Dieci anni senza Sic: un destino beffardo e un sorriso immortale.

Dieci anni senza Sic: un destino beffardo e un sorriso immortale.

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Marco Simoncelli, il giovane pilota romagnolo che ha perso la vita durante il Gp di Malesia ma che sopravvive nei cuori dei suoi tifosi.

La Honda fuori controllo, i ricci sull’asfalto e il corpo esanime.Queste immagini da 10 anni sono impresse negli occhi e nel cuore di tutti gli amanti dello sport, in particolare del motosport. Il 23 ottobre 2011 Coriano, ma in realtà l’intera Italia, si svegliava con una terribile notizia: il giovane e talentuoso pilota Marco Simoncelli non c’era più.

Un futuro spezzato in un umido pomeriggio malese. Si correva al circuito di Sepang ed era appena iniziata una gara che ,almeno sulla carta, sarebbe dovuta essere tranquilla, in quanto il titolo era ormai già stato consegnato.Ma il destino beffardo non la pensava così, al secondo giro Simoncelli perde il controllo della sua Honda alla curva 11 e finisce in mezzo alla pista, né Valentino Rossi né Colin Edward possono evitarlo. Seguono minuti frenetici, il giovane viene portato alla clinica del circuito e la situazione appare da subito grave. Il paddock, di solito brulicante di voci, si zittisce in religioso silenzio come in attesa di un miracolo. Miracolo che purtroppo non avverrà, alle 16:56 arriva l’annuncio che nessuno avrebbe voluto sentire: Marco non c’è più. L’incredulità si trasforma in dolore, dalle lacrime della fidanzata Kate, a quelle del papà Paolo che lo seguiva con costanza e dedizione in tutte le gare. Le facce dei piloti attonite dalla disgrazia ma in fondo consapevoli che la loro passione è tanto affascinante quanto rischiosa.

La morte di Marco toccò il cuore dei suoi tanti tifosi, aveva un modo di fare genuino e simpatico che lo rendevano facile da amare. Come dirà Valentino Rossi: “Marco era dolce nella vita, quanto duro in pista”. Il giovane centauro romagnolo avrebbe sicuramente dato del filo da torcere ai campioni di questi ultimi dieci anni, chissà che duelli con Marc Marquez.Purtroppo non è andata così, ma il ricordo del giovane sopravvive ancora oggi grazie a papà Paolo e mamma Rossella, che hanno trasformato il loro dolore in devozione portando avanti le passioni di Marco, consapevoli che lui avrebbe voluto così. Hanno creato una fondazione che porta il suo nome e che si pone l’obiettivo di promuovere l’impegno dello sport a favore del sociale e di contribuire in maniera attiva alla realizzazione di progetti umanitari. Nel 2013 viene anche fondato il Team SIC58 Squadra Corse, che milita in Moto3 e MotoE e da la possibilità a giovani piloti di emergere in questo mondo.

Quest’anno la MotoGp non potrà rendergli omaggio sulla pista di Sepang, essendo saltato il Gp di Malesia. Questo weekend si correrà invece il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, al Misano World Circuit Marco Simoncelli. Il destino ha deciso che si corresse nel circuito a lui dedicato proprio il giorno dell’ultima gara italiana di Valentino Rossi, quasi come se Marco stesso volesse salutare il suo grande amico nonché idolo.Simoncelli era otto anni più giovane e, come tutti gli amanti delle due ruote, era cresciuto nel nome di Rossi. Molti sostengono che Marco sarebbe potuto essere l’erede designato del pluricampione di Tavullia, non lo sapremo mai.

In un incrocio di ricordi e adii non potrà che aleggiare un’aurea di malinconia questo weekend a Misano consapevoli che Marco non se n’è mai andato realmente ma continua a percorrere le curve dell’eterno sempre con il suo enorme sorriso.

 

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