Nurturing: una visione olistica per coltivare il talento. Il nurturing, ovvero la "coltivazione" del talento, è un concetto che trova applicazione in psicologia, pedagogia e gestione aziendale. In azienda, il nurturing rappresenta l'investimento nella crescita continua dei dipendenti attraverso formazione, mentoring e coaching, elementi fondamentali per trattenere il talento e creare un ambiente di lavoro motivante. Secondo LinkedIn Learning, il 94% dei dipendenti rimarrebbe in azienda più a lungo se si investisse nella loro carriera. Il nurturing non solo migliora la performance e la produttività (+21% secondo Gallup), ma riduce il turnover, che può costare fino a nove mesi di salario per ogni dipendente perso (SHRM). Le aziende di successo, come Google, dimostrano come programmi di sviluppo contribuiscano a una maggiore soddisfazione dei dipendenti e a una cultura di innovazione. Investire nel talento è quindi essenziale per costruire organizzazioni competitive e resilienti. Scopri di più: https://lnkd.in/dSNBKHjr
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Siamo la realtà di W Group che si occupa dei servizi dedicati ai grandi clienti, che hanno necessità di ricevere risposte sartoriali in ambito HR, dalla consulenza, alla somministrazione, alla search & selection, al coordinamento.
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- Industry
- Human Resources
- Company size
- 2-10 employees
- Type
- Partnership
- Founded
- 2022
Updates
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Il capolavoro Disney-Pixar "Inside Out" (2015) e il suo sequel del 2024 ci immergono nella mente di Riley, una giovane alle prese con un trasferimento. Attraverso i personaggi delle emozioni - Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura, Disgusto e la new entry Ansia - il film esplora come questi influenzino le nostre reazioni e decisioni. Questo viaggio emotivo rispecchia le esperienze di ciascuno, dal neolaureato al professionista esperto e mostra il ruolo fondamentale che ogni emozione ha, anche la più negativa. - Gioia, infonde ottimismo e motivazione: è fondamentale per costruire relazioni positive e mantenere alta la motivazione. - Tristezza, spesso sottovalutata, è cruciale per elaborare le esperienze. Un giovane lavoratore potrebbe provarla ricordando gli anni universitari, mentre un professionista maturo potrebbe sperimentarla di fronte a cambiamenti significativi nella carriera. - Rabbia, emerge quando le aspettative vengono disattese ma, se ben gestita, può spingere al miglioramento. - Paura, pur potendo essere paralizzante, funge da meccanismo di difesa e ci aiuta a evitare rischi inutili. - Disgusto ci guida verso scelte allineate ai nostri valori. - L'Ansia rappresenta un'emozione complessa che può influenzare significativamente la vita lavorativa: nei giovani, il timore del fallimento; nei professionisti esperti, la pressione delle alte prestazioni. Per gestire l'ansia, diverse strategie sono utili: cercare il supporto di un mentore, partecipare a programmi di formazione e di coaching, praticare tecniche di mindfulness, migliorare la gestione del tempo e trovare un equilibrio tra vita professionale e personale. Ogni emozione contribuisce al benessere emotivo: riconoscerle e gestirle è fondamentale per la crescita professionale. Indipendentemente dall'esperienza lavorativa, la gestione equilibrata delle emozioni è la chiave per navigare con successo nel mondo del lavoro. Leggi di più qui: https://lnkd.in/dc7ingqD
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Elogio del relax: 7 cose da sapere sul riposo. 1. I pregiudizi sul relax: uno dei motivi per cui è difficile rilassarsi è che la nostra cultura non valorizza il riposo. In molte società occidentali, l'etica del lavoro prevale, relegando il tempo libero a un ruolo secondario nella definizione del successo umano. 2. Oltre il sonno: riposare non significa solo dormire. È fondamentale trovare attività che calmino i pensieri e contribuiscano a una pace mentale, aiutandoci a rigenerarci. 3. I passatempi solitari sono più riposanti: al primo posto c'è la lettura, seguita dal trascorrere tempo in natura e il godersi momenti di solitudine. 4. Benefici per la salute: uno studio dell'Università di California a Irvine, ha notato che chi si dedica a piacevoli attività ricreative ha meno problemi di ipertensione, livelli di ormoni dello stress più bassi, un girovita più sottile e un indice di massa corporea inferiore. 5. Aiuto per la memoria: se il sonno è fondamentale per consolidare nuovi ricordi, il riposo attivo aiuta a rafforzare la memoria di recente acquisizione. 6. Maggiore determinazione: imparare a riposarsi sembra anche migliorare le capacità decisionali. 7. Dare valore al riposo: identificare attività che distolgano dalle pressioni quotidiane e centrino la nostra calma è la chiave per un riposo efficace. Tutto chiaro? Winside vi augura un buon riposo!
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I vantaggi dell’approccio Problem Solving nella gestione dei team di lavoro. Nell'articolo sotto Alexia Danieli - Winside Project Director esplora i 10 benefici principali dell'adozione dell'approccio Problem Solving per la gestione dei team. Oltre 150 colleghi MAW hanno partecipato ai laboratori pratici di Winside nel primo semestre del 2024, apprendendo tecniche efficaci per trasformare le sfide in opportunità concrete. Questo metodo non solo migliora la gestione quotidiana ma anche rafforza la cultura aziendale orientata alla qualità e all'efficienza. Leggi l'articolo completo per una guida dettagliata su come implementare queste strategie nel tuo team
Più di 250 colleghi MAW nel H1 2024 si sono iscritti ai nostri labs per imparare qualcosa di diverso: un approccio #pratico# che rende #concreta# la volontà di presentare soluzioni e non problemi. L’ approccio problem solving utilizzando il Fishbone diagram offre numerosi vantaggi per i team, specialmente se l'obiettivo è evitare dinamiche improduttive come la caccia alle streghe, riunioni inutili e il ricorso ai finti alibi. Ecco i vantaggi: 1)Identificazione chiara del problema: Il primo passo dell'approccio consiste nel definire correttamente il problema. 2)Analisi sistematica delle cause: Il diagramma a lisca di pesce permette visualizzare tutte le possibili cause di un problema in modo strutturato. 3)Prevenzione della caccia alle streghe: Concentrandosi sulle cause del problema piuttosto che sulle colpe, il team evita l'attribuzione di responsabilità individuali in modo improduttivo. Questo crea un ambiente di lavoro meno conflittuale. 4)Riunioni più efficaci: Utilizzando il diagramma di Ishikawa, le riunioni diventano più focalizzate e produttive. 5)Azione concreta e veloce: Dopo aver individuato le cause del problema, il team può rapidamente passare alla fase di individuazione delle soluzioni. 6)Riduzione dei finti alibi: L'approccio basato sull'analisi delle cause aiuta a eliminare scuse infondate. Si minimizza il rischio di giustificazioni superficiali e si promuove una #cultura della responsabilità#. 7)Supporto alla collaborazione e all'innovazione: Il processo coinvolge l'intero team nella ricerca delle cause e nella generazione di soluzioni, favorendo la collaborazione e il contributo di idee diverse. Questo può portare a #soluzioni innovative# e ben ponderate. 8)Documentazione e tracciabilità: Il diagramma di Ishikawa offre una rappresentazione #visiva# e documentata del processo di problem solving. 9)Verifica dell'efficacia delle soluzioni implementate: Implementare una soluzione non garantisce automaticamente l'eliminazione del problema. È essenziale monitorare attentamente gli effetti delle azioni intraprese. Misurare i risultati prima e dopo l'implementazione delle soluzioni permette di valutare l'efficacia reale degli interventi. Questo approccio data-driven consente di confermare se il problema è stato risolto o se sono necessarie altre azioni correttive. 10)Importanza della fase di controllo: Nella cultura aziendale, spesso la fase di controllo viene trascurata. Includendola sistematicamente nel processo di problem solving, il team può imparare dalle esperienze passate e migliorare continuamente i processi. Sicuramente un approccio che richiede tecnica ed #allenamento# e – prima tra tutti- la volontà di portare un cambiamento nella gestione delle dinamiche quotidiane. Grazie a Cristian Molinari e al suo #team# per il supporto nella progettazione e nella gestione e grazie al nostro esercito di nuovi #problem solver#.
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Come gestire al meglio la Candidate Experience delle proprie risorse umane? La "Candidate Experience" si riferisce all'insieme di percezioni, emozioni e interazioni che un individuo sperimenta durante il suo percorso di selezione con un'azienda. Questo concetto è diventato sempre più vitale nel campo delle risorse umane, con le imprese che stanno riconoscendo l'importanza di offrire un'esperienza positiva e distintiva ai candidati, dall'inizio alla fine del processo di selezione. Il viaggio di un candidato inizia ben prima che decida di inviare la sua candidatura o di applicarsi per una posizione aperta. Questo percorso può svilupparsi attraverso vari canali e, sebbene non esista un unico "modello corretto" per gestirlo, esistono strategie efficaci da considerare per ottimizzare questa esperienza. Proprio come i candidati si preparano a fondo per essere pronti al colloquio, anche le aziende e i reparti HR devono impegnarsi per rendere questo momento il più fluido e positivo possibile. Inoltre, il modo in cui un'azienda interagisce con i candidati può avere un impatto significativo sulla sua reputazione come datore di lavoro. Scopri come strutturare una Candidate Experience ottimale per le tue risorse umane: https://lnkd.in/daeZ53CC
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Nel vasto panorama delle strategie di vendita e delle dinamiche di comunicazione, la comprensione delle persone e dei loro comportamenti è diventata cruciale. Comprendere le motivazioni, le preferenze e gli stili comunicativi dei potenziali clienti fornisce ai venditori un vantaggio cruciale, perché consente loro di adottare l’approccio più efficace con ciascun cliente e facilita il successo delle varie trattative. Non a caso i test psico-metrici - tradizionalmente associati agli assessment di personalità e alle valutazioni nel contesto lavorativo – hanno trovato applicazione anche fra le tecniche di vendita. Pensiamo ad esempio al modello di Insights Discovery. Il cuore di Insights Discovery risiede nella valutazione di una serie di preferenze comportamentali attraverso un questionario. I risultati sono quindi utilizzati per generare un profilo di personalità unico, che evidenzia le preferenze individuali e fornisce informazioni dettagliate sui punti di forza, sulle aree di sviluppo e soprattutto sullo stile comunicativo preferito di una persona. Il modello di Insights Discovery consente ai venditori non solo di comprendere meglio le esigenze di ciascun profilo di cliente, ma anche di creare un rapporto più profondo e autentico, basato sulla comprensione reciproca e sulla fiducia. Per scoprire di più sull'utilizzo del modello di Insight Discovery come tecnica di vendita, leggi il nostro approfondimento: https://lnkd.in/dc5puczq
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Winside MAW al fianco di Alisped: mettiamo le #persone al centro con un’attività che entusiasma ed unisce. La pittura 🎨 come mezzo di #comunicazione e di espressione ha consentito alla #squadra Alisped di rafforzare la #collaborazione, il #problemsolving, la #fiducia reciproca e il senso di appartenenza. L’attività, che non richiedeva alcuna esperienza artistica precedente, ha in realtà portato alla luce grandi #talenti e passioni artistiche. Gruppi coesi in tutte le fasi: dalla progettazione dei contenuti dell’opera, al contributo che ciascun membro del team ha portato per la riuscita della stessa. Obiettivo raggiunto: divertirsi, esplorare la propria #creatività e rafforzare i legami all’interno del #team. ✨ L’opera d’arte collettiva sarà esposta all’interno dei locali dell’Azienda, pronta a #raccontarsi ai clienti che visitano il Sito. E’ la testimonianza di come #unicità e diversità di stili, culture, competenze possano creare una sintesi armonica e nel suo insieme perfettamente efficacie. La nostra principale risorsa sono le persone. Grazie a Paolo Traisci, ANDREA MARTINELLI, Mariarosa Biondi. #winside #wgroup #risorseumane #maw #awesomepeople #drivethedream
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Superare la cultura dell'alibi per una maggiore responsabilità aziendale. Nei contesti aziendali emergono, con sempre maggiore frequenza, comportamenti che, seppur in modo sottile, minano l'efficienza e la crescita delle organizzazioni: stiamo parlando della cultura degli alibi. Essi si manifestano attraverso scuse e giustificazioni per nascondere le vere responsabilità, alimentati dalla mancanza di un senso di responsabilità individuale e dalla confusione su aspettative e risorse. Questa tendenza non solo riduce la produttività, ma sposta anche l'attenzione dalla soluzione dei problemi alla ricerca di colpevoli. Il risultato? Una catena di responsabilità che si perde nei meandri delle scuse, creando discordia. Per contrastare questa tendenza è fondamentale che le aziende: - forniscano informazioni chiare su aspettative, risorse e obiettivi; - incoraggino un approccio orientato all'apprendimento. Per saperne di più leggi l’articolo completo sul nostro blog: https://lnkd.in/dAsrTtHf
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Le necessità dei lavoratori nell'era moderna: oltre la piramide di Maslow Una gestione efficace delle risorse umane richiede la comprensione profonda dei bisogni fondamentali degli individui, un concetto ben rappresentato dalla Piramide dei Bisogni di Abraham Maslow. Essa si struttura su diversi livelli: al fondo troviamo i bisogni fisiologici, seguiti da quelli di sicurezza, appartenenza, stima e, infine, all'apice, l'autorealizzazione. Sebbene l'ordine gerarchico di Maslow possa non essere sempre attuale, i suoi principi rimangono rilevanti. Secondo l'ultima indagine di MAW "Nuove lenti per il mercato del lavoro", condotta tra giugno e luglio 2023, i 7 bisogni lavorativi più sentiti includono: 1. Stipendio adeguato 76%: fondamentale per garantire i bisogni fisiologici e le necessità base come cibo, alloggio e sicurezza finanziaria. 2. Bel clima lavorativo 56%: soddisfa il bisogno di appartenenza, essenziale per costruire relazioni sociali positive. 3. Ambiente confortevole in azienda 43%: contribuisce a un senso di comunità, rientrando nel bisogno di appartenenza. 4. Crescita personale 40%: rappresenta la ricerca di autorealizzazione attraverso lo sviluppo personale e professionale 5. Carichi di lavoro adeguati 37%: rientrano nei bisogni di sicurezza e autorealizzazione, promuovendo condizioni equilibrate. 6. Bassi livello di stress 33%: contribuiscono a soddisfare il bisogno di sicurezza e di autorealizzazione poiché favoriscono un ambiente lavorativo più sicuro favorendo il raggiungimento di obiettivi personali e professionali. 7. Unione del team di lavoro 31%: soddisfa il bisogno di stima, rafforzando il senso di apprezzamento e coesione. Fatto salvo un equo trattamento economico, nell’attuale scenario del mercato del lavoro, il senso di appartenenza costituisce un tassello cruciale, soddisfacendo il bisogno sociale di Maslow. Gli individui devono sentirsi parte di un tutto, sperimentando un legame unico che li integra pienamente nell'organismo aziendale. La crescita personale, intesa come upskilling e reskilling delle competenze, sia soft che hard, è altrettanto fondamentale. Un pilastro altrettanto essenziale è la ricerca di significato nel lavoro, che fornisce valore e senso di appartenenza. Creare un ambiente dove i lavoratori si sentono orgogliosi e motivati a dare il meglio di sé porta non solo a un incremento della produttività, ma anche a un benessere generale. Questo è confermato da studi dell'Harvard Business School, che collegano la felicità dei dipendenti a una maggiore produttività del 13%. In sintesi, soddisfare i bisogni più elevati della Piramide di Maslow non solo migliora la vita dei lavoratori ma si traduce anche in benefici tangibili per l'azienda. Per saperne di più leggi l’articolo completo sul nostro blog: https://lnkd.in/dxHkTwV5