Chiostro del Bramante: esploriamo il mondo dell'onirico con la mostra "Dream: l'arte incontra i sogni"

Da ultimo, dopo aver ammirato la pregevole Chiesa di Santa Maria della Pace, ci recheremo nell’adiacente “Chiostro del Bramante”, costruito dall’architetto e pittore Donato di Angelo di Pascuccio, altrimenti noto come il Bramante. L’artista rinascimentale realizza numerose opere architettoniche, tutte all’insegna di un classicismo grandioso ma solido, quanto le massicce colonne doriche e ioniche che sorreggono i chiostri presenti nella “Basilica di Sant’Ambrogio” a Milano. Dopo l’esperienza maturata nella città lombarda, il Bramante si dedica alla realizzazione di due grandi opere: la “Basilica di San Pietro” e il chiostro dove avremo l’onore di cenare.

Lo stile è essenziale, quasi severo, privo di quelle decorazioni di cui le precedenti opere milanesi dell’architetto abbondavano, limitato agli affreschi sulle lunette situate sul muro posteriore del portico che raffigurano storie della vita di Maria e avvenimenti legati alla storia della chiesa.

L’ampio spazio centrale a pianta quadrata è delimitato da 16 pilastri, secondo le norme vitruviane, che si intersecano a formare un portico di volte a crociera. Al primo piano è possibile ammirare una serie di archi a tutto sesto sormontati da una trabeazione con fregio continuo, in perfetto stile classico romano.

Il secondo piano è sorretto da pilastri (paraste) in stile corinzio, che circondano la struttura supportando le colonne libere doriche, che si vanno ad aggiungere alle arcate sottostanti.

Questa suggestiva opera ospita spesso mostre d’arte temporanee, basti pensare all’esposizione dei quadri dell’eccentrico e visionario pittore inglese Joseph Mallord William Turner, precursore dell’impressionismo o dell’astrattismo , oppure alla mostra intitolata “I Macchiaioli. Le collezioni svelate”, che ha ospitato quadri mai ammirabili dal pubblico prima d’ora, perché spesso confluiti in collezioni private.

In occasione della nostra visita il chiostro ospiterà l’esposizione “Dream. L’arte incontra i sogni”, terzo atto di un trilogia aperta da “LOVE. L’arte incontra l’amore” e proseguita con “ENJOY. L’arte incontra il divertimento”. Il ciclo di mostre, curate dal critico d’arte Danilo Eccher, vuole esplorare le potenzialità intrinseche dell’arte contemporanea: dare forma alle emozioni più contrastanti, divertire in modo costruttivo, stimolando l’elemento critico e, infine, avvicinare l’uomo all’inconscio, donandogli una chiave di lettura del mondo onirico, al fine di esplorare i “vasti e profondi territori dell’anima” (Danilo Eccher).

L’esposizione raccoglie diverse opere d’arte contemporanea, di ogni tipo e forma (dai video dominati dall’elemento acquatico di Bill Viola, alle sculture in alabastro dell’artista anglo-inglese Anish Kapoor, passando per lo scenario mitico allestito da Luigi Ontani, la foresta assoggettata ai principi matematici ideata da Mario Merz, all’affascinante spettacolo di alba e giorno, crepuscolo e notte, sogno e realtà che si congiungono nella luce, centro della produzione artistica di James Turrell), riunite allo scopo di sottolineare l’importanza di cogliere l’elemento onirico nell’arte, foriero di messaggi che appaiono spesso oscuri, confusi, poiché hanno il loro fondamento in un passato primordiale ormai sopito dentro di noi, celato dallo scorrere del tempo. L’arte porta la luce, definisce le forme mutevoli e quiete della Natura, dà forma all’elemento inconscio che si palesa all’interno dei sogni, permettendo così all’uomo di conoscere più a fondo la propria anima.

(https://www.assopetroli.it/chiostro-del-bramante-esploriamo-il-mondo-dellonirico-con-la-mostra-dream-larte-incontra-i-sogni/)

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