BRAMANTINO
Il pittore ed architetto rinascimentale Bartolomeo Suardi, meglio noto come Bramantino, nasce a Milano nel 1465.
Figlio di Alberto Suardi, il Bramantino è stato formato dal Bramante. Oltre ad aver appreso le lezioni ed influenze del Bramante, la sua arte è carica anche di elementi tipici di Leonardo, pur mantenendo lo stile fedele alla sua formazione. Nei suoi dipinti il Bramantino fa notare anche l'influsso di artisti come il Foppa e lo Squarcione.
La sua attività artistica si può dividere in due fasi, prima del suo viaggio in Italia Centrale e a Roma intorno al 1495-1503 e il periodo di ritorno a Milano.
Le prime opere del Bramantino risalgono al 1490, con la “Adorazione Magi”, opera rappresentativa di questo periodo, conservata alla National Gallery di Londra.
Nel 1508 Bramantino lascia Milano per recarsi a Roma, probabilmente su invito del Bramante suo mentore e maestro; nella Città Eterna realizza alcune opere e contribuisce a decorare le stanze vaticane.
Nel 1509 il Bramantino ritorna a Milano.
La conoscenza diretta e lo studio della classicità da parte di Bramantino si ritrova in pieno nell'unica sua opera certa di architettura, la Cappella Trivulzio della Basilica di San Nazaro in Brolo a Milano, realizzata tra il 1510 e il 1521, un edificio di grande semplicità strutturale, spoglio e severo, articolato su puri volumi geometrici.
Dopo il 1520 Bramantino completa la “Madonna col Bambino e Otto Santi” e “Fuga in Egitto”: la prima opera fu realizzata tra il 1515 e il 1520 per la chiesa di Santa Maria del Giardino, oggi appartenente alla collezione Contini Bonacossi e conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze; la seconda si trova presso il Santuario della Madonna del Sasso a Orselina, vicino a Locano, in Svizzera (Canton Ticino).
Consigliati da LinkedIn
Nel 1525 è nominato pittore di corte e architetto da Francesco Maria Sforza.
Il suo stile varia notevolmente nel corso della sua carriera mostrando e subendo le influenze di altri artisti, pur mantenendo sempre tratti fortemente individuali.
Da Piero della Francesca, Leonardo ed Ercole de’ Roberti, il Bramantino coglie quel sereno classicismo, quasi innaturale, ben calibrato nella forte espressività della sua pittura, a volte quasi inquietante e immobile. Il suo lavoro è schematico, le sue opere ottengono un effetto unico grazie alla rappresentazione di figure rigide inserite in un chiaro spazio prospettico. La sua prospettiva è brusca, i paesaggi sono dettagliati e avvolti da una luce forte che da qualità poetica al suo lavoro.
Il Bramantino conclude la sua vita nel 1530 a Milano.
In foto la Fuga in Egitto, tempera su tavola, 150 x 131 cm, 1520-1522, che si trova presso il Santuario della Madonna del Sasso di Orselina vicino a Locarno (Svizzera, Canton Ticino).