
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Ancora una richiesta di incremento dell'offerta per ridurre le #listedisattesa. E' dal 2021 che in varie forme ed a più riprese in Lombardia si insiste su questa strada. Ma se il tema continua ad esistere vorrà dire che forse la strategia non è quella giusta ?? Io continuo a pensare che vada fatta una azione strutturata e convinta sulla appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali coinvolgendo in maniera integrata MMG, Ospedalieri ed Infermieri di Famiglia per promuovere e riprendere la strada dei percorsi di presa in carico sui cronici che rappresentano il 70-75% della spesa e trasformare le P (oggi il 70% delle richieste) da programmate a prese in carico. Strada abbandonata completamente dalla prima riforma della 23/2015. Speriamo di vedere nella DGR di prossima applicazione questi spunti. Bene aver ricordato come avevo fatto diversi mesi fa nel mio post l'obbligo di effettuare in Libera una prestazione che non si riesce ad effettuare nei tempi previsti. Bisogna cambiare logica da una medicina di reazione ad una di programmazione e di iniziativa. Dal governo dell'offerta a quello della domanda.. se no le risorse non basteranno mai cosi https://lnkd.in/dJSGqF7k https://lnkd.in/dc3V2YhC
61 milioni per abbattere liste attesa e ambulatori aperti di sera e sabato
https://www.lombardianotizie.online
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Il Governo, si sta impegnando per l'abbattimento liste d'attesa . In merito sarebbe opportuno , disporre alle direzioni generali la programmazione di open day ambulatoriali , dalle 09 alle 19.30 . Relativamente all'incentivazione economica medici, disporre alle direzioni strategiche di concordare la corresponsione di un buono pasto per ogni turno di guardia medica notturna, festiva e pomeridiana ( in continuazione dell'orario diurno) e nelle attività ambulatoriali pomeridiane . Orario di lavoro 7.12 con corresponsione di un buono pasto al giorno. Relativamente all'incremento stipendiale , programmare se si riesce a confermare per il 2025 un taglio cuneo al 28% , un doppio cuneo fiscale per i medici con figli minori a carico . Un obiettivo indifferibile e improcastinabile , abbattimento liste d'attesa per tutte le tipologie di prestazioni. Relativamente all'area chirurgica , finanziare le direzioni strategiche delle aziende ospedaliere ,per l'acquisto del robot Da Vinci , per interventi chirurgici di altissima precisione In attesa di riscontro
Liste d’attesa. Ministero: “Con il nuovo Piano il monitoraggio dei tempi sarà più preciso”
quotidianosanita.it
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Il 7 giugno è stato pubblicato il #decreto legge per la riduzione dei tempi delle #liste di #attesa, che ha poi ottenuto la conversione in #legge il 24 luglio. Sebbene preveda misure interessanti, come l’istituzione di una #Piattaforma #Nazionale per il #monitoraggio, rimangono delle criticità sostanziali, come evidenziato da Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione GIMBE. Il #provvedimento non affronta adeguatamente l'appropriazione prescrittiva e non prevede risorse aggiuntive, fondamentale per concretizzare i cambiamenti proposti. In un contesto in cui i #professionisti del #settore sono in diminuzione, la #sfida di ridurre davvero le liste d'attesa diventa sempre più ardua. La strada per un #sistema #sanitario più efficiente è lunga e il dialogo tra #istituzioni è cruciale. Umberto Nocco | Corinna Montana Lampo | Cristina Suzzani | Stefania Somarè | Alessia Rapuano | Tommaso La Vecchia | Tecniche Nuove Healthcare | Tecniche Nuove Spa
Liste d'attesa, da Fondazione GIMBE riflessioni sulla nuova legge - Tecnica Ospedaliera
https://www.tecnicaospedaliera.it
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"Quello su cui si dovrebbe investire è anche la promozione di un engagement consapevole dei cittadini nella loro fruizione del sistema sanitario nazionale, volto a valorizzarne la dimensione di bene comune, e quindi di corresponsabilità dei fruitori stessi nella sua efficienza e sostenibilità”. È una delle chiavi di lettura delle "attese". Passando dalle infinite ore per i codici a bassa gravità nei PS e arrivando al tempo necessario per avere una prestazione ambulatoriale. Ma nei PS la decisione è del fruitore, per le prestazioni ambulatoriali è di un collega, pressato o meno dal fruitore. E le dinamiche sono diverse. Tra una prestazione ambulatoriale ed un intervento chirurgico, le storie, sono diverse. Nel secondo caso può esserci un problema di risorse, nel primo, su tutto, spicca l''inappropriatezza. Possiamo girarci intorno ma analizzando la questione torneremmo sempre al punto di partenza: le liste di attesa sono generate dalle prescrizioni.
Liste di attesa. Insostenibili per 9 italiano su 10. E oltre 7 su 10 ritengono che il Governo debba investire più risorse per Ssn
quotidianosanita.it
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🩺 𝐋𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐯𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐚 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐥𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞. Ecco perché le soluzioni integrative al Sistema Sanitario Nazionale sono sempre ben accette! 📍 La Cassa Sanitaria #CarloDeLellis ha realizzato una copertura sanitaria individuale che integra le prestazioni erogate del Ssn destinata ai figli dei dirigenti associati a Manageritalia che non sono più assistiti dal Fasdac, indipendentemente dalla loro età e dalla loro attività (studio o lavoro). 🔎 𝐍𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐋𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐐𝐔𝐈: ➡️ https://bit.ly/4aVsi6k Il Fasdac copre le spese mediche di tutto il nucleo familiare ma, in assenza di situazioni particolari, i figli sono assistibili: ✅ fino al 18° anno di età; ✅ oltre il 18° anno di età se continuano gli studi o non lavorano; ✅ fino alla fine degli studi universitari e, comunque, non oltre il 26° anno di età. 📍 Oltre questi limiti e indipendentemente dall’età, i figli dei dirigenti associati Manageritalia possono accedere al piano sanitario “#SempreinSalute – Copertura Completa” il cui punto di forza consiste nella possibilità di ottenere delle prestazioni sanitarie e di tutelare i propri familiari a condizioni particolari, scontate, tipiche delle coperture collettive. Il piano sanitario prevede due diversi livelli di prestazioni: ✅ la 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 offre assistenza per i ricoveri ospedalieri, l’alta diagnostica, le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici, le analisi di laboratorio, le lenti/occhiali, le protesi, il “pacchetto maternità”, le prestazioni fisioterapiche, i “pacchetti prevenzione”, le cure e gli interventi chirurgici odontoiatrici; ✅ la 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 𝐄𝐒𝐂𝐋𝐔𝐒𝐄 𝐋𝐄 𝐂𝐔𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐈𝐄 prevede tutto quando incluso nella forma completa con l’esclusione delle cure odontoiatriche e ortodontiche. ❓❓❓ Cosa pensate di questa opportunità?
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Il documento a pag. 48 della relazione giunge "[...] ad affermare che “Le performance del servizio sanitario nazionale riguardo agli esiti di salute e alla qualità delle cure, risultano generalmente superiori a quelle medie dei Paesi Ocse, e descrivono, quindi, un sistema sanitario mediamente efficiente ed efficace”. Una considerazione questa della quale, francamente, non si comprende né l’utilità né tampoco come giustificarla in presenza dei danni quotidiani che si registrano. Ciò nella inefficienza dell’emergenza-urgenza che non c’è; della inefficacia della medicina convenzionata piena zeppa di vuoti assistenziali; nella mobilità miliardaria che impoverisce il Sud di circa tre miliardi all’anno; nella penuria di posti letto e in presenza di liste d’attesa che uccidono mentre l’utente aspetta un test diagnostico ovvero un intervento. Non solo. Nel tenere conto che una siffatta penosa affermazione emerge in un atto di “giustizia contabile” nella contemporaneità dell’emersione di un dato appena venuto fuori ad esito della ricerca dall’istituto EMG Different, commissionata da Facile.it, che rendiconta una platea milionaria di cittadini in difficoltà economica per spese mediche, sino ad essersi segnatamente indebitati a proposito. [...]"
Corte dei conti, nella relazione al Parlamento sui Ssr il ritratto edulcorato di una sanità pubblica che non c’è
sanita24.ilsole24ore.com
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Pronti, via....sospensione del TAR Non voglio entrare qui in questo post nel merito, pro o contro le nuove tariffe e nomenclatore dei nuovi LEA, pero' cosi' e' il caos.... Si aspettava dopo 28 anni il nuovo nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999. Una considerazione generale: Per salvare il SSN c'e' innanzitutto da ripensarlo proprio a partire da questi meccanismi farraginosi , se ci si mette così tanti anni per aggiornare i LEA, se e' cosi' complesso introdurre le modifiche nei sistemi ASL (mesi di lavoro a organici per lo più non dedicati), se per lo più i sistemi informatici sanitari sono tutti diversi e parlano lingue diverse, e se basta un ricorso (non entro nel merito non e' il motivo del post) per dover far retrocedere di colpo il tutto, ma solo ad interim in attesa di.... C'e' un Senso di precarieta' diffuso per chi lavora nel SSN a livello locale, e a livello di specialistica ambulatoriale si passa il tempo a spiegare ai pazienti come far rifare le impegnative , e perché quei codici non vanno bene per la prestazione voluta , oltre alle note altre problematiche croniche
Sanità, il Tar del Lazio sospende le nuove tariffe fino al 28 gennaio
repubblica.it
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Roma, 10 gennaio - Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando "una crisi del personale sanitario senza precedenti", con la perdita di oltre 28 miliardi di euro in 11 anni, più della metà dei quali nel quadriennio 2020-2023. Questo il dato diffuso ieri dalla Fondazione Gimbe, al termine della audizione davanti...Continua a leggere #audizione #cameradeideputati #cartabellotta #commissioneaffarisociali #crisi #definanziamento #fenomenogettonisti #Gimbe #indagineconoscitiva #personalesanitario #riordinoprofessionisanitarie
GImbe: "Crisi senza precedenti del personale sanitario, persi più di 28 miliardi in 11 anni" - RIFday
rifday.it
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Ottimo articolo di Gilberto Gentili sul tema delle liste d'attesa. Condivido tutte le argomentazioni presentate. Aggiungerei tra le misure da adottare una maggiore e decisa valorizzazione del ruolo delle professioni sanitarie. Sono necessari nuovi modelli organizzativi, in cui il ruolo di infermieri e tecnici preveda responsabilità nell’erogazione di quei servizi in cui la competenza medico-clinica non è strettamente necessaria. Ovviamente associando maggiore responsabilità ad un'adeguata valorizzazione economica #tempiattesa; #taskshifting
Liste di attesa in sanità: un problema di tutti
sanita24.ilsole24ore.com
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⚠️Legge Bilancio, sanità dimenticata. Medici e infermieri pronti a un 2025 di battaglie sindacali⁉️ 📌 Poche risorse frantumate tra innumerevoli capitoli di spesa che servono solo ad accontentare qualche centro d’interesse, di certo non a rilanciare il Servizio sanitario nazionale né a migliorare l’offerta sanitaria per i cittadini. 📌Esclusi categoricamente, dai benefici immediati delle misure adottate, i medici, se non per un aumento offensivo dell’indennità di specificità medica (circa 17 euro netti al mese), e gli infermieri, che ottengono un irrisorio aumento mensile di circa 7 euro netti. Per il resto, nulla. 📌 Eppure nel suo complesso la legge di Bilancio fa cadere a pioggia risorse importanti su alcuni interventi, dal ponte sullo Stretto di Messina ad un infinito elenco di bonus quantomeno discutibili, confermando che non è vero che i soldi non ci sono, ma semplicemente non si vuole spenderli per la sanità pubblica, preferendo strizzare l’occhio ad alcune categorie di cittadini-elettori cui si riconoscono regalìe di poche decine di euro e che contemporaneamente vengono private dell’accesso alla sanità pubblica, il bene più prezioso che abbiamo https://lnkd.in/dJG7r6iC
Legge Bilancio, sanità dimenticata. Medici e infermieri pronti a un 2025 di battaglie sindacali
anaao.it
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