Maxideduzione del costo del lavoro: nel caso di incremento del numero di lavoratori con contratto a tempo indeterminato è possibile operare una deduzione del costo del lavoro maggiorato del 20% o 30%, a seconda della categoria di lavoratori assunti. Link nel primo commento
Post di Studio Legale Pino e Associati
Altri post rilevanti
-
IL COSTO DEL LAVORO DI 150 CCNL Non è raro ricevere richieste da parte di datori di lavoro dubbiosi circa l’entità della retribuzione da erogare ai propri dipendenti Vivendo esclusivamente la propria realtà si domandano se le retribuzioni da loro riconosciute siano allineate rispetto alle condizioni medie esistenti nel mercato di riferimento Sono dati non noti, cioè non ufficiali, il cui reperimento è molto difficile Anche tra colleghi imprenditori non c’è una condivisione trasparente di queste informazioni. Emerge sempre una certa reticenza Ed ecco che ci giunge un grande aiuto da uno studio sviluppato da MG Consulting che ha mappato, in una tabella riepilogativa, le retribuzioni per ogni livello contrattuale di ben 150 ccnl Tutte le info a questo link: https://lnkd.in/d7QWZqP6
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Superdeduzione al 120% del costo del lavoro riferito ai nuovi assunti a tempo indeterminato: la corretta allocazione dei costi nella voce B.9 del conto economico e gli impatti derivanti da operazioni straordinarie e mobilità infragruppo dei lavoratori. Fonte Il Sole 24 Ore
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il trattamento di fine rapporto è parte della retribuzione differita che spetta ai lavoratori dipendenti. Tutti i lavoratori dipendenti maturano mensilmente, in proporzione alla propria retribuzione, una quota di TFR che viene accantonata dal datore di lavoro. Il TFR accantonato, sarà poi rivalutato annualmente e liquidato al lavoratore/lavoratrice al termine del rapporto di lavoro 🤑 Hai ancora delle domande sul trattamento di fine rapporto? Scrivimi nei commenti i tuoi dubbi o contattami per una consulenza dedicata 🤗 Ci vediamo domani con una nuova domanda e risposta sul mondo del lavoro Con il calendario dell’avvento del lavoro ………………………………………………………………….. Consulenza del lavoro Lavoro subordinato Retribuzione differita Trattamento di fine rapporto TFR Fine rapporto Consulente del lavoro
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🕵I premi di risultato legati a produttività, redditività, qualità ed efficienza si confermano un pilastro della contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale e un valido strumento per innalzare i salari. Nel 2024 è stato superato il trend al rialzo del numero dei contratti registrato nel 2023. Secondo il Ministero il numero di contratti depositati e attivi, sfiora a dicembre quota 19mila, con una crescita del 14,5% sull’anno precedente. La Legge di bilancio conferma anche per il 2025 la riduzione dell’aliquota fiscale al 5% applicabile alle somme erogate ai lavoratori a titolo di premi o partecipazione agli utili aziendali⤵️ #leggedibilancio #produttività #qualità #premi #retribuzione #contrattazionecollettiva #risorseumane #hr #humanresources #relazioniindustriali #industrialrelations #hrmanagement #dirittodellavoro #lavoro #payroll
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Sono prevalentemente le imprese con meno di 50 dipendenti ad avvalersi di questo strumento per riconoscere ai propri lavoratori importi aggiuntivi alla retribuzione in funzione del raggiungimento degli obiettivi
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Retribuzioni in crescita: +3,1% nel 2024 secondo l’Istat Buone notizie per i lavoratori: gli stipendi contrattuali sono aumentati nel 2024, con un +4,6% nell’industria e un +3,4% nei servizi privati. Inoltre, l’attesa media per il rinnovo contrattuale è scesa da 34,1 a 21,7 mesi. Tuttavia, nel settore pubblico i salari restano stagnanti. Un segnale positivo per il potere d’acquisto? #Lavoro #Economia #Retribuzioni
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28/12/2024, il c.d. collegato Lavoro è Legge ed entrerà in vigore il 12 gennaio 2025. Tante le novità tra cui: 𝗣𝗘𝗥𝗜𝗢𝗗𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔 𝗡𝗘𝗟 𝗧𝗘𝗠𝗣𝗢 𝗗𝗘𝗧𝗘𝗥𝗠𝗜𝗡𝗔𝗧𝗢 (art. 13): viene prevista una regola per la determinazione dei giorni del periodo di prova nel rapporto a tempo determinato in funzione della durata. 𝗧𝗘𝗥𝗠𝗜𝗡𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗖𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗢 𝗦𝗠𝗔𝗥𝗧 𝗪𝗢𝗥𝗞𝗜𝗡𝗚 (art. 14), con l’obbligo di provvedere alla comunicazione entro cinque giorni dalla data di avvio del periodo oppure entro i cinque giorni successivi alla data in cui si verifica l’evento modificativo per la durata o la cessazione del periodo di lavoro svolto in tale modalità. 𝗗𝗜𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗙𝗔𝗧𝗧𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜 (art. 19): Il rapporto di lavoro si potrà intendersi risolto per volontà del lavoratore, dopo apposita procedura, per assenza ingiustificata oltre il termine previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, superiore a quindici giorni. E altro: Cassa Integrazione e attività lavorativa (art. 6) Modifiche in materia di somministrazione lavoro (art. 10) Contratti a termine per attività stagionali (art. 11) Pagamento dilazionato dei debiti contributivi (art. 23) Seguiranno specifici approfondimenti. www.labor.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🔵 6,9 MILIONI DI PERSONE HANNO UN CONTRATTO SCADUTO! 📊Gli ultimi dati ISTAT sulle retribuzioni contrattuali attestano cha alla fine di settembre 2024, i 46 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,5% dei dipendenti – circa 6,2 milioni – e corrispondono al 45,8% del monte retributivo complessivo. 📌I contratti che – a fine settembre 2024 – sono in attesa di rinnovo ammontano a 29 e coinvolgono circa 6,9 milioni di dipendenti (il 52,5% del totale). ⌛Il tempo medio di attesa di rinnovo a settembre 2024 è pari a 18,3 mesi (era 32,2 a settembre 2023) per i lavoratori con contratto scaduto e a 9,6 mesi per il totale dei dipendenti (era 17,0 a settembre 2023). 📈L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a settembre 2024 segna un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,7% rispetto a settembre 2023; l’aumento tendenziale è stato del 4,6% per i dipendenti dell’industria, del 4,1% per quelli dei servizi privati e dell’1,6% per i lavoratori della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli aumenti tendenziali relativamente più elevati sono: credito e assicurazione (+11,0%), gas e acqua (+6,7%) e settore metalmeccanico (+6,4%). L’incremento è invece nullo per edilizia, farmacie private, telecomunicazioni, ministeri, forze dell’ordine, forze armate e attività dei vigili del fuoco. 📢 Sono numeri irrisori rispetto il 16% di potere d'acquisto perso in questi anni di crisi da lavoratrici e lavoratori dipendenti. Perciò questi dati provano quello che sosteniamo da tempo: bisogna aumentare i salari per permettere a milioni di famiglie di avere una vita dignitosa! #uil #uiltec #uilteclazio
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
L'ARAN ha pubblicato sul sito istituzionale il nuovo Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, aggiornato con i dati al 16 settembre 2024. Gli aumenti effettivi dei salari – rilevati sulla base delle statistiche ufficiali di Istat e del Conto Annuale RGS – sono stati confrontati con gli incrementi percentuali riconosciuti dai CCNL. I dati mostrano significativi aumenti delle retribuzioni, soprattutto per le Funzioni Centrali, confermando l'impegno nel miglioramento delle condizioni economiche nel settore. Nel triennio 2016-2018, le retribuzioni di fatto per le Funzioni Centrali sono cresciute del 6,8%, rispetto al 3,48% previsto dai contratti collettivi nazionali (CCNL). Questo incremento, superiore alle previsioni, evidenzia una crescita importante delle retribuzioni nel settore pubblico. Nel triennio successivo, 2019-2021, la crescita è stata ancora più evidente: le retribuzioni contrattuali sono aumentate del 7,05%, mentre le retribuzioni di fatto hanno registrato un incremento del 9,41%, ben oltre il 4,19% stabilito dai CCNL. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a risorse aggiuntive stanziate ex lege per aumenti su voci indennitarie fisse e all'effetto di progressioni stipendiali. Gli aumenti si sono tradotti in incrementi mensili significativi: per le Funzioni Centrali, l'incremento effettivo è stato di 406 euro mensili, rispetto ai 191 euro previsti. Anche gli altri comparti hanno beneficiato di aumenti superiori a quelli stabiliti dai contratti: le Funzioni Locali hanno registrato un incremento di 205 euro rispetto ai 176 previsti; la Sanità ha visto un aumento effettivo di 210 euro rispetto ai 186 euro previsti dal CCNL; mentre per Istruzione e Ricerca l'aumento effettivo è stato di 180 euro rispetto ai 175 euro previsti. Confronto con il Settore Privato Nella seconda sezione del Rapporto, viene fornito il consueto aggiornamento sull'andamento delle retribuzioni contrattuali della pubblica amministrazione, basato sul comunicato Istat del 26 luglio 2024, e posto a confronto con quelle del settore privato. In generale, si osserva che nella pubblica amministrazione, a causa della mancata sottoscrizione dei rinnovi del triennio 2022-2024, la crescita retributiva non tiene il passo con il resto dell'economia ed è dovuta solo all'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale, che tuttavia è stata erogata con valori molto più elevati rispetto al passato. “Questi dati dimostrano che, nonostante le sfide ancora presenti per il rinnovo del triennio 2022- 2024, che prevede risorse per un ulteriore incremento retributivo del 6%, comprensivo dell'indennità di vacanza contrattuale maggiorata già erogata, il settore pubblico stia compiendo progressi concreti per migliorare le retribuzioni del settore pubblico, superando in molti casi le aspettative iniziali.” https://bit.ly/4fni0hP
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
https://www.studiolegalepino.it/oggetto-maxideduzione-del-costo-del-lavoro-d-m-del-25-06-2024/