Post di Università Cattolica del Sacro Cuore

L’innovazione in campo agricolo, con il focus sulla sostenibilità, è qualcosa che attecchisce da giovani. Accade allora che, supportati dai docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dai loro professori, studenti delle classi IV e V sviluppino progetti di biostimolanti derivanti dalle alghe di cui beneficiaria è la lattuga, oppure si concentrino sull’utilizzo dei cover crops, grazie a Siram (Sustainable Innovations for Regenerative Agriculture): un progetto Prima (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) che coinvolge otto Paesi dell’area del Mediterraneo (Italia, Egitto, Grecia, Tunisia, Marocco, Spagna, Portogallo e Francia). L’obiettivo è di individuare soluzioni sostenibili e innovative per i sistemi agricoli di quest’area geografica, partendo dall’uso di microrganismi che promuovano la crescita e la difesa delle piante. Nell’ambito del progetto, coordinato dal professor Edoardo Puglisi e iniziato a giugno 2022 per terminare nello stesso mese 2025, ogni partner deve svolgere attività di disseminazione sia rivolte al pubblico specialistico, sia ad agricoltori e impiegati del settore, sia al pubblico in generale. L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha quindi organizzato un corso dal titolo “Quale agricoltura per una produzione alimentare sostenibile nell’epoca del cambiamento climatico”, coinvolgendo le classi IV (sezione A) e IV (sezione B) dell’Istituto agrario Raineri Marcora di Piacenza e la classe (IV sezione R) dell’Istituto Stanga di Cremona: le studentesse e gli studenti sono recentemente tornati in Cattolica per esporre il loro lavoro davanti alla giuria composta dai professori Vincenzo Tabaglio e Edoardo Puglisi, dalle dottoresse Biancamaria Senizza, Maria Elena Antinori e da Marco Trevisan, preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. L’articolo è su #SecondoTempo

Siram, l'agricoltura sostenibile si impara da giovani | Secondo Tempo

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